Capitoli
- Perché lavorare in gruppo?
- Dal lavoro di gruppo all’apprendimento cooperativo
- Capacità di lavorare in gruppo: come promuoverla in casa
La capacità di lavorare in team è una delle frasi più presenti negli annunci di lavoro. Perché è così importante il lavoro di gruppo? E se davvero conta, come possiamo essere sicuri che i nostri figli abbiano la possibilità di esercitarsi con il lavoro di gruppo a scuola?
Se hai ancora dei dubbi, cerchiamo di capire cos’è il lavoro di gruppo e in quali casi si può parlare di apprendimento cooperativo, così potrai dare una mano ai tuoi ragazzi anche a casa.
Perché lavorare in gruppo?
Il lavoro di gruppo è una delle esperienze più significative che i ragazzi possono fare per sviluppare alcune delle competenze digitali e non, fondamentali per svolgere i lavori del futuro. 🚀
In particolare, il lavoro di gruppo aiuta gli studenti a sviluppare:
- Comunicazione
- Pensiero critico
- Capacità di prendere le decisioni
- Mediazione e risoluzione dei conflitti
- Intelligenza emotiva
Senza contare che quando si lavora bene in gruppo c’è una maggiore motivazione. Gli stimoli che vengono dallo scambio reciproco, spingono i membri di un gruppo a collaborare per ottenere un risultato comune.
La collaborazione aiuta anche a promuovere le competenze individuali. Tra queste, spiccano le capacità di praticare l’ascolto attivo, autoregolare le proprie emozioni e avere pazienza.
Ma cosa succede se non si lavora bene in gruppo? Se non si riescono a comporre i conflitti o a focalizzarsi sull’obiettivo comune?
Naturalmente, per i ragazzi tutti i vantaggi appena descritti mostrano il rovescio della medaglia. Un lavoro di gruppo a scuola può quindi trasformarsi in una fonte di stress e ansia.
Questo può essere un ostacolo allo studio efficace.
Ecco perché è fondamentale preparare con cura il lavoro di gruppo e imparare a renderlo cooperativo anche in casa. 💪
Dal lavoro di gruppo all’apprendimento cooperativo
In un articolo della Pearson, si spiega molto bene qual è la differenza tra apprendimento cooperativo e il semplice lavoro di gruppo. In realtà, non si tratta di due concetti antitetici perché il lavoro di gruppo può essere una forma di apprendimento cooperativo.
Nella didattica cooperativa, i singoli studenti danno un proprio contributo in base alle proprie capacità e inclinazioni individuali. Prendiamo uno dei più classici esempi di lavoro di gruppo in classe: il cartellone, per esempio in tema esercito romano.
Qualcuno sarà più bravo a disegnare i centurioni, qualcun altro sarà un asso nella ricerca online, un altro ancora è bravo a sintetizzare le informazioni. Specie quando i gruppi non vengono auto selezionati, ma sono imposti dall’insegnante, è importante che tutti riescano a contribuire al meglio delle proprie possibilità. 🤝
Il lavoro di gruppo cooperativo è adatto quindi a studenti con livelli diversi e lo scopo è creare un ambiente inclusivo dove tutti possono partecipare e imparare dagli altri. Se questo lavoro di gruppo viene svolto in classe, l’insegnante valuta sia il contributo individuale sia quello di gruppo.
Capacità di lavorare in gruppo: come promuoverla in casa
Sulla carta, tutto questo è molto semplice, ma se il gruppo non riesce a impostare il lavoro, potrebbe essere necessario un intervento esterno. Al lavoro di gruppo a scuola, naturalmente pensa l’insegnante, ma a casa la guida potresti essere tu, come genitore. 😏
Ecco alcuni consigli pratici per aiutare i tuoi figli a organizzare un lavoro di gruppo:
Preparare fisicamente lo spazio di lavoro
I ragazzi hanno bisogno di uno spazio dove possono lavorare indisturbati. Tuo figlio dovrebbe mettere in ordine la stanza, preparare le sedute e tutto il materiale utile al progetto.
Promuovere la gestione del tempo
Probabilmente un pomeriggio non sarà sufficiente per concludere il lavoro assegnato. I ragazzi dovrebbero quindi stabilire delle priorità e decidere cosa possono portare a termine entro la giornata. Avere un tempo limite è sicuramente un incentivo per definire un obiettivo raggiungibile. ⏰
Stabilire delle regole di convivenza
Per aiutare i ragazzi ad ascoltarsi e dialogare in maniera costruttiva, potresti invitarli a stabilire delle regole per poter prendere la parola. Se sono alla primaria o alle medie, possono creare un microfono fai da te e passarselo per poter intervenire. Se sono più grandi basta un timer.
Assegnare dei ruoli
Se non lo ha già fatto l’insegnante in classe, consiglia ai ragazzi di dividersi i ruoli. Nell’apprendimento collaborativo ci sono figure come il mediatore, che dà e toglie la parola, il segretario, che prende appunti e cerca di fare una sintesi delle idee utili, e il relatore, che poi presenterà l’esito del lavoro di gruppo in classe. I ragazzi possono assegnarsi questi e altri compiti in base ai propri interessi.
La capacità di lavorare in team è una delle soft skill più richieste nel mondo del lavoro, per questo è importante che i ragazzi imparino a farlo. Non solo; collaborando con gli altri si ha più motivazione, più autostima e capacità di regolare le proprie emozioni.
Se questo lavoro non viene fatto a scuola, puoi sempre promuoverlo in casa spingendo i ragazzi a darsi dei ruoli, gestire il tempo e lo spazio di studio, ascoltarsi e autoregolarsi quando devono fare lavori di gruppo con i compagni.