COMPORTAMENTO

Fallimento scolastico: una guida per genitori

Capitoli

  1. Il valore di un voto basso nella scuola primaria e secondaria 
  2. Il fallimento e il rischio di bocciatura come opportunità 
  3. Una guida per genitori mindful 
  4. Una guida per genitori: come parlare con tuo figlio? 

 

Ti è mai capitato di non sapere come reagire quando tuo figlio torna a casa da scuola con un voto basso? Oppure con l’ennesimo voto che gli fa rischiare la bocciatura? E se questi momenti fossero un’opportunità per i bambini e i ragazzi di notare e esplorare che cosa è importante per loro nel percorso scolastico? 🚀

Leggi i nostri consigli per supportare tuo figlio dopo un fallimento scolastico, o un voto che gli fa rischiare una bocciatura a scuola. 👇

Fallimento scolastico: una guida per genitori

Il valore di un voto basso nella scuola primaria e secondaria

 

Il paradosso nello studio (come in tante altre aree della nostra vita) è che nelle esperienze difficili e dolorose sono presenti allo stesso tempo tantissime opportunità di crescita. Un voto basso per esempio può essere un’occasione che puoi dare a tuo figlio per crescere, proprio a partire dal suo fallimento. 🌱

Può sembrare contro-intuitivo, vero? Il fallimento scolastico è un momento in cui puoi comunicare a tuo figlio che quando sbagliamo, “i giochi non sono finiti”. Proprio dove ci sono esperienze difficili (perché sì, sentirsi un “fallito” e identificarsi solo attraverso quel o quei voti negativi è difficile, faticoso e stressante) è dove può avvenire un cambiamento attraverso una mentalità orientata alla crescita

Non stiamo dicendo che tutti i bambini della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado debbano fallire necessariamente per crescere; bensì che è importante come genitore rispondere in maniera proattiva al fallimento scolastico del proprio figlio. 💪

Vediamo insieme come il fallimento scolastico, o un insieme di voti che fanno rischiare la bocciatura a scuola possono essere un’opportunità. 👇

 

Il fallimento e il rischio di una bocciatura come opportunità 

 

È perfettamente normale che tuo figlio abbia paura di fallire. La maggior parte degli studenti lo è! 

Come riportato da Jessica Lahey nel suo libro “Lasciamoli sbagliare. Come sostenere i propri figli facendosi da parte” spesso diciamo ai bambini che fallire infrangerà i loro sogni di persona di successo, di ingresso all’università, o di lavoro che veramente desiderano da quando sono piccolissimi. 

Il modo in cui un bambino reagisce e si adatta ai fallimenti può fare la differenza nel suo sviluppo: un evento esterno come un voto basso può portare a una profonda disperazione, a litigi tra genitore-figlio, oppure può essere uno slancio per migliorare e migliorarsi. 

Prova ad insegnare a tuo figlio come affrontare un voto basso,accettandolo come un prezioso riscontro da parte degli insegnanti: non è un giudizio su di lui come persona e non è un indice del suo valore personale, né scolastico nel suo complesso. 🏫

In questo modo puoi sviluppare in tuo figlio la capacità di non allontanarsi da ciò che è svalutante per lui, ma piuttosto rivolgersi verso la propria sofferenza, facendo spazio ai suoi pensieri ed emozioni per quello che sono (anche quelle più difficili, o di cui vorrebbe sbarazzarsi) senza lasciare che guidino la sua vita scolastica e privata. 🤗

 

Una guida per genitori mindful  

 

Come puoi da genitore cercare di vivere al meglio il fallimento scolastico di tuo figlio? 

Vediamo insieme alcuni consigli per essere un genitore mindful: un genitore capace di portare consapevolezza alle esperienze che vivi nel qui e ora, in maniera non giudicante. 🤗

Può sembrare difficile, vero? Ecco alcuni modi che ti potranno guidare per agire (e non reagire), dopo un fallimento scolastico di tuo figlio.  

Riconosci e fai spazio alle tue emozioni

Quando siamo in preda alla delusione, alla rabbia, alla rassegnazione, o altre emozioni che consideriamo difficili spesso vogliamo solo “risolvere il problema”.  Vediamo le emozioni negative come “problemi” che possiamo controllare e dobbiamo risolvere a tutti i costi per sentirci meglio e per essere genitori efficaci. Ti è mai capitato per esempio di provare frustrazione quando tuo figlio prende un voto basso a scuola e sentirti dire “Non essere deluso, non arrabbiarti”?  😡

Possiamo controllare, eliminare o diminuire tantissime cose del contesto che ci circonda e proviamo ad utilizzare le stesse strategie per cercare di avere la meglio sul nostro mondo interno. E se ti dicessi che le emozioni difficili non sono problemi da risolvere, ma una parte naturale e preziosa della nostra esperienza umana? Tutta la gamma di emozioni che proviamo nel corso della nostra vita è una delle cose che ci rende umani.

Ti sarà capitato di notare che tutte le volte che mettiamo in atto dei tentativi per controllare un’emozione, continua ad essere presente e… paradossalmente potrebbe aumentare e diventare più intensa! 📈 

Come riportato da Fabio Celi nel suo libro “Le emozioni dei nostri figli”: riconoscere le emozioni ci permette di abbracciarle, affrontarle, anziché fuggire. 🏃‍♀️ Prova ad esplorare e riconoscere quali sono le emozioni che provi quando tuo figlio torna a casa con un voto basso, senza etichettare queste emozioni come "buone" o "cattive".

Lascia che queste emozioni siano presenti, anche se non ti piacciono e non le desideri. Se scegli di abbandonare la lotta contro un’emozione per cercare di eliminarla, ridurla e non averla più condizionerà molto meno la tua genitorialità, a prescindere dal fatto che l’emozione diminuisca o meno.  

Rispondere, non reagire 

Come genitore puoi imparare a riconoscere ed etichettare le tue emozioni, proprio nel momento in cui si presentano. Questo può fornirti l'opportunità di fermarti e riflettere, prima di reagire con il pilota automatico attivo.  🔛

Prova a fermarti, notare e scegliere come rispondere alle diverse situazioni che si presentano durante le interazioni con tuo figlio. Concediti un momento di pausa per fermarti e portare attenzione ad un’occasione in cui ti sei sentito in difficoltà. Per esempio quando tuo figlio è tornato a casa con un voto basso, o con l’ennesimo voto che gli fa rischiare la bocciatura nella scuola primaria o nella scuola secondaria.

Rallenta e notati in azione, come se ti stessi guardando sullo schermo di un film. 🎥 

  •       Porta la tua attenzione al tuo viso, al tono della tua voce e nota qualsiasi pensiero ed emozione che emerge in quel preciso momento; 

  •       Porta la tua attenzione ai tuoi comportamenti e nota le reazioni automatiche che metti in atto (come urlare, incolpare, punire duramente tuo figlio, oppure evitare l’argomento) 

  •       Nota ciò che sta accadendo tra te e tuo figlio: prova a portare attenzione al suo viso, a come ti sta guardando. Quale potrebbe essere la sua esperienza? Prova a riflettere anche su come tuo figlio potrebbe sentirsi, quando reagisci in automatico.

  •       Prova a chiederti: cosa farebbe in quel momento il genitore che vorrei essere? 

Coltiva la self-compassion 

L'auto-compassione può essere coltivata, anche nel momento in cui stai lottando contro una situazione difficile; per esempio quando tuo figlio torna a casa da scuola con un voto basso. Come genitore, avrai sicuramente bisogno in alcuni momenti della tua vita di ricaricare le tue batterie, in modo da avere l’energia necessaria da dedicare a tuo figlio. 🔋

Datti il permesso di soddisfare le tue necessità: non solo la tua qualità della tua vita potrà migliorare, ma anche la tua capacità di entrare in contatto con tuo figlio. Per esempio, potresti fare una cena con una tua amica, suonare uno strumento, fare una lezione in palestra, camminare all’aria aperta, o passare un pomeriggio alla SPA. 🕯️

Queste attività (ahimé) non saranno sempre fattibili e per questo è importante continuare ad impegnarsi nella cura di sé, nella tua quotidianità. Quando ti senti molto stressato dopo che tuo figlio torna a casa con un voto basso, prova a rivolgere a te stesso parole di sostegno come "So che è difficile in questo momento, ed è naturale che tu ti senta così stressato. Sono qui per te". 👐

Cosa puoi fare come genitore per aiutare tuo figlio a rialzarsi, riprovare e impegnarsi in nuovi obiettivi dopo un fallimento scolastico? Vediamo insieme alcuni consigli! 👇

 

Una guida per i genitori: come parlare con tuo figlio

 

Ti sei mai chiesto come reagire quando tuo figlio ti dice di aver preso un voto basso, o l’ennesimo voto che gli fa rischiare la bocciatura? Ecco alcuni suggerimenti su che cosa puoi fare per rispondere in maniera proattiva al fallimento scolastico di tuo figlio. 

Focalizzati sul processo, non sul risultato! 

Nonostante i voti abbiano un grande peso nel percorso scolastico di tuo figlio, è importante anche valorizzare l’apprendimento di per sé. 🌱 

L'apprendimento è la chiave per comprendere il nostro mondo e l'universo al di là di esso, per comunicare con altre persone e per innovare il futuro della nostra società.  Nessun cambiamento sarà semplice fin dall'inizio ed è normale che ci saranno alcune lacune e difficoltà iniziali. Ciò che conta non è se si inizia in modo perfetto, con tutti i 10 in pagella, ma se si è disposti a continuare a provare, quando le circostanze sono men che meno piacevoli. 

Esplora i metodi di studio che hanno funzionato per lui 

Un modo di affrontare i voti e le pagelle è quello di parlare con i bambini e i ragazzi su cosa è andato bene in un particolare compito o interrogazione quando hanno un voto alto. 👍 Prova a chiedere quali approcci hanno funzionato per lui, mentre si preparava all’interrogazione e quali approcci, invece, non hanno funzionato altrettanto bene. Se ottiene un voto basso in una verifica o un’interrogazione, chiedi a tuo figlio che cosa potrebbe fare di diverso la prossima volta, quali strategie gli sono state utili e quali invece gli hanno fatto solo perdere tempo. ⏱️ Aiutalo ad esplorare quali tecniche possono essere più efficaci e proponigli anche tu delle strategie che sono (o sono state) utili per te, o che ti hanno incuriosito, come le memotecniche o l’utilizzo di mappe mentali

Identifica con lui obiettivi S.M.A.R.T. 

Aiuta tuo figlio a focalizzarsi su obiettivi scolastici specifici: quando i bambini e i ragazzi stabiliscono i propri obiettivi di apprendimento acquisiscono un maggiore senso di competenza e di autonomia e può essere un modo per mantenere nel tempo il loro impegno a scuola. 🏫 

Gli obiettivi dovrebbero essere S.M.A.R.T, una sigla inglese per indicare cinque caratteristiche sostanziali: specifici (Specific), misurabili (Measurable), raggiungibili (Attainable), rilevanti (Relevant) e circoscritti nel tempo (Time bound). Spesso non ci aiuta un vago “Studierò di più”, mentre è molto più utile un obiettivo S.M.A.R.T. come “ogni giorno svolgerò per 30 minuti gli esercizi del libro” per preparare la verifica di matematica

I professionisti di GoStudent sono formati per sviluppare un percorso personalizzato insieme a tuo figlio: cercheranno, infatti, di individuare le strategie più efficaci per lui e le utilizzeranno per favorire il suo apprendimento. Prenota ora una lezione di prova! 🚀