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Multiculturalismo: l’importanza della cultura di origine

Capitoli

  1. Multiculturalismo in Italia: perché è importante? 
  2. Multiculturalità: significato 
  3. Multiculturalismo nella scuola italiana
  4. Educazione interculturale: come renderla inclusiva
  5. Come mantenere la cultura di origine e adattarsi a una società multiculturale


La società multiculturale è una realtà che i ragazzi vedono e continueranno a vedere non solo nei paesi che nascono da popoli di cultura diversa, o nei paesi ricchi, da decenni meta di migrazioni, ma anche in quelli più poveri. 

Secondo le Nazioni Unite, nel 2020 circa 281 milioni di persone vivevano fuori dal proprio paese di origine, in netto aumento rispetto ai 170 milioni del 2000 e ai 221 milioni del 2010. Questa cifra, pari al 3,6% della popolazione mondiale attuale, è destinata ad aumentare. 

Chiunque viva in un altro paese si pone la questione di come crescere i figli in modo che abbraccino la cultura del paese di adozione senza dimenticare quella del paese di origine. La vera sfida è quella della multiculturalità a casa e a scuola. 

In questo articolo vedremo cos’è il multiculturalismo e come promuoverlo nelle scuole e in famiglia.

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Multiculturalismo in Italia: perché è importante? 

 

Secondo diverse testimonianze raccolte dal World Economic Forum, il multiculturalismo è ciò che permette alle imprese di adattarsi meglio a un mondo globalizzato. La localizzazione è l’adattamento culturale del proprio prodotto o servizio al mercato di riferimento. Tutto questo, senza una forza lavoro multiculturale sarebbe impossibile.

Per fare un esempio, la Microsoft per poter parlare al mercato italiano ha bisogno di usare la lingua italiana, i riferimenti culturali tipici dell’Italia contemporanea e non quelli degli Stati Uniti, dove nasce questa multinazionale.

Avere uno staff di lingua, religione e tradizioni diverse aiuta ad acquisire una pluralità di modi di vedere il mondo. La pluralità di visioni porta al pensiero critico, alla creatività e quindi all’innovazione.

Il multiculturalismo nel mondo delle aziende è quindi essenziale. Ma cosa si intende per multiculturalità?

 

Multiculturalità: significato 

 

Per definizione la multiculturalità è la presenza di più culture all’interno di uno stato. La lingua, le usanze, le tradizioni fanno tutte parte del bagaglio culturale che caratterizza un popolo, ovunque si trovi: a casa propria, nel territorio in cui risiede tradizionalmente, o in altre parti del mondo.

In Italia, la multiculturalità è garantita dalla Costituzione che riconosce i diritti delle minoranze linguistiche presenti nel territorio nazionale. Pensiamo alle minoranze di lingua tedesca del Trentino-Alto Adige, per esempio. In base alla Costituzione, in questa regione a statuto speciale gli studenti hanno il diritto di imparare sia l’italiano sia il tedesco.

Lo sviluppo dei flussi migratori di persone provenienti da altri paesi ha fatto sì che negli anni ’90, nelle scuole, si iniziasse a parlare di educazione interculturale per includere gli studenti stranieri. La multiculturalità in Italia diventa sempre più legata all’integrazione dei cittadini stranieri e delle seconde (e terze) generazioni.

 

Multiculturalismo nella scuola italiana

 

L’educazione interculturale nelle scuole italiane tuttora prevede soprattutto dei percorsi di integrazione linguistica degli studenti che non hanno l’italiano come lingua madre. Corsi di italiano per stranieri sono presenti praticamente in ogni istituto scolastico e hanno l’obiettivo di aiutare i ragazzi che hanno difficoltà con la grammatica italiana, per esempio, a potenziare le loro competenze e inserirsi meglio a scuola. 

In osservanza delle direttive dell’Unione europea sull’educazione inclusiva, ci sono anche corsi di sostegno allo studio, per permettere a tutti gli studenti di colmare le lacune e avere la possibilità di proseguire gli studi.

Secondo il Migrant Integration Policy Index, che misura la capacità degli stati europei e non di integrare i migranti nella società, l’Italia risulta tra gli stati che prestano abbastanza attenzione all’educazione degli studenti stranieri. 

I 43 punti raggiunti nell’inclusione educativa sono sicuramente più confortanti dei 0 punti dell’Ucraina o dei 5 punti dell’Arabia Saudita, ma sono ben al di sotto dei 93 punti della Svezia, al primo posto per l’integrazione.

Il paese scandinavo garantisce a tutti gli studenti, indipendentemente dal paese di origine, di accedere a tutti i gradi di istruzione e permette anche loro di studiare nella propria lingua di origine.

Come si potrebbe estendere anche in Italia, l’educazione interculturale, andando oltre i corsi di italiano per stranieri e i corsi di sostegno?

 

Educazione interculturale: come renderla inclusiva

 

Secondo il Center for Multicultural Education dell’Università di Washington, l’educazione multiculturale dovrebbe passare per 5 dimensioni. Prendiamone spunto per fare degli esempi di educazione all’interculturalità che si potrebbero applicare anche nelle scuole italiane:

Integrazione dei contenuti

Gli insegnanti dovrebbero inserire nel programma scolastico lezioni, dibattiti, lavori di gruppo che usano modelli ed esempi provenienti da altre culture. Non si tratta solo di fare riferimento al folklore e alle celebrazioni, come il Capodanno Cinese o ai festeggiamenti per Halloween, ma di inserire dei riferimenti alla storia della Cina e degli Stati Uniti, per esempio, nel programma scolastico.

Processo di costruzione della conoscenza

La conoscenza non è slegata dal contesto in cui viene prodotta. Anche questa soffre di preconcetti, punti di riferimento di un determinato gruppo, luogo e tempo. Per un’educazione interculturale è necessario allargare le prospettive. Un esercizio utile da fare in classe potrebbe essere raccontare un evento storico sotto diversi punti di vista: quello dei vincitori e quello dei vinti.

Riduzione dei pregiudizi

I fenomeni migratori sono sempre accompagnati da pregiudizi. Lo erano i migranti che lasciavano l’Italia per gli Stati Uniti tra fine ‘800 e inizi ‘900 e lo sono oggi i migranti provenienti da Africa, Asia e America Latina. Per ridurre i pregiudizi è importante offrire un’immagine non stereotipata dei paesi di provenienza. Guerra e povertà non sono le uniche protagoniste della storia: ci sono anche la letteratura, l’arte o la musica di un mondo da esplorare.

Pedagogia equa

Gli insegnanti dovrebbero tenere in considerazione le preferenze di apprendimento degli studenti. Nel caso degli Stati Uniti è stato dimostrato che gli studenti afro-americani o messicani apprendono meglio con attività collaborative piuttosto che competitive. Più lavori di gruppo e incentrati sulla comunicazione orale o sulla creatività, potrebbero aprire un mondo di opportunità anche nelle scuole italiane.

Inclusione a scuola e nella società

La scuola e la società in generale dovrebbero vedere la multiculturalità come una potenzialità e non come un problema, offrendo a tutti gli studenti le stesse possibilità di apprendimento. Solo in un ambiente inclusivo e positivo è possibile educare alla diversità di religione, lingua, genere...

 

Come mantenere la cultura di origine e adattarsi a una società multiculturale

 

Se le imprese e la scuola vanno nella direzione di dire che la multiculturalità è un vantaggio e un valore, perché è tanto difficile educare i figli alla diversità? Specie in tempi di crisi, le società non sempre sono pronte ad accogliere e inserire chi proviene da diversi paesi e influenzano i propri governanti in questo senso. La Brexit e i muri che si innalzano in Europa e nel mondo non sono proprio un invito alla multiculturalità. 

Se vogliamo una scuola e una società più inclusiva, non dobbiamo lasciarci intimorire da pregiudizi e racconti negativi che si fanno della diversità. In qualunque parte del mondo ti trovi e da qualunque parte del mondo provieni, puoi fare ogni giorno un piccolo passo per abituare i tuoi figli a una società multiculturale: 

  • Cresci i tuoi figli bilingui trasmettendo loro la tua lingua madre, la lingua del paese che avete scelto, una lingua internazionale. Il bilinguismo ha tanti vantaggi!
  • Abitua i tuoi figli ai sapori della tua terra: le spezie, gli odori, i gusti si imprimeranno nella loro memoria e li abitueranno a un’alimentazione varia. Variando l’alimentazione, accoglieranno con curiosità anche i nuovi gusti
  • Leggi libri o racconta le storie del tuo paese. Invita i tuoi figli a condividere queste storie a scuola o con gli amici e ascolta le nuove storie che ha imparato a scuola
  • Fai conoscere ai tuoi figli il tuo posto natale e la tua famiglia di origine fin da piccoli. Se non riesci a spostarti fisicamente, usa foto, video e chiamate per mantenere i contatti
  • Circondati di amici vecchi e nuovi e insegna ai tuoi figli che non conta la distanza o la frequenza con cui ci si vede. Ciò che conta è condividere
  • Fate una gita per conoscere la storia di Pompei, visitate il Louvre e altri musei ovunque siate, per creare insieme dei ricordi nel vostro paese di adozione
  • Non dimenticare i suoni: la musica è un elemento essenziale della cultura
  • Festeggia tutte le feste che puoi, quelle del tuo paese di origine e quelle del tuo paese di destinazione. Troverai molte più similitudini di quello che pensi

Tutto quello che fai per trasmettere la tua cultura di origine ai tuoi bambini ti aiuterà ad aprirli a scoprire con la stessa naturalezza la cultura del luogo in cui abitate e ogni altra cultura.

L’educazione interculturale passa per la lingua, i sapori, i colori, gli odori, gli affetti, i ricordi in casa e fuori casa. Conoscere la propria identità e quella degli altri, ascoltarsi e dialogare sono le basi di una società multiculturale.