LINGUE STRANIERE

5 benefici del bilinguismo

I vantaggi del bilinguismo vengono studiati ormai da decenni e gli studi sembrano arrivare tutti alla stessa conclusione: il bilinguismo non ha degli svantaggi, al contrario porta numerosi benefici. Se la metà del mondo già parla due o più lingue, perché non dovresti crescere i tuoi bambini bilingui? Cosa otterranno in più rispetto ai coetanei monolingui? La risposta sui benefici del bilinguismo in questo articolo.

 

Capitoli

  1. Bambini bilingue: chi sono
  2. Bilinguismo: più attenzione
  3. Bilinguismo e adattamento
  4. Bilinguismo e competenze di lettura e comprensione
  5. Meno malattie degenerative con il bilinguismo
  6. Essere bilingui aiuta a imparare le lingue e trovare lavoro
  7. Bilinguismo in Italia

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Bambini bilingue: chi sono

 

Con bilinguismo intendiamo, genericamente, la capacità di comprendere e parlare un’altra lingua, oltre alla propria lingua madre. Non necessariamente ci riferiamo al bilinguismo perfetto, una situazione (molto rara) in cui una persona conosce alla perfezione due lingue che, di fatto, sono entrambe due lingue madri. 

Il bilinguismo è una realtà per i genitori che si sentono in dubbio se trasmettere la propria lingua madre al proprio figlio, anche se vivono in un paese diverso da quello di origine.

Essere bilingui è un vantaggio per tutti. Pensiamo, per esempio, a chi non ha alcun collegamento con alcuna lingua straniera e che, semplicemente per il fatto di voler offrire ai propri figli la migliore istruzione possibile, pensa di voler inserire lo studio di una lingua straniera tra le attività del proprio figlio.

👉 In entrambi i casi, i bambini hanno molto da guadagnare con almeno 5 vantaggi del bilinguismo.

 

1. Bilinguismo: più attenzione

 

I bambini bilingui hanno una grandissima capacità, cioè quella di passare da una lingua all’altra. In linguistica, come ci spiega l’Università di Torino, si parla di inibizione e commutazione. Tradotto in parole povere, si tratta della capacità di capire quando far tacere una lingua, mettiamo l’inglese perché magari siamo in un contesto dove tutti parlano solo italiano, e quando commutare, in qualche modo accendere un interruttore per attivare l’altra. Nel nostro esempio si tratta di parlare in inglese improvvisamente con un turista che chiede le informazioni.

⭐ Queste doti linguistiche portano a una grandissima capacità di concentrazione che poi si trasforma anche in migliori prestazioni scolastiche.

 

2. Bilinguismo e adattamento

 

Proprio perché i bambini bilingui sanno in quale contesto e con chi devono usare la lingua richiesta, sono anche in grado di adattarsi maggiormente all’ambiente circostante. Se in famiglia si parla il francese, tenderò a usare quella lingua, e anche se rispondo in italiano so che lo posso fare perché i miei genitori capiscono anche l’italiano. Quando viene qualcuno da fuori che parlo solo il francese, l’italiano sparirà per il tempo necessario.

Quindi, non c’è da preoccuparsi se tuo figlio è un bilingue passivo, ossia se tu gli parli nella tua lingua madre o lingua straniera che state studiando e lui ti risponde in italiano. Prima o poi, al momento giusto, diventerà anche un bilingue attivo!

A proposito, se vuoi dei consigli per insegnare la tua lingua madre ai tuoi figli, contatta gli insegnanti di GoStudent. Sono degli esperti di lingue! 😉

 

3. Bilinguismo e competenze di lettura e comprensione

 

A giudicare dalle prove Invalsi i bambini che non hanno l’italiano come lingua madre tendono ad avere dei risultati più bassi in questa materia. In realtà, il motivo potrebbe essere legato più alla mancanza di supporto da parte della famiglia che non sa come affrontare le lezioni di italiano, che non alle facoltà del bambino. Secondo uno studio realizzato dall’American University, in un ambiente di studio bilingue, i bambini di lingua madre diversa dall’inglese avevano le stesse capacità di lettura. 

Ce ne rendiamo conto anche quando studiamo l’inglese come lingua straniera. Quando non capiamo un passaggio scritto non è perché non conosciamo la funzione grammaticale del soggetto o del verbo, ma è perché ci mancano alcune parole. Insomma, rispetto a un madrelingua, chi impara una lingua straniera ha meno lessico e per affrontare un testo straniero deve cercare di comprendere e immaginare il significato dal contesto. 

Tutto questo per dire che il bilinguismo stimola le capacità di lettura e comprensione grazie all’immaginazione.

 

4. Meno malattie degenerative con il bilinguismo

 

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Dementia & Geriatric Cognitive Disorders, il cervello bilingue è in grado di difendersi dagli effetti delle malattie degenerative come la demenza e l’Alzheimer meglio di uno non bilingue. Lo studio, pubblicato nel 2020, rivela che i pazienti affetti da Alzheimer che parlano due lingue manifestano i sintomi della malattia circa quattro anni dopo rispetto alle persone che parlano una lingua solo.

👉 Il bilinguismo protegge il cervello sul lungo periodo!

 

5. Essere bilingui aiuta a imparare le lingue e trovare lavoro

 

Alcuni studiosi hanno concluso che l’effetto più bello del bilinguismo è che non ci sono effetti collaterali. 🤭

Secondo diverse testimonianze, l’aspetto più pratico del bilinguismo è che si può trasformare molto più facilmente in multilinguismo. Una volta imparata la seconda lingua straniera, mettiamo l’inglese, diventa facilissimo assimilare anche il francese, il cinese o qualsiasi altra lingua straniera.

Nel mercato del lavoro questo significa avere una marcia in più. In genere, le imprese multinazionali suddividono i mercati in aree geografiche. Avere un candidato multilingue in grado di parlare diverse lingue germaniche e latine, come il tedesco, l’italiano e l’immancabile inglese, significa far crescere un futuro manager per gestire il mercato dell’Europa occidentale, per esempio.

Essere bilingue può avvantaggiare anche a tuo figlio, qualunque sia la tua lingua madre. 

In effetti, se tuo figlio apre la mente ai suoni, collega le parole a oggetti, situazioni, emozioni, passioni e si dimostra aperto a fare nuove amicizie, avrà un grande vantaggio a passare da bilingue a trilingue e così via, con ovvi benefici lavorativi. Il futuro professionale passa per le lingue.

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Bilinguismo in Italia 

 

Non dimentichiamo che l’Italia è di per sé un paese multilingue. Le minoranze linguistiche italiane includono circa 3 milioni di persone che parlano una lingua diversa in casa: 

  • Tedesco e ladino in Trentino Alto-Adige

  • Francese in Valle d’Aosta

  • Friulano e sloveno in Friuli-Venezia Giulia

  • Ladino e croato in Veneto

  • Croato in Molise

  • Catalano in Sardegna

  • Albanese e greco in Calabria e Sicilia

Le minoranze linguistiche sono tutelate dalla costituzione e dallo statuto speciale delle regioni dove risiedono. Le scuole del Trentino Alto Adige, per fare un esempio, sono per legge scuole bilingui, dove accanto all’italiano viene insegnato il tedesco (a Trento anche il ladino) oltre all’inglese e alle altre lingue straniere previste in tutto il territorio nazionale. 

L’attestato di bilinguismo è uno strumento che serve a certificare questo doppio percorso e a dare maggiore motivazione agli studenti bilingui. Viene rilasciato, infatti, a chi dimostra di conoscere un’altra lingua oltre all’italiano.

Alle lingue delle minoranze si aggiungono quelle dei 5 milioni di cittadini stranieri residenti in Italia (rumeno, arabo, spagnolo, cinese, albanese e molte altre).

Come vedi, ci sono tanti buoni motivi per crescere tuo figlio bilingue, da quelli cognitivi a quelli relazionali, da quelli medici a quelli professionali. La famiglia, i viaggi, il lavoro sono altri validissimi motivi per diventare bilingui in un paese come l’Italia che di per sé già lo è.

Il bello del bilinguismo è che aiuta a imparare le lingue straniere a qualsiasi età!