ESSERE GENITORI, DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO

Come aiutare un bambino disgrafico (8 idee)

Capitoli

  1. Disgrafia: sai cos’è?
  2. Disgrafia: quali esercizi si possono fare?
  3. Quaderni per la disgrafia e altri supporti

Se tuo figlio è disgrafico cercherai sicuramente un modo per aiutarlo a destreggiarsi meglio con la scrittura. Esistono esercizi che possono migliorare la sua abilità nello scrivere: scopri quali sono.

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1. Disgrafia: sai cos’è?

 

La disgrafia è forse uno dei disturbi dell’apprendimento o DSA meno noti, ma ciò non significa che il suo impatto sulla vita di che ne è affetto sia meno rilevante rispetto a quello della dislessia o della discalculia, decisamente più conosciute da tutti.

La disgrafia è un disturbo specifico della scrittura e si manifesta con difficoltà nella produzione del segno grafico e, più in generale, nella scrittura: gli studenti disgrafici finiscono per scrivere meno e peggio degli altri, non solo a livello estetico ma anche contenutistico 📖.

Si parla di disgrafia quando la discrepanza delle abilità di scrittura dello studente rispetto a quanto atteso in base alla sua età, al suo QI e alla sua scolarizzazione, è rilevante. La diagnosi di disgrafia può essere fatta a partire circa dai 7 anni di età, ma a differenza di altri DSA, spesso la disgrafia è oggetto di diagnosi tardive (scuola media e, anche, scuola superiore).

Come si manifesta la disgrafia? Come detto, con difficoltà nella produzione del testo scritto e, più specificamente:


  • difficoltà a tenere la riga e a scrivere dentro ai margini;

  • difficoltà a scrivere lettere correttamente dimensionate e spaziate le une rispetto alle altre;

  • difficoltà a produrre segni grafici in maniera corretta (scrittura dall’alto in basso, scrittura antioraria);

  • difficoltà a impugnare correttamente la penna;

  • difficoltà a mantenere uno stile di scrittura uniforme, con mescolanza di corsivo e stampato maiuscolo;

  • difficoltà a scrivere velocemente;

  • difficoltà a scrivere le proprie idee e a elaborare testi scritti;

  • difficoltà a seguire le indicazioni o a capire le regole di un gioco.


Il risultato di tutte queste difficoltà è la produzione, tramite la scrittura spontanea, di un testo illeggibile (anche per lo stesso disgrafico) 😵.

La disgrafia può riguardare anche gli aspetti ortografici della scrittura (dunque la grammatica), ma in questo caso si parla più correttamente di disortografia. Ad ogni modo c’è comorbidità tra i due disturbi della scrittura e dunque non è infrequente imbattersi in uno studente che li presenta tutti e due.

 

2. Disgrafia: quali esercizi si possono fare?

 

Prima di passare a vedere gli esercizi che si possono fare per aiutare uno studente disgrafico a scrivere meglio, chiariamo due aspetti che vanno assolutamente considerati.

 

Si può guarire dalla disgrafia?

 

Risposta breve: no. Non esiste una cura. Esiste però un trattamento per la disgrafia, anzi ne esistono diversi, e dunque si può fare molto per aiutare lo studente con disgrafia a “compensare” il suo problema con la scrittura e, sostanzialmente, a conviverci in maniera efficace 🏆.

 

La disgrafia riguarda solo la capacità di scrivere bene?

 

Anche in questo caso, no. La disgrafia è collegata anche agli aspetti motori della scrittura, per cui i bambini che ne sono affetti possono essere in difficoltà nell’esecuzione dei movimenti fini necessari a produrre il segno scritto e a svolgere alcuni altri compiti quotidiani, come allacciarsi le stringhe delle scarpe 👟 o abbottonarsi una giacca o una camicia.

 

Si può allenare la capacità di scrivere bene tramite esercizi?

 

Sì, per fortuna si può! Anzi, è consigliabile iniziare a farlo non appena si è in possesso di una diagnosi di disgrafia - o prima, se insegnanti o specialisti ci hanno avvertito della necessità di farlo. L’obiettivo è quello da un lato di rinforzare l’atto motorio-esecutivo, dall’altro di far crescere il piacere della scrittura. Non vanno certamente sottovalutati anche gli aspetti emotivi legati alla disgrafia: la scrittura, per un disgrafico, è un’attività stressante e stancante che può anche causare ansia (o, magari, un brutto mal di testa). Un intervento sugli aspetti emotivi è dunque sempre consigliabile.

 

Esercizi per tono muscolare e coordinazione

 

I disgrafici spesso assumono posture errate quando scrivono e, scrivendo meno degli altri bambini, sono anche meno allenati a farlo. Sono inoltre carenti dal punto di vista della coordinazione occhio-mano. Esercizi utili possono essere:

  • giocare con argilla o DAS, per rinforzare i muscoli della mano
  • giocare al “labirinto”, ovvero riuscire a trovare la via d’uscita tra quelle proposte, tracciando il segno con la matita sul foglio
  • tiro a segno 🎯 con pallina di gommapiuma e bersaglio vicino, alternando la mano con cui si lancia
  • tirare palline di carta dentro a un cestino, variando la distanza e l’altezza del cestino
  • comporre una figura che abbia un senso con pezzetti di carta strappata di varie dimensioni.

 

Esercizi per rinforzare la scrittura

 

  • ascolto di audiolibri 🎧 e svolgimento di semplici dettati

  • completamento di parole tramite sillabe mancanti (iniziali o finali)

  • scrittura controllata sotto la guida di un tutor esperto.

 

Esercizi antistress

 

Qualsiasi antistress che coinvolga le mani è utile per un bambino con disgrafia. Soprattutto se fatto prima di mettersi a scrivere: stringere tra le mani una pallina antistress, strofinare le mani una contro l’altra, fare “i pugni” stringendo forte e aprendo e chiudendo le mani ritmicamente sono tutte valide idee.

 

3. Quaderni per la disgrafia e altri supporti

 

Hai sentito parlare dei quaderni per la disgrafia e ti sei chiesto cosa siano? Sono dei quaderni che, tramite l’uso di colori, aiutano il bambino disgrafico a rispettare righe e quadretti e a scrivere all’interno dei margini prestabiliti, oltre che a imparare a ridurre le dimensioni delle lettere man mano che si procede nel percorso scolastico 📒.

Sono un valido supporto che si può provare, così come le impugnature per la matita disponibili in varie forme: aiutano a tenere in mano matita (e poi penna) nella maniera corretta e supportano l’esecuzione del corretto movimento di scrittura.

Infine, per bambini o ragazzi disgrafici può essere necessario scrivere al computer: sulla tastiera il problema ovviamente non si presenta come sul foglio, con grande giovamento dell’amore per la scrittura, che può svilupparsi nonostante le difficoltà con carta e penna. 📝