Capitoli
- Cos'è la plusdotazione cognitiva?
- Come capire se un bambino è plusdotato?
- I problemi dei bambini plusdotati
- I bambini ad alto potenziale cognitivo a scuola
- Convivere con un bambino ad alto potenziale cognitivo
Avere un figlio molto intelligente può mai essere un problema? Se tutti noi dovessimo rispondere a questa domanda senza pensarci troppo, sicuramente diremmo “ma quando mai!”
Se però la stessa domanda fosse posta a un genitore di un bambino ad alto potenziale cognitivo, la risposta sarebbe qualcosa di molto simile a “certamente sì”! 😕
Plusdotazione cognitiva. Ne hai mai sentito parlare? Con questo termine ci si riferisce alle potenzialità cognitive di bambini, ragazzi e adulti con un QI superiore alla media. Persone con un potenziale altissimo, che deve trovare il modo di essere valorizzato correttamente.
Un genitore alle prese con un bambino ad alto potenziale cognitivo può sentirsi smarrito. Se hai da poco scoperto che tuo figlio è un bambino “gifted”, puoi sicuramente capire quello che sto dicendo. Ci si sente alle prese con qualcosa che non si riesce a comprendere fino in fondo e allo stesso tempo si teme per il futuro scolastico - e non solo - del proprio figlio.
Ma una via d’uscita c’è! Vediamo cosa si può fare concretamente per supportare un bambino plusdotato.
Cos'è la plusdotazione cognitiva?
Ricordo benissimo la prima volta che ho sentito questa espressione: alto potenziale cognitivo. Primo colloquio di prima elementare, mia figlia aveva iniziato il suo percorso scolastico da poco meno di due mesi. Mi siedo davanti alle maestre con un mix di agitazione ed eccitazione, ma ancor prima che potessi ambientarmi la maestra mi dice: “Devo comunicarle una cosa. Ho osservato sua figlia per due mesi, sono abbastanza convinta che sia una bambina plusdotata”.
Il termine non suonava male, eppure l’espressione della maestra era piuttosto tesa. 😰
Non potendo effettuare una ricerca su Google per placare la mia curiosità, dovetti attendere pazientemente che la maestra finisse di parlare per capirci qualcosa di più.
Nei quasi tre quarti d’ora che seguirono mi spiegò quello che oggi so molto bene per esperienza, e cioè che:
- La plusdotazione è una capacità cognitiva superiore alla media ✅
- Si accompagna a un quoziente intellettivo superiore a 130 punti(??) ✅
- I bambini plusdotati paradossalmente possono avere difficoltà a scuola ❌
- I bambini plusdotati possono faticare a integrarsi nella società ❌
Ecco perché non ricordo quel primo colloquio come un momento esattamente felice 😵
Capii subito che tanto potenziale si accompagnava ad altrettanta responsabilità per i genitori. Potenziali problemi. Sfide da affrontare. Necessità di mediazione con la scuola. Test da effettuare.
Il primo passo fu proprio quello di intraprendere un percorso per certificare la plusdotazione.
Se ti stai chiedendo perché, ti dico subito che non è per ottenere un foglio di carta con scritto “Complimenti, tuo figlio è super intelligente!” da appendere al muro. La certificazione per la plusdotazione serve per tutelare il bambino nel suo percorso scolastico.
Ma prima di parlare di questo argomento, riassumiamo i punti chiave per riconoscere la plusdotazione cognitiva.
Come capire se un bambino è plusdotato?
Puoi pensare che tuo figlio abbia un alto potenziale cognitivo se:
- Ha imparato precocemente e spontaneamente a leggere, scrivere e contare (prima dell’ingresso alla scuola) 👶
- Possiede conoscenze molto ampie in rispetto alla sua età, in diversi campi 📚
- È molto curioso e ti fa sempre tante domande ❓
- Gli piace parlare con gli adulti e preferisce la compagnia di bambini più grandi di lui 👔
- Ha un mondo interiore ricco, gli piace stare da solo e ama rifugiarsi nella fantasia 🐉
- Non ama le imposizioni e le routine ⛔
Nel caso di mia figlia, tutto ciò era stato già rilevato alla scuola materna, dove però le sue difficoltà, che oggi riconosco come tipiche dell’alto potenziale cognitivo, venivano percepite come problemi e atteggiamenti da reprimere o cambiare.
I problemi dei bambini plusdotati
I bambini plusdotati possono incontrare diversi problemi, infatti:
- A scuola si annoiano facilmente 💤
- Possono avere difficoltà a integrarsi nel gruppo dei pari 👥
- Possono mostrare tratti di iperattività 🏃
- Possono avere difficoltà a rispettare le regole e ad organizzarsi 🚫
La difficoltà principale per un genitore di un bambino plusdotato è quella di trovare un ambiente scolastico che sia in grado di riconoscere la specificità del proprio figlio e garantirgli una didattica inclusiva. Un ambiente-classe in grado di permettergli di apprendere al suo ritmo e che gli insegni ad integrarsi nel gruppo sociale. Non è poco, ma non è impossibile!
I bambini ad alto potenziale cognitivo a scuola
Se hai un figlio plusdotato, rimboccati le maniche e mettiti l’anima in pace: dovrai sempre collaborare con scuola e insegnanti! La collaborazione scuola-famiglia è qualcosa che riguarda qualsiasi alunno, questo è vero, ma nel caso di un bambino con necessità educative particolari la collaborazione genitore-insegnante sarà a tratti essere molto intensa e non mancheranno momenti di tensione. 💥
Va detto senza timori: non tutti gli insegnanti sono preparati di fronte alla plusdotazione. Come mamma o papà di un bambino ad alto potenziale cognitivo potresti trovarti a scontrarti con qualche insegnante, magari un po’ restio a concedere a tuo figlio ciò che gli spetta in termini di attenzione, supporto e integrazione.
Ecco un tipico percorso che si trova ad affrontare la famiglia di un bambino plusdotato:
- Segnalazione da parte della scuola ✔
- Suggerimento di valutazione psicologica ✔
- Effettuazione dei test necessari alla valutazione ✔
- Ottenimento di una certificazione di plusdotazione cognitiva ✔
La certificazione è il punto di partenza, non quello di arrivo! Serve principalmente per intavolare un discorso con la scuola. Gli insegnanti si gioveranno della relazione stesa dal professionista che ha valutato tuo figlio e recepiranno le indicazioni riguardo a come adeguare l’insegnamento per permettergli di esprimere il meglio di sé.
Un bambino con una certificazione di alto potenziale cognitivo può essere incluso nei BES, i Bisogni Educativi Speciali: un riconoscimento da parte della scuola della necessità di usufruire di un Piano Didattico Personalizzato.
👉 Piano Didattico Personalizzato: permette agli insegnanti di fissare specifici obiettivi per l’alunno, che vanno ad integrare quelli previsti per la classe. Il piano viene condiviso con la famiglia e gli eventuali specialisti di supporto e tiene conto sia dei punti di forza che delle difficoltà del bambino
Senza entrare troppo nello specifico, possiamo sintetizzare ciò di cui solitamente hanno bisogno i bambini plusdotati a scuola nel seguente elenco:
Materiale didattico integrativo 📗
Per soddisfare curiosità personali e permettere di ampliare le proprie conoscenze.
Compiti differenziati/integrativi 📖
Soprattutto durante le vacanze estive, i bambini plusdotati possono aver bisogno di un carico di lavoro diverso e/o maggiore.
Possibilità di utilizzare in maniera diversa i tempi morti ⏳
A scuola ci sono molti momenti “morti”. Pensiamo a quando un insegnante interroga, o quando si è già consegnato un compito in classe o si è finito il lavoro assegnato dall’insegnante. In quei momenti il bambino plusdotato deve potersi intrattenere con altre attività che lo coinvolgono: disegnare, leggere, scrivere.
Modalità di lavoro differenti 💻
Alcuni bambini plusdotati beneficiano dell’utilizzo di strumenti multimediali per un apprendimento interattivo, per molti altri è importantissimo poter imparare in maniera collaborativa assieme ad altri compagni, per altri ancora è utile trovarsi nella posizione di spiegare ai propri compagni un argomento che si conosce molto bene.
Possibilità di interagire con bambini più grandi 👦
La scuola dovrebbe anche favorire l’incontro con bambini di classi superiori e, se possibile, con bambini in possesso di analoga certificazione di alto potenziale cognitivo.
Un’altra domanda che spesso i genitori di bambini plusdotati si trovano a farsi è: “Mio figlio dovrà saltare una classe?” 😨
Non ti nascondo che i pareri al riguardo sono discordi. C’è chi ne sostiene l’importanza e caldeggia questa misura, sottolineandone i vantaggi in termini di apprendimento, autostima e integrazione sociale, e chi invece è contrario poiché teme un effetto di smarrimento nel bambino. Di sicuro è qualcosa che va valutato assieme alla scuola e allo specialista di riferimento.
Alcune scuole invece del salto di classe propongono la frequenza di specifiche materie in una classe superiore: questo permetterebbe al bambino di avanzare in alcune specifiche aree di apprendimento in cui è più dotato e soddisfare il suo bisogno di conoscenza.
Convivere con un bambino ad alto potenziale cognitivo
Come avrai già capito, la plusdotazione non è tutta rose e fiori 🌹 Ma niente paura! Ci sono tante cose che i genitori possono fare per semplificare la vita ai propri figli plusdotati - nonché a sé stessi.
La parola d’ordine è stimolare. Al contrario, ad esempio, di quello che fu detto a me alla scuola materna: ovvero di non permettere a mia figlia di imparare a scrivere, leggere e contare prima dell’ingresso alle scuole elementari.
L’indicazione corrente da parte degli specialisti è l’esatto contrario: se tuo figlio vuole imparare anzitempo, permettigli di farlo e anzi sostienilo! 💓 Ci sono tanti metodi innovativi per imparare a leggere e scrivere prima dell'ingresso alle elementari.
Ecco un elenco di consigli utili per gestire un figlio plusdotato:
Stimolalo con attività nuove 💡
Soprattutto in tenera età, tuo figlio potrebbe non essere conscio dei suoi specifici talenti e potrebbe non aver ancora sviluppato una preferenza per una particolare disciplina. È tuo dovere stimolarlo quanto più possibile, facendogli fare esperienze diverse, permettendogli di soddisfare la sua curiosità e la sua voglia di conoscenza
Fallo interagire con altri bambini 🏀
Molti bambini con un alto potenziale cognitivo possono tendere a isolarsi e cercare rifugio nella propria fantasia. Se ciò da un lato li aiuta a sviluppare la creatività, dall’altro può acuire la loro percezione di diversità: gli individui plusdotati si sentono in una qualche maniera “strani” e più sono giovani più hanno bisogno di essere rassicurati riguardo al fatto di essere invece assolutamente normali!
Mostragli modelli in cui si può riconoscere 🎓
Conosci il libro Storie della buonanotte per bambine ribelli? Ha fatto da apripista per molto libri simili che hanno in comune il fatto di presentare personalità atipiche ai lettori più giovani. Modelli anticonvenzionali a cui ispirarsi, per sentirsi meno “diversi” e potersi identificare. I bambini ad alto potenziale cognitivo hanno necessità di capire che non sono soli: il mondo è pieno di persone stravaganti ed eccezionali, la diversità è una ricchezza!
Prenditi cura del suo sviluppo emotivo 😊
La plusdotazione si accompagna praticamente sempre con una dissincronia a livello di sviluppo emotivo. Che significa? Semplice: che tuo figlio di 6 anni potrebbe ragionare come uno di 9 (o più), ma a livello emotivo rimane invece perfettamente calato nella sua età. Questo può portare a una certa difficoltà nell’affrontare l’ambiente circostante, nell’esprimere le proprie emozioni e nel viverle serenamente. Puoi aiutare tuo figlio insegnandogli sin da piccolo a riconoscere le emozioni proprie ed altrui, accettarle e farne esperienza in maniera serena, aiutandoti con libri sull’argomento o cartoni animati come il bellissimo Inside Out.
Insegnagli ad accettare il fallimento 💔
I bambini ad alto potenziale cognitivo sono consci delle proprie potenzialità, di conseguenza sin da piccoli maturano alte aspettative nei propri confronti e possono avere difficoltà ad accettare il fallimento. È compito dei genitori insegnare a perdere, ad accettare la sconfitta in maniera equilibrata, e al tempo stesso a porsi obiettivi e aspettative realistiche. I giochi di società sono fantastici per insegnare a tuo figlio a perdere con serenità. Mia figlia da piccola semplicemente non accettava di perdere; ci è voluta molta pazienza (e molte partite a carte!) ma oggi ha maturato un rapporto più equilibrato con fallimento, voti o giudizi negativi e mancato apprezzamento da parte degli altri.
L’alto potenziale cognitivo è un’opportunità
Abbiamo visto come capire se un bambino è plusdotato, cosa aspettarsi dalla scuola e come sostenere un figlio ad alto potenziale cognitivo nella vita di tutti i giorni. Un’ultima cosa mi preme dirti: l’alto potenziale cognitivo è, appunto, un potenziale, che però non si è ancora trasformato in capacità.
Il percorso è lungo e può essere accidentato, il supporto che questi bambini richiedono è notevole, le energie che un genitore deve impiegare sono tante. Importantissimo è allora farsi aiutare da persone in grado di farlo, come gli insegnanti di GoStudent, formati per fornire una didattica personalizzata che possa realmente far sbocciare il potenziale di tuo figlio. Grazie alla lezione di prova gratuita potrai vedere tu stesso cosa vuol dire: una bella opportunità da cogliere al volo.