Capitoli
- Cosa si intende per disturbo del linguaggio?
- I disturbi del linguaggio nei bambini
- Si guarisce dai disturbi del linguaggio?
Un bambino che parla poco e male può far preoccupare. Scopri cosa è normale e cosa no, quando preoccuparsi e come stimolare tuo figlio a migliorare le sue competenze linguistiche.
Cosa si intende per disturbo del linguaggio?
Esiste da sempre un po’ di confusione per quel che riguarda i disturbi del linguaggio. I genitori spesso mostrano insicurezza nel comprendere cosa è normale e cosa non lo è, quando preoccuparsi e quando invece si tratta di eccessivo zelo nel valutare la situazione del proprio figlio.
Si parla di disturbo del linguaggio in presenza di un ritardo nel suo sviluppo, in qualsiasi ambito (comprensione, produzione, capacità narrative ecc.), ovviamente in assenza di disturbi di altra natura che possano esserne la causa (come disturbi o ritardi cognitivi, problemi motori o sensoriali, importanti carenze affettive e sociali).
Già, ma quanto ritardo? Come valutare le abilità linguistiche del proprio figlio? E come sapere se la situazione si potrà risolvere in breve tempo o meno? E’ facile preoccuparsi troppo, ma bisogna sottolineare che anche nel caso dei disturbi del linguaggio, prima si interviene e meglio è. ⏳
Ad ogni modo per poter parlare di disturbo del linguaggio ci vuole una diagnosi ed essa non può avvenire prima dei 4 anni. I disturbi del linguaggio sono solitamente competenza di un’equipe multidisciplinare di cui fanno parte neuropsichiatra (si tratta infatti di un disturbo del neurosviluppo), logopedista e psicologo 😷.
Se credi che tuo figlio possa avere un disturbo del linguaggio non diagnosticato, per prima cosa potresti riflettere su questi aspetti:
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E’ stato un parlatore tardivo? Ha iniziato tardi a dire le prime parole?
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A due anni aveva ancora un vocabolario piuttosto limitato?
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A tre anni non produceva ancora semplici frasi e faticava a comprendere le tue richieste?
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Ad oggi possiede ancora un vocabolario povero e la sua capacità di formulare frasi articolate è ridotta?
Prima di fasciarti la testa 🤕, comunque, scopri come si manifestano i disturbi del linguaggio nei bambini.
I disturbi del linguaggio nei bambini
Abbiamo visto quali sono le fasi di apprendimento del linguaggio: ogni bambino, con un minimo di variabilità, le segue durante la crescita 🍼. Qualsiasi importante scostamento dalla norma può essere la spia di un disturbo del linguaggio. Vediamo qualche esempio.
Completa assenza di lallazione
Hai presente quando i neonati ripetono una singola vocale o consonante divertendosi tramite la variazione di tono e volume di voce? Si tratta della lallazione ed è una fase molto importante dell’apprendimento del linguaggio, che tutti i bambini devono attraversare.
Scarsa produzione di gesti
I bimbi piccoli fanno ciao ciao con la manina e mandano baci 💋 a mamma e papà non a caso: questa rudimentale comunicazione gestuale è anch’essa una fase importante dell’apprendimento del linguaggio. Una scarsa comunicazione di questo tipo è un indicatore della possibile presenza di un disturbo del linguaggio.
Difficoltà nella comprensione
Se un bambino fatica a comprendere ordini o indicazioni anche molto semplici, esclusi deficit di tipo sensoriale/uditivo potrebbe trattarsi di un disturbo del linguaggio. Ricordati che si manifesta non solo nella produzione, ma anche nella corretta comprensione del linguaggio scritto e verbale.
Difficoltà nell’espressione
Un bambino che si esprime poco e male e che non riesce a produrre frasi articolate potrebbe avere un disturbo del linguaggio 😓. Questi disturbo, se non riconosciuto e trattato, porta il bambino a esprimersi sempre peggio in relazione a quanto atteso per la sua età.
Vocabolario scarso
L’abbiamo detto in precedenza: conoscere e usare poche parole è un indicatore di disturbo del linguaggio. Un lessico scarso si riconosce facilmente, ad ogni modo il valore indicativo è di meno di 50 parole conosciute a 24 mesi di età.
Si guarisce dai disturbi del linguaggio?
Giova ripeterlo: quanto più la diagnosi e l’intervento sono tempestivi ⏰, tanto più probabile sarà il recupero da parte del bambino delle competenze linguistiche che non ha potuto sviluppare correttamente. I genitori hanno una parte decisamente attiva in questo processo! Soprattutto quando il bimbo è piccolo. 👶
Questo perché un bambino piccolo non può “lavorare” sulle proprie competenze linguistiche come sarebbe invece in grado di fare un bambino che frequenta la scuola primaria. Ad ogni modo lo specialista che si occupa del trattamento dei disturbi specifici del linguaggio è il logopedista. Ecco invece cosa possono fare i genitori per favorire lo sviluppo delle abilità linguistiche del proprio figlio!
Interagire e correggere in maniera indiretta ✅
Il bambino con un ritardo del linguaggio va esortato a interagire socialmente il più possibile, ovviamente nell’ambito di interazioni “alla sua portata”. Quando parli con lui, correggilo in maniera indiretta, ripetendo le parole che eventualmente pronuncia in maniera scorretta. Completare le sue frasi o rispondere prima che abbia finito di parlare, invece, sono cosa da evitare.
Leggere insieme 📖
Abbiamo parlato più volte dei benefici della lettura, e di quanto leggere faccia bene a bambini e ragazzi più grandi (qualunque sia il genere preferito!). Anche nel caso di un (sospetto) disturbo del linguaggio, la lettura ci può venire in aiuto: nello specifico, la lettura condivisa, ovvero leggere assieme un libro, anche alternandosi nella lettura ad alta voce.
Gioco simbolico 👷
Il gioco del “far finta di” è un gioco utilissimo per lo sviluppo del linguaggio di un bambino: egli deve assumere un ruolo, descrivere cose che immagina ma non vede, interagire con interlocutori immaginari e con altri puramente simbolici. Insomma, una grossa e divertente stimolazione linguistica in cui il coinvolgimento è alle stelle!