ITALIANO, LETTERATURA E FILOSOFIA

Anniversario di Dante Alighieri (10 curiosità)

Capitoli

  1. 25 Marzo: il Dantedì
  2. La Divina Commedia
  3. Curiosità su Dante Alighieri

 

La Divina Commedia la conosciamo, tutti prima o poi abbiamo dovuto analizzare le terzine dantesche e parafrasare i cento canti della più famosa opera della letteratura italiana. Ma di Dante, l’uomo che l’ha scritta, che cosa sappiamo? A parte il fatto che aveva un brutto naso aquilino e che era innamorato di Beatrice, non molto. In occasione dei 701 anni dalla sua morte, è arrivato il momento di approfondire la conoscenza del Sommo Poeta della lingua italiana. 👇

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25 marzo: il Dantedì

 

A partire dal 2020, il 25 marzo è diventato “Dantedì”, cioè il giorno dedicato a Dante Alighieri e alla sua celebre Commedia. Il 25 marzo non è, come si potrebbe pensare, la data di nascita o di morte del poeta, ma è stata scelta dagli studiosi di letteratura perché si ritiene sia il giorno in cui Dante inizia la sua discesa verso l’inferno nella Divina Commedia.

Come mai questo poeta vissuto quasi un millennio fa è così importante da meritare un giorno tutto suo nel calendario? E perché viene definito “padre della lingua italiana”? Il merito di Dante Alighieri è quello di aver dato pregio al fiorentino volgare che, ai suoi tempi, era considerato dalla maggior parte degli intellettuali una lingua grezza, non adatta alla letteratura. Non si può dire che Dante sia il primo a scrivere in volgare ma, sicuramente, il modo in cui usa la lingua nella Divina Commedia fa della sua opera una sorta di manuale del fiorentino, che al tempo era solo il dialetto parlato a Firenze, ma che, grazie a lui, diventerà la base della lingua italiana.

 

La divina commedia

 

L’importanza della Divina Commedia non è solo l’aver elevato la lingua volgare fiorentina. Viene definita “enciclopedia del Medioevo” perché all’interno dei suoi 100 canti si trovano infiniti riferimenti storici, filosofici, teologici e politici alla realtà del 1300.

La Commedia è una vera e propria finestra sul Medioevo in Italia. Nel suo viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, Dante incontra moltissimi personaggi famosi del tempo, come politici, intellettuali, filosofi e uomini religiosi.

Non solo, la Divina Commedia è anche una grande allegoria attraverso la quale Dante vuole trasmettere un messaggio di salvezza per l’umanità. Egli sostiene infatti, che, nonostante l’uomo sia per natura un peccatore, possa comunque trovare la “diritta via” e aspirare al perdono di Dio. 🙏

Dal punto di vista poetico invece, la Divina Commedia stravolge le regole stilistiche del tempo, introducendo un nuovo stile di scrittura: la terzina incatenata (o terzina dantesca, appunto).

Il poema si divide in tre cantiche:

  • Inferno
  • Purgatorio
  • Paradiso

Ogni cantica è composta da 33 canti (più un’introduzione all’inizio dell’Inferno), per un totale di 14.233 versi.

 

Curiosità su Dante Alighieri

 

Lasciamo da parte la Commedia e torniamo al nostro Sommo Poeta, facendoci un po’ i fatti suoi. Dante Alighieri non era solo un poeta e uno scrittore, ma anche un politico, un marito e un religioso. Sapevi che ha passato un terzo della sua vita in esilio? E che il suo vero nome non è “Dante”? Ecco alcune curiosità su Dante Alighieri che ti stupiranno. 🚀

1. Quando e dove è nato Dante Alighieri?

Dante Alighieri nasce nel 1265 a Firenze. La sua non è una famiglia nobile ma comunque abbastanza benestante da permettergli di studiare (un lusso per pochi all’epoca) e di non dover lavorare. Non vive tutta la sua vita a Firenze ma, in seguito a fatti politici, lascia la Toscana e si trasferisce in altre città italiane tra cui Forlì, Bologna, Verona e Ravenna.

2. Qual è il vero nome di Dante Alighieri?

“Dante” è solo un soprannome, il vero nome del poeta è “Durante di Alighiero degli Alighieri”, un po’ troppo lungo da pronunciare in effetti. 😅

3. Quanto era alto Dante Alighieri?

Dante aveva una statura media per l’epoca (era alto circa 1,64 metri), ma con l’avanzare dell’età aveva cominciato a camminare curvo a causa dell’artrite. Come lo sappiamo? Grazie a un altro grande poeta italiano: Boccaccio. Giovanni Boccaccio stimava molto il collega fiorentino, tanto da dedicargli un trattato, che è a tutti gli effetti la prima biografia (non autorizzata) di Dante.

Nel suo “Trattatello in laude di Dante”, Boccaccio descrive Alighieri così: “Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.” Insomma, non proprio una bellezza da copertina, ma ricordiamoci che Boccaccio, in realtà, non vede mai Dante di persona, dato che ha solo 8 anni quando il poeta muore.

4. Chi era la moglie di Dante Alighieri?

La moglie di Dante si chiamava Gemma Donati 👰. Il loro è un matrimonio combinato dai genitori per fini politici ed economici (i Donati erano una famiglia nobile e rispettata a Firenze). Dante ha solo 12 anni quando si reca all’altare insieme a Gemma. Sembra che la coppia poi abbia avuto dei figli, ma non è certo se tre o quattro.

5. Dante E Beatrice

Beatrice non è solo un personaggio letterario della Divina Commedia, è esistita realmente e il suo nome completo era Beatrice Portinari, detta Bice. Lei e Dante si incontrano ben due volte a Firenze, la prima nel 1274, quando Dante ha solo nove anni, e poi di nuovo nove anni dopo. Tra i due, però, non succede mai nulla, visto che quando si incontrano per la seconda volta entrambi sono già sposati, Dante con Gemma e Beatrice con un importante banchiere fiorentino, Simone dei Bardi.

Nonostante il loro incontro non vada mai oltre un leggero cenno di saluto, tutti sappiamo che Dante rimane completamente folgorato da Beatrice, innamorandosene a prima vista 💘. Beatrice per Dante è la “donna angelo”, una creatura così pura da essere in grado di avvicinare l’uomo a Dio.

6. Perché Dante è stato esiliato?

Per molti anni della sua giovinezza Dante partecipa attivamente alla vita politica di Firenze, tanto da essere eletto priore, una delle cariche politiche più alte. A quel tempo Firenze era in forte espansione e, proprio a causa della sua ricchezza, due fazioni politiche si contendevano il controllo della città: prima Guelfi e Ghibellini e poi, cacciati i Ghibellini, Guelfi Bianchi e Guelfi Neri ♟. Dante apparteneva alla fazione dei Guelfi Bianchi. 

Il 27 gennaio 1302 Dante viene esiliato dalla città di Firenze insieme agli altri membri del partito dei Guelfi Bianchi con l’accusa di baratteria (corruzione). Sembra che papa Bonifacio VIII (il pontefice in carica in quel momento) si fosse schierato dalla parte dei Guelfi Neri per ottenere il controllo politico su Firenze. A Dante questa mossa del papa non andrà mai giù, tanto che collocherà Bonifacio VIII in uno dei gironi infernali della sua Commedia. 😈

7. Quando (e perché) Dante ha scritto la Divina Commedia?

Dante Alighieri scrive la Divina Commedia tra il 1306 e il 1321, a circa 40 anni, durante il suo esilio da Firenze. Ma perché decide di scrivere un’opera così lunga, complessa ed elaborata? Dante racconta l’obiettivo della sua Commedia in una lettera a Cangrande della Scala, mecenate Veronese che lo aveva ospitato per anni nella sua città. Alighieri scrive nella sua lettera che lo scopo della Commedia è: “removere viventes in hac vita de statu miserie et perducere eos ad statum felicitatis”, cioè “allontanare gli uomini dallo stato di miseria in questa vita e condurli alla felicità”.

La Commedia quindi vuole essere una guida morale per gli uomini che si trovano persi in una “selva oscura” e desiderano espiare i propri peccati e raggiungere la felicità ☀️. Il pensiero di Dante è rivoluzionario per il tempo, perché gli uomini del Medioevo erano abituati a pensare alla felicità come a uno stato tipico dell’aldilà e non della vita terrena. 💀

8. Cosa ha scritto Dante Alighieri?

Nonostante il suo capolavoro sia senza dubbio la Divina Commedia, Dante scrive anche molti altri componimenti, sia in latino che in volgare. Di seguito citiamo le sue sue opere più importanti.

  • Vita Nova (1292 - 1293): raccolta di poesie che raccontano l’amore platonico verso Beatrice, scritte in volgare
  • Convivio (1303 - 1308): un’opera politica incentrata sulla guerra tra Guelfi e Ghibellini e scritta in volgare
  • De Vulgari Eloquentia (1303 - 1304): opera in cui Dante difende la lingua volgare come lingua da usare in letteratura per dare la possibilità anche a chi non conosce il latino di istruirsi
  • De Monarchia (1308): un’opera dal contenuto politico in cui Dante espone il suo pensiero riguardo al ruolo dei due poteri prevalenti all’epoca, la Chiesa e l’imperatore

9. Di cosa è morto Dante Alighieri?

Dante Alighieri muore di malaria all’età di 56 anni, il 14 settembre 1321 a Ravenna.

10. Dove è sepolto Dante Alighieri?

Il corpo di Dante è sepolto a Ravenna nella Chiesa di San Francesco, ma a Firenze esiste una tomba vuota con il suo nome. La città natale del poeta ha deciso di dedicargli questo monumento nel 1829, come segno di riconciliazione dopo l’esilio al quale l’aveva sottoposto. La tomba vuota si trova nella Basilica di Santa Croce.