Capitoli
- Che cosa si intende per alfabetizzazione?
- Giornata dell’alfabetizzazione: la situazione nel mondo
- Qual è il tasso di alfabetizzazione in Italia?
- Alfabetizzazione digitale in Italia
Il World Literacy Day si festeggia l’8 settembre di ogni anno dal 1965. È una giornata mondiale di grande importanza perché ci ricorda quanto l’alfabetizzazione sia fondamentale per lo sviluppo di una società istruita, evoluta e consapevole dei propri diritti e doveri.
Vediamo quali sono i dati di quest’anno e la situazione in Italia e nel mondo. 🌎
Che cosa si intende per alfabetizzazione?
Con l’aggettivo “alfabetizzato” si intende una persona in grado di leggere, scrivere e fare calcoli matematici. Queste semplici competenze fanno la differenza tra un futuro ricco di opportunità (potendo accedere alle migliori università 🎓) e una vita piena di limiti e difficoltà.
Nelson Mandela diceva:
“L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”
Ed è sicuramente così! Una popolazione analfabeta non è in grado di pensare in modo critico, non conosce i propri diritti e quindi non può fare scelte politiche consapevoli.
Per questo, la giornata mondiale dell’alfabetizzazione è un’ottima occasione per sensibilizzare anche i paesi più ricchi e sviluppati verso i problemi dei paesi più poveri e con situazioni politiche precarie.
Giornata dell'alfabetizzazione: la situazione nel mondo
Il tasso di alfabetizzazione nel mondo è ancora piuttosto basso in Africa Centrale, Asia Centrale e Meridionale e in America Latina. Secondo i dati raccolti da Unesco (rapporto del 2017), gli analfabeti nel mondo sono ancora più di 750 milioni.
Certamente la pandemia non ha aiutato, accentuando ancora di più il divario tra paesi ricchi e paesi poveri. Molti bambini nei paesi in via di sviluppo hanno perso la possibilità di andare a scuola per un lungo periodo e non hanno potuto accedere alla DAD per mancanza di mezzi.
La buona notizia è che l’ONU sta lavorando a un piano per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile) che ha come obiettivo principale garantire l’accesso a un’istruzione di qualità per tutti (bambini e adulti).
Qual è il tasso di alfabetizzazione in Italia
In Italia fortunatamente non c’è un problema di analfabetismo. Secondo i dati del censimento Istat 2019:
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il tasso di alfabetizzazione in Italia è del 99,4%.
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il livello di istruzione generale è in crescita: il 62% della popolazione tra i 25 e 64 anni ha almeno il diploma superiore e il 19,6% è laureata.
Sembrerebbe un risultato incoraggiante, se non fosse che la situazione a livello europeo è un po’ diversa, visto che l’Italia è tra i paesi con il più basso livello di istruzione in Europa.
La differenza tra Nord e Sud
Il divario tra Italia e il resto d’Europa è evidente soprattutto nelle regioni del Sud Italia (specialmente Sicilia, Puglia e Sardegna), dove il livello di istruzione rimane più basso della media nazionale.
Anche i risultati delle prove Invalsi di quest’anno avevano evidenziato una differenza tra scuole del Nord e scuole del Sud Italia.
È chiaro che il governo deve lavorare ancora molto per garantire una scuola pubblica che offra le stesse possibilità a tutti gli studenti 💪.
L’abbandono precoce della scuola
Un altro problema della scuola italiana è la dispersione scolastica (che non ha nulla a che fare con l’homeschooling 🏠). Secondo i dati raccolti da Eurostat nel 2020 il 13,1% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato gli studi prima di ottenere il diploma di scuola superiore. Un dato abbastanza preoccupante, visto che la media europea è del 9,9%.
I ragazzi che abbandonano la scuola provengono spesso da contesti sociali difficili, da famiglie in difficoltà economica, oppure scelgono consapevolmente di isolarsi dalla società (conosci gli hikikomori?).
Come combattere questo fenomeno? L’approccio migliore è quello della prevenzione. Molti paesi hanno ottenuto buoni risultati mettendo a disposizione degli alunni servizi di supporto psicologico e di orientamento scolastico.
Alfabetizzazione digitale in Italia 💻
Che ci piaccia o no, l’ultimo anno e mezzo di DAD ci ha dimostrato qualcosa l’istruzione sarà sempre più digitale. E c’è da dire che in poco tempo la scuola italiana ha fatto passi da gigante su questo fronte (non senza difficoltà 😅).
Il DESI (indice di digitalizzazione dell’economia e della società) del 2017 aveva collocato l’Italia al 25° posto su 28 paesi, evidenziando un ritardo rispetto al resto dell’Europa e ancora una volta un grande divario tra Centro-Nord e Sud.
Negli ultimi anni però, in tutte le scuole c’è stato uno sforzo comune verso l’alfabetizzazione digitale di studenti e insegnanti. Molti istituti si sono muniti di lavagne elettroniche, computer e tablet e hanno organizzato corsi di coding per bambini.
Anche se quest’anno la didattica tornerà ad essere in persona, il percorso di digitalizzazione della scuola non si arresterà di certo ed è importante che il nostro paese investa fondi ed energie per raggiungere la media europea.