COMPORTAMENTO, ALTRI CONSIGLI

Pensieri suicidi nei bambini e negli adolescenti

Capitoli

  1. Suicidio in adolescenza: come riconoscere i segnali?
  2. Adolescenti con emozioni intense
  3. Pensieri suicidi in adolescenza: cosa fare? 


Sappiamo non c'è alcun modo di rendere il suicidio di un adolescente meno sconvolgente, difficile da superare per i genitori, i compagni di classe, gli insegnanti e tutto il contesto in cui l’individuo è inserito. È un’esperienza estremamente dolorosa per i ragazzi e gli adulti che ne vengono a conoscenza. 

Ne è un esempio, la vicenda di cui potresti aver sentito parlare che è accaduta il 13 settembre, il primo giorno di scuola, quando tre adolescenti hanno tentato il suicidio nella città di Milano e due di loro hanno perso la vita.

Il suicidio di un adolescente è un argomento complesso e difficile da comunicare, da ascoltare, accettare e comprendere. Allo stesso tempo, è importante e fondamentale avere una conversazione, seppur spaventosa e complessa, con tuo figlio per evitare di alimentare alcuni stereotipi che generalmente si hanno in mente sul suicidio negli adolescenti. Come riportato nel report dell’Unicef “On My Mind”, quando ignoriamo i problemi relativi alla salute mentale nella società e nei bambini, evitiamo la conversazione, rinforziamo lo stigma e non permettiamo ai ragazzi di cercare l'aiuto di cui hanno bisogno  e di cui tu hai bisogno come genitore. 

È possibile costruire insieme a tuo figlio nel corso del tempo alcune abilità interne e riconoscere alcune risorse esterne per creare una cassetta degli attrezzi da cui può attingere quando ne sente il bisogno e la necessità. 

Vediamo ora insieme perché è estremamente rilevante parlare di suicidio in adolescenza. 👇

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Suicidio in adolescenza: come riconoscere i segnali? 

 

I “Centers for Disease Control and Prevention” (CDC) hanno identificato il suicidio come la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (CDC, 2017). Il suicidio negli adolescenti è infatti un problema rilevante di salute pubblica che può avere effetti invalidanti sia a breve che lungo termine sugli individui, sulle famiglie e inevitabilmente sulle comunità in cui vivono.  

Il suicidio negli adolescenti è un fenomeno complesso e allo stesso tempo importante. Conoscere i segnali d'allarme delle condotte suicidarie e le modalità che possono essere utili per ottenere aiuto possono orientarti a comprendere come e quando chiedere supporto. 

Vediamo ora insieme segnali d’allarme che puoi osservare negli adolescenti:   

Pensieri frequenti

Pensieri legati alla morte, alla volontà di volersi togliere la vita, sparire, spararsi, o di mettere in atto comportamenti auto-lesionistici. 

Alcuni pensieri potrebbero essere: “Non ho nessuna ragione per continuare a vivere”, “Sono un peso per gli altri” “Non merito questa vita”. 

Emozioni intense

Emozioni intense come sentirsi vuoto, senza speranza, intrappolato, sentirsi estremamente triste, più ansioso, agitato o pieno di rabbia rispetto a prima e provare un dolore emotivo o fisico insopportabile. 

Comportamenti, diversi rispetto a un periodo precedente 

Come ad esempio tentativi di progettare un piano o ricercare modi per togliersi la vita; isolarsi e rifiutare le uscite con gli amici, dire addio ai propri cari, dare via oggetti importanti; un cambiamento nelle abitudini del sonno (insonnia, sonno eccessivo, o incubi), un cambiamento nelle abitudini alimentari (eccessiva perdita di appetito e di peso, o sovralimentazione); un uso più frequente di droghe o alcol; comportamenti auto-lesionistici. 

Se tuo figlio, oppure una persona che conosci, manifesta queste caratteristiche, cerca aiuto il prima possibile.  

Ti sei mai chiesto come mai questi pensieri frequenti e emozioni intense possono manifestarsi proprio in età adolescenziale? Esploriamolo insieme.  

 

Adolescenti con emozioni intense

 

Per comprendere appieno quello che puoi fare come genitore in caso di pensieri, emozioni e comportamenti legati al suicidio, è importante capire l'esperienza di tuo figlio adolescente, in questo specifico periodo della sua vita. 

L’adolescenza è un periodo di profonda transizione dall’infanzia all’inizio della vita adulta, è costituito da dinamiche molto complesse e da un insieme di caratteristiche variabili: le traiettorie di sviluppo che portano dall’infanzia all’età adulta sono profondamente diverse da persona a persona. 

Questa fase dello sviluppo, spesso indicata come tumultuosa, problematica o più genericamente “non facile”, non rappresenta necessariamente un periodo difficile della vita di tuo figlio. Di sicuro, però, richiede a te genitore una particolare attenzione che ti permetta di darle il giusto spazio. 

L’adolescenza è un periodo in cui avvengono cambiamenti rapidi e pervasivi in molti ambiti del funzionamento individuale: fisico, intellettivo, affettivo, sociale e relazionale. Alla fine dell’adolescenza, gli adolescenti avranno un minor numero connessioni neurali, più selettive ed efficaci di quante non ne avessero da bambini attraverso un processo che viene definito “pruning”. Sebbene gli adolescenti siano capaci di provare emozioni molto intense e le ricerchino attivamente nell’ambiente che li circonda, la loro corteccia pre-frontale non è sviluppata al punto da permettere loro di controllarle appieno. Perciò, è come se il cervello di tuo figlio adolescente non avesse i freni per contenere le sue emozioni così tanto intense e questa intensità emotiva potrebbe manifestarsi con un comportamento più dirompente e persino pericoloso, rispetto all’infanzia. L’adolescenza, infatti, porta con sé un'intensità di emozioni che possono essere del tutto nuove per te genitore, o un'esagerazione di emozioni che avevi già osservato in tuo figlio in precedenza e che è difficile controllare. 

Inoltre, uno dei compiti di sviluppo che dovrà superare tuo figlio adolescente è lo sviluppo della propria identità: da un’identità poco definita in termini di integrazione a un’identità integrata, con obiettivi di vita ben definiti. Quindi l'adolescenza potrebbe rappresentare un momento critico anche per te genitore e per tutta la tua famiglia perché tuo figlio potrebbe avere bisogno di separarsi da te e dal tuo partner, sfidandovi o addirittura ribellandosi. In questo momento è importante aiutare tuo figlio a integrare le sue normali esigenze di autonomia e indipendenza e al tempo stesso negoziare con lui nuove regole familiari.   

Dopo aver riconosciuto i segnali d’allarme e allo stesso tempo essere consapevoli del tumulto di emozioni che interessano tuo figlio in età adolescenziale, vediamo cosa puoi fare concretamente quando noti la presenza dei segnali d’allarme suicidari in tuo figlio, o più in generale di qualsiasi altra persona che ti circonda. 

 

Pensieri suicidi in adolescenza: cosa fare? 

 

La “National Action Alliance for Suicide Prevention” e la “National Suicide Prevention Lifeline” hanno sviluppato un insieme di azioni che ti possono aiutare a comunicare con tuo figlio, o con qualsiasi altra persona che presenta i segnali d’allarme suicidari.

Vediamo insieme che cosa puoi fare concretamente. 👇

Esprimi la tua preoccupazione

Prova a porre la domanda "A cosa stai pensando?" per comunicare che sei aperto a parlare, in modo non giudicante e presente. Non evitare di parlare di suicidio a tuo figlio adolescente perché è difficile o hai paura che possa farlo sentire peggio.
Comunicare significa aprire le conversazioni, migliorare l'alfabetizzazione emotiva e aumentare la consapevolezza della salute mentale insieme a tuo figlio. 

Ascolta e valida le sue emozioni 

Sii presente fisicamente per tuo figlio e, quando ti è possibile, trascorri il tuo tempo libero con lui, guarda alcuni film con lui, o utilizza qualsiasi mezzo che ti permetta di sostenerlo e stargli accanto. Valida le sue emozioni, facendogli sapere che quello che sta provando va bene, che sei lì, presente per lui, ogni volta che lo desidera.
Puoi riconoscere il suo dolore dicendo "Non posso nemmeno immaginare quanto debba essere terribile per te tutto questo". Ascolta con attenzione quando tuo figlio parla di sentirsi triste, arrabbiato con il mondo, senza speranza, senza cercare di aiutarlo a liberarsi di quelle emozioni intense e spiacevoli. La tristezza, la rabbia, la colpa fanno parte dell’ampia gamma di emozioni umane che tutti noi proviamo nel corso della vita e i tentativi che metti in atto per controllarle, diminuirle o sbarazzartene paradossalmente potrebbero aumentare la loro intensità. 

Valorizza la sua onestà e il suo coraggio 

Parlare può essere difficile, soprattutto quando le emozioni che tuo figlio prova sono stravolgenti e a volte spaventose per lui stesso. Riconosci che quello che stanno provando è difficile e allo stesso tempo è estremamente coraggioso da parte sua essere presente con te.   

Creare un ambiente sicuro

È importante creare un ambiente sicuro, fin da subito, chiedendosi per esempio se tuo figlio ha mai parlato con te o con altre persone di volersi togliere la vita e in che modalità. Ha un piano specifico e dettagliato? Qual è la tempistica del suo piano? Che tipo di accesso ha al metodo che sembra aver pianificato?
Bisogna assicurarsi che in qualsiasi ambiente in cui si troverà tuo figlio adolescente, non ci sia accesso a mezzi letali. 

Promuovi la connessione 

È fondamentale aiutare e favorire la connessione con servizi di assistenza continua che possono aiutare tuo figlio a stabilire una rete in tutti i momenti in cui si trova in difficoltà.
Assicurati che abbia a portata di mano uno dei numeri nazionali per la prevenzione del suicidio, che può chiamare a qualsiasi ora del giorno o della notte, come la linea di ascolto 1.96.96 o gli altri servizi del Telefono Azzurro

Cerca un aiuto professionale

Se il comportamento di tuo figlio adolescente o di qualsiasi altra persona a te vicina ti preoccupa e non è in pericolo di comportamenti auto-lesionistici, contatta un professionista, in modo che possa iniziare una terapia, o una consulenza. Allo stesso tempo, contatta un team locale di supporto o vai al pronto soccorso locale se pensi che tuo figlio adolescente è a rischio elevato di suicidio e in pericolo di comportamenti autolesionistici. 

L’adolescenza è un periodo di vita che di per sé è caratterizzato da emozioni intense e in cui avvengono innumerevoli cambiamenti evolutivi. Allo stesso tempo, è importante riconoscere i segnali d’allarme che ti fanno ipotizzare la presenza di ideazioni suicidarie in tuo figlio per agire con cautela e prontezza.