DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO

Cos’è la sindrome di Asperger

Capitoli

  1. Che cos’è la sindrome di Asperger? Spiegazione
  2. Come aiutare un ragazzo Asperger
  3. Bambini Asperger a scuola: come fare?

Se tuo figlio ha appena ricevuto una diagnosi di sindrome di Asperger, o se hai letto qualche articolo al riguardo e ti si è accesa una lampadina, potresti aver bisogno di qualche chiarimento riguardo a questo disturbo. Scopri cos’è l’Asperger e come aiutare bambini e ragazzi che ne sono affetti.

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Che cos'è la sindrome di Asperger? Spiegazione

 

Sulla sindrome di Asperger è stato scritto tanto negli ultimi anni, anche per effetto dei “coming out” di personaggi famosi a livello globale, che hanno deciso di rivelare di essere affetti da questa sindrome il cui nome incute sempre un po’ di timore nei genitori. 

Grazie proprio a queste celebri rivelazioni - l’ultima in ordine di tempo è stata quella di Elon Musk, il patron di Tesla e SpaceX - la sindrome di Asperger oggi fa meno paura: come spesso accade, la luce dei riflettori aiuta a far chiarezza su un fenomeno ancora poco noto al grande pubblico. 

La sindrome di Asperger - che può manifestarsi in bambini dai 4 agli 11 anni di età, è più frequente nei maschi e accompagna l’individuo anche nell’età adulta - fa ufficialmente parte dei disturbi dello spettro autistico (ASD) ed è unanimemente considerata una forma di autismo lieve. O come si dice in gergo tecnico, “ad alto funzionamento”.

I bambini Asperger, infatti, a fronte di un certo numero di problemi (soprattutto nella sfera della socialità), hanno capacità cognitive e di linguaggio intatte. Cioè “funzionano” bene: anche molto bene in alcuni casi, diventando esperti o addirittura “geni” nel campo di loro interesse 💡. La limitatezza degli interessi però, assieme a un comportamento in una certa misura ripetitivo, è anch’essa caratteristica tipica di questo disturbo.

Una diagnosi di Asperger non equivale a una condanna, né all’insuccesso scolastico e professionale né, al contrario, a un successo sicuro; se è vero che alcune personalità di spicco del passato erano affette dalla sindrome di Asperger, è anche vero che la maggioranza di adulti che convive con questa sindrome conduce una vita assolutamente normale. Vita che include anche la scuola: ma scuola e Asperger possono andare d’accordo?

 

Come aiutare un ragazzo Asperger 

 

Se tuo figlio ha ricevuto una diagnosi di Asperger potresti essere molto preoccupato circa il suo percorso scolastico 😧. Del resto, se siete giunti a una diagnosi di neurodiversità è perché qualche sintomo si è manifestato; il primo pensiero di un genitore, a diagnosi effettuata, è uno e uno solo: come aiutare mio figlio con l’Asperger?

Innanzitutto, vediamo quali possono essere le caratteristiche tipiche della sindrome di Asperger, che probabilmente troverai anche in tuo figlio:

  • Difficoltà nei rapporti sociali (difficoltà a relazionarsi e a comunicare, isolamento)
  • Carattere solitario
  • Comportamenti ripetitivi e a volte stereotipati
  • Ristretto campo di interessi (ai limiti della fissazione)

La sindrome di Asperger può inoltre accompagnarsi ad altri disturbi, quali:

Conoscere quali sono le caratteristiche dell’Asperger e a quali disturbi si può accompagnare ci aiuta a rispondere alla domanda iniziale: come aiutare un ragazzo Asperger, a scuola ma non solo?

 

Non forzare il contatto fisico e visivo 👀

 

Le difficoltà nei rapporti sociali degli Asperger dipendono anche dal fatto che sono infastiditi dal contatto visivo e spesso anche da quello fisico. Dunque, le consuete norme della “buona” conversazione con loro non valgono: non forzare un contatto fisico non richiesto e non chiedere a tuo figlio Asperger di guardarti negli occhi. Ti sta ascoltando comunque!

 

Non obbligarlo a integrarsi ⛔

 

La socialità rimane il punto più dolente per gli Asperger, anche da adulti; integrarsi significa doversi adattare ai modi e alle abitudini degli altri, cosa che per un Asperger comporterebbe in molti casi sforzi e sofferenze esagerati. Punta invece all’inclusione: fai in modo che possa partecipare alla socialità con i suoi modi e tempi.

 

Incoraggialo e coltiva la sua autostima 🌱

 

Gli Asperger fanno solitamente notevoli sforzi per adattarsi al mondo circostante e alla socialità condivisa. Incoraggialo e loda i suoi sforzi, ne ha bisogno! Soprattutto, non dirgli “puoi fare di più”, “se ti impegni puoi farcela” o variazioni sul tema; non è questione di impegno, in questo caso, e non va rimproverato. Essere supportato nei suoi sforzi permetterà all’Asperger di alimentare la sua autostima (generalmente non proprio abbondante!).

 

Lascialo parlare a ruota libera… ogni tanto ⏳

 

Gli Asperger hanno interessi spesso molto ristretti e la necessità di parlare approfonditamente di ciò in cui sono esperti. Può essere sfiancanti ascoltarli parlare sempre dello stesso argomento, ma mostrati disponibile all’ascolto di tanto in tanto, ne hanno bisogno!

 

Aiutalo a comprendere le tue emozioni 😞

 

Proprio come gli autistici, gli Asperger hanno difficoltà a comprendere le emozioni altrui e a leggere le espressioni del volto. Dunque verbalizza chiaramente le tue emozioni, aiuterai tuo figlio Asperger a comprendere la situazione e a sentirsi meno spaesato.

 

Bambini Asperger a scuola: come fare?

 

Un bambino con la sindrome di Asperger è fisicamente goffo, solitario, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, parla “a macchinetta” e può esibire comportamenti strani. Il suo inserimento a scuola non sarà dei più semplici, forse (e potrebbe essere il caso di insegnargli come difendersi dai bulli), ma non per questo deve diventare impossibile 💪.

I problemi che i bambini Asperger possono incontrare a scuola possono ricordare quelli che affrontano i bambini plusdotati; ma la loro intensità è maggiore. Per questo motivo, anche tu a casa puoi fare molto per aiutare il tuo bambino con Asperger a vivere un’esperienza scolastica soddisfacente. Come? Ecco qualche spunto:

  • Fai leva sui suoi punti di forza: sfrutta il suo interesse specifico e usalo per stimolare la sua motivazione
  • Premialo per aver svolto i compiti, concedendogli tempo e risorse extra per il suo interesse;
  • Coltiva con pazienza la sua autostima: nell’ambito di suo interesse è sicuramente un piccolo fenomeno, fallo sentire capace e competente;
  • Elogia gli sforzi, chiudendo un occhio sui risultati (almeno inizialmente);
  • Collabora con gli insegnanti per fissare insieme degli obiettivi realistici per tuo figlio.