Capitoli
- Incontinenza urinaria: un problema anche infantile
- Cosa fare con un bambino che ha lo stimolo continuo della pipì
- Pipì ogni 5 minuti nei bambini
Ci risiamo. Tuo figlio ha perso la pipì anche oggi. Se ti accorgi che sta diventando un trend, potresti volerne sapere di più sull’incontinenza urinaria e su quando è il caso di chiedere un consulto.
Incontinenza urinaria: un problema anche infantile
“Prima o poi imparerà”: è la risposta che solitamente ci diamo quando nostro figlio piccolo fatica a lasciare il pannolino o, una volta fatto, presenta frequenti perdite di pipì, grandi o piccole. E anche se c’è un fondo di verità nella questione, dobbiamo sempre ricordarci che i bambini non imparano tutto da soli. Sono spugne 🧽 e “imparano vivendo”, ok, però certe cose vanno proprio insegnate.
L’educazione minzionale (ovvero: come si fa pipì!) è una di queste. Ma al di là del problema di una mancata educazione sul tema, ci possono essere altre cause all’origine di una incontinenza urinaria diurna. Dunque quando il problema si presente di frequente e il bambino ha superato i 3 anni, è sempre meglio indagare.
L’incontinenza urinaria, infatti, è un problema anche infantile: siamo soliti collegarlo alla tarda età, e invece quasi il 20% dei bambini soffre di questo problema. Che può presentarsi sotto diverse forme:
-
Incontinenza diurna
-
Incontinenza notturna
-
Piccole perdite di urina
-
Svuotamento completo della vescica
Va detto che per la questione della perdita della pipì durante la notte, l’età oltre la quale conviene cominciare a preoccuparsi è più alta: 6 anni. Ma perché bisogna preoccuparsi? Cosa può significare l’incontinenza urinaria diurna o notturna?
L’incontinenza urinaria infantile si divide in due grandi gruppi: incontinenza funzionale e incontinenza organica. Se tuo figlio perde spesso la pipì, molto probabilmente si tratterà di incontinenza funzionale: è cioè incapace di controllare e trattenere la pipì, ma vescica, uretra e sfintere sono assolutamente normali.
L’incontinenza organica riguarda invece i bambini che hanno problemi strutturali all’apparato urinario, per malformazioni congenite o danni. L’enuresi notturna, ovvero la perdita di pipì durante la notte (bagnare il letto 🛌), è un problema diverso, che riguarda maggiormente i bambini di circa 6 anni ma può affliggere fino all’età di 10 anni, e spesso colpisce i bambini con un disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Cosa fare con un bambino che ha lo stimolo continuo della pipì
Educazione minzionale, dicevamo. Ovvero: tra le tante cose che dobbiamo insegnare ai nostri figli, rientra anche il far la pipì! 😅 E chi meglio di un genitore può farlo? E’ uno step importante, in quanto spesso molti problemi derivano da una mancata educazione in merito.
Che ci vuole sempre, proprio per prevenire l’instaurarsi di problemi come l’incontinenza urinaria o la vescica iperattiva, ovvero lo stimolo continuo a far pipì, dopo che si dice basta al pannolino. Chiariamo subito che se la cosa è episodica, se capita una volta ogni tanto, non c’è motivo di preoccuparsi.
Ma cosa vuol dire insegnare ai bambini a fare pipì?
-
In primo luogo insegnargli a farla in maniera corretta, nella giusta posizione e dentro alla tazza 🎯
-
Poi bisogna educare il bambino a non trattenere a lungo la pipì: bisognerebbe farla ogni 2-3 ore ⏰
-
Bisogna anche insegnargli a svuotare completamente la vescica, in quanto spesso i bimbi si fermano dopo che la “pressione” è stata allentata 😶
-
Infine bisogna insegnare ai bambini a idratarsi con regolarità durante il giorno 💧
Un bambino che ha lo stimolo continuo della pipì ci fa pensare subito alla cistite, ma raramente è questo il caso; spesso si tratta di errate abitudini (vedi sopra) o di condizioni assolutamente normali: il freddo, certi cibi, un’eccessiva idratazione, l’agitazione sono tutti fattori che possono portare a un aumento della frequenza di minzione.
Mai colpevolizzare
Che si tratti di una perdita di pipì o di un frequente bisogno di urinare, mai colpevolizzare il bambino. Anzi. Un bambino che soffre di incontinenza urinaria può sentirsi già molto a disagio e ha bisogno di sentirsi supportato dai genitori, che devono aiutarlo a trovare al più presto una soluzione al problema 💪.
Pipì ogni 5 minuti nei bambini
Ma come fare a gestire un bambino che ha lo stimolo continuo di fare la pipì 😰? Ecco alcuni consigli.
Per prima cosa rassicuralo
I bambini si spaventano molto, anche quando non lo danno a vedere. Se il tuo bambino corre a fare la pipì ogni 5 minuti, per prima cosa tranquillizzalo e fagli capire che gestirete assieme la cosa e che sei lì per aiutarlo.
Controlla quanto (e cosa) ha bevuto
Cosa ha bevuto tuo figlio oggi? Ha bevuto più acqua del solito? Ha buttato giù 3 bicchieri di fila dopo essere stato “a secco” per un po’? Inoltre, alcune bevande come le bibite che contengono caffeina ☕ possono stimolare la diuresi. Se ti accorgi che il tuo bimbo non beve con regolarità durante il giorno, aiutalo a farlo. Magari comprandogli una piccola borraccia da portare sempre con sé.
Esamina le sue urine
Fai in modo di controllare le sue urine: hanno un odore e un colore normale o c’è qualcosa di insolito? Nel secondo caso, prendi appuntamento dal pediatra il prima possibile per parlarne. Lo stesso dicasi per sintomi che tuo figlio dovesse riferire, quali dolore o bruciore mentre fa pipì.
Aiutalo a distrarsi
Se ti rendi conto che si reca continuamente in bagno perché ha paura di non aver svuotato del tutto la vescica o perché è agitato, aiutalo a distrarsi. Prima assicurati che svuoti la vescica in maniera completa, quando ti sarai accertato di questa cosa sposta il suo focus (e il tuo) su qualcos’altro!