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Qual è la laurea più pagata in Italia?

Capitoli

  1. Quali sono le lauree più retribuite in Italia?
  2. Quali sono le facoltà che offrono più sbocchi lavorativi?
  3. La classifica delle lauree più pagate in Italia
  4. È giusto scegliere cosa studiare in base alle aspettative occupazionali?

 

Tuo figlio è in procinto di iscriversi all’università? Allora potrebbe interessargli sapere quali sono le facoltà che offrono i migliori sbocchi lavorativi e le maggiori possibilità di guadagno. 💰

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Quali sono le lauree più retribuite in Italia?

 

Noi di GoStudent abbiamo stilato una classifica delle lauree più pagate in Italia, per farlo abbiamo analizzato il report del 2021 di Almalaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati nel nostro paese. Sei pronto a scoprire quali sono le lauree più redditizie e promettenti? Andiamo! 🚀

 

Quali sono le facoltà che offrono più sbocchi lavorativi?

 

Le lauree più gettonate sono sicuramente quelle legate alle nuove professioni. Non serve più attendere il futuro per vedere una rivoluzione nel mondo del lavoro, il cambiamento è già abbondantemente in atto, si nota dalla nascita del Metaverso e dall’importanza sempre maggiore della domotica nei luoghi di lavoro. In un mondo così high tech, non è difficile indovinare quali saranno le professioni più richieste: ingegneri, programmatori, esperti di domotica, data analyst. 📱

Strada spianata quindi per informatici e ingegneri, che già oggi sono le categorie di laureati con il maggiore tasso di occupazione (93,9%).

Anche il settore della sostenibilità è sempre in forte crescita, visto lo sforzo di tutti i paesi di spingersi verso un’economia green 🌱. Nella lista dei green jobs più richiesti ci sono esperti di bioarchitettura e bioedilizia, eco-avvocati e progettisti ambientali, con buone promesse anche per le lauree in architettura e biologia.

Al contrario, secondo il report di Almalaurea, le lauree con minori sbocchi occupazionali nel 2020 sono state quelle letterarie-umanistiche (tasso di occupazione del 77,8%) e artistiche (tasso di occupazione del 76,6%).

 

La classifica delle lauree più pagate in Italia

 

Per stilare questa classifica Almalaurea ha intervistato ben 291.000 laureati del 2015 a cinque anni dalla fine dei loro studi e gli ha chiesto informazioni riguardo i risultati raggiunti nel mercato del lavoro. 💼

In particolare le domande riguardavano:

  • Il tipo di lavoro svolto (se inerente agli studi svolti o meno)

  • Il tipo di contratto sottoscritto con l’azienda (se a tempo determinato o indeterminato)

  • Le modalità di lavoro (smart-working o lavoro in loco)

  • Il grado di soddisfazione del lavoro svolto

Ecco i risultati dell’indagine. 👇

Sul podio le lauree STEM

Non è una sorpresa che le lauree di tipo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico siano al vertice della classifica, con uno stipendio medio che si aggira tra i 1.600 e i 1.800 euro netti al mese. 🏆

Anche il tasso di occupazione è nettamente più alto delle altre facoltà (90-95%).

👨‍🔬 Ma quali sono precisamente le lauree di tipo STEM (secondo il MIUR)?

  • Le lauree in architettura e ingegneria

  • Le lauree del ramo chimico-farmaceutico

  • Le lauree di primo livello in statistica

  • Le lauree del ramo geo-biologico

  • Tutte le lauree di tipo scientifico

  • La laurea di secondo livello in nutrizione umana del gruppo medico

  • La laurea di secondo livello in tecniche e metodi per la società

  • Alcune lauree del ramo di tutela dei beni culturali

Il problema con le lauree STEM è che la maggior parte dei test d’ingresso è a numero chiuso e con pochi posti disponibili, occorre quindi iniziare a prepararsi con largo anticipo, studiando anche tutta l’estate. 😕

Economia e medicina si confermano in cima alla lista

Quando si pensa a una laurea “sicura”, riferendosi alla garanzia di un posto di lavoro e di un buon stipendio, la prima a saltare in mente è sicuramente la laurea in medicina. D’altronde, di medici c’è sempre bisogno (vista soprattutto la situazione attuale 🦠).

L’alta qualità della formazione medica italiana colloca i nostri medici tra i migliori in Europa, ma è doveroso citare che molti neolaureati del settore sanitario decidono di lavorare all’estero, attratti dagli stipendi più alti di Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Belgio. 

Il tasso di occupazione dei medici che decidono di rimanere in Italia è comunque alto (91%) e lo stipendio medio attorno ai 1.500 euro al mese. 👩‍⚕️

Anche la facoltà di economia offre ai suoi laureati un’alta percentuale di occupazione (89,7%), uno stipendio mensile di circa 1.600 euro e possibilità d’impiego in moltissimi settori, da quello finanziario al mondo del marketing.

A seguire agraria e veterinaria

Le facoltà a volte sottovalutate di agraria e veterinaria hanno invece ottime opportunità di fornire un lavoro redditizio ai loro laureati e, soprattutto, di grande rilevanza sociale. Per lo sviluppo di un’economia sostenibile, infatti, abbiamo bisogno di rivedere il nostro sistema di produzione e vendita alimentare. I laureati in agraria possono insegnarci come ottenere il cibo necessario per sfamare i futuri 9 miliardi di abitanti della Terra, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente. 🌳

Ma senza andare così lontano, sono tante le professioni (anche molto diverse tra loro) che può svolgere un laureato in agraria o veterinaria:

  • Gestione di un’azienda agraria

  • Gestione del territorio

  • Consulenza tecnica nel settore agroalimentare

  • Gestione degli allevamenti animali e controllo produzione

Inoltre, in un paese con così tanta biodiversità come l’Italia, i lavori nel settore agroalimentare sono sempre molto richiesti. Sempre secondo i dati di Almalaurea, cinque anni dopo la laurea, l’85,6% degli agronomi e dei veterinari ha un lavoro. 🐮

Buona posizione per architetti e avvocati

Chi studia giurisprudenza a cinque anni dalla laurea guadagna più o meno come un architetto (circa 1.500 euro al mese), ma con un tasso di occupazione molto più basso (l’80% contro il 90,1%).

Scarsi guadagni per professori e insegnanti

Iniziamo a scendere parlando del settore dell’educazione, che è purtroppo sempre uno dei più sacrificati. Se infatti un laureato in materie umanistiche prende in media sui 1349 euro al mese, un’insegnante non arriva nemmeno a quelle cifre. Insegnare dunque, pur essendo tra le più nobili professioni, non rientra purtroppo tra le più pagate (almeno in Italia). 💸

E le discipline artistiche?

Strano ma vero, le lauree in arte e design schivano il fondo della classifica e si posizionano terzultime, appena al di sopra di quelle in educazione e psicologia.

Come per i lavori nel campo dell’insegnamento, è triste notare lo scarso valore che viene attribuito a queste professioni, soprattutto visto il retaggio artistico e culturale del nostro paese, invidiatoci da tutto il mondo. 🖼

Psicologi ultimi della lista

Un ultimo posto che non stupisce, visto quanto l’importanza della salute mentale in Italia sia ancora fortemente sottovalutata (come prova la recente eliminazione del bonus psicologo). 

Gli psicologi italiani guadagnano poco più di 1.000 euro al mese, una delle retribuzioni più basse in Europa per la loro categoria.

👉 Per riassumere, ecco la classifica ufficiale di Almalaurea del 2021 (i dati sono relativi ai laureati magistrali biennali del 2015, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, le cifre salariali sono da intendere mensili, nette e in euro):

  1. Informatica e tecnologie ICT → 1.841

  2. Ingegneria industriale e dell’informazione → 1.837

  3. Economia → 1.644

  4. Architettura e ingegneria civile → 1.587

  5. Studi scientifici → 1.572

  6. Studi politico-sociali e comunicazione → 1.492

  7. Agraria → 1.463

  8. Professioni sanitarie → 1.431

  9. Studi linguistici → 1.389

  10. Scienze motorie e sportive → 1.354

  11. Studi letterari e umanistici → 1.349

  12. Arte e design → 1.272

  13. Educazione e formazione → 1.270

  14. Psicologia → 1.180

Per quanto riguarda invece i laureati magistrali a ciclo unico:

  1. Studi medici e farmaceutici → 1.789

  2. Veterinaria → 1.625

  3. Studi giuridici → 1.477

  4. Architettura e ingegneria civile → 1.453

 

È giusto scegliere cosa studiare in base alle aspettative occupazionali?

 

Dopo la carrellata di dati sopra elencati viene spontanea una domanda: ha senso scegliere l’università basandosi unicamente su statistiche occupazionali e medie salariali?

Forse tuo figlio si sente più portato per una laurea di tipo umanistico anziché scientifico, oppure ha una forte passione per le discipline artistiche; ha senso cercare di fargli cambiare strada?

Quando arriva il momento di scegliere a quale facoltà iscriversi ricorda che:

⭐️ Oltre che un centro di preparazione al mondo del lavoro, l’università è anche il luogo dove far crescere le proprie passioni e condividerle con menti affini. Per questo, è importante che tuo figlio scelga l’ambiente a lui più congeniale dove passare questi anni di importante formazione umana e professionale.

⭐️ Non sempre una laurea in materie umanistiche serve. Mi spiego meglio: studiare le materie umanistiche è importante, ma un percorso universitario di questo tipo ha senso se l’obiettivo di tuo figlio è una carriera di tipo accademico o nell’insegnamento. Se, per esempio, tuo figlio è appassionato di storia, ma non ha nessun interesse ad insegnarla, potrebbe valutare di iscriversi a una laurea STEM (più richiesta nel mondo del lavoro) e di continuare a studiare la storia da autodidatta. Ancora meglio, potrebbe iscriversi a due facoltà.

⭐️ I soldi non sono tutto. Un “buon lavoro” non si misura solo dallo stipendio, ma occorre considerare anche il tempo libero a disposizione, la quantità di responsabilità e di stress e il livello di appagamento dato dalla professione. 

⭐️ Le statistiche possono dare un’idea generale ma tuo figlio è unico e potrebbe ribaltare qualsiasi classifica. Non tutti gli informatici hanno una carriera invidiabile e non tutti gli psicologi sono sul lastrico. Nella vita ci sono sempre eccezioni alla regola, tanto meglio se tuo figlio riuscirà a stupirti, magari inventandosi una nuova professione. 🎉

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