COMPORTAMENTO, ALTRI CONSIGLI

La gestione della rabbia nei bambini e adolescenti

Capitoli

  1. Gli attacchi di rabbia 
  2. La rabbia nei bambini: quando preoccuparsi?
  3. Come controllare la rabbia: falsi miti
  4. Come gestire la rabbia nei bambini e negli adolescenti?

 

Se la felicità è un’aspirazione per tutti, la rabbia è un’emozione che spesso viene descritta con una connotazione negativa. Ma la rabbia è davvero così negativa per i bambini, gli adolescenti e tutti noi? 😠

Ecco alcuni falsi miti sulle strategie che tuo figlio potrebbe utilizzare per controllare la sua rabbia e alcuni consigli pratici su cosa fare come genitore per gestire la rabbia nei bambini e negli adolescenti! 👉

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Gli attacchi di rabbia

 

La rabbia è un’emozione normale e spesso utile. Può comunicare a te e a tuo figlio quando le cose non sono giuste oppure corrette per te e per lui. 💢

Spesso agli attacchi di rabbia viene data una connotazione negativa e forse ti sorprenderai a sapere che la rabbia, in realtà, può essere una reazione utile per tutti noi. Per esempio, può essere un campanello d’allarme che ti comunica quando le cose non vanno come tuo figlio si aspettava, che quello che gli sta capitando è ingiusto per lui, oppure le persone che lo circondano gli danno fastidio e lo feriscono. 🔔

Tutte le emozioni sono segnali che ti permettono di rispondere a quello che la tua mente pensa che stia succedendo attorno a te, oppure dentro di te. Ad esempio, l'emozione che chiamiamo rabbia aiuta te e tuo figlio a scegliere di reagire quando vi sentite minacciati! 

Allo stesso tempo, la rabbia può diventare problematica nei bambini e negli adolescenti. Come riconoscere quando è ora di cambiare strategia per gestire questa emozione di tuo figlio e, in alcuni casi, chiedere aiuto ad un professionista del settore?  Continua a leggere se sei interessato ad approfondire. 👉

 

La rabbia nei bambini: quando preoccuparsi?

 

La rabbia è un'emozione universale che proviamo tutti. Eppure, a volte può capitare che tuo figlio non riesca a gestire la sua rabbia e risponda a questa emozione con azioni che lo allontanano da quello che per lui è importante.  ️‍🔥

È normale che i bambini e gli adolescenti trovino a volte difficile gestire i loro attacchi di rabbia: la parte del nostro cervello che ci aiuta a regolare le nostre emozioni non si sviluppa appieno fino ai venticinque anni di età. 

La rabbia può diventare un problema per tuo figlio se lo blocca nel fare quello che è importante per lui, se influisce sulle sue relazioni o si esprime attraverso comportamenti distruttivi sia verso se stesso che verso le persone che lo circondano. 🥊

Russell Kolts, dottore di ricerca e professore di psicologia alla Easter Washington University

nel Ted Talks che ha tenuto ad Olympia spiega come la rabbia dà l’impressione a chi la prova di essere potente. Anche quando ti rendi conto che la tua rabbia e quella di tuo figlio sta portando a tanti problemi nella vostra vita, potreste essere riluttanti a rinunciarvi. A chi non piacerebbe avere questa sensazione di potenza? 💪

Però, la rabbia porta anche a respingere le persone che ci circondano. Un bambino o un adolescente che lotta contro la sua rabbia potrebbe essere abituato a vedere le altre persone scappare perché non vogliono stargli vicino. 🏃 Tutto questo può rende ancora più difficile gestire la situazione per lui.  

Prova a pensare ai modi che te e tuo figlio utilizzate per cercare di gestire la vostra rabbia. 😤 Queste strategie ti sono sempre servite, oppure alcune volte sono state inutili e, paradossalmente, hanno reso la tua rabbia e quella di tuo figlio ancora più forte? 

Vediamo insieme alcuni falsi miti sulla gestione della rabbia nei bambini, negli adolescenti e negli adulti! 👉

 

Come controllare la rabbia: falsi miti

 

Uno dei modi che te e tuo figlio potreste esservi ritrovati ad utilizzare è di sfogarvi fisicamente, colpendo un oggetto. In realtà la ricerca sulla rabbia ha evidenziato che prendere a pugni un cuscino, colpire forte un muro oppure strappare un foglio in mille pezzi come modi per sfogare la propria rabbia non sono comportamenti utili per diminuire l’intensità di questa emozione! 🤛

Alcune ricerche (come quella condotta da Bushman e colleghi nel 2002) hanno mostrato che se metti in atto questi comportamenti, potresti intensificare la tua rabbia. È come grattare una puntura di zanzara: all'inizio la sensazione può essere di sollievo, ma continuando a grattare la puntura porta a più prurito di prima!  🦟

Un altro modo che tutti noi, almeno una volta nella vita (e probabilmente anche molte di più), abbiamo utilizzato per cercare di controllare la nostra rabbia è cercare di evitarla, eliminarla, o comunque ridurla con tutte le nostre energie. 🔋

Probabilmente mentre crescevi ti sei sentito dire alcune frasi come “Non arrabbiarti”, “Basta fare i capricci”, “Smettila di prendertela sempre inutilmente” che hai forse rivolto anche a tuo figlio nel corso della sua vita.  

Il messaggio che potrebbe passare è che tutti noi esseri umani dovremmo essere in grado di controllare le nostre emozioni e i nostri attacchi di rabbia. Queste frasi implicano che dovremmo essere capaci di accendere e spegnere i nostri sentimenti a comando, come se esistesse un “interruttore interno” che ci permette di mettere on oppure off a quello che proviamo dentro di noi. 📴

Prova a fare questo rapido esperimento che è raccontato nel libro “La trappola della felicità” di Russ Harris (2010). Quando leggi queste poche righe cerca in tutti i modi di NON pensare al gelato con il tuo gusto preferito. 🍦 Non pensare alla sua consistenza quando lo mangi, al suo sapore quando lo assaggi, o al suo colore. Non pensare alla sensazione di freschezza che ti lascia durante una giornata estiva afosa. Non pensare a quanto ti piace il fatto che si sciolga in bocca quando lo assapori con un primo boccone. 

Sei riuscito a NON pensare al gelato con il tuo gusto preferito? 🍦

Ecco, lo stesso principio vale per tutte le emozioni che proviamo e non vorremmo sentire: più cerchiamo di combatterle, di non averle, di cancellarle … più saranno presenti. Possiamo riassumere tutto questo nella frase “Se non lo vuoi … l’avrai”.  ➕

Tutti i tentativi che tu e tuo figlio mettete in atto per sbarazzarvi della vostra rabbia, in realtà, la rende più intensa. I comportamenti esplosivi di tuo figlio possono essere davvero l’unico modo oppure il modo migliore che conosce per gestire le sue emozioni e tutto quello che sta succedendo dentro di lui in quel momento. 💥

Come puoi da genitore aiutare tuo figlio a gestire la sua rabbia? Vediamolo insieme nel prossimo paragrafo!  👉

 

Come gestire la rabbia nei bambini e negli adolescenti

 

Arrivato a questo punto dell’articolo ti starai sicuramente chiedendo che cosa puoi fare come genitore per gestire efficacemente la rabbia nei bambini e negli adolescenti. 💢

Ecco alcuni consigli che puoi mettere in pratica fin da subito con tuo figlio. 👉

Sii un modello da seguire 

Può capitare che nel momento in cui tuo figlio è arrabbiato, la prima cosa che potrebbe succedere è che ti arrabbi a tua volta. In questo modo si genera una reazione a catena in cui la rabbia genera altra rabbia, sempre più intensa in entrambe le direzioni. 

E tutto questo può rendere la situazione ancora più complessa: il modo in cui rispondi alla rabbia può influenzare il modo in cui tuo figlio risponde a questa emozione. Tuo figlio impara da te più di quanto tu possa immaginare. 

Come prima cosa per favorire una buona gestione della rabbia di tuo figlio, prova a riconoscere quando questa emozione sta emergendo in te. Cerca di rimanere il più calmo possibile, usando un tono di voce pacato, paziente e accogliente. 🤗

Descrivi le emozioni come onde 

Prova a ricordare un episodio in cui te oppure tuo figlio vi siete arrabbiati e a notare insieme come la rabbia e le altre emozioni aumentano nel tempo, fino a raggiungere un picco e poi naturalmente diminuiscono la loro intensità. Proprio come fa un’onda del mare che cresce, cresce fino a raggiungere la sua massima altezza e poi si frange sulla spiaggia. 

Jon Kabat-Zinn, ideatore del programma “Mindfulness Based Stress Reduction” ci spiega che non possiamo controllare il mare, non possiamo fermare le onde, ma possiamo imparare a surfare sulle onde! 🌊

Impara a riconoscere l’arrivo della rabbia 

Aiuta tuo figlio a riconoscere l’arrivo della rabbia per imparare ad abbracciarla. 

    • Invita tuo figlio a rallentare il suo respiro e chiudere gli occhi. Rallentare il tuo corpo, ti può permettere anche di rallentare la tua mente

  • Chiedi a tuo figlio di osservare e dare un nome alle sensazioni che emergono nel suo corpo quando si arrabbia. In che parte del suo corpo si manifestano? 

  • Invitalo a descrivere le sensazioni che emergono nel suo corpo. Come sono? Per esempio, potrebbe notare che il suo cuore batte più velocemente, i suoi muscoli si tendono, il suo stomaco si agita, digrigna i denti e stringe la mano in un pugno  

  • Prova a descrivere la sensazione che prova con il nome “rabbia” e indaga con lui se ci sono altre emozioni che emergono, insieme alla sua rabbia

Scegli con lui un’azione diversa dalla “lotta”  

La rabbia cerca di convincerti che devi lottare subito, nel qui e ora. Ricorda che non per forza devi credere a quello che la tua mente ti sta raccontando! 🥊

Puoi invitare tuo figlio a fermarsi e concedersi un momento per scegliere un'azione diversa dalla lotta, dalle urla e da tutto quello che la sua rabbia gli dice che dovrebbe fare. Concedendosi questo spazio può ottenere un risultato diverso, che lo può avvicinare a quello che è importante per lui! ❤️