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Rimedi contro l’ansia per genitori e figli

Capitoli

  1. Ansia sintomi: come si manifesta nel bambino

  2. Ansia: da cosa è dettata e quali sono le conseguenze?

  3. Ansia rimedi immediati

 

Entrare in uno stato d’ansia significa essere sopraffatti da paura e preoccupazione. I livelli d’ansia possono essere tali da arrivare a veri e propri disturbi d’ansia che possono essere risolti con la psicoterapia. Nel caso dei bambini che hanno appena iniziato a manifestare preoccupazioni eccessive, irrequieti a tal punto che ogni novità diventa una fonte di paura, ci sono dei rimedi per combattere l’ansia? Lo scopriremo insieme in questo articolo. Riconoscere i sintomi dell’ansia aiuta senz’altro a trovare i rimedi per combatterla.

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1. Ansia sintomi: come si manifesta nel bambino

Spesso usiamo la parola ansia per descrivere il nostro stato di agitazione quando ci aspettiamo una giornata tosta al lavoro o siamo incerti su alcuni risultati o appuntamenti che siano medici, lavorativi o sociali. L’ansia in realtà è qualcosa di più complesso di un’attesa. Si tratta di una paura o di uno stato di preoccupazione tale da diventare debilitante. Se un figlio soffre di disturbi d’ansia sarà un professionista a poterlo valutare, ma se soffre di episodi d’ansia, il primo a poter suonare il campanello d’allarme sei proprio tu, come genitore.

Come per il disturbo ossessivo-compulsivo o il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), possiamo partire dall’osservazione di alcuni dei sintomi tipici dell’ansia, per poi capire davvero cos’è.

 

Ansia: sintomi fisici 🤒

Prima di andare a scuola, a lezione di sport o a un’uscita con gli amici tuo figlio manifesta questi sintomi:

  • Mal di pancia con forti crampi

  • Battito accelerato

  • Disturbi gastro-intestinali

  • Affanno

  • Tremori

  • Pelle calda o fredda

È molto probabile che sia in uno stato di ansia, ossia una grandissima paura di affrontare alcune situazioni e che può sfociare in vero e proprio terrore. Frequentemente i sintomi dell’ansia si trasformano anche in tic, come il fatto di toccarsi spesso i capelli o mangiarsi le unghie, sempre in alcune situazioni che destano preoccupazione eccessiva.

 

Ansia: sintomi emotivi 😨

La preoccupazione e la paura sono senz’altro i sintomi iniziali e più evidenti dello stato di ansia. Se ti accorgi che tuo figlio si spaventa a tal punto da non voler affrontare alcune situazioni (per esempio, non vuole andare a scuola) è molto probabile che stia vivendo uno stato d’animo in cui la paura e la diffidenza frenano la sua socievolezza e curiosità.

L’ansia è impegnativa perché tiene occupata la mente dei nostri bambini e ragazzi con emozioni che partono dall’apprensione ma possono sfociare in angoscia, fissazioni e terrore.

 

Come si manifesta l’ansia nei bambini 🕵️

In genere, i bambini che soffrono d’ansia tendono a non accogliere molto volentieri i cambiamenti. Qualunque cosa scardini la routine viene vista come una potenziale minaccia da cui proteggersi attivando un meccanismo di allarme che porta a reagire in modi anche totalmente opposti:

  • Timidezza, per cercare di evitare in tutti i modi la fonte dell’ansia, che siano le relazioni sociali o il cambiamento

  • Agitazione in generale

  • Tendenza a controllare tutti i dettagli

  • Ricerca costante della protezione e della rassicurazione contro le proprie paure

 

2. Ansia: da cosa è dettata e quali sono le conseguenze?

La scienza dice che l’ansia è dettata sia da fattori genetici sia da fattori ambientali. Ci sono persone che geneticamente sono più predisposte di altre a manifestare eccessiva apprensione, diffidenza, angoscia e ad attivare una serie di meccanismi che le tengono in allerta da pericoli percepiti (che non corrispondono alla realtà). Altre arrivano a tutto questo per via dell’ambiente che le circonda: la famiglia, la scuola, gli amici ecc.

Concretamente, il cervello di una persona ansiosa vede un pericolo che lo rende insicuro. 

Le conseguenze sono che la persona è talmente assorbita dalle proprie paure che cerca di evitare i rapporti sociali all’esterno, mentre all’interno cerca in continuazione rassicurazione e protezione.

Allora cosa possiamo fare noi genitori se un bambino soffre d’ansia?

 

3. Ansia rimedi immediati

Visto che i fattori ambientali non sono altro che le persone che circondano la persona ansiosa, nel caso dei figli sono i genitori l’ago della bilancia. 

Se tuo figlio non vuole andare a scuola, ha difficoltà ad ambientarsi con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni, non riesce a gestire il passaggio dalle elementari alle medie, potresti provare a mettere in campo alcune di queste strategie (ricordandoti sempre di rivolgerti a un professionista nei casi di disturbi d’ansia).

 

Gestire le proprie emozioni 😃

Neanche per noi genitori è la cosa più facile del mondo: non sappiamo mai se e quanto farci vedere arrabbiati, preoccupati o delusi possa causare danni alla salute dei nostri figli. 

Ciò su cui concordano gli psicologi è che le emozioni non vanno soffocate: vanno affrontate. Dare un nome alle emozioni significa riconoscerle e imparare ad adottare delle strategie per poter controllare non loro, ma il comportamento che segue dopo che le abbiamo provate.

👉 Con i tuoi figli puoi creare un cartellone delle emozioni facendo delle semplici faccine da cui possono penzolare delle corde. Ognuno all’interno della famiglia può avere delle mollette da attaccare alla corda che corrisponde esattamente a come ci si sente in un dato momento.

 

Scomporre i problemi 🧱

Il desiderio di essere rassicurati e protetti, naturalmente, va ascoltato, ma non deve mai prendere il posto dei tuoi figli. Da “Accendo io la luce per te in camera perché si annidano mostri nella cabina armadio” a “Svolgo l’esercizio di italiano per te così non ti preoccupi troppo per l’interrogazione” il passo è più breve di quello che potrebbe sembrare.

Per non sostituirsi ai figli bisogna spronarli a fare un passo alla volta, rafforzando la propria autostima e riuscendo ad affrontare i piccoli e grandi turbamenti che la vita ci riserva. 

👉Prima ti accompagno nella cabina armadio stregata,👉 poi accendi tu la luce e io ti guardo e 👉 poi ci andrai da solo in camera. 

Scomporre il problema in piccoli tasselli aiuta a renderlo meno spaventoso e in qualche modo a combattere l’ansia.

 

Evitare l’evitamento

Come abbiamo capito, una delle strategie usate dalle persone ansiose è proprio quella di evitare le situazioni che generano ansia. Eppure, la socialità è l’elemento chiave per lo sviluppo e la crescita di bambini e ragazzi. Allora, come genitori, possiamo spronarli a mantenersi attivi:

  • Fare sport

  • Andare al museo

  • Uscire con gli amici (o invitarli a casa se sono piccoli)

Insomma, socializzare può essere uno dei rimedi per l’ansia perché aiuta ad affrontare la vita senza paura dell’altro, della novità.

Ricordati che combattere la tua ansia aiuterà anche a combattere quella di tuo figlio.

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