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Fake news e fact-checking: come riconoscere le bufale online?

Capitoli

  1. Cosa sono le fake news
  2. Esempi di fake news
  3. Come riconoscere le fake news online?
  4. Fake news e bufale sono la stessa cosa?
  5. Cos’è il fact-checking e come farlo

 

Si parla tanto di disinformazione e, a volte, distinguere una notizia vera da una fake news non è poi così semplice. Cosa contraddistingue una fake news? Come difendersi dalle bufale online? Ecco una guida per orientarsi.

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Cosa sono le fake news

 

Fake news, pseudoverità, bufale, infodemia… Queste parole ti dicono qualcosa? Dopo due anni di pandemia, probabilmente, le avrai sentite e lette migliaia di volte. 📰 Ma forse - e non saresti il solo - non ti sei mai soffermato sul loro vero significato.

Quella riguardante le fake news negli ultimi tempi si è configurata come una vera e propria emergenza: ⚠️ distinguere tra il vero e il falso, tra una fonte attendibile e una non attendibile, è ormai una vera e propria necessità, soprattutto per chi naviga sul web.

E a maggior ragione per chi frequenta i social network, patria di origine della maggior parte delle fake news. No, non perché i social siano il male: anzi, abbiamo più volte sottolineato gli aspetti positivi dei social network e i benefici di un loro uso (anche da parte dei più giovani).

È però innegabile che le fake news nascano per la maggior parte nell’ampio e variegato contesto dei social. 📱 E dai social traggano forza, grazie a quello strumento potentissimo che è la condivisione, che fa sì che una notizia falsa (in parte odel tutto) rimbalzi da una parte all’altra del globo in brevissimo tempo, senza che sia sottoposta ad accurata verifica. 📣

Perché verificare l’attendibilità di una notizia, va detto, non è cosa semplice e non è cosa da tutti. Proprio per questo, per proteggere i cittadini dalla dilagante disinformazione (ovvero l’informazione costituita da fake news) in tema di salute e pandemia, anche il Governo italiano è sceso in campo, con un sito costruito ad hoc per smontare le fake news sul Covid.

Un’azione del genere deve farci riflettere sulla “potenza di fuoco” del web e dei social in tema di informazione e disinformazione. E sulla necessità, per noi e i nostri figli, di essere sempre più preparati a distinguere il vero dal falso. ✅

Cosa significa infodemia?

Fake news e infodemia sono strettamente correlate. Per infodemia si intende la “pandemia di informazioni”, ovvero la presenza di un’eccessiva quantità di news, per la maggior parte false o comunque non adeguatamente verificate, che rende difficile alle persone orientarsi tra il vero e il falso e farsi una propria opinione su un argomento. 😵‍

Pensaci: ti alzi dal letto la mattina, prendi in mano lo smartphone e, volente o nolente, vieni “aggredito” da una mole ingente di informazioni. Via social, tramite i motori di ricerca, attraverso siti e app dei più famosi quotidiani, anche tramite app di messaggistica come WhatsApp e Telegram. 📩

Perché? Perché l’informazione “rende”. 💰 I click portano soldi nelle casse di alcune persone che, senza farsi troppi scrupoli, cercano di sfruttare al massimo un meccanismo ormai rodato: mettere in giro notizie “verosimili” che facciano leva su paure, istinti, curiosità e desideri della gente comune. Vedi, clicchi, leggi e… Il gioco è fatto. 

Inoltre, l’informazione può anche essere un mezzo potentissimo per orientare l’opinione pubblica. Si parla di disinformazione, fake news e infodemia anche in questi casi: immagina un candidato alle elezioni che possa orientare il giudizio delle persone grazie al controllo di uno o più mezzi di informazione su larga scala, tramite i quali veicolare notizie (false) che screditano i suoi avversari… (qualcosa di molto simile, peraltro, è successo davvero con l’elezione di Donald Trump). 😰

 

Esempi di fake news

 

Negli ultimi anni non sono mancati gli esempi di fake news diventate virali. Ovvero rimbalzate tra un media e l’altro nel giro di pochissimo tempo, arrivando fino all’angolo più remoto del mondo.

Ecco alcune tra le più famose:

  • Scie chimiche: le scie lasciate dagli aerei sarebbero in realtà un “mezzo” per controllare il clima ⛈️

  • Tumore e dieta vegetariana: una blogger e influencer australiana, Belle Gibson, ha guadagnato circa mezzo milione di dollari grazie a un libro e a un’app diffondendo la fake news secondo la quale sarebbe guarita da un tumore al cervello diventando vegetariana 🥬

  • Mammografia e tumore alla tiroide: le radiazioni della mammografia farebbero venire il cancro alla tiroide ☣️

  • I vaccini anti-Covid conterrebbero ossido di grafene: questo sarebbe, nel tempo, la causa di patologie letali (ecco cosa ne pensa Fiorello!) ☠️

Ma c’è solo l’imbarazzo della scelta in tema di fake news che hanno fatto il giro del mondo. È innegabile che la pandemia e la vaccinazione di massa abbiano fornito nuovo materiale per i complottisti di tutto il mondo, che hanno sfornato una fake news dopo l’altra. Ma anche per molte sedicenti testate giornalistiche, che con questa situazione sono andate a nozze.

 

Come riconoscere le fake news online?

 

Si fa presto a dire fake news: ma come fare a riconoscerne una? Non si presentano con un bollino rosso di fianco al titolo, purtroppo. 🔴 Dunque sta a noi imparare a riconoscerle. Per fortuna ci sono segnali inconfondibili che possono aiutarci:

  • Titolo: quasi sempre è esagerato. Fa leva su paura, scalpore, 😱 dubbio, scandalo e, spesso, si serve di punti esclamativi e affermazioni “forti” per conquistare l’attenzione

  • Errori: nel titolo come negli altri elementi della notizia (sottotitolo, testo), le fake news presentano spesso sgrammaticature se non errori. Insomma, se qualcosa “suona male”, ma proprio male, c’è il rischio che non sia di buona qualità! 👎

  • Immagini: in una fake news anche l’immagine ha la sua parte e dunque spesso è esagerata anch’essa. Ritocchi, fotomontaggi, bassa qualità sono tutti elementi che devono farci sospettare 🧐

  • Fonti: la notizia è sensazionale e ha il potere di cambiare la tua opinione su un dato argomento. Benissimo, quali sono le fonti? Sono citate? Il sito che la riporta “chi è”, che credenziali ha? La notizia trova riscontro presso altre testate? Tutte domande da porsi assolutamente

  • Data: spessissimo le fake news vengono “tirate fuori dal baule” con il solo intento di “acchiappare” like o click. Quindi verifica che non si tratti di una notizia vecchia ritoccata ad arte per apparire pertinente a un fatto attuale

  • Url: l’url è l’indirizzo internet di una pagina. 🌐 Spesso le fake news hanno url improbabili, strani, anch’essi con errori di grammatica o battitura

  • Qualità: ultimo punto, ma non per questo meno importante, è la qualità di una notizia. Ti sembra sensazionale e in grado di cambiare il mondo? Dubitane immediatamente. Ti sembra che confermi proprio i tuoi timori più reconditi? Fai come sopra. Insomma, quando ti sembra che qualcuno “l’abbia sparata grossa”, fai un bel controllo! 

 

Fake news e bufale sono la stessa cosa?

 

Che differenza passa tra fake news e bufala? Perché se te lo fossi chiesto no, non sono sinonimi. La fake news è più subdola, per così dire, e difatti viene spesso chiamata pseudo verità o disinformazione.

La fake news fa leva sul verosimile, su qualcosa che ha tutte le carte in regola per apparire come vero. ❌ E spesso la verità è nascosta molto in fondo, magari difficile da reperire per i non addetti ai lavori, o anche semplicemente di difficile comprensione.

Questo è il contesto tipico di azione delle fake news: basta costruire una notizia verosimile che faccia leva sui piccoli e grandi dubbi che ognuno di noi ha e il gioco è fatto, poiché ci troviamo di fronte a due verità apparentemente valide entrambe. Quale scegliere? A chi credere? 🤨 Di nostro, le conoscenze per discernere con assoluta certezza non le possediamo.

E se queste pseudonotizie si ammassano una sull’altra, in una sorta di “bombardamento” continuo, ecco che si scivola nell’infodemia. Una situazione nella quale il discernimento diventa sempre più difficile - ma non impossibile. Un sano digital detox, ovvero staccare la spina per un po’ dal web e dai social, aiuta e anche molto.

Le bufale, invece, sono di più semplice gestione: 🐃 sono notizie palesemente false, più facilmente riconoscibili. Certo, anch’esse a volte fanno il giro del mondo (e facendolo fanno male a più di una persona), ma sono perlopiù notizie campate in aria e ci vuole meno tempo per riconoscerle come false. 

 

Cos’è il fact-checking e come farlo

 

Il fact-checking è una pratica giornalistica che consiste nella verifica di fatti e fonti, un passaggio necessario prima di affermare qualcosa in un articolo (che non sia di mera opinione). 🗞️ In estrema sintesi, durante la verifica dei fatti il giornalista fa ricerche per assicurarsi che date, nomi, eventi e documenti siano veri e abbiano concrete fonti a supporto.

Chiunque può fare fact-checking su una notizia letta o sentita. Basta passare al vaglio le informazioni in essa contenute e cercare fonti (attendibili) che le confermino. 🆗 Vuoi imparare a farlo anche tu? Puoi prendere esempio dai migliori: l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha condiviso un utilissimo elenco di siti dedicati al fact-checking. Un esercizio utile per allenare la propria capacità di riconoscere le fake news, da condividere con i figli più grandi che già usano internet e social in autonomia.