COMPORTAMENTO

Linguaggio del corpo: scopri cosa vuole dirti il tuo bambino

Capitoli

  1. Cosa si intende per linguaggio del corpo?
  2. Come interpretare il linguaggio del corpo
  3. Come capire i neonati: ecco a cosa fare attenzione
  4. Il linguaggio del corpo dei bambini


Lo sai che tuo figlio ti parla anche quando non dice una parola? Sì, anche se… non sa ancora parlare! Scopri tutto quello che c’è da sapere sul linguaggio del corpo di neonati e bambini.

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Cosa si intende per linguaggio del corpo

 

Ma come, il corpo parla… senza parlare? 🧐 Proprio così. Se non hai mai sentito parlare di linguaggio del corpo la cosa può sembrarti strana, ma sicuramente dopo aver preso conoscenza di due dati sull’argomento… ti ricrederai!

Quando parliamo, la nostra comunicazione non passa esclusivamente attraverso la nostra voce. Anzi:

  • Solo il 7% del messaggio passa attraverso le parole
  • Il 38% del significato viene trasmesso dal linguaggio paraverbale (tono di voce, volume della voce ecc)
  • Ben il 55% del messaggio viene trasmesso tramite il linguaggio corporeo!

Pensaci: 7 su 100. Non vogliamo dire che le parole non contino, anzi, ma quando siamo noi in prima persona a recapitare un messaggio a un’altra persona - quando, cioè, abbiamo un dialogo diretto con uno o più interlocutori - potremmo dire che l’attenzione dell’altra persona è principalmente rivolta a come diciamo una certa cosa più che a cosa stiamo dicendo. 😳

Ovvero, le persone ci ascoltano ma poi “filtrano” il contenuto delle parole servendosi principalmente del linguaggio corporeo: il risultato è un’interpretazione potenzialmente diversa dal significato delle parole.

Ecco perché siamo spesso in grado di capire “a pelle” se fidarci o meno di una persona, se una persona ci sta mentendo o meno, se una persona è sincera o no in quel che sta esprimendo. Lo stesso vale per i nostri figli: ti sei mai chiesto come sia possibile che riusciamo a capirli anche quando non parlano? 

Sin da quando sono neonati siamo in grado di interpretare il loro strano linguaggio e rispondere di conseguenza. 👶 Non è magia (e non è nemmeno solo istinto materno!), semplicemente come esseri umani siamo abituati a interpretare anche il linguaggio del corpo.

Per rispondere alla domanda iniziale, dunque, possiamo dire che per linguaggio del corpo si intende quell’insieme di espressioni e micro-espressioni facciali, gesti, movimenti, micro-movimenti e posture che rappresentano il modo in cui il nostro corpo manifesta le emozioni che stiamo vivendo. 

Sì, il linguaggio del corpo si nutre di emozioni: l’insieme di manifestazioni appena elencate è controllabile solo in piccola parte, in quanto è l’espressione superficiale di ciò che avviene a un livello più profondo, le emozioni.

Come interpretare il linguaggio del corpo

 

Ma come si legge il linguaggio del corpo? Prima di parlare di come capire il linguaggio corporeo di bambini e neonati, vale la pena sapere come interpretare il linguaggio del corpo in generale. Perché pensare di “leggere” un corpo può lasciare un po’ spiazzati! 🤯

Per prima cosa: l’allenamento è tutto. La curva di apprendimento è piuttosto contenuta, è abbastanza facile imparare a interpretare il linguaggio corporeo altrui, ma bisogna passare per forza di cose per un periodo di osservazione. Non dico di prendere penna e taccuino mentre gli altri parlano, 📝 ma concentrarsi a notare qualche dettaglio è sicuramente utile (consiglio: inizia con le persone che conosci bene). 

Quando cerchi di capire il linguaggio del corpo di un’altra persona questi sono gli elementi a cui fare attenzione:

  • Viso: nello specifico occhi e bocca 👁️ 👄
  • Sguardo: diretto nei tuoi occhi oppure no 👀
  • Postura: eretta, ricurva, petto in fuori o in dentro 🧍
  • Mani e braccia: conserte, lungo i fianchi, in tasca, dietro la schiena ✋
  • Gambe e piedi: accavallate, in continuo movimento, piedi rivolti nella tua direzione o altrove 🦶

A grandi linee questi sono gli elementi da notare, in un bambino così come in un adulto (fanno eccezione per ovvi motivi i neonati). Ma cosa significano presi singolarmente?

Viso, occhi e bocca

Il viso di una persona è la sua “centrale di comunicazione corporea”, per così dire. Espressioni e micro-espressioni facciali sono importantissime, come aveva già capito a suo tempo Darwin: 🐢 sono universali ed esprimono inequivocabilmente le nostre emozioni. Una risata sincera, ad esempio, si può individuare dalle rughe sottili che appaiono ai lati degli occhi, impossibili da ottenere quando ci si sforza di ridere o sorridere. Tramite le espressioni facciali esprimiamo: paura, rabbia, gioia, tristezza, disgusto e sorpresa (emozioni primarie).

Lo sguardo e la sua direzione

Uno sguardo dritto negli occhi è sinonimo di sincerità. A patto che sia naturale: uno sguardo diretto troppo a lungo sostenuto, o con occhi molto aperti, potrebbe voler dire il contrario. 🤐 Anche chi ti guarda dritto negli occhi, infatti, si prende delle fisiologiche pause per guardare altrove, soprattutto quando pensa o riflette. Uno sguardo evitante è invece quasi sempre sinonimo di disagio.

Postura

Chi è sicuro di sé assume una postura eretta, con spalle aperte, petto in fuori e testa alta. Le mani sui fianchi rivelano invece il desiderio di superiorità nei confronti dell’altro. Chi è insicuro, tristo o depresso tende a chiudersi su sé stesso: spalle ricurve, petto ripiegato, testa e sguardo bassi, come se tentasse di “scomparire”.

Mani e braccia

La posizione di mani e braccia dice tanto sullo stato emotivo di una persona. Una persona sincera, che non ha nulla da nascondere, tendenzialmente mostra i palmi, 🤲 rivolgendoli verso l’alto o l’interlocutore; braccia conserte con palmi nascosti e mani infilate nelle tasche possono voler trasmettere chiusura, insicurezza, disinteresse.

Piedi e gambe

I piedi rivolti verso l’interlocutore significano interesse e coinvolgimento, al contrario piedi rivolti in un’altra direzione segnalano il desiderio di essere, appunto, altrove. Le gambe accavallate sono segnale di chiusura e una gamba che continua a muoversi o un piede che batte per terra sono inequivocabili segnali di nervosismo e/o noia.

 

Come capire i neonati: ecco a cosa fare attenzione

 

Anche i neonati utilizzano il linguaggio del corpo: come detto, è una cosa non intenzionale e innata. Ma certamente non possono accavallare le gambe o mettere le mani in tasca! 😅 Come fare a interpretare i segnali che ci mandano dunque?

Quello dei neonati è un mondo a parte che i genitori imparano naturalmente a interpretare, ma qualche consiglio non può far male.

Neonato che allarga le braccia e inarca la schiena se sollevato

Quando si solleva un bambino dalla culla o dal lettino spesso allarga di colpo le braccia e, a volte, inarca anche la schiena. Non c’è da spaventarsi e il bambino non sta chiedendo di essere preso in braccio: semplicemente si sente cadere e questa è la sua reazione! ⬇️

Neonato che fa una smorfia di disgusto (quando assaggia qualcosa)

Il neonato è davvero disgustato? Probabilmente no. Ma quando assaggia qualcosa di diverso dal latte, la sua reazione innata è proprio quella di fare una smorfia di “disapprovazione”. Non disperare, imparerà ad apprezzare altri sapori. 🍵

Neonato che cerca con lo sguardo (dal terzo mese circa)

Il neonato “sa” di essere vulnerabile e “sa” di aver bisogno di protezione. Per questo motivo, appena ne è capace cerca di catturare l’attenzione della mamma (o di chi se ne prende cura) con sguardi diretti e primi sorrisi. 😀 Al contrario di quanto si crede, non sta esprimendo felicità ma sta imparando a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per ottenere le cure e l’attenzione che desidera

Neonato che ride quando si gioca a nascondino

Il neonato di pochi mesi non è in grado di capire che se il genitore apparentemente scompare (va in un’altra stanza, si nasconde il volto con le mani) non scompare veramente. Ecco perché quando il genitore riappare egli ride di gusto: esprime un mix di sorpresa e gioia. I suoi occhi, infatti, sono sempre spalancati, come accade a tutti noi quando veniamo colti di sorpresa. 😳

 

Il linguaggio del corpo dei bambini

 

Quando il neonato cresce, a partire circa dal terzo mese inizia a integrare il suo linguaggio corporeo, anche come conseguenza delle conferme che ha ricevuto dal genitore alle sue prime forme di linguaggio del corpo.

Ecco alcuni esempi di linguaggio del corpo di bambini dai 6 mesi in su:

Bambino che spinge via il piatto della pappa

Questo chiaro gesto indica che il bambino non vuole mangiare più: 😠 non va preso come un capriccio, bisogna al contrario cercare di capire se il bambino è sazio, non apprezza gusto o consistenza del cibo proposto o magari è semplicemente stanco.

Bambino che si gira in direzione opposta a un estraneo

Un bambino che è in braccio alla mamma o al papà, dal nono mese in poi (circa) può manifestare un chiaro rifiuto verso chiunque tenti di “strapparlo” all’abbraccio materno. Se qualcuno si avvicina, il bambino gira volto e, se possibile, anche corpo nella direzione opposta all’estraneo. E’ un gesto normale che indica la volontà del bambino di rimanere dove si sente sicuro. 💞

Bambino che fa ciao-ciao con la manina e che manda bacini

Gesti che emozionano gli adulti: ma quanto sono fatti intenzionalmente, per esprimere emozioni? Inizialmente, sono gesti per nulla intenzionali. Il bambino imita ciò che l’adulto fa o gli insegna a fare. Imitando, però, ne comprende il significato e nei mesi a venire inizia a usarli spontaneamente e intenzionalmente. 💋

Bambino che sbuffa o fa “spallucce”

In questo caso, si tratta di gesti che vengono appresi per imitazione sociale. Il bambino li vede fare (a casa, dai compagni di asilo, dai nonni…) e li imita. Con il tempo, impara a usarli intenzionalmente (intorno ai 4 anni circa). Se questi gesti vengono fatti troppo spesso c’è un’unica cosa da fare: chiedersi dove li abbia imparati e cercare di dare il buon esempio!

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