Hai mai sentito parlare di dislessia e discalculia? Oggi i disturbi specifici dell’apprendimento - o DSA - sono entrati a far parte della quotidianità scolastica, con programmi di screening che partono sin dalla scuola dell’infanzia. Molti genitori, però, sono cresciuti come me in un tempo in cui questi disturbi ancora non erano stati riconosciuti ufficialmente in Italia, dunque non preoccuparti se ancora non hai bene idea di cosa siano.
Questo articolo nasce proprio per introdurre questo importante argomento, un tema “caldo” che rischia di far salire la tensione a scuola e a casa. Supportare un figlio con un disturbo dell’apprendimento non è infatti un compito sempre facile. 😓
Un bambino con DSA necessita di un percorso di studi personalizzato, di una didattica in grado di aiutarlo a superare le piccole o grandi difficoltà che incontra a scuola e di tutor in grado di insegnargli a costruirsi un metodo di studio efficace, basato su strategie di apprendimento adatte a lui.
Ma tu, come genitore, cosa puoi fare per tuo figlio? Scopriamolo assieme!
Disturbi o difficoltà di apprendimento: cosa sono?
Chiariamo subito una cosa: non c’è bisogno di spaventarsi! Le difficoltà di apprendimento possono riguardare molti bambini, mentre i disturbi specifici dell’apprendimento riguardano in media poco meno del 4% della popolazione scolastica. E una diagnosi di DSA non equivale alla condanna al fallimento scolastico, tutt’altro! 🎓 Come dimostra, ad esempio, questa storia.
Come detto in apertura, l’ordinamento italiano ha riconosciuto ufficialmente i DSA, con la legge n. 170 del 2010: ciò significa che oggi gli alunni con diagnosi di dislessia, discalculia, disgrafia o disortografia - questi sono i DSA - sono molto più tutelati che in passato a scuola.
Ma cosa si intende di preciso con disturbo dell’apprendimento?
👉 Un disturbo di origine neurobiologica caratterizzato da una significativa difficoltà nell’apprendimento di abilità di lettura, scrittura e calcolo
Analizziamo la definizione per approfondire le caratteristiche dei DSA:
🧠 Origine neurobiologica: i disturbi dell’apprendimento sono dovuti a una disfunzione di tipo cognitivo, che impedisce di automatizzare alcune abilità specifiche (come lettura e calcolo)
❌ Significativa difficoltà: per effettuare diagnosi di DSA, bisogna che il bambino abbia un rendimento scolastico inferiore alle attese
📕 Apprendimento: questi disturbi sono specifici, ovvero relativi solo a precise aree (lettura, scrittura, calcolo)
Se tuo figlio ha qualche difficoltà a scuola, ha preso brutti voti in alcune materie, ogni tanto fa un errore ortografico o sbaglia i calcoli facendo matematica, non vuol per forza dire che ha un disturbo specifico dell’apprendimento!
Potrebbe aver solo bisogno di un insegnante che lo segua in un piano didattico costruito su misura per lui.
DSA e scuola: come comportarsi?
Spesso a metterci la pulce nell’orecchio sono proprio gli insegnanti: durante un colloquio ci evidenziano tutte le difficoltà di nostro figlio di stare al passo con il resto della classe. 📚
Magari invece non ci parlano di difficoltà vere e proprie, ma di scarsa motivazione a studiare, a impegnarsi, a partecipare alla vita scolastica.
Quali sono quindi i campanelli d’allarme che dovrebbero farci aprire gli occhi?
🔔 Svogliatezza, poca voglia di studiare, scarso impegno
🔔 Bassa motivazione allo studio
🔔 Stanchezza eccessiva rispetto all’impegno richiesto dai compiti
Questi “sintomi”, ancorché molto generici, devono farci drizzare le antenne quando si tratta di un bambino ai primi anni della scuola primaria: i bambini, infatti, sono naturalmente curiosi e desiderosi di imparare e conoscere.
Un atteggiamento svogliato, rinunciatario o anche scontroso potrebbe essere dovuto a una fatica eccessiva nello svolgere azioni quotidiane come leggere, scrivere e fare i conti.
Se hai il dubbio che quella di tuo figlio potrebbe non essere “semplicemente” poca voglia di studiare o se il suo livello di lettura o scrittura non ti sembra adeguato all’età, cosa puoi fare?
🗣 Parlane. Con gli insegnanti, con il medico di base, con altre mamme e altri papà. Avere un disturbo specifico dell’apprendimento non è un’onta, gli esperti e chi ci è già passato possono indirizzarti verso l’iter diagnostico corretto.
👪 Stai vicino a tuo figlio. Un bambino piccolo non può sapere che esistono questi disturbi ma percepisce molto bene la fatica che deve fare per stare al passo con gli altri. Non colpevolizzarlo mai, sii comprensivo e dagli supporto.
👦 Parla con lui/lei. Chiedigli di parlarti delle sue difficoltà, di spiegarti cosa rende la scuola e i compiti così stancante e cosa prova quando sente il desiderio di chiudere libri e quaderni e scappare il più lontano possibile!
Disturbi specifici dell’apprendimento: cosa puoi fare tu
Chiedere aiuto è sicuramente la prima cosa che puoi fare se hai il dubbio che tuo figlio possa avere un disturbo specifico dell’apprendimento. Il sistema scolastico, oggi, è preparato al riguardo, molti insegnanti hanno ricevuto formazione specifica e nelle scuole esiste il referente DSA a cui potersi rivolgere.
Non voglio dirti bugie, però: un bambino con DSA avrà bisogno di un supporto extra-scolastico e il suo percorso di apprendimento sarà probabilmente più impegnativo. Quanto, dipende da molti fattori, alcuni di natura biologica e altri ambientali: e l’ambiente di tuo figlio è anche la tua famiglia! 💓
Puoi scegliere di supportarlo da subito tramite un potenziamento dei suoi apprendimenti, prenotando una lezione di prova con gli insegnanti di GoStudent e iniziando così a fare qualcosa di positivo e concreto per il suo futuro scolastico.