DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO, ALTRI CONSIGLI

Come aiutare un ragazzo Asperger

Capitoli

  1. Come si comporta un ragazzo Asperger?
  2. Come relazionarsi con un Asperger
  3. Cose da non dire a un Asperger

Vivere con un Asperger in casa può essere un’avventura quotidiana: se sei preoccupato di non sapere come aiutare tuo figlio con l’Asperger, leggi la nostra guida per aiutare un ragazzo Asperger e scopri cosa è bene fare e cosa è meglio evitare.

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1. Come si comporta un ragazzo Asperger?

 

Partendo dal presupposto che ogni persona affetta da un disturbo dello spettro autistico è diversa - e che, in fondo, siamo tutti unici e diversi - possiamo delineare alcuni elementi comuni ai ragazzi affetti da  sindrome di Asperger.

Trattandosi di un disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Asperger impatta sulla sfera sociale, sulle capacità comunicative e sui pattern di comportamento del soggetto che ne è affetto; l’Asperger è considerato un “autismo ad alto funzionamento”, ovvero una forma leggera di autismo. Se da un lato questo è vero, dall’altro non bisogna correre l’errore di pensare che gli Asperger non abbiano bisogno di un’attenzione particolare da parte di chi gli sta intorno.

Ma come si comporta un ragazzo Asperger? Egli esibirà un comportamento caratterizzato dalle seguenti difficoltà, in misura più o meno rilevante:

  • difficoltà nella regolazione emotiva e nell’interpretazione delle emozioni altrui;
  • difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale;
  • disagio/difficoltà nelle interazioni sociali, anche in una semplice conversazione;
  • difficoltà dallo  staccarsi da comportamenti routinari o stereotipati;
  • ipersensibilità o, al contrario, insensibilità nei confronti di stimoli sensoriali.

Interagire con un ragazzo Asperger può essere spiazzante. Sì, può capitare di non sapere letteralmente cosa dire o cosa fare. ❓ Non meno difficile è aiutarlo a vivere serenamente nel mondo e nella società, ma con i consigli che seguono…sarà un po’ meno difficile! 🚀



2. Come relazionarsi con un Asperger

 

Il primo modo per aiutare un ragazzo Asperger è imparare a relazionarsi con lui nella maniera corretta. Sapere cosa fare, cosa dire e come agire lo aiuta a togliere le castagne dal fuoco 🌰, per così dire: sentendosi a suo agio può rilassarsi e il rischio di reazioni “forti" da parte sua diminuisce.

Per quanto riguarda l’area comunicativa, ecco qualche consiglio:

  • usa un linguaggio concreto e sincero. Gli Asperger tendono a prendere alla lettera tutto ciò che si dice. Riduci al minimo sarcasmi, insinuazioni, ironie, doppi sensi, allusioni e tutto quanto può essere facilmente frainteso.
  • Non offenderti per la sua sincerità. Le sottigliezze non fanno parte del vocabolario di un Asperger… A domanda, risponderà sinceramente. Sii pronto!
  • Rispondi alle sue domande (e ai suoi messaggi) 💬. Se ti bombarda di domande, sii paziente e rispondi: sta solo cercando di fare chiarezza e capire meglio.
  • Sii preciso nel comunicargli come ti senti. Non aspettare che intuisca da solo come ti senti, se non l’hai detto a parole. Allo stesso modo, sii preciso nella formulazione delle richieste.

Il contatto fisico è un altro tema importante quando si ha a che fare con un ragazzo Asperger ✋. Anche in questo caso, ciò che per noi è normale consuetudine, per lui può essere un gesto assolutamente fastidioso, quasi insopportabile 🚫. Ecco qualche consiglio:

  • se non vuole instaurare un contatto visivo mentre state parlando, non forzarlo. Per molti Asperger - e per molti neurodiversi in generale - il contatto oculare distrae dalla conversazione, in quanto obbliga a elaborare anche informazioni visive, e può risultare fastidioso.
  • Non imporre mai - mai! - un contatto fisico. L’ipersensibilità che caratterizza molti Asperger rende certi contatti fisici indesiderati o inaspettati molto, molto fastidiosi per loro.
  • È vero anche il contrario: molti Asperger non riescono a capire quando è il caso di offrire un contatto fisico, come un abbraccio, una carezza, una stretta di mano. Se desideri un contatto fisico, chiedilo chiaramente.


Quello della socialità è un tema critico per gli Asperger. Le loro difficoltà nei rapporti sociali sono diretta conseguenza di quanto abbiamo visto sinora per la comunicazione e il contatto fisico. Come si può aiutare un ragazzo Asperger ad avere interazioni sociali proficue ed evitare che sia isolato e abbia pochi amici 👤?

  • Aiutalo a notare i comportamenti goffi o inopportuni, senza colpevolizzarlo. Gli Asperger possono essere piuttosto goffi e, involontariamente, calpestare più di una convenzione sociale. Spiegagli come correggere certi comportamenti senza giudicarlo.
  • Offrigli sempre una via d'uscita dalle situazioni sociali. Vuoi che partecipi a un evento insieme a te? Modula il tempo di permanenza in base alla sua esigenza di isolarsi dal contesto sociale. Aiutalo a fare brevi esperienze di socialità che non lo facciano sentire a disagio.
  • Insegnagli a presentarsi e a comunicare con le altre persone 🤝. Presentarsi agli altri può essere molto difficile per un Asperger; insegnagli come fare, suggerendogli formule comunicative efficaci.



3. Cose da non dire a un Asperger

 

Ora che sai come aiutare un ragazzo Asperger, ti conviene anche sapere… cosa non dire assolutamente! 🤐 Eviterai scontri inutili, reazioni emotive intense, dispiaceri inopportuni.

  • “Se solo tu ti impegnassi di più…”. I ragazzi Asperger si impegnano costantemente solo per poter stare al mondo assieme agli altri e sono ben consci delle loro difficoltà. Incoraggiare va bene, colpevolizzare no: il rischio è di distruggere la loro autostima.
  • “Perché ti comporti così?”. Non sottolineare mai la stranezza o la goffaggine di alcuni comportamenti. Semmai, parlagli di come potrebbe fare una cosa in maniera diversa.
  • “Smettila di muovere le mani” o la testa, o il corpo, o qualsiasi altra parte del corpo il ragazzo Asperger utilizzi per compiere gesti stereotipati e ripetitivi. Accetta il suo modo di fare per quello che è, senza colpevolizzarlo.
  • “Vedrai che riuscirai a guarire”. Dalla sindrome di Asperger non si guarisce, ma va bene così. La diversità non è mai un qualche cosa di sbagliato. Ma si può imparare a conviverci in maniera serena, anche e soprattutto con l’aiuto di specialisti preparati.