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L'esercito romano fu una potente macchina da guerra, la stessa che sbaragliò popoli interi e permise all’impero di raggiungere dimensioni ragguardevoli. Come ci riuscì? Alla base vi era una formidabile organizzazione. Vediamo allora nel dettaglio lo schema, i gradi e il tipo di accampamento dell’esercito di Roma, una delle più grandi potenze di tutti i tempi. 👌
Come era organizzato l’esercito romano
L’organizzazione dell’esercito romano, nel corso della sua lunga storia, mutò varie volte. Il numero delle legioni (unità fondamentale dell’esercito) crebbe col graduale espandersi del dominio di Roma. 🌏
In generale, l’esercito romano è ritenuto uno degli eserciti più organizzati di tutta la storia. Qual era il motivo del suo successo? Le sue formazioni quanto le tattiche che adottava contro il nemico, erano vincenti. Vediamone alcuni aspetti salienti.
Esercito romano: schema
L'esercito romano era composto da uomini liberi ed era organizzato in legioni, che, a loro volta, comprendevano altre divisioni. ⚔
A ogni legione e a ogni divisione di essa corrispondeva un certo numero di soldati, secondo il seguente schema:
- Legione (6.000 uomini)
- Corte (600 uomini)
- Manipolo (200 uomini)
- Centuria (100 uomini)
Dunque, ogni legione era suddivisa in 10 coorti, ogni coorte in 3 manipoli e ogni manipolo in 2 centurie. I manipoli si distribuivano su tre linee di fanteria pesante, in questo modo:
- Prima fila: gli astati, cioè i giovani che con le aste o le lance erano pronti a reggere l’urto nemico
- Seconda fila: i principi, soldati esperti dotati di equipaggiamento pesante
- Terza fila: i triarii, veterani armati di gladio in vista di uno scontro corpo a corpo
I primi ad attaccare erano i veliti, che si schieravano davanti alla prima fila, armati di arco e frecce. L'intero schieramento era poi racchiuso ai lati dalla cavalleria, che costituiva una parte integrante e complementare della legione. 🐎🐎🐎
Un accenno a parte lo meritano gli immunes. Questi, infatti, erano coloro che non combattevano ma che si occupavano dell’organizzazione della legione. Tra questi vi erano i falegnami, gli artigiani, i medici etc, numerose figure fondamentali che operavano dietro le quinte.
L'esercito romano aveva diverse formazioni, sia di difesa che di attacco. Eccole esemplificate:
- Formazione a cerchio
- Formazione a testuggine
- Respinta della cavalleria
Tra queste, la formazione a testuggine fu particolarmente vincente. Era piuttosto complessa e richiedeva alla base un’organizzazione formidabile. Tale formazione veniva realizzata mettendo gli scudi in modo tale da proteggere tutti i lati dello schieramento dalle frecce avversarie: era richiesta notevole coordinazione e celerità. ↘↘↘
Gradi dell’esercito romano
Il comando supremo o imperium militiae era affidato ai consoli, ai pretori e al dittatore (principe, in età imperiale). Esso era affiancato dalle seguenti figure fondamentali:
- Il capo della cavalleria, noto come magister equitum
- I tribuni militari, considerati i più alti ufficiali
Il cosiddetto centurione era un ufficiale al comando di una centuria, unità minima dell’antica fanteria romana. Gli alti ufficiali, tutti di rango senatoriale, erano al di sopra di esso, mentre al di sotto vi erano vari gradi. Erano definiti principales coloro che svolgevano azioni di supporto al centurione, tra cui: un secondo ufficiale, il portatore di insegne e un ufficiale di guardia. 💪
Accampamento romano
Durante le campagne militari, l’esercito romano era lontano da casa per lunghi periodi. Tra uno spostamento e l’altro, veniva allestito un accampamento fortificato, chiamato castrum, in modo tale che i soldati potessero presidiare il territorio più a lungo. ⛺
Qui di seguito indichiamo alcune caratteristiche rilevanti del castrum:
- Era a pianta quadrata
- Era circondato da un fossato
- Era difeso da un'alta palizzata in legno
- La tenda del comandante era situata al centro, per essere meglio protetta
- Era provvisto di quattro ingressi
- Era percorso da due strade principali: il cardo e il decumano
Perché l’esercito romano era così forte?
La legione romana è considerata, ad oggi, il più alto grado di organizzazione ed efficienza bellica dell’antichità.
Essa fu riorganizzata più volte, adattandosi di volta in volta ai luoghi e agli avversari, e proprio questo fu uno dei suoi punti di forza: la versatilità. Fatto interessante, pur accrescendo il suo numero, non perse mai la rapidità d’azione. La preparazione tecnica e l'addestramento erano invidiabili. 🔪
Ma i suoi punti di forza non si esaurirono qui. Il sistema di valori su cui si fondava era solido.
Era solido perché il legame tra i soldati e il comandante era stretto: loro potevano eleggerlo e inoltre condividevano con lui gli stessi rischi, le stesse paure, le stesse vittorie e le stesse gioie, cementando così il vincolo di unione. 👐
Era solido perché i soldati non erano schiavi né mercenari, ma cittadini liberi, consapevoli e motivati. Che genere di motivazioni potevano esserci alla base? Per esempio, quella connessa al cursus honorum: militare nell’esercito era fondamentale per poter accedere alle cariche politiche e, in particolare, a quelle più prestigiose.
👉 Tutti questi elementi resero l’esercito di Roma un’infallibile macchina da guerra.