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Tuo figlio vuole iscriversi all’università e ti stai chiedendo quanto ti costerà? Le tasse universitarie sono molto variabili e non sono l’unica spesa da sostenere per far studiare un figlio. Scopri tutto quello che c’è da sapere.
Università pubblica o privata?
Ci siamo: tuo figlio ha deciso di iscriversi all’università. Se sta frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori, magari ha iniziato ad acquistare qualche libro per prepararsi al meglio ai test di ingresso da affrontare dopo l’estate, magari invece ti ha chiesto di prendere ripetizioni in qualche maniera per recuperare eventuali lacune (in quel caso c’è GoStudent!).
Le prime spese per l’università, anche se non si è ancora iscritto. È lecito dunque domandarsi: “quanto mi costerà l’università di mio figlio?” 💰 Prima distinzione da fare, preliminare a ogni ragionamento: tuo figlio sta considerando di iscriversi a un’università pubblica o a una privata?
La differenza che passa tra i due tipi di università è un po’ la stessa che c’è tra scuola pubblica e scuola privata (paritaria). Chi frequenta l’università pubblica è tenuto a pagare:
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Tassa di iscrizione (al momento dell’immatricolazione)
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Tasse annuali (ogni anno)
Mentre chi frequenta un’università privata deve mettere in conto il pagamento di una retta annuale. 🧾 Quest’ultima è a totale discrezione dell’università; come per le scuole private, anche per le università private ci possono essere notevoli differenze di costo tra una e l’altra.
Qualche esempio? L’Università Bocconi di Milano, sicuramente tra le migliori università italiane, costa circa 12000 euro l’anno, mentre la Luiss di Roma si attesta sui 9000.
Costo tasse universitarie
Scegliendo un’università pubblica dunque si elimina il costo della retta, ma rimane l’obbligo di pagare le tasse annuali per poter frequentare l’università. Come anticipato, all’atto dell’iscrizione c’è da pagare una prima tassa (la tassa regionale per il diritto allo studio) ed è necessaria una marca da bollo; l’esborso varia da regione a regione, ma possiamo quantificarlo in circa 150 euro.
Durante l’anno, poi, si pagano le tasse universitarie divise in due o tre rate. Non esiste una tabella di riferimento unica per tutte le università italiane: il costo delle tasse varia in base a Ateneo scelto e attestazione ISEE della famiglia. 👨👩👦👦
L’ISEE, ancora lui: dal momento che uno studente risulta ancora in carico ai genitori, l’ammontare delle tasse universitarie varia in base al reddito della famiglia. Ma varia in base anche alle regole che ogni Ateneo decide di fissare: non sono uguali per tutta Italia e gli Atenei hanno un margine di discrezionalità.
Le tasse annuali da pagare all’università variano dunque in base alla fascia ISEE in cui è inserita la famiglia. Federconsumatori nell’annuale indagine su quanto costano le università italiane ha scoperto ciò (indagine relativa al 2020):
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Per le prime tre fasce ISEE non ci sono grandi differenze tra Nord e Sud e tra i vari Atenei
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La tassa regionale costa invece leggermente meno al Sud che al Nord
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Le ultime due fasce ISEE (quelle con reddito più alto) pagano molte più tasse negli Atenei del Nord che in quelli del Centro e del Sud
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Le facoltà scientifiche costano più di quelle umanistiche
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L’università più cara d’Italia è l’Università di Pavia, seguita dall’Università Statale di Milano e dall’università La Sapienza di Roma
Sebbene sia impossibile indicare quanto pagherà di tasse universitarie ogni singolo studente, a causa dei molti fattori in gioco, si può indicare un massimo oltre il quale è impossibile andare. 📈 Per il 2020 l’importo massimo è stato di 4483 euro annui per uno studente di una facoltà scientifica nella più alta fascia ISEE (Università di Pavia). E il minimo? Poco meno di 500 euro annui.
Borse di studio universitarie
Esiste anche in Italia la possibilità di ridurre i costi dell’università tramite le borse di studio, 💼 anche se purtroppo bisogna dire che in Italia ne vengono erogate molto poche in confronto ad altri paesi europei e del mondo.
Chi eroga le borse di studio? Dipende. Possono essere indette ed erogate da:
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MIUR (Ministero dell’Istruzione, Univeristà e Ricerca)
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Atenei
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Regioni
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Province autonome
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Inps
I requisiti per ottenere la borsa di studio sono però sempre dello stesso tipo: ottimo profitto scolastico/universitario 🥇 e reddito medio-basso.
Quanto costa andare all’università
Immatricolazione fatta, prima rata delle tasse pagata… tutto fatto? No, purtroppo le spese per un figlio all’università non finiscono qui. 🎓 Cosa bisogna pagare oltre alle tasse?
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Trasporti per raggiungere l’università
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Libri
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Pasti fuori casa
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Eventuale alloggio per i fuori sede
I fuori sede sono un capitolo a parte, ma sappiamo che in Italia sono una rilevante percentuale della popolazione universitaria. 🏡 Una famiglia che deve mantenere un figlio che studia in un’altra città ha spese rilevanti da sostenere. Vuoi delle stime? Eccole:
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250 €/mese per un posto letto (in camera doppia)
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100-150 € di spesa alimentare/mese
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100 € di pasti fuori casa/mese
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Almeno 50 € di spese di trasporto per tornare a casa qualche fine settimana al mese
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30 € circa di bollette/mese
A questi costi vanno aggiunti gli extra. Insomma, mantenere un figlio che fa lo studente fuori sede non costa meno di 600 euro al mese e, molto spesso, molto di più. A questo costo bisogna aggiungere le tasse universitarie e l’acquisto di libri e materiali. 📚
Insomma, l’università è un investimento dunque conviene sceglierla bene, frequentarla con impegno e, magari, iniziare in anticipo a mettere da parte dei fondi dedicati a questo obiettivo.