ESSERE GENITORI, ALTRI CONSIGLI

Come insegnare ai bambini a difendersi dai bulli (guida pratica)

Capitoli

  1. Come insegnare ai bambini a difendersi dai compagni

  2. Cos’è il bullismo?

  3. Come capire se un bambino è vittima di bullismo a scuola?

  4. Come aiutare i bambini a difendersi da soli

  5. Bullismo a scuola: come reagire?

 

Hai appena scoperto che tuo figlio è oggetto di bullismo e non sai bene cosa fare perché vorresti aiutarlo senza peggiorare la sua situazione a scuola? Ti offriamo alcuni consigli per proteggere i tuoi figli rendendoli autonomi.

Come insegnare ai bambini a difendersi dai bulli cartello sulla schiena

 

 

Come insegnare ai bambini a difendersi dai compagni

Gli episodi di bullismo da parte di bambini e adolescenti che vediamo in televisione e soprattutto sui social, ci hanno fatto capire che i nostri figli non sono al sicuro neanche quando sono con i coetanei 😨. 

 

Secondo un’indagine condotta nel 2014 dall’Istat nelle scuole medie e superiori, il 50% dei ragazzi di 11-17 anni era stato vittima di episodi violenti e offensivi.

 

Questo vuol dire che la metà dei ragazzi viene presa di mira dai compagni con scherzi che si trasformano in vessazioni, offese che diventano violenza psicologica dalle conseguenze a volte devastanti. 

 

Per noi genitori non sempre è facile capire se nostro figlio o nostra figlia è vittima di bullismo 🤔.

 

Non è neanche facile tracciare una linea tra ciò che è una semplice lite tra ragazzi e bambini e qualcosa di più profondo che rischia di minare la fiducia e la serenità dei nostri figli, provocando loro un disagio e una sofferenza da cui è difficile uscire.

 

Come intervenire per proteggere i bambini e insegnare loro a difendersi da soli? 

👉 Partiamo dal bullismo e dall’ascolto.

 

Cos’è il bullismo?

Il bullismo è una forma di violenza che può essere verbale, psicologica e fisica. Viene esercitata al solo scopo di ferire la persona individuata come bersaglio.

 

Il bullismo non è uno scherzo da ragazzi, non è una semplice presa in giro o uno sfottò, non è una scazzottata tra amici. È una violenza, così diffusa che la stessa persona che ne è oggetto ha bisogno di tempo per imparare a riconoscerlo come un’anomalia.

 

Questo avviene perché il bullismo a scuola o tra un gruppo di amici ha una dimensione di gruppo, con 3 attori principali:

🐂 Il bullo oppure i bulli

🐑 La vittima, di solito isolata

🙄 Gli spettatori passivi, che sembrano dare ragione al bullo

 

La quarta caratteristica del bullismo è la costanza. Il bullo, infatti, è coerente e reagisce sempre con violenza nei confronti della vittima osservando quasi una routine: ogni giorno, alla stessa ora, nello stesso luogo.

 

A scuola questa forma di violenza si manifesta nei momenti in cui la supervisione dell’adulto è minore come a ricreazione o nelle ore di entrata e uscita.

 

👉 Secondo l’indagine dell’Istat, gli episodi più diffusi di bullismo si manifestano sotto forma di:

🚩 Offese con soprannomi, parolacce e insulti

🚩 Derisione per l’aspetto fisico o il modo di parlare

🚩 Diffamazione

🚩 Esclusione per le proprie opinioni

🚩 Aggressioni fisiche

 

Come capire se un bambino è vittima di bullismo a scuola?

Ascoltare e osservare i nostri figli è l’unico modo per capire se c’è qualcosa che non va. Chiedere come va a scuola e rimanere sul vago non è sufficiente: anche a costo di sembrare invadenti, ogni tanto potremmo fare delle domande specifiche ai nostri figli. 

 

Per esempio, potresti farti raccontare cosa hanno fatto a ricreazione, con chi hanno giocato, se i tuoi figli sono alle elementari.

 

Per i ragazzi di medie e superiori potrebbe essere utile capire com’è andata prima o dopo scuola, a una festa o a casa di qualche amico.

 

Se non ottieni delle informazioni, puoi aprire gli occhi e osservare tuo figlio:

  • Come si comporta? È più taciturno, irascibile o sfuggente del solito?
  • Ci sono dei posti che non vuole più frequentare o attività che non vuole fare con qualche scusa? Lo sport, la musica, le uscite con gli amici?
  •  

L’unico modo per far aprire tuo figlio è metterlo a suo agio. Cerca di ascoltarlo, senza mostrare nervosismo o preoccupazione o peggio minimizzare il suo racconto.

 

A qualunque età i figli tendono a nascondere delle informazioni ai genitori per paura che si arrabbino o per proteggerli da una preoccupazione o delusione.

 

👉La cosa migliore che puoi fare per tuo figlio è fargli capire che di te si può fidare.

 

Come aiutare i bambini a difendersi da soli dai bulli

Secondo un articolo pubblicato su Nostro Figlio, esistono tre modi di reagire di fronte a un insulto 🌡️: 

  • In maniera aggressiva, rispondendo a nostra volta con un’offesa
  • In maniera passiva, subendo semplicemente l’aggressione verbale
  • In maniera autorevole, mettendo in chiaro che non accettiamo offese senza diventare noi stessi aggressori

La via dell’autorevolezza è quella che dovresti cercare di seguire come genitore e insegnare a tuo figlio. 

 

Lo so, non è poi così semplice. Ricordiamoci poi, che il bullismo non è un insulto sporadico 😥, ma una continua vessazione a cui un bambino o ragazzo potrebbe non riuscire a reagire.

 

Per aiutare i tuoi figli a difendersi, cerca di capire se quello che hanno subito è un episodio sporadico o una vera forma di bullismo. 

 

Nel caso di un semplice insulto, i passi da seguire sono:

✔️Invitare i ragazzi a riflettere sui motivi che hanno generato la reazione. Forse, senza accorgersene sono stati loro a offendere per primi. 

✔️Chiedere scusa o riparare all’offesa se è stato tuo figlio a sbagliare

✔️Far capire all’altro ragazzo che ha sbagliato senza offendere

Bullismo a scuola: come reagire?

Quando le offese e le minacce diventano più pressanti, potresti dire a tuo figlio di adottare queste strategie per difendersi dai bulli:

✔️ Ignorare le offese, togliendo il divertimento al bullo di farsi vedere arrabbiati o colpiti

✔️ Imparare a dire di no, informando gli insegnanti quando il bullo fa una richiesta sbagliata

✔️ Circondarsi di amici per non essere mai da soli e non cadere preda dell’ira del bullo

 

Quando gli episodi di bullismo si verificano a scuola, però, non basta reagire da soli. Ricordi la dimensione di gruppo? Senza intervenire a gamba tesa con scenate, potresti invitare tuo figlio a parlarne con gli insegnanti. 

 

Se c’è un ambiente ricettivo, in classe 🏫si può lavorare non solo sul concetto di rispetto degli altri ma anche su quello di cittadinanza attiva. Il gruppo non deve rimanere inerte di fronte a episodi di violenza: deve reagire con autorevolezza isolando sempre il comportamento sbagliato, e non la persona. 

 

Se lo stato di disagio di tuo figlio non migliora, puoi sempre rivolgerti a una figura esperta, come uno psicologo o un insegnante di scuola. 

 

Per aiutare i tuoi figli a studiare, gli esperti sono gli insegnanti di GoStudent. Sanno creare un clima di fiducia e rispetto che aiuterà tuo figlio a prepararsi al rientro a scuola con serenità, anche in questo periodo estivo. Prenota le ripetizioni estive qui!

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