COMPORTAMENTO

Cosa fare se tuo figlio è depresso?

Capitoli

  1. Cos’è la depressione?
  2. Quali sono i sintomi della depressione?
  3. Come aiutare un figlio depresso

 

Può esserti capitato, negli ultimi tempi, di ripensare a quanto il tuo ragazzo fosse vispo, attivo e instancabile durante l’infanzia. 🧒 Eppure, sembra che l’arrivo della pubertà lo abbia completamente cambiato, tanto da farti sorgere il legittimo dubbio: "mio figlio è depresso?”.

Effettivamente, l’adolescenza è un’età nella quale è difficile determinare la presenza o meno di un disturbo depressivo: il tuo ragazzo potrebbe sembrarti spesso incupito, svogliato, malinconico… 😐 Tutti elementi che rientrano nell’immaginario comune della depressione. Tuttavia, è di vitale importanza saper discernere tra atteggiamenti e comportamenti normali, sintomi di una patologia o altri fattori (hai mai sentito parlare della ferita narcisistica?). A tale scopo, in questo articolo cercheremo di fare una breve, ma efficace, panoramica sul disturbo depressivo e proveremo a capire in che modo tu possa intervenire nel caso in cui tuo figlio sia depresso. 👇

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Cos’è la depressione?

 

Il disturbo depressivo rientra nella famiglia dei cosiddetti “disturbi dell’umore”. 🤔 In questa categoria rientrano tutte quelle psicopatologie in cui si osservano alterazioni o anomalie del tono dell’umore. L’umore, ovvero il nostro stato emotivo interno, condiziona il modo in cui interagiamo col mondo esterno: può capitare che, quando siamo di umore irascibile, rispondiamo in modo sgarbato ai nostri amici e agiamo in maniera frettolosa e confusa, 😡 oppure, quando ci sentiamo particolarmente entusiasti, siamo pervasi da un’estrema euforia e voglia di fare. 😊 Il tono dell’umore è mutevole, tant’è che immaginiamo ti sia capitato più volte di interrogarti su come sia possibile che tuo figlio passi dall’essere “estremamente di buon umore” 😀 a “terribilmente di cattivo umore” 🤬 in pochi minuti. Nel caso del disturbo depressivo, però, viene a meno l’elemento della transitorietà! Questo significa che l’umore depresso è legato a sintomi talmente persistenti e pervasivi da condizionare la vita di chi ne soffre. Insomma, in questo caso non bastano un paio di ore di sonno per fare mente locale e affrontare la giornata in maniera positiva. Quando parliamo di depressione, quindi, ci stiamo riferendo ad un disturbo altamente invalidante, che ha importanti ripercussioni sulla vita sociale e scolastica. 

 

Quali sono i sintomi della depressione?

 

La maggior parte dei disturbi psichiatrici e, in particolare, i disturbi dell’umore, ha il proprio esordio tra la seconda e la terza decade di vita. Proprio per questo motivo, l’adolescenza si presenta come un periodo particolarmente delicato per la diagnosi del disturbo depressivo. Come detto in precedenza, non è così facile capire quando il proprio figlio è depresso: spesso, la malattia depressiva si maschera dietro a manifestazioni comportamentali che nascondono difficoltà nell’affrontare le diverse sfide dell’adolescenza, ma che non sono assolutamente riflesso di un disturbo psicopatologico. In modo da aiutarti a capire quali siano gli aspetti da tenere maggiormente d’occhio, qui di seguito abbiamo elencato i sintomi del disturbo depressivo. 👇

Umore depresso

Uno dei sintomi più riconoscibili del disturbo depressivo è la sensazione di tristezza profonda che lo caratterizza. Tuttavia, è importante precisare che, per quanto tuo figlio ti possa sembrare meno sorridente e allegro che in passato, non bisogna passare subito in uno stato di allarme 🚨: il calo del tono dell’umore non è un sintomo sufficiente per la diagnosi del disturbo depressivo. Tuo figlio potrebbe essere triste per alcune questioni legate alla quotidianità, come un brutto voto a scuola o un brusco litigio con un amico. Quando parliamo di depressione, la sensazione di vuoto e sconforto è talmente radicata che nemmeno un evento piacevole può trasformare questo stato d’animo. 

Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte del giorno

Un altro sintomo su cui è molto importante rivolgere la propria attenzione è il tempo dedicato alle varie attività quotidiane. Un primo campanello d’allarme potrebbe provenire da un progressivo, ma improvviso, calo del rendimento scolastico. 💯 Ci capita spesso, in questi casi, di focalizzare la nostra attenzione sulla promozione di una rapida ripresa della carriera scolastica del ragazzo, ma spesso ci si dimentica che, dietro a questi cambiamenti, si nascondono problematiche molto profonde. Inoltre, capita soventemente che, oltre a perdere totalmente interesse verso la propria carriera scolastica, i ragazzi depressi inizino a prendere le distanze dai propri amici o dedichino sempre meno tempo ai propri hobbies. Per quanto si faccia riferimento a situazioni ricorrenti nella diagnosi del disturbo depressivo, ricordati che non sempre questi sintomi sono presenti in maniera così netta: ad esempio, tuo figlio, per quanto possa aver perso interesse verso la scuola, potrebbe comunque trascorrere svariate ore davanti ai videogiochi 🕹️ o uscire la sera con gli amici. 🤝 Questo vuol dire che ti sta prendendo in giro? In realtà, no! Molto semplicemente, il livello di energie investito per le due tipologie di attività è completamente diverso. 

Insonnia o ipersonnia

Il sonno 😴 può diventare un tema piuttosto centrale, quando parliamo di depressione. Tuo figlio potrebbe avere difficoltà ad addormentarsi o a dormire per tutta la notte (insonnia), oppure potrebbe dormire troppo o trovarsi costantemente in uno stato di sonnolenza (ipersonnia). Perché la depressione può avere un effetto così profondo sulla qualità del sonno? In realtà, si potrebbe dire che tra sonno e depressione si crea un infinito circolo vizioso in cui è difficile determinare “chi causi cosa”. Infatti, sia l’insonnia che l’ipersonnia si legano ad un altro importante sintomo della depressione: la perdita di energie. 💪 Nel primo caso, la scarsa qualità del sonno potrebbe contribuire alla sensazione di “svuotamento” di tuo figlio. Nel secondo caso, invece, il sonno prolungato potrebbe riflettere una mancanza cronica di energia: in questo caso, tuo figlio potrebbe non avere le energie necessarie (né l’interesse) per iniziare la propria giornata. Inoltre, è importante prestare attenzione a quali siano gli orari dedicati al sonno: potresti notare che spesso coincidono con le fasce orarie nelle quali tuo figlio dovrebbe, invece, essere più attivo! Ad esempio, il tuo ragazzo potrebbe dormire troppo a lungo al mattino per ritardare il proprio ingresso a scuola, oppure, addormentarsi la sera presto, per evitare di uscire coi propri amici. 

Perdita di energia

Uno dei sintomi più ricorrenti è legato alla cosiddetta “stanchezza cronica”. Tuo figlio potrebbe sembrarti costantemente affaticato, senza energie. Il ragazzo che fino a un anno fa non riusciva a restare fermo per più di 5 minuti, 🏃 ora non trova nemmeno le forze per uscire di casa. Questa perdita di energia potrebbe anche riflettersi in uno scarsa cura della persona o in un pessimo igiene personale. 

Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati

I sintomi elencati in precedenza possono diventare talmente evidenti da farci intuire che c’è qualcosa che non va. Ci sono alcuni sintomi, tuttavia, che, per quanto ostacolino la quotidianità di tuo figlio, possono essere più difficili da rilevare. 😟 Hai mai cercato di capire qual è l’opinione che il tuo ragazzo ha di se stesso? 🤔 Spesso, i soggetti depressi hanno una bassa autostima e sentono il peso di un senso di colpa che pervade qualsiasi aspetto del quotidiano. Per capirci bene: se noi, normalmente, ci sentiamo colpevoli solo se sappiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato, tuo figlio potrebbe vivere in un costante stato di assunzione di responsabilità che gli renderebbe particolarmente difficile riuscire ad affrontare i diversi compiti legati alla quotidianità.

Pensieri di morte

Si tratta sicuramente del sintomo che ci fa più paura, ma non per forza quello che deve spingerci ad agire. 🤔 I pensieri di morte sono molto ricorrenti in adolescenza, anche in condizioni di assenza di patologia. Stiamo parlando di un’età in cui tuo figlio sta prendendo confidenza col concetto di mortalità del corpo e, molto spesso, i pensieri di morte possono pervadere la sua mente come una soluzione “facile” per evitare uno stato di frustrazione. È importante, quindi, monitorare quanto siano presenti questi pensieri di morte e, soprattutto, se questi pensieri dovessero concretizzarsi con un tentato suicidio. Come detto, però, non bisogna aspettare una manifestazione così palese per spingerci ad agire: il malessere di tuo figlio potrebbe manifestarsi in modo meno plateale, ma essere ugualmente doloroso per lui. 😟

 

Coma aiutare un figlio depresso

 

Se, dopo aver letto i precedenti capitoli, la tua preoccupazione circa il possibile rischio di un disturbo depressivo di tuo figlio fosse confermata, qui di seguito cercheremo di capire cosa potrai fare per aiutarlo. 👇

La depressione è una cosa seria

Spesso ci autoconviciamo che i problemi dell’adolescenza siano meno gravi e profondi di quelli degli adulti. 🤔 Tuttavia, l’idea che gli adolescenti non possano ammalarsi rischia di renderci meno comprensivi nel momento del bisogno. Non possiamo subordinare tutte le difficoltà dei nostri giovani alla categoria “problemi adolescenziali”! Alcuni comportamenti di tuo figlio, all’apparenza “strani” o “irrispettosi”, potrebbero essere in realtà un disperato grido di aiuto perché tu provi a soccorrerlo. È davvero difficile che tuo figlio si presenti da te e ti riveli di avere un problema e, proprio per questo motivo, devi tenere gli occhi aperti su come sta tuo figlio, senza banalizzare o normalizzare i suoi comportamenti e le sue difficoltà. 

Farsi aiutare per poter aiutare

È duro da accettare, ma a volte bisogna rendersi conto che, determinati problemi, non possono essere affrontati esclusivamente in famiglia. Ciò non significa che tu non sia un buon genitore, ma che, benché tu possa dedicare tutti gli sforzi possibili per aiutare tuo figlio, a volte bisogna riconoscere che determinati percorsi vanno intrapresi con l’aiuto di qualcuno che sappia tenervi per mano e darvi il supporto per uscire da quei momenti bui e spaventosi che dovete affrontare. Così come per noi è naturale chiedere il consulto di un dottore per la cura di una malattia, è altrettanto importante rivolgersi a uno specialista per trattare la depressione. L’adolescenza è una fase molto importante dello sviluppo, ma anche estremamente breve: decidere di posticipare un percorso terapeutico con l’idea di risolvere tutto “tra le mura di casa” potrebbe avere importanti ripercussioni sul percorso di crescita di tuo figlio.