Capitoli
- Chi era Dante
- Dante e Beatrice: una storia d’amore insolita
- Che lavoro faceva Dante
- Perché studiamo Dante?
- Dante scrive la Divina Commedia
- Attività su Dante per la scuola primaria
Studiare Dante alle elementari è troppo presto? Non se lo si racconta nel modo giusto. La Divina Commedia è la storia di un viaggio fantastico attraverso fiumi di fuoco, laghi ghiacciati e cieli pieni di stelle. Quale bambino non è affascinato da leoni, minotauri e mostri a tre teste? In occasione del 25 marzo, giornata dedicata a Dante, approfitta per raccontare a tuo figlio chi era questo grande poeta e perché è così amato e conosciuto in tutto il mondo.
Chi era Dante?
Dante Alighieri è un poeta italiano vissuto a Firenze nel Medioevo, tra il 1200 e il 1300. Non sappiamo il giorno esatto del compleanno di Dante, ma sappiamo che era del segno dei gemelli ♊️ perché è proprio lui a dircelo nella Divina Commedia.
Il suo vero nome era Durante di Alighiero degli Alighieri, ma tutti lo chiamavano con il soprannome Dante. La sua famiglia era abbastanza ricca da permettergli di studiare, cosa non così scontata al tempo, perché solo chi aveva abbastanza soldi poteva studiare anziché lavorare. Come gli altri intellettuali dell’epoca, Dante impara il latino e legge i testi di importanti personaggi storici romani, come Cicerone e Virgilio (lo scrittore dell’Eneide).
Dante e Beatrice: una storia d’amore insolita
A 9 anni, a una festa, Dante incontra per la prima volta Beatrice, una bellissima ragazza della sua stessa età che porta un vestitino rosso 💃 e si innamora di lei a prima vista. Purtroppo però, sia Dante che Beatrice sono destinati a matrimoni combinati, come si usava all’epoca. Dante, infatti, si sposa a 13 anni con Gemma Donati, figlia di una famiglia nobile, e Beatrice si sposa con Simone de Bardi, un potente banchiere fiorentino.
Anche se è sposato con Gemma, Dante continua a pensare a Beatrice, il suo grande amore. A 18 anni la incontra di nuovo per la strada e i due si scambiano un saluto con la mano. Questo saluto è molto importante per Dante perché significa che anche Beatrice si ricorda di lui. Nel 1290 Beatrice, ancora giovanissima, muore, e Dante, disperato per la sua morte, scrive la “Vita Nova”, un’opera in cui racconta la loro storia d’amore platonica. Una delle poesie più famose della Vita Nova è “Tanto gentile e tanto onesta pare”, in cui Dante descrive Beatrice come un angelo sceso per miracolo dal cielo. 🌠
Che lavoro faceva Dante
Da adulto Dante fa lo scrittore, scrive vari libri tra cui trattati e poemi, ma la sua vera passione è la poesia. Il primo libro di Dante è infatti una raccolta di poesie, intitolata “Il fiore”.
Dante si occupa anche di politica e questo lo fa finire nei guai 😰. Alla fine del 1200 Firenze era in grande crescita economica e due alleanze si contendevano il potere sulla città: I Guelfi neri e i Guelfi bianchi. Dante fa parte dei Guelfi bianchi, che vengono sconfitti dai Guelfi neri e scacciati dalla città. Così, nel 1302, Dante viene esiliato da Firenze e non potrà mai più tornare nella sua città natale. Dopo l’esilio, Dante viaggia da una corte medievale all’altra, dove viene ospitato dai signori delle varie città (Forlì, Bologna, Verona, Padova, ecc…). Nel 1307, finanziato dal signore di Verona, Cangrande della Scala, inizia a scrivere la Divina Commedia.
Perché studiamo Dante?
Perché si studia Dante a scuola? Dante non è un poeta qualsiasi, ma è il padre della lingua italiana. Cosa significa questo? Ai tempi di Dante tutti gli scrittori scrivevano in latino, che era la lingua degli intellettuali, conosciuta solo da chi aveva studiato. La maggior parte delle persone di Firenze (come contadini, commercianti, calzolai e fabbri), non sapeva leggere il latino e quindi non poteva farsi una cultura. Dante allora decide di scrivere le sue opere in volgare fiorentino, la lingua del popolo, così che tutti potessero leggerle. 📖
La sua opera più importante, la Divina Commedia, ha così tanto successo che viene copiata moltissime volte (una volta non esisteva la stampa e i libri andavano copiati a mano ✍️) e letta non solo a Firenze ma anche in altre parti d’Italia, facendo diventare il volgare fiorentino la nuova lingua della letteratura. Pian piano sempre più scrittori seguono l’esempio di Dante e scrivono in volgare, così che la lingua che una volta era solo il dialetto di Firenze si diffonde in tutta la penisola e con il tempo si evolve nella nostra lingua italiana.
Dante scrive la Divina Commedia
La Divina Commedia è una storia fantastica, il racconto immaginario di un viaggio nell’aldilà, attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dante scrive questa Commedia dopo che è stato esiliato da Firenze, in un periodo triste e cupo della sua vita, con lo scopo di aiutare sé stesso (e tutte le persone che leggeranno il libro) a ritrovare la felicità. Infatti, il protagonista di questo viaggio è proprio Dante, che attraversa Inferno e Purgatorio pentendosi dei suoi peccati per poi arrivare al Paradiso dove incontra di nuovo la sua amata Beatrice. 💘
Inferno
La Divina Commedia inizia proprio il 25 marzo, giorno in cui Dante si perde in una “selva oscura”, cioè un bosco buio e fitto. Qui, il poeta incontra Virgilio, grande scrittore dell’antica Roma, che lo accompagnerà attraverso Inferno e Purgatorio. Per entrare all’Inferno Dante e virgilio devono attraversare il fiume Acheronte, su una barca guidata dal demone Caronte, che li accoglie con la celebre frase: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.
Nell’Inferno Dante incontra le anime di tutte le persone che hanno commesso gravi peccati e non se ne sono mai pentiti. Il poeta si trova faccia a faccia con mostri, creature mitologiche, attraversa paludi e laghi ghiacciati, fino ad arrivare a vedere Lucifero, il diavolo, un terrificante mostro a tre teste. 👹
Purgatorio
Attraversato l’Inferno, Dante e Virgilio arrivano ai piedi del monte del Purgatorio, per arrivare al Paradiso devono scalare la montagna. Nel Purgatorio Dante incontra tutte le anime di persone che hanno commesso peccati meno gravi, che si sono pentite e che sperano di essere perdonate e di raggiungere il Paradiso.
Paradiso
Arrivati al Paradiso Virgilio lascia Dante e lo affida alla guida di Beatrice, che lo accompagna in volo attraverso i nove cieli del Paradiso. Dopo aver incontrato le anime di santi e beati, Dante arriva all’Empireo, il luogo più alto del Paradiso, e lì finalmente vede Dio, una luce forte che il poeta descrive così: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. 💫
Attività su Dante per la scuola primaria
Sono moltissime le attività da fare a tema Dante alla scuola primaria (anche senza entrare nei dettagli terribili delle pene dell’Inferno 🔥). Disegni, mappe, giochi, basta un po’ di fantasia e un pomeriggio libero dai compiti per divertirsi con la Divina Commedia. Ecco alcune idee. 👇
Colorare Dante
Per i più piccoli, di prima e seconda elementare, un esercizio simpatico è colorare il ritratto di Dante, così da farli familiarizzare con la sua immagine. Anche se, sapevi che l’immagine di Dante con la gobba e il naso aquilino (riportata anche sulla moneta dei 2 euro) potrebbe non corrispondere alla verità? Boccaccio potrebbe averci messo il suo zampino.
Disegnare la mappa dei tre regni
Dalla terza elementare in poi possiamo ampliare l’esercizio, disegnando insieme ai bambini una mappa di Inferno, Purgatorio e Paradiso. I tre regni sono molto interessanti da illustrare e offrono moltissimi spunti per l’apprendimento. Dopo aver disegnato la struttura dell’Inferno, ad esempio, è possibile continuare il gioco chiedendo ai bambini di posizionare i vari personaggi della Commedia nei rispettivi gironi di appartenenza (il conte Ugolino tra i traditori della patria, Ulisse tra i fraudolenti, Paolo e Francesca tra i lussuriosi).
Dante ai giorni nostri
Ci sono frasi e parole che dal 1300 sono arrivate fino a noi grazie alla Divina Commedia. Un’attività interessante da fare con i bambini delle elementari è identificare queste frasi e spiegarne il significato, inserendole all’interno di un contesto moderno. Eccone alcune:
- Stai fresco
- Galeotto fu…
- Non mi tange
- Cosa fatta capo ha
- Senza infamia e senza lode
- Non ragioniam di loro, ma guarda e passa
- Fatti non foste a viver come bruti
- Il bel Paese
Da dove vengono i personaggi di Dante?
La Divina Commedia è ricca di riferimenti a personaggi storici del Medioevo e dell’antichità, può essere usata quindi anche per introdurre la storia di miti come Ulisse, Minosse e il Minotauro. Partendo dalla figura del Minotauro, ad esempio, si può raccontare la storia di Teseo e del filo d’Arianna, altra avventura avvincente al pari di Indiana Jones (di certo tuo figlio non si annoierà 😉).
Divina Commedia a modo tuo
Questa è un’attività di scrittura estremamente divertente da fare insieme ai bambini della scuola primaria, a cui la fantasia di certo non manca. Chiedi a tuo figlio di chiudere gli occhi e di immaginare di fare lo stesso viaggio di Dante. Chi incontrerebbe nell’aldilà? Come sarebbero i mostri dell’Inferno? Come si immagina il Paradiso? Su quale mezzo si sposterebbe? Sicuramente ne uscirà un racconto molto divertente!