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Giudizi scuola primaria

Capitoli

  1. Come interpretare la pagella della scuola primaria
  2. Base, intermedio e avanzato: a che voto corrispondono?
  3. Tabella dei voti della scuola media

 

Stai cercando i 6 e i 7 nella pagella di tuo figlio ma trovi solo degli apparentemente incomprensibili giudizi? Tranquillo, si chiamano livelli di apprendimento e ti spieghiamo cosa sono!

Come interpretare la pagella della scuola primaria Rendere la valutazione sempre più trasparente: questo era l’obiettivo del MIUR nell’inserire i giudizi descrittivi al posto dei voti numerici alla scuola primaria. Una novità targata 2020 - un anno, ahimé, ricco di novità - che ha mandato in confusione ben più di un genitore.  Senza contare la confusione dei bambini e degli insegnanti stessi. Anche se va detto: i bambini, come sempre, sono quelli che si sono adattati più velocemente alla novità. 👍  Dopo anni di voti e medie numeriche, passare di colpo alla valutazione in giudizio può non essere stato semplicissimo. E c’è un’altra cosa da considerare: alle medie nulla è cambiato (così come alle superiori). Dunque lo “stravolgimento”, in alcuni casi, è durato giusto il tempo di qualche mese. 🙄  Ma veniamo al cuore del problema: come interpretare la pagella della scuola primaria? Ecco la spiegazione dei quattro livelli di apprendimento previsti per ogni obiettivo. Il livello raggiunto in ogni materia, infatti, non viene più espresso da un singolo giudizio ma viene articolato in una serie di obiettivi che vengono valutati singolarmente.  In via di prima acquisizione: lo studente porta a termine il compito solo se l’attività è nota e se ha il supporto dell’insegnante, che fornisce le risorse 😥 Base: lo studente porta a termine il compito se l’attività è nota e l’insegnante fornisce le risorse; talvolta lo porta a termine in autonomia, ma generalmente si avvale del supporto dell’insegnante 🙂 Intermedio: lo studente porta a termine il compito in autonomia se l’attività è nota e l’insegnante ha fornito indicazioni sulle procedure, utilizzando anche risorse proprie; se l’attività è nuova, non è del tutto autonomo 😀 Avanzato: lo studente è completamente autonomo nel portare a termine il compito, anche se l’attività è nota; utilizza risorse proprie per integrare quelle fornite 🤩  Base, intermedio e avanzato: a che voto corrispondono? Ma insomma, che giudizio esprime la sufficienza? E il “vecchio” dieci coincide con il livello avanzato? Tranquillo, è normale trovarsi un po’ disorientati di fronte a una pagella piena di… intermedi e avanzati! 🤯  Va subito fatta una premessa: una vera corrispondenza con i voti non esiste. ❌ Né dovrebbe essere fatta. O almeno, inizialmente gli insegnanti hanno usufruito di una tabella di conversione, e nella maggior parte dei casi ne hanno anche parlato con studenti e genitori.  Ma da quest’anno le indicazioni del Ministero sono cambiate: i voti, alla primaria, vanno dimenticati! 😵 L’idea è quella di introdurre un nuovo modo di pensare la valutazione, che non faccia più riferimento al numero. E pian piano, quest’idea deve entrare anche nella testa dei bambini. Anche se, come detto, nel passaggio alla scuola media dovranno per forza di cose abituarsi alla votazione numerica.  Ad ogni modo, se sei curioso di sapere a quale voto sarebbe corrisposto il giudizio descrittivo conseguito da tuo figlio, ecco come provare a “convertire” giudizi in voti:  In via di prima acquisizione: 5, non sufficiente Base: 6, sufficiente Intermedio: 7-8, discreto-buono Avanzato: 9-10, distinto-ottimo  Nessuna grossa sorpresa, giusto? 😄 Bisogna ricordarsi inoltre che la scuola “tradizionale” non è l’unica ad aver abolito i voti. Altri modelli educativi non prevedono il giudizio in numeri ma una valutazione descrittiva, un giudizio “parlante” per così dire. Ad esempio, ciò avviene da tempo nella Scuola Senza Zaino.  Tabella dei voti della scuola media Ora, proviamo a metterci nei panni di un alunno di quinta elementari (e dei suoi genitori): dopo un anno e mezzo di giudizi relativi ai livelli di apprendimento, con l’ingresso alla scuola media cambia tutto: arrivano i voti, e dunque anche i 6, i 5 e… i 7 in condotta? No, almeno per quanto riguarda la “condotta” anche alle medie ci si avvale di un sintetico giudizio descrittivo.  Ma per il resto, la votazione è espressa in decimi. 💯 Certamente, come alle elementari, la media numerica non è così “stringente”: si può essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di obiettivi non raggiunti e votazioni inferiori a 6/10, lo stesso dicasi per l’esame finale di terza media. Inoltre, vale la pena ricordare che alle medie, ancora, non esistono i debiti scolastici.  I giudizi, dunque, spariscono completamente dopo la scuola primaria? Non del tutto. Il voto numerico infatti deve essere “correlato alla esplicitazione dei livelli di apprendimento raggiunti dall’alunno”. 🧐 I giudizi che abbiamo visto più sopra per la scuola prima, insomma, ritornano e non sono un caso isolato.  Tutto ciò configura una specie di passaggio graduale verso la scuola superiore, dove la valutazione numerica regna incontrastata e… fa più male! Tra debiti, bocciature e crediti scolastici, con i numeri alle superiori non si scherza. L’importante, dunque, è imparare a “trattare” i numeri con cura durante i cicli di istruzione precedenti, scuola primaria e secondaria di primo grado.

Come interpretare la pagella della scuola primaria

 

Rendere la valutazione sempre più trasparente: questo era l’obiettivo del MIUR nell’inserire i giudizi descrittivi al posto dei voti numerici alla scuola primaria. Una novità targata 2020 - un anno, ahimé, ricco di novità - che ha mandato in confusione ben più di un genitore.

Senza contare la confusione dei bambini e degli insegnanti stessi. Anche se va detto: i bambini, come sempre, sono quelli che si sono adattati più velocemente alla novità. 👍

Dopo anni di voti e medie numeriche, passare di colpo alla valutazione in giudizio può non essere stato semplicissimo. E c’è un’altra cosa da considerare: alle medie nulla è cambiato (così come alle superiori). Dunque lo “stravolgimento”, in alcuni casi, è durato giusto il tempo di qualche mese. 🙄

Ma veniamo al cuore del problema: come interpretare la pagella della scuola primaria? Ecco la spiegazione dei quattro livelli di apprendimento previsti per ogni obiettivo. Il livello raggiunto in ogni materia, infatti, non viene più espresso da un singolo giudizio ma viene articolato in una serie di obiettivi che vengono valutati singolarmente.

  • In via di prima acquisizione: lo studente porta a termine il compito solo se l’attività è nota e se ha il supporto dell’insegnante, che fornisce le risorse 😥
  • Base: lo studente porta a termine il compito se l’attività è nota e l’insegnante fornisce le risorse; talvolta lo porta a termine in autonomia, ma generalmente si avvale del supporto dell’insegnante 🙂
  • Intermedio: lo studente porta a termine il compito in autonomia se l’attività è nota e l’insegnante ha fornito indicazioni sulle procedure, utilizzando anche risorse proprie; se l’attività è nuova, non è del tutto autonomo 😀
  • Avanzato: lo studente è completamente autonomo nel portare a termine il compito, anche se l’attività è nota; utilizza risorse proprie per integrare quelle fornite 🤩

Base, intermedio e avanzato: a che voto corrispondono?

 

Ma insomma, che giudizio esprime la sufficienza? E il “vecchio” dieci coincide con il livello avanzato? Tranquillo, è normale trovarsi un po’ disorientati di fronte a una pagella piena di… intermedi e avanzati! 🤯

Va subito fatta una premessa: una vera corrispondenza con i voti non esiste. ❌ Né dovrebbe essere fatta. O almeno, inizialmente gli insegnanti hanno usufruito di una tabella di conversione, e nella maggior parte dei casi ne hanno anche parlato con studenti e genitori.

Ma da quest’anno le indicazioni del Ministero sono cambiate: i voti, alla primaria, vanno dimenticati! 😵 L’idea è quella di introdurre un nuovo modo di pensare la valutazione, che non faccia più riferimento al numero. E pian piano, quest’idea deve entrare anche nella testa dei bambini. Anche se, come detto, nel passaggio alla scuola media dovranno per forza di cose abituarsi alla votazione numerica.

Ad ogni modo, se sei curioso di sapere a quale voto sarebbe corrisposto il giudizio descrittivo conseguito da tuo figlio, ecco come provare a “convertire” giudizi in voti:

  • In via di prima acquisizione: 5, non sufficiente
  • Base: 6, sufficiente
  • Intermedio: 7-8, discreto-buono
  • Avanzato: 9-10, distinto-ottimo

Nessuna grossa sorpresa, giusto? 😄 Bisogna ricordarsi inoltre che la scuola “tradizionale” non è l’unica ad aver abolito i voti. Altri modelli educativi non prevedono il giudizio in numeri ma una valutazione descrittiva, un giudizio “parlante” per così dire. Ad esempio, ciò avviene da tempo nella Scuola Senza Zaino.

 

Tabella dei voti della scuola media

 

Ora, proviamo a metterci nei panni di un alunno di quinta elementari (e dei suoi genitori): dopo un anno e mezzo di giudizi relativi ai livelli di apprendimento, con l’ingresso alla scuola media cambia tutto: arrivano i voti, e dunque anche i 6, i 5 e… i 7 in condotta? No, almeno per quanto riguarda la “condotta” anche alle medie ci si avvale di un sintetico giudizio descrittivo.

Ma per il resto, la votazione è espressa in decimi. 💯 Certamente, come alle elementari, la media numerica non è così “stringente”: si può essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di obiettivi non raggiunti e votazioni inferiori a 6/10, lo stesso dicasi per l’esame finale di terza media. Inoltre, vale la pena ricordare che alle medie, ancora, non esistono i debiti scolastici.

I giudizi, dunque, spariscono completamente dopo la scuola primaria? Non del tutto. Il voto numerico infatti deve essere “correlato alla esplicitazione dei livelli di apprendimento raggiunti dall’alunno”. 🧐 I giudizi che abbiamo visto più sopra per la scuola prima, insomma, ritornano e non sono un caso isolato.

Tutto ciò configura una specie di passaggio graduale verso la scuola superiore, dove la valutazione numerica regna incontrastata e… fa più male! Tra debiti, bocciature e crediti scolastici, con i numeri alle superiori non si scherza. L’importante, dunque, è imparare a “trattare” i numeri con cura durante i cicli di istruzione precedenti, scuola primaria e secondaria di primo grado.

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