ITALIANO

Acronimo, significato ed esempi

Capitoli

  1. Cos’è un acronimo?
  2. Acronimo: esempio

 

Cos’è un acronimo? Qual è la differenza tra sigla e acronimo? E ancora, qual è la differenza tra abbreviazione e acronimo? Se per queste domande non hai ancora una risposta, te la daremo noi, con semplicità e vari esempi: non ti resta che leggere con attenzione l’articolo che abbiamo preparato per te! 👓acronym-1

Cos’è un acronimo?

 

Un acronimo non è altro che un nome che ha la peculiarità di essere formato dalle lettere o dalle sillabe iniziali di una o più parole.

Per comprendere meglio, facciamo un esempio attingendo a una parola che, da studente, ti è senz’altro familiare: Invalsi. Ecco, Invalsi è un acronimo, infatti si tratta di un nome composto dalle lettere e dalle sillabe iniziali delle parole “Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema dell’Istruzione”. 🎒

Esiste inoltre una sorta di sottocategoria o estensione dell’ acronimo che è costituita da vocaboli che nascono dalla fusione di due o più parole. Generalmente questi vocaboli  vengono definiti “parole macedonia” (dette anche portmanteau, mashup). Ne avevi mai sentito parlare?

Il nome stesso ci aiuta a capire quale sia la caratteristica di queste parole: esse risultano da una o più parole spezzettate (esattamente come i pezzi di frutta che compongono una macedonia, hai presente?) che vengono assemblate fino a formare una parola intera. 🍈🍒🍌

Vuoi un esempio facile? Pensa alla parola cantautore. Nasce da due vocaboli, vero? Cantante e autore. Ci riferiamo, in sostanza, a un caso particolare di parole composte.

Se ti stai chiedendo per quale tipologia di nomi vengono impiegate abitualmente le parole macedonia, possiamo dirti che il loro impiego non è circoscritto solo agli enti e alle associazioni (sebbene questi ambiti siano gli ambiti di maggiore impiego) ma lo ritroviamo anche in:

  • Nomi di animali, del tipo “leopone”, che nasce dalla fusione di leopardo e leone.
  • Nomi di vegetali, del tipo “mandarancio”, che nasce dalla fusione di mandarino e arancio.
  • Nomi relativi a persone, del tipo “eurasiatico”, che nasce dalla fusione di europeo e asiatico; rientra in questa categoria anche il primo esempio che abbiamo considerato (cantautore).
  • Nomi che si riferiscono ad ambienti e locali, del tipo “cartolibreria”, che nasce dalla fusione di cartoleria e libreria.
  • Nomi in ambito scientifico e tecnico, del tipo “fantascienza”, che nasce dalla fusione di fantasia e scienza, ed anche “meccatronica”, che nasce dalla fusione di meccanica ed elettronica.
  • Nomi di attività e movimenti, del tipo “narcotraffico”, che nasce dalla fusione di narcotici e traffico, ed anche “maorxismo”, che nasce dalla fusione di maoismo e marxismo.
  • Nomi di oggetti, del tipo “pantacollant”, che nasce dalla fusione di pantalone e collant.
  • Nomi di varietà linguistiche, del tipo “italiese”, che nasce dalla fusione di italiano e inglese.

Negli ultimi anni si sta riscontrando una tendenza generale a fare un impiego di queste parole sempre più largo e in ambiti sempre più numerosi e disparati. 💥

Oltre a questo, le modalità di assemblamento continuano ad essere essenzialmente due. Vediamole insieme:

  1. La prima parola abbreviata viene combinata con una seconda parola intera, del tipo "confindustria", che nasce dalla fusione di confederazione (abbreviata in “conf”) e industria (scritta per esteso), e che sta per “Confederazione Generale dell'Industria Italiana”.
  2. La prima parola abbreviata viene combinata con una seconda parola anch’essa abbreviata, del tipo “federpro”, che nasce dalla fusione di federazione (abbreviata in “feder”) e proprietà (anch’essa abbreviata in “pro”), e che sta per “Federazione Nazionale Proprietà Edilizia).

Più avanti vedremo altri esempi di acronimo, intanto vogliamo dare ancora spazio alla teoria e soprattutto trovare risposta ad alcune domande che sicuramente stanno già prendendo forma tra i tuoi pensieri, del tipo: qual è la differenza tra sigla e acronimo? Qual è la differenza tra abbreviazione e acronimo? Acronimo e acrostico sono la stessa cosa?

A questo punto, andiamo in ordine e cerchiamo di dare una risposta chiara e completa a ciascuna di queste interessanti domande. 💁

Qual è la differenza tra sigla e acronimo?

Se, dopo quanto abbiamo detto, ti stai chiedendo qual è la differenza tra sigla e acronimo, è comprensibile, perché la somiglianza tra sigla e acronimo è davvero notevole. O almeno, lo è nella forma. 

Proprio così, infatti sebbene entrambi siano costituiti da un insieme di lettere, la vera differenza risiede nella pronuncia: un acronimo è a tutti gli effetti una parola intera e puoi pronunciarlo come tale, dunque non devi scandire ogni singola lettera. Esempio? Uno qualsiasi di quella sopra indicati, del tipo “federpro”.

D’altra parte, le lettere che compongono una sigla vanno scandite una ad una, e non potrai di certo leggerle come se costituissero una parola intera. Un esempio, in questo caso, può essere costituito dalla parola “pdf”. 

Qual è la differenza tra abbreviazione e acronimo?

Prima di evidenziare la differenza tra abbreviazione e acronimo, possiamo riflettere su un elemento che accomuna l’una e l’altro, che è la volontà e/o esigenza, da parte di chi ne fa uso, di esprimere in forma più concisa un concetto (o frase) esteso. 👌

Invece, la differenza tra abbreviazione e acronimo è legata alla natura stessa delle due forme: l’acronimo dà vita a una nuova parola, ed è una parola intera, mentre l’abbreviazione semplicemente offre una diversa rappresentazione di una stessa parola.

Ancora una volta, ricorriamo a degli esempi per comprendere meglio il punto: un esempio di abbreviazione è “sig” che sta per “signore”, mentre un esempio di acronimo, già visto sopra, è “Invalsi”. 👀

Comunque, dal momento che hai a disposizione numerosi esempi di acrostico e solo un esempio di abbreviazione, ti indichiamo di qui di seguito altri interessanti esempi di abbreviazione:

  • Abbreviazione di conto corrente: “c.c.” oppure “c/c”.
  • Abbreviazione di nome: sono comuni le abbreviazioni di titoli onorifici, titoli professionali e gradi, del tipo “avv.” per “avvocato”.
  • Abbreviazione di eccetera: “ecc.” oppure “etc”.

Acronimo e acrostico sono la stessa cosa?

Consideriamo ora l’ultima associazione: acronimo e acrostico. Sono la stessa cosa? Certamente no, sebbene siano simili.

L’acrostico è un componimento poetico in cui le lettere iniziali, se lette in senso verticale, danno vita a una parola o a una frase di senso compiuto. 😃

 

Acronimo: esempio

 

Nel corso di questo approfondimento abbiamo considerato più di un esempio di acronimo, spesso accompagnandolo a una definizione o a una parte teorica.

Adesso daremo spazio a un ultimo esempio di acronimo, così potrai averlo facilmente sott’occhio e potrai consultarlo tutte le volte in cui ne avrai bisogno o voglia. 🚀

Acronimo con i nomi

Dall’acronimo spesso sono esclusi sia i verbi che gli articoli, per il resto ci si può sbizzarrire. Concentriamoci allora per un momento su l’uso dell’acronimo con i nomi, in particolare vogliamo dedicare questo breve spazio alla parola nerd.

👉 Comunemente si pensa che la parola nerd sia un acronimo. L’acronimo sarebbe Northern Electric Research and Development. In realtà, fatto curioso, l'uso che oggi attribuiamo a “nerd” poco o niente ha a che fare con la sequenza di parole appena descritta.