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Chi sono gli hikikomori?

Capitoli

  1. Hikikomori: significato
  2. Come riconoscere un hikikomori
  3. Quali sono i fattori di rischio per l'hikikomori?
  4. Come prevenire l’isolamento sociale in adolescenza
  5. Come uscire dall’isolamento sociale

Hikikomori, ovvero “stare in disparte” in giapponese, è il termine scelto per definire quei ragazzi che decidono di tagliare ogni contatto con il mondo esterno e vivere reclusi nella propria stanza. Ragazzi, spesso adolescenti, che rifiutano la società e le sue aspettative. Scopri come capire se tuo figlio è un hikikomori e come aiutarlo.

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Hikikomori: significato

Viene definito hikikomori chi sceglie volontariamente di isolarsi dalla vita sociale tramite l'auto-reclusione fisica, con l’obiettivo di rifiutare le aspettative della società e fuggire dalle sue pressioni. L’hikikomori vive confinato nella propria casa o in una stanza, rinunciando a rapporti sociali e famigliari, a frequentare la scuola, a lavorare.

Il fenomeno degli hikikomori, nato in Giappone circa una trentina di anni fa, è in crescita in tutto il mondo, Italia inclusa. Sarebbero circa 100mila gli hikikomori italiani, quasi tutti giovani: un motivo valido per conoscere meglio questo fenomeno.

Pandemia, DAD e quarantene sembrerebbero aver avuto parte in causa nell’aumento del numero di chi sceglie la reclusione sociale volontaria; e con la prospettiva di un altro anno scolastico di didattica ibrida, il fenomeno potrebbe crescere ulteriormente.

Attenzione però: gli hikikomori non sono “semplicemente” adolescenti o giovani adulti depressi che non riescono a uscire di casa. Quella dell’hikikomori è una scelta consapevole, una via di fuga dalle aspettative con cui ogni adolescente si trova a confrontarsi: titolo di studio, relazione sentimentale, occupazione professionale… Una ribellione contro tutto ciò che riguarda il diventare grandi e adattarsi alla società.

La vita viene chiusa fuori dalla porta. 🚪 Tutto ciò che causa ansia, stress o paura viene così tenuto lontano, in modo che non possa nuocere. L’esclusione dalla vita sociale può durare mesi e addirittura anni. Vuoi capire se tuo figlio è a rischio di diventare un hikikomori? Continua a leggere!

 

Come riconoscere un hikikomori

Anche se spesso il fenomeno dell’hikikomori viene confuso con ansia sociale, depressione e dipendenza da internet, non è difficile riconoscere un hikikomori. In primo luogo, ciò che lo caratterizza è la volontarietà della propria condizione di reclusione: un hikikomori è convinto della propria scelta di ritiro sociale. Non è una conseguenza che ha subito, è una scelta che ha fatto. 👤

Non desidera una vita diversa, non soffre per la mancanza di vita sociale e, soprattutto, non ha disturbi psicologici o psichici che possano spiegare diversamente l’esclusione dalla vita sociale. La prima cosa da fare per riconoscere un hikikomori è infatti escludere altri disturbi (sai come aiutare un bambino con disturbo ossessivo-compulsivo?) con cui potrebbe essere confuso, quali:

  • Disturbo di ansia sociale (o fobia sociale)
  • Depressione
  • Disturbo evitante di personalità
  • Dipendenza da internet
  • Alcune forme di autismo
  • Schizofrenia

In secondo luogo bisogna prendere in considerazione il fattore tempo: prima di parlare di hikikomori, il ritiro sociale deve protrarsi almeno per 6 mesi. Poi, va ripetuto, deve esserci una volontarietà nell’atto del ritirarsi socialmente: l’hikikomori non manifesta interesse verso le attività che si svolgono fuori dalle mura domestiche (o addirittura della sua stanza) e non desidera coltivare rapporti sociali. 👫

Spesse volte vengono definiti hikikomori gli adolescenti dipendenti da internet: bisogna però specificare che non sempre un hikikomori passa le sue ore connesso a navigare nel web o a giocare online. Certo, spesso diventare dipendenti da internet è una naturale conseguenza del fatto di vivere nella propria stanza; ma esistono hikikomori che passano meno della metà del loro tempo connessi a internet. In ogni caso, scopri come proteggere un bambino su internet.

 

Quali sono i fattori di rischio per l’hikikomori?

Per aiutarti a capire se hai a che fare con un figlio hikikomori, ecco l’elenco dei principali fattori di rischio per l’hikikomori:

 

 

Come prevenire l’isolamento sociale in adolescenza

Abbiamo visto prima come la pandemia abbia impresso un’accelerazione al fenomeno hikikomori, in Italia come nel resto del mondo: il fatto di trovarsi materialmente isolati socialmente pare aver fornito l’occasione giusta a quei ragazzi a cui girava in testa da un po’ di tempo l’idea di ritirarsi dalla vita sociale.

Certi fattori possono dunque predisporre i ragazzi a diventare degli hikikomori, vediamo quali sono i principali:

Secondo gli esperti, il fattore principale per prevenire l’isolamento sociale in adolescenza è l’ascolto 👂. I ragazzi (e i bambini, prima di loro) hanno bisogno di essere ascoltati e accolti nelle loro difficoltà; devi imparare a parlare a tuo figlio adolescente. La società odierna pone l’accento sulla performance, a tutti i livelli; è facile farsi letteralmente schiacciare dalle pressioni di quanti si attendono un risultato specifico. I genitori, ma non solo: gli amici, gli insegnanti, i modelli di riferimento. 

Per prevenire l’isolamento sociale in adolescenza, dunque, la prima cosa da fare è assicurarsi di conoscere lo stato emotivo del proprio figlio e, ai primi segnali di malessere, non perdere troppo tempo prima di chiedere aiuto a uno psicologo. Nel caso di bambini e ragazzi plusdotati, l’impegno deve essere teso a garantire loro un adattamento sociale pieno e soddisfacente: il loro disallineamento rispetto ai coetanei, infatti, può causare non pochi problemi di inserimento e socializzazione tra pari.

 

Come uscire dall’isolamento sociale

Come fare ad aiutare un ragazzo che ha deciso di isolarsi socialmente e, quindi, rifiuta qualsiasi tipo di rapporto personale? Per fortuna, delle strategie ci sono. E se tuo figlio è un hikikomori, puoi fare qualcosa anche tu in prima persona, oltre naturalmente a metterti nelle mani di un professionista competente in materia 🎓.

Per prima cosa, per quanto ti possa sembrare illogico, non devi assolutamente violare lo spazio dell’hikikomori né tentare di portarlo forzatamente fuori dalla sua stanza o dallo spazio che ha scelto per ritirarsi. Otterresti solo un peggioramento della situazione, ovvero tuo figlio non si fiderebbe più di te 💔.

Per fare uscire un hikikomori dall’isolamento sociale, infatti, è necessario il suo consenso: anche qualsiasi intervento terapeutico deve essere approvato dal diretto interessato. In caso si riesca a instaurare un dialogo positivo con l’hikikomori, poi:

  • Inizialmente viene coinvolta la famiglia, per un intervento terapeutico che agisca sul contesto
  • In un secondo momento si può iniziare la terapia psicologica individuale
  • Per la terapia individuale, si può ricorrere all’inizio alle sedute online, con l’obiettivo di arrivare gradualmente a sedute in presenza
  • Non bisogna forzare un hikikomori a uscire dal proprio spazio, ma si può organizzare visite domiciliari al fine di provare a farlo uscire dalla propria stanza e aiutarlo gradualmente a socializzare di nuovo