MOTIVAZIONE E STUDIO

Come prepararsi per la verifica di recupero

Capitoli

  1. Cos’è la verifica di recupero?
  2. Come si svolge l’esame di recupero?
  3. Come prepararsi per la verifica di recupero


Dopo aver assegnato i debiti scolastici, i docenti programmano la verifica di recupero. L’effettivo recupero del debito dipenderà proprio dall’esito di questa verifica. Per affrontare al meglio questo momento, vediamo qui di seguito in cosa consiste l’esame di recupero, come si svolge e soprattutto analizziamo alcuni modi per prepararsi al meglio nella lotta alle insufficienze.

Come prepararsi per la verifica di recupero

Cos’è la verifica di recupero?

 

Iniziamo col dire che, al termine di ogni anno scolastico, il verdetto per ogni studente può prevedere tre diverse alternative: promosso, bocciato e, infine, sospeso… 👈 Ed è proprio su quest’ultimo che ci concentreremo nel corso di quest'articolo. 

Due delle tre alternative indicate sono tutt’altro che rosee, ne siamo consapevoli. In particolare, la sospensione di giudizio è una sorta di limbo, non regala le gioie della promozione né il dramma della bocciatura, portando lo studente a vivere un periodo di ansia e incertezza. Perché diciamo questo? 

Per un motivo molto chiaro. Devi sapere che lo studente che viene sospeso ha ricevuto dei debiti e deve recuperarli, non ha scelta. Solo a quel punto verrà considerato idoneo per il passaggio alla classe successiva. Ecco perché la sua condizione può diventare motivo di apprensione per lui e per te che sei un genitore.

Così, ogni anno, dopo gli scrutini, i docenti coinvolti si mobilitano per organizzare il recupero delle insufficienze dei loro studenti. Solo dopo questo passaggio, entra in campo la verifica di recupero, infatti, a questo riguardo, l’Ordinanza Ministeriale 92/2007 stabilisce:

  • Attività di recupero per gli studenti che, negli scrutini intermedi, riportano una o più insufficienze 😖
  • Attività di recupero per gli studenti che, in sede di scrutinio finale, riportano la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva 😰
  • Verifiche finali per gli studenti che abbiano svolto le suddette attività di recupero 🔚

La norma, dunque, predispone sia attività di recupero mirate che la tanto temuta verifica finale. Tale verifica deve essere documentabile ed è, come si comprende, decisiva. Questo cosa significa, nella pratica?

Significa che superare con successo l’esame di recupero scongiura il rischio di non essere ammesso alla classe successiva e, anzi, attesta il superamento del debito. Insomma, addio sospensione e addio incertezza. La classe successiva ci aspetta! 😎

 

Come si svolge l’esame di recupero?

 

L’esame di recupero, conosciuto anche come esame di riparazione, viene calendarizzato alla fine delle attività di recupero. Sempre secondo l'Ordinanza già menzionata (art. 2, cc.):

  • Le attività di recupero coinvolgono tutte le materie in cui siano state individuate delle carenze da parte del Consiglio di classe 🔍
  • Tali attività prevedono il ripasso degli argomenti in vista del loro recupero o anche approfondimenti 🏫
  • È il medesimo Consiglio di classe che ha attributo il debito formativo a dover verificare il recupero del debito 👮

Fatte queste opportune precisazioni, possiamo immaginare la prova finale come un esame, che può essere scritto e/o orale, il cui contenuto sarà a discrezione del prof titolare della materia da recuperare (quel che è certo, comunque, è che la prova verterà sugli argomenti affrontati nel corso delle attività di recupero).

Quello che differisce rispetto a un normale compito in classe o un’interrogazione è che questa prova avrà un valore decisamente più incisivo, infatti determinerà l’ammissione o non ammissione dello studente alla classe successiva. 

Vista l’importanza di questa verifica, abbiamo bisogno di un piano d’azione, per cui armiamoci di buona volontà e analizziamo insieme i modi in cui è possibile prepararsi per affrontarla al meglio. 💪

 

Come prepararsi per la verifica di recupero

 

Solitamente la verifica viene fissata per i primi giorni di settembre, per cui sì, l’estate si prospetterà per buona parte sui libri… Ma attenzione! ⚠️

Questo non vuol dire che i ragazzi debbano sacrificare ore di riposo o rinunciare a pause necessarie e rigeneranti. Sarebbe faticoso e, di conseguenza, controproducente. 👎

È meglio pianificare un lavoro costante e quotidiano piuttosto che rimandare lo studio all’ultimo secondo e ritrovarsi sommersi da compiti e nozioni interminabili da memorizzare. Nel frattempo, sì all’esercizio fisico, al riposo e a un’alimentazione ben bilanciata. 👌

Veniamo ora alle 3 modalità previste per lo svolgimento delle attività di recupero:

Recupero in itinere 🔔

Viene anche definito “pausa didattica”. Si tratta di una forma di recupero che avviene durante le normali attività didattiche diurne e a cui è destinato fino al 20% del monte-ore curricolare. 

Studio individuale 👤

Questa modalità di recupero prevede l’attivazione di uno sportello di assistenza che viene assegnato a uno o più docenti. In questo modo, pur studiando a livello individuale, lo studente può avere sempre un punto di riferimento su cui fare affidamento.

Corso di recupero 📓

Si tratta di lezioni che si svolgono in orario extra-curricolare, a scuola, nei pomeriggi estivi. Preferibilmente le lezioni saranno a cura dei docenti interni e solo in caso di necessità, subentreranno soggetti esterni.

👉 Sarà cura della famiglia scegliere di quale modalità avvalersi, tra queste indicate. In ogni caso, niente può sostituirsi all’impegno personale. Inoltre, tieni a mente che puoi e devi chiedere aiuto, soprattutto se la tua scelta è rivolta verso lo studio individuale. 

A questo proposito, GoStudent può aiutarti, infatti sta letteralmente rivoluzionando il settore dell’educazione e, nel farlo, sta ottenendo risultati straordinari. Scopri di più! 🚀

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