Capitoli
In inglese si chiama underachievement, è il fenomeno che interessa tutti i bambini e ragazzi i cui risultati scolastici sono inferiori a quello che ci si aspetterebbe dalle loro abilità. Si tratta di individui con capacità cognitive nella norma e a volte anche plusdotati, che però faticano a tirar fuori le proprie capacità all’interno del contesto scolastico. Come aiutarli in qualità di tutor? 👨🏫
Qual è il lavoro del tutor
La parola tutor deriva dal verbo latino tueri, che significa “difendere, proteggere”. Da questo possiamo dedurre che il ruolo del tutor non è solo quello di guidare nell’apprendimento bambini e ragazzi ma anche di aiutarli ad affrontare problemi di altra natura, come la mancanza di autostima o la scarsa motivazione. Sono questi infatti alcuni degli aspetti che compromettono il rendimento scolastico di questi ragazzi.
Un bravo tutor riesce, con gentilezza e incoraggiamento, a far emergere il potenziale nascosto dei suoi studenti. 🔥
Come valorizzare le abilità dei bambini
Ogni ragazzino che si sente inferiore agli altri per un motivo o per un altro (non è bravo in matematica, non riesce a prendere buoni voti, ha difficoltà a parlare in pubblico) ha bisogno di qualcuno che gli insegni a credere in se stesso. Rafforzando la consapevolezza di sé e delle sue capacità, riuscirà a gestire gli insuccessi scolastici con più tranquillità e, con il tempo, a migliorare il suo rendimento.
Vediamo quali sono i passi da fare per aiutare uno studente ad esprimere al meglio il suo potenziale:
Creare un ambiente di ascolto e comprensione
Il primo passo per aiutare è sempre quello di ascoltare. Come tutor hai la responsabilità, durante le tue lezioni, di garantire al ragazzo un ambiente privo di giudizi e aperto all’ascolto e alla comunicazione. Più il ragazzo si sente libero di esprimere le sue paure e difficoltà più velocemente si faranno dei passi avanti. 🏃♂️
Aiutare lo studente a scoprire le sue abilità
Uno dei benefici del rapporto di insegnamento uno a uno è che hai il tempo e lo spazio per adattare il metodo di studio al singolo studente. Puoi individuare i punti di forza del bambino così da usarli per ottimizzare il suo apprendimento. Per esempio, un ragazzo può avere una memoria fotografica molto sviluppata, per cui per aiutarlo a studiare andrai a creare schede e materiali visivi.
Inoltre, non dimenticare che non esistono solo le materie scolastiche: aiuta il bambino a esplorare i suoi interessi e capacità anche al di fuori della scuola. Magari nel suo programma scolastico non sono presenti lezioni di disegno ma lui è bravissimo a ricopiare i fumetti! 🎨 Insegnagli a non dare per scontata la sua bravura e cerca applicazioni delle sue abilità anche in altri ambiti disciplinari.
Insegnare ad accettare gli insuccessi
Uno degli insegnamenti più importanti da trasmettere a uno studente è che un insuccesso non corrisponde a un fallimento. Fallisce solo chi smette di provare, mentre chi si impegna ha sempre la possibilità di migliorare. 🙌
Allo stesso modo, un brutto voto non è un giudizio sulla persona ma solamente su una prova specifica. È importante insegnare al bambino a vedere un insuccesso come una lezione da cui imparare e un’opportunità per fare meglio la prossima volta. 👌 In fondo, anche Einstein è stato bocciato!
Allenare la concentrazione
Se il ragazzo ha difficoltà a concentrarsi è necessario lavorare a fondo su questo aspetto. Imparare è molto difficile quando manca la concentrazione, perciò come tutor devi individuare ciò che cattura l’attenzione dello studente e partire da lì per sviluppare una strategia di studio efficace.
Trovare dei modelli
Tutti noi abbiamo bisogno di un modello a cui ispirarci, che sia il nostro scrittore preferito o quel businessman dalla carriera sensazionale. Questo ci dà qualcosa a cui puntare e ci spinge ad impegnarci per ottenerlo. Anche i ragazzi hanno bisogno di questo tipo di spinta, che li mantenga motivati e gli faccia tirar fuori il meglio di sé.
👉 Puoi aiutarli a trovare i loro modelli ideali raccontandogli storie di personaggi storici interessanti che hanno qualche caratteristica in comune con loro.
Dimenticare il confronto con gli altri
Non esistono studenti più bravi e meno bravi, ma solo modi diversi di imparare. Certo, ognuno ha le proprie inclinazioni e le materie per cui è più portato, ma avere delle difficoltà in un'area in particolare non significa per forza essere negati! Spesso si salta a conclusioni affrettate mentre invece bisognerebbe fornire ad ogni bambino la possibilità e i mezzi per superare da solo le sue difficoltà.
Collaborare con i genitori
Naturalmente come tutor non hai accesso a tutti i dettagli della vita dello studente, perciò è molto importante costruire un buon rapporto con i genitori, di modo che ci sia un passaggio di informazioni chiaro e puntuale.
Conoscere l’ambiente (sia scolastico che familiare) con cui il ragazzo si relaziona ogni giorno ti aiuta a comprendere da dove possono sorgere certe problematiche e a sapere come affrontarle. È importante che, nonostante le difficoltà scolastiche dello studente, si mantenga sempre un clima di positività e incoraggiamento, così che ci sia spazio per la crescita e il miglioramento. 👍