ESAMI

Metodo OCME: cos’è e come funziona

Capitoli

  1. Che cos’è il metodo OCME
  2. Metodo OCME: come funziona

 

Cosa penseresti se sentissi alcuni tuoi compagni parlare di un metodo che permette di studiare 200 pagine al giorno e preparare un esame universitario in una sola settimana? Probabilmente, che si tratta di una truffa. Prima di scartare del tutto l’idea, però, ti invitiamo a leggere l’articolo fino in fondo e a scoprire il segreto dell’efficacia del metodo OCME.

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Che cos’è il metodo OCME

 

Nel nostro blog abbiamo parlato spesso di quanto sia importante avere un buon metodo di studio, per prepararsi agli esami con intelligenza e non perdere tempo. È quello che sostengono anche Andrea Acconcia e Giuseppe Moriello, due ragazzi casertani, laureati all’università di Bologna, che hanno ideato un metodo di studio universitario ormai famoso in tutta Italia e seguito da più di 170.000 studenti. 🚀

Preparare un esame in 7 giorni con il metodo OCME

OCME è un metodo di studio pensato appositamente per l’università, che punta ad arrivare a una preparazione da 30 in soli 7 giorni.

✳️ Perché proprio 7 giorni? Secondo Andrea e Giuseppe, se a uno studente si danno due mesi per preparare un esame, quello inizierà a perdere tempo e a distrarsi, sprecando molto più tempo di quello che dedicherà effettivamente allo studio. Invece, avere a disposizione un tempo così ridotto costringe lo studente a selezionare con cura gli argomenti da imparare e a concentrarsi più intensamente.

✳️ Come è possibile riuscirci? Studiando “la cattedra”. Ovvero, anziché studiare nel dettaglio ogni pagina del libro (errore comune a molti studenti), priorizzare quello che il professore ritiene importante e prepararsi delle risposte perfette per quegli argomenti.

Il metodo è adatto a ogni facoltà universitaria, da quelle umanistiche a medicina o ingegneria, e si divide in quattro fasi:

  • Organizzazione
  • Comprensione
  • Memorizzazione
  • Esposizione

Ogni fase del metodo ha una durata definita. Escludendo la fase di organizzazione, che varia in base a quante e quali lezioni e laboratori lo studente deve seguire, la fase di comprensione richiede il 60% del tempo di preparazione dell’esame, quella di memorizzazione il 30% e quella di esposizione il 10%. Perciò, se si considera di preparare l’esame in una settimana, quattro giorni saranno dedicati alla comprensione, due alla memorizzazione e uno all’esposizione.

 

Metodo OCME: come funziona

 

Andiamo ora ad approfondire come si svolge ogni fase di questo affascinante metodo.

Organizzazione

La fase dell’organizzazione è come sempre la più noiosa, ma anche indubbiamente necessaria. Durante questo stadio lo studente deve pianificare ogni dettaglio di ciò che farà nella sessione d’esame. In particolare, dovrà dividere il tempo tra:

  • Gestione delle attività collaterali (lezioni, laboratori, tirocini, ecc…)
  • Ideazione di una strategia d’esame (cioè capire come dare l’esame nel modo che piace di più al professore) 
  • Gestione del tempo (ridurre e ottimizzare il tempo per la preparazione, così da limitare anche l’ansia pre esame)

👉 L’organizzazione comprende anche la fase dell’appostamento, che consiste nel presenziare a una o più sessioni d’esame e annotare le domande del professore e le risposte degli studenti che prendono i voti migliori.

Comprensione

Il punto di forza del metodo OCME è lo schema a cascata. Alle superiori, le mappe mentali funzionano bene per organizzare e ricordare le informazioni, perché sono veloci da fare e stimolano la memoria visiva. Queste mappe non sono però adatte per la preparazione di esami universitari: preparare una mappa mentale del libro di 800 pagine di anatomia generale sarebbe a dir poco un suicidio. È per questo che Andrea e Giuseppe hanno pensato a uno strumento diverso, in grado di comprimere una grande quantità di informazioni e organizzarle secondo un ordine gerarchico: lo schema a cascata.

✳️ Come fare gli schemi a cascata?

  • Organizzare le informazioni da ricordare secondo una gerarchia, quindi dividendole in principali e secondarie
  • Scrivere solo parole o concetti chiave e collegarli tra loro con frecce e simboli
  • Disegnare gli schemi a mano: la memoria funziona meglio quando l’atto di imparare è legato a un’azione fisica (come scarabocchiare, ad esempio) ✍️

Memorizzazione

Per memorizzare gli schemi a cascata il metodo OCME suggerisce l’uso del palazzo della memoria, una tecnica mnemonica molto potente, resa celebre dal famoso oratore romano Cicerone, che la usava per ricordare i suoi lunghi discorsi in Senato. La tecnica consiste nel trasformare le informazioni da ricordare in immagini, posizionare queste immagini all’interno delle stanze di un palazzo e collegare poi le varie stanze attraverso una storia. In questo modo, il cervello riesce a ricordare più facilmente anche argomenti molto complessi, perché organizzati in una sorta di palazzo 🕌 appunto, dove ogni stanza è collegata all’altra dalla narrazione.

Esposizione

Si sa che le capacità di esposizione incidono pesantemente sulla valutazione dell’esame. Tutti noi, a scuola, avevamo quel compagno che studiava tantissimo ma non riusciva mai a prendere bei voti per via delle sue scarse doti oratorie (o forse quel compagno eravamo proprio noi 🙊). È purtroppo un problema comune a molti studenti: avere una preparazione impeccabile non serve se non si riesce a comunicarla efficacemente al professore.

Quello che spesso sfugge agli studenti è che parlare bene non è un talento innato, ma una capacità che si può allenare e migliorare. Come? Presto detto: i creatori del metodo di studio OCME suggeriscono l’esposizione magnetica 🧲, cioè una tecnica che mette insieme linguaggio verbale, non verbale e paraverbale per attirare l’attenzione del professore come una calamita e prendere un bel 30. 🎉