TEMPO LIBERO

Scuola e istruzione: ecco una panoramica del mese di Marzo

Capitoli

  1. Esami di maturità: la delibera finale
  2. Studenti in piazza: tra PCTO, Fridays for future e Pace
  3. Accoglienza studenti dall’Ucraina: la scuola per la pace
  4. Covid: si torna alla didattica in presenza (no quarantena)
  5. Eventi di aprile: il Pi Day

 

Le ultime novità dal mondo della scuola riguardano finalmente lo svolgimento delle prove di maturità. Si confermano le due prove scritte e l’orale, anche se gli studenti ottengono una piccola rivincita sui crediti formativi.

Gli studenti tornano a manifestare in tutta Italia: per la maturità, contro lo sfruttamento dell’alternanza scuola-lavoro, per il clima e per la pace. Ma anche gli insegnanti fanno sentire la propria voce.

Di fronte al conflitto e alla crisi umanitaria in Ucraina, la scuola si prepara ad accogliere “con umanità”

Il Covid torna a salire, ma il decreto “Riaperture” cambia le regole per la quarantena e riapre alle gite scolastiche. Infine, per chi ama la matematica, è il momento di sfidare i compagni al PiGreco day

 

Esami di maturità 2022: la delibera finale

 

Il 15 marzo 2022 il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha firmato le Ordinanze definitive che stabiliscono come si svolgeranno gli esami di stato 2022. La più grande novità è il ritorno, non di una ma di due prove scritte, eliminate negli esami di maturità del 2021 e del 2020 a causa della pandemia.

Il nuovo esame di maturità 2022 sarà così composto:

  • Prima prova di italiano 
  • Seconda prova scritta, in base all’indirizzo della scuola superiore frequentata
  • Colloquio orale

La prova scritta di italiano si terrà il 22 giugno 2022 e sarà uguale per tutti gli indirizzi. I ragazzi potranno scegliere 7 tracce raggruppate in 3 tipologie di testi:

  • Analisi e interpretazione di un testo letterario
  • Analisi e produzione di un testo argomentativo
  • Tema di attualità

Per quanto riguarda la seconda prova, ecco alcuni esempi di materie di indirizzo per i licei:

  • Liceo scientifico: matematica
  • Liceo linguistico: lingua e cultura straniera 
  • Liceo classico: latino
  • Liceo delle scienze umane: scienze umane

In generale, l’iter per la definizione degli esami di stato viene concluso a gennaio di ogni anno. Quest’anno, la prima bozza dell’Ordinanza del Ministero dell’istruzione, ha incontrato le proteste degli studenti e il parere sfavorevole del Consiglio superiore della pubblica istruzione, l’organo tecnico-scientifico che garantisce l’unità del sistema dell’istruzione nazionale.

Il punto della questione è che mentre il Ministro Bianchi spingeva per un progressivo ritorno alla normalità, i ragazzi delle scuole superiori e il Consiglio superiore della pubblica istruzione gli facevano notare che l’introduzione della seconda prova non teneva in considerazione le difficoltà che hanno vissuto i ragazzi proprio a causa del Covid.

Da una parte il Ministro Bianchi afferma che la situazione pandemica nelle scuole è sotto controllo grazie alla campagna vaccinale e alle misure di sicurezza; dall’altra gli studenti si lamentano per le difficoltà nell’apprendimento che questi due anni di pandemia hanno causato. Per questo hanno chiesto a gran voce, scendendo nelle piazze, che si togliesse la seconda prova scritta.

Il Ministro Bianchi, non ha ceduto sulle prove scritte, ma è venuto incontro agli studenti rivedendo le modalità di assegnazione dei punteggi, dando più peso all’andamento scolastico degli studenti nei tre anni precedenti l’esame.

In definitiva, quindi, il voto dell’esame di maturità 2022 sarà dato da:

  • Credito scolastico – max 50 punti
  • Prima prova – max 15 punti
  • Seconda prova – max 10 punti
  • Orale – max 25 punti

Anche l’esame di terza media vede il ritorno dello scritto di italiano e matematica.

 

Studenti in piazza: tra PCTO, Fridays for future e Pace

 

Mentre il Ministero difendeva la propria scelta di reintrodurre lo scritto agli esami di stato, 200 mila studenti scendevano in piazza in 40 città italiane per protestare contro il PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), il nuovo nome dato all’alternanza-scuola lavoro. Si tratta di un periodo di tirocinio che gli studenti fanno nelle aziende come parte del percorso scolastico.

A scatenare l’ira degli studenti contro le condizioni di sfruttamento e mancanza di sicurezza sono state le morti di due giovani di 16 e 18 anni a febbraio, a distanza di poche settimane: Giuseppe Lenoci, di 16 anni, rimasto vittima di un incidente stradale mentre faceva uno stage vicino ad Ancona e Lorenzo Parelli, di 18 anni, travolto in un incidente sul lavoro in provincia di Udine.

In alcuni casi, le proteste sono state accompagnate da scontri con le forze dell’ordine.

Il messaggio degli studenti è semplice e disarmante:

“Non si può morire di scuola e di lavoro”.

Il 25 marzo ripartono le manifestazioni Fridays for Future, uno sciopero per il clima iniziato da Greta Thunberg che gli studenti di tutto il mondo seguono il venerdì per ricordare agli adulti che il pianeta e il loro futuro devono essere salvati. Servono più rispetto per l’ambiente e per le future generazioni, ora.

La mobilitazione studentesca accoglie anche il tema della guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022 con l’invasione lanciata dalla Russia e che sta riducendo il paese in macerie.

Oltre 3,8 milioni di rifugiati, di cui 59 mila in Italia (dati UNHCR 25 marzo), tra cui molti ragazzi non maggiorenni e bambini, sono fuggiti dal paese in cerca di protezione e riparo.

Insieme agli studenti protestano anche gli insegnanti e i dirigenti di scuola e università, statali e non statali. Le motivazioni riguardano la mancata assegnazione di un’indennità di rischio Covid, i cronici problemi di precariato dei docenti e la questione del vincolo di permanenza che nega la possibilità di trasferirsi in un’altra provincia, magari avvicinandosi a casa.

 

Accoglienza studenti dall’Ucraina: la scuola per la pace

 

Il Ministero dell’istruzione si prepara ad accogliere gli studenti rifugiati che fuggono dalla guerra in Ucraina con una direttiva indirizzata agli istituti scolastici. L’emergenza umanitaria deve essere affrontata anche sul piano educativo e sociale. 

Per accogliere gli studenti ucraini le scuole dovrebbero progettare la didattica tenendo conto del documento sugli “Orientamenti culturali”. Per integrare gli studenti è importante potenziare le loro competenze linguistiche, promuovere il dialogo interculturale.

Bisogna rielaborare i piani di integrazione perché ogni storia è diversa. Il Ministero dell’istruzione ricorda i bambini che fuggivano da Chernobyl nel 1987 e di come questa situazione di accoglienza sia totalmente diversa, anche grazie all’uso della tecnologia.

Alcuni giornali come La Repubblica riportano che diversi studenti ucraini si collegano da remoto con i professori rimasti in patria per continuare a imparare a distanza.

Il Ministero dell’istruzione raccomanda ai docenti di porsi come “tutori di resilienza” per prendere in mano il processo di integrazione tenendo presente la gravità della situazione di conflitto, i traumi che questo porta e l’idea sempre viva nei nuovi arrivati di poter tornare. La scuola non è solo insegnamento ma anche uno spazio di relazioni educative e il suo compito è quello di “curare le ferite dell’anima con l’umanità”.

 

Covid: si torna alla didattica in presenza (no quarantena)

 

Il 25 marzo è entrato in vigore il decreto “Riaperture” che cambia le misure adottate per fronteggiare la pandemia. Anche a scuola vengono introdotte delle grandi novità e le maggiori dal punto di vista degli studenti sono:

  • Niente quarantena
  • Niente dad

Se prima con 4 casi si andava in didattica a distanza, dal 25 marzo in tutte le scuole di ogni ordine e grado sparirà la quarantena. Gli studenti positivi rimarranno a casa, mentre tutti gli altri potranno seguire le lezioni in classe indossando per 10 giorni la mascherina FP2.

Al quinto giorno farà il test anticovid solo chi presenta dei sintomi e se il test sarà negativo, si potrà tornare in classe con l’autocertificazione. Quindi, non sarà più necessario il certificato medico.

Chi è positivo al Covid avrà comunque diritto alla didattica integrata (vale a dire la didattica ibrida); quindi potrà collegarsi da casa, mentre i compagni seguiranno in classe.

Chi pensava di liberarsi dalle mascherine nei luoghi chiusi rimarrà deluso: anche a scuola si dovranno usare le mascherine fino alla fine dell’anno scolastico.

In compenso, tornano le gite scolastiche, i viaggi d’istruzione e la possibilità di partecipare a gare e manifestazioni sportive!

 

Eventi di aprile: il Pi Day

 

Il Ministero dell’istruzione e l’Università di Torino organizzano quiz matematici online in occasione del PiGreco Day.

La sfida avverrà tra le scuole che si possono iscrivere sul sito Piday.

L’obiettivo è divertirsi a sfidare altri studenti e studentesse, imparare a risolvere i problemi.

Il PiGreco Day si festeggia il 14 marzo, una data che scritta in numeri nel calendario americano 3/14 ricorda le prime cifre della costante matematica più famosa.

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