MOTIVAZIONE E STUDIO

Come rendere bambini e ragazzi autonomi nello studio

Capitoli


  1. Mio figlio non vuole studiare da solo
  2. Come aiutare i ragazzi a diventare autonomi nello studio
  3. Aiutare un figlio a superare le proprie difficoltà

Tuo figlio chiede sempre il tuo aiuto per fare i compiti? Lo studio sta diventando un incubo per tutta la famiglia? Ecco come stimolare l’autonomia di un bambino o ragazzo alle prese con i doveri scolastici.

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Mio figlio non vuole studiare da solo

 

“Mamma mi aiuti a fare i compiti?”... quante volte hai sentito questa frase? 🤔 Le mamme, e più in generale i genitori, si dividono solitamente in due grandi gruppi: quelli che rispondono sempre e comunque all’appello e quelli che sono recalcitranti a farlo.

Come sempre, la virtù sta nel mezzo. È normale e legittimo che i nostri figli abbiano bisogno di un aiuto per imparare a fare i compiti da soli, ma è anche vero che, se si eccede con l’aiuto, esiste il concreto rischio che non diventino mai autonomi nello studio. 

Ci sono ragazzi che frequentano la scuola media o quella superiore che ancora dipendono da un genitore per l’organizzazione dello studio e lo svolgimento di alcuni compiti. 📖 Ragazzi che, probabilmente, non hanno mai imparato a studiare. Già perché un conto è fare i compiti, un conto è saper studiare: sono due cose diverse. 

È necessario insegnare ai bambini a studiare da soli sin dalla scuola primaria (e chi segue il metodo Montessori inizia anche prima!). 👶 In generale, non è mai troppo presto per un bambino per coltivare l’autonomia.

Da parte nostra, come genitori, non dobbiamo farci spaventare dal significato del termine: un bambino autonomo non è un bambino che non avrà più bisogno di noi, ma semplicemente un bambino che è in grado di organizzarsi.

 

Come aiutare i ragazzi a diventare autonomi nello studio

 

Ovviamente non diremo a un bambino che ha appena iniziato la prima elementare di fare i compiti da solo perché “tanto sei capace!”. Insegnare a un bambino a studiare in autonomia è un processo graduale, durante il quale dobbiamo supportare i suoi sforzi e fare anche un po’ da insegnanti. 👩‍🏫

O meglio, da strateghi: è compito dell’insegnante di classe spiegare gli argomenti (in caso di lacune, meglio pensare a delle ripetizioni che al fai-da-te), il compito di un genitore è quello di educare allo studio, ovvero aiutare il bambino a trovare metodo, strategie e organizzazione.

Vediamo quindi quali sono i passi da seguire per rendere autonomo un figlio nello studio.

Non sostituirsi a loro

Sembra un consiglio scontato, ma non lo è: mai sostituirsi ai figli nello studio e nello svolgimento dei compiti. Può sembrare la via più breve - soprattutto di domenica sera! - ma non porta da nessuna parte. Quindi no, se tuo figlio non riesce a fare un’operazione non farla tu al posto suo. Altrimenti a) non imparerà; b) si abituerà al fatto che gli togli sempre “le castagne dal fuoco”. 🌰

Stargli vicino, soprattutto all’inizio

Sì, è vero… non è sempre un piacere mettersi di fianco a un figlio che fa i compiti. Ma soprattutto all’inizio del percorso scolastico, è qualcosa che bisogna fare. Prima di tutto perché un genitore infonde sicurezza anche solo con la sua presenza. E un bimbo che si sta confrontando con le prime difficoltà scolastiche, ne ha molto bisogno! 

Stilare insieme un “piano d’azione”

Organizzazione, organizzazione, organizzazione: non sottolineeremo mai abbastanza la sua importanza per lo studio! Se vuoi che tuo figlio diventi autonomo, aiutalo a farlo. 💪 Interrogatevi insieme su cosa può fare da solo, cosa gli riesce invece particolarmente difficile, cosa può fare solo se aiutato. Dividete quindi i compiti in gruppi: quelli che può fare in autonomia e quelli che richiedono la tua presenza. 

Insegnare loro strategie e metodo

Fare schemi, prendere appunti, sottolineare con il codice colore, guardare le immagini presenti nel testo, sfruttare gli organizzatori anticipati… Non sempre tutto ciò viene insegnato a scuola. Se ti sembra che tuo figlio sia particolarmente poco “attrezzato” sotto questo punto di vista, pensaci tu a fornirgli gli strumenti necessari. Puoi anche farti aiutare da un libro sul metodo di studio: ne esistono molti in commercio.

La gestione dei compiti spetta a loro

È vero, c’è il registro elettronico e c’è la chat di classe a cui chiedere, ma la gestione del diario di scuola e dei compiti deve assolutamente essere in capo al bambino/ragazzo, non al genitore. È il primo step verso l’autonomia. E se tuo figlio si dimentica di continuo di segnare i compiti, la cosa più educativa è mandarlo a scuola senza il lavoro fatto. 🤷‍♂️

 

Aiutare un figlio a superare le proprie difficoltà

 

Se tuo figlio fatica a essere autonomo nello studio, un motivo sicuramente ci sarà. Aiutarlo a scoprirlo - e scoprirlo tu stesso - è il primo passo verso la soluzione del problema.

No è difficile, basta porre una serie di domande pertinenti:

  • Perché ti senti in difficoltà a fare questi compiti?
  • C’è qualcosa che non hai capito?
  • In quale momento ti blocchi e non riesci ad andare avanti?
  • Ti senti stanco e hai bisogno di una pausa?
  • Pensi che studiare questa materia in maniera diversa ti aiuterebbe?

…e via così. Ricorda: un problema c’è sempre. Va “semplicemente” trovato e risolto. Tutti sono in grado di studiare in autonomia, alcuni ci mettono più tempo a diventare autonomi ma, con il giusto aiuto e supporto, al traguardo ci arrivano tutti. 🏁