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Beni culturali spiegati ai bambini

Capitoli

  1. Beni culturali: cosa sono?
  2. Tipologie di beni culturali
  3. Chi tutela i beni culturali?
  4. Che cos’è e cosa fa l’UNESCO

L’evoluzione della civiltà si basa sulla nostra capacità di tramandare gli avvenimenti e i saperi del passato, così che le prossime generazioni possano partire da un livello sempre più alto di conoscenza. Come fare a tenere vivo il ricordo del passato? Per esempio, attraverso la tutela dei beni storici e artistici, il patrimonio culturale di ogni nazione.

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Beni culturali: cosa sono?

 

Secondo l’enciclopedia Treccani, i beni culturali sono “Beni che compongono il patrimonio culturale nazionale, nei suoi svariati aspetti: storico, artistico, archeologico, architettonico, ambientale, etnoantropologico, archivistico, librario, e altri che costituiscano testimonianza di valore storico-culturale”.

In altre parole, possiamo descriverli come tutti quegli oggetti, siti archeologici, monumenti, tradizioni e usanze che sono stati creati dai nostri antenati e che hanno un valore culturale da tramandare. Sono beni culturali però anche alcuni paesaggi naturali di grande importanza per l’umanità.

Alcuni esempi di beni culturali sono: le Piramidi di Giza in Egitto, la grande barriera corallina in Australia, il Taj Mahal in India, il parco nazionale del Grand Canyon negli Stati Uniti, i Moai dell’isola di Pasqua. 🗿

Attraverso questi beni possiamo imparare e conoscere il passato di tutti i popoli del mondo. È importante quindi trasmetterli alle generazioni future, perché importanti pezzi di civiltà non vadano perduti.

 

Tipologie di beni culturali

 

È complicato parlare di beni culturali in generale perché questa definizione raccoglie dentro di sé molte categorie. Esistono beni culturali archeologici, musicali, cinematografici, paesaggistici, etnoantropologici, storici, artistici e molti altri.

È possibile però dividere tutti i beni culturali in due macrocategorie: beni materiali e beni immateriali.

Beni materiali

I beni materiali sono oggetti, luoghi e monumenti con una forma fisica specifica, come palazzi, centri storici, quadri, statue e reperti archeologici. 🗽

I beni materiali si dividono a loro volta in beni mobili e immobili. Per esempio, il Colosseo è un bene immobile perché impossibile da spostare, mentre il quadro della Primavera di Botticelli è un bene mobile.

Anche tutti i beni paesaggistici (come il centro storico di Roma, la Val d’Orcia e le Dolomiti 🏔), fanno parte dei beni materiali immobili.

Beni immateriali

I beni immateriali sono tutti quei saperi e tradizioni che sono parte importante della cultura dei vari popoli, ma che rischiano di non venire trasmessi alle future generazioni. Si parla di tradizioni culinarie, musicali e artistiche, come il tango e la samba in America Latina, il teatro nōgaku in Giappone, il giorno dei morti in Messico, la dieta mediterranea e l’arte della pizza napoletana in Italia. 🍕

L’insieme di tutti i beni materiali (mobili e immobili) e immateriali di una nazione è chiamato patrimonio culturale.

 

Chi tutela i beni culturali?

 

Ogni Stato si impegna a proteggere e salvaguardare i suoi beni culturali, che raccontano la storia di quel Paese e dei suoi abitanti. Anche la Repubblica italiana tutela il patrimonio artistico della nazione, infatti, secondo l’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

👉 Per essere protetti dalla legge, i beni culturali devono prima venire dichiarati ufficialmente dallo Stato “beni di interesse culturale storico-artistico”. Esistono però alcune categorie di oggetti che sono beni culturali anche senza dichiarazione ufficiale:

  • Le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato
  • Gli archivi dello Stato e delle regioni
  • Le raccolte di libri e le biblioteche dello Stato

 

Che cos’è e cosa fa l’UNESCO

 

Come abbiamo visto, i beni culturali rappresentano il patrimonio artistico e culturale di un Paese, ma possono essere anche patrimonio dell’intera umanità. In questo caso, vengono protetti dall’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di educazione, scienza e cultura. La parola UNESCO è infatti l’acronimo per United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization.

Cosa significa che un bene è patrimonio UNESCO?

Significa che quel bene è stato dichiarato importante per la storia e la cultura di tutta l’umanità e che l’UNESCO si incarica di proteggerlo perché venga consegnato intatto anche alle prossime generazioni.

👉 Ma cosa fa esattamente l’UNESCO per proteggere questi beni? Si occupa di opere di restauro e controlla che lo Stato “custode” del bene continui a rispettarlo e proteggerlo.

L’Italia è il Paese che ha più siti UNESCO al mondo, ne conta ben 55.

Ecco alcuni esempi di siti italiani UNESCO:

  • Il centro storico di Roma, Napoli, Firenze e Siena
  • I Sassi di Matera
  • La Valle dei Templi ad Agrigento
  • Venezia e la sua laguna
  • La città di Verona
  • La Costiera Amalfitana
  • I trulli di Alberobello
  • I portici di Bologna
  • L’orto botanico di Padova
  • Le isole Eolie
  • Le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
  • Le Dolomiti
  • Il monte Etna
  • Castel del Monte in Puglia
  • La Val d’Orcia in Toscana
  • Piazza del Duomo a Pisa

Per quanto riguarda invece i beni immateriali UNESCO in Italia abbiamo ad esempio:

  • L’opera dei Pupi siciliani
  • Il canto a tenore sardo
  • La Falconeria
  • L’arte dei muretti a secco
  • L’arte del “pizzaiuolo” napoletano
  • L’arte delle perle di vetro
  • La dieta mediterranea
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