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La guerra spiegata ai bambini

Capitoli

  1. Perché la guerra in Ucraina spiegata ai bambini
  2. La guerra in Ucraina spiegata ai bambini (o meglio dai bambini)
  3. Motivi guerra Ucraina spiegata ai bambini
  4. Guerra Russia-Ucraina spiegata ai bambini: gli errori da evitare

 

Con le notizie che ogni giorno arrivano sul conflitto in Ucraina è impossibile non parlare di guerra ai bambini. La questione vera è come parlarne, quali informazioni filtrare, come gestire le emozioni e reazioni che questa situazione genera, anche in noi adulti.

Fino a che punto bisogna proteggere i nostri figli dalle informazioni incessanti via social, televisione e passaparola sulla guerra?

Ansia e stress si sono già insinuati nella vita dei nostri figli con la complicità del Covid. Il nuovo conflitto alle porte di casa, in Europa, potrebbe acuire delle situazioni già precarie. Il modo migliore per riuscire a superare le difficoltà è parlarne con specialisti in grado di supportare genitori e figli. 

In questo articolo ti daremo un punto di vista personale, genitoriale su come parlare della guerra ai bambini e ai ragazzi, per far arrivare loro il nostro supporto di genitori.

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Perché la guerra in Ucraina spiegata ai bambini

 

Dal 24 febbraio, giorno dell’inizio dei bombardamenti sulle città ucraine da parte delle forze russe, i nostri figli sono costantemente esposti a un flusso continuo di informazioni sempre più preoccupanti e tristi sulla situazione del conflitto.

Anche chi cerca di fare di tutto per non parlarne di fronte ai bambini si sarà trovato a esprimere un giudizio, una forte preoccupazione, indignazione. I messaggi di sofferenza arrivano anche ai nostri figli.

Se hai intenzione di affrontare la questione della guerra con i tuoi bambini e ragazzi è necessario prepararti. La cosa peggiore che potresti fare è comunicare il tuo stato d’animo e l’inevitabile preoccupazione che senti senza averci prima fatto i conti. 

Prima di parlare con i tuoi bambini della guerra, affronta l’argomento con te stesso in qualità di genitore. Che cos’è per te la guerra? Che cosa sta succedendo in Ucraina? Quale pensi che sia una possibile soluzione e cosa puoi fare per portare il tuo aiuto? 

Preparati anche a ricevere domande catastrofiche del tipo “Quando scoppierà la terza guerra mondiale?”, “Quando verremo attaccati?”. 

Dopo aver schiarito i tuoi sentimenti nei confronti della guerra cerca di capire cosa pensano i bambini. 

 

La guerra in Ucraina spiegata ai bambini (o meglio dai bambini)

 

La cosa migliore è metterti all’ascolto e cercare di capire quali sono le percezioni che i tuoi figli hanno sulla guerra. Naturalmente, le loro risposte cambiano in base all’età, al momento della giornata o al carattere. Ci sono bambini che amano parlare di tutto e altri più timidi che preferiscono tenersi le informazioni per sé, soprattutto quando non sanno come gestirle.

Ho iniziato chiedendo ai miei figli di 6 e 10 anni cos’è per loro la guerra, senza entrare nello specifico della guerra in Ucraina, ma le loro risposte sono state dettate proprio dalle informazioni che finora hanno ricevuto su questo conflitto.

Una delle frasi dette dai bambini che mi hanno più colpito è stata questa: 

“La guerra è una cosa dove ci sono le persone che lottano, ma non vogliono uccidersi, lo fanno o per difendersi o per ordine, e se non lo accettano, gli viene fatta la stessa cosa.”

Questa frase mi ha fatto capire che per loro la guerra è quasi inevitabile, ma la si fa controvoglia da una parte e dall’altra.

A 10 anni le idee sono un po’ più articolate:

“La guerra in questo caso è quando i due capi di due nazioni diverse non riescono a mettersi d’accordo e quindi si limitano ad attaccare l’altro paese per ottenere quello che vogliono, senza pensare a niente e a nessuno.”

La mancanza di mediazione degli interessi divergenti di due Stati, diremmo noi adulti, porta uno dei due a cercare di risolvere la situazione con la forza, non preoccupandosi della distruzione e delle sofferenze che questo provoca.

“Per fermare la guerra, il capo di una nazione diversa interviene e manda via quello che ha scatenato la guerra. Oppure la guerra deve finire perché lo Stato stesso che ha iniziato la guerra si ferma.”

Anche sulla risoluzione del conflitto arrivano chiare indicazioni dai bambini: trovare qualcuno che faccia da mediatore e individui le responsabilità e avere una spinta interna per convincere chi ha iniziato la guerra a fermarsi.

I bambini si aspettano che ci sia un adulto autorevole che risolva la situazione, anche se in loro è molto grande la paura che il conflitto si estenda. Di sicuro, questi pensieri poco incoraggianti li sentono da noi. 

 

Motivi guerra Ucraina spiegata ai bambini

 

Se i tuoi figli sono un po’ più grandi e vuoi spiegare quali sono le ragioni alla base del conflitto Russia-Ucraina, cerca di informarti su fonti autorevoli come i siti delle organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite.

Approfondimenti su giornali, riviste specializzate e canali TV di cui ti fidi possono essere un supporto valido, ma senza sovraccaricarti. Sappiamo che questa guerra si combatte anche su una campagna di informazione che cerca di andare a favore dell’una e dell’altra parte, ma sappiamo anche che ci sono dei fatti:

  1. Il 24 febbraio 2022 la Russia ha iniziato un attacco armato contro le maggiori città ucraine: da Kiev a Chernhiv a Kharkiv ai piccoli centri diventati tristemente famosi come Bucha.
  2. Ad aprile 2022, l’esercito russo si è ritirato da molte città ucraine e ha iniziato a concentrare le offensive sulla parte sud-orientale dell’Ucraina, assediando soprattutto Mariupol.
  3. Dall’Ucraina sono fuggite circa 4,3 milioni di persone (dati UNHCR, 7 aprile 2022), mentre altre 5 milioni hanno lasciato le loro case e vivono all’interno del paese (dati OIM, 7 aprile 2022).
  4. Gli Stati Uniti e l’UE inviano aiuti all’Ucraina sotto forma di armi e aiuti umanitari: cibo, acqua, medicine, vestiti e tutti i generi che servono per mantenere in vita le persone. Hanno anche imposto sanzioni economiche alla Russia.

Ma perché è iniziata la guerra in Ucraina? 

Secondo il presidente russo Vladimir Putin, in Ucraina esiste un gruppo di nazisti che commette atti gravi contro le popolazioni del Donbas. Si tratta della regione orientale dell’Ucraina, al confine con la Russia e abitata da popoli russofoni. Dopo che nel 2014 la Russia ha annesso la Crimea, storica regione russofona sul Mar Nero che ha votato con un referendum, nel Donbas è iniziata una guerra tra separatisti filorussi, l’eserctio ucraino e milizie anti-separatiste.

Il 2014 è stato anche l’anno in cui il popolo ucraino ha manifestato per poter entrare nell’Unione europea, portando alla caduta del presidente filo-russo.

Per il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, quella con la Russia è una guerra per difendere la propria integrità territoriale, senza concedere altri pezzi del proprio stato alla Russia, e la libertà di scegliere se aderire all’UE e alla Nato, Organizzazione dell’atlantico del nord di cui fa parte anche l’Italia. La Nato nasce durante la seconda guerra mondiale per garantire agli stati membri di proteggersi tra di loro in caso vengano attaccati, ma la Russia che non ne fa parte, si sente minacciata dalla sua espansione verso l’Europa orientale.

Nel diritto internazionale l’aggressione contro un altro stato è vietato dalla Carta delle Nazioni Unite. L’unico motivo per cui si può usare la forza è per legittima difesa. Nella stessa Carta è previsto il diritto all’autodeterminazione dei popoli.

 

Guerra Russia-Ucraina spiegata ai bambini: gli errori da evitare

 

Quando spieghi le ragioni del conflitto cerca sempre di adattare la mole di informazioni che dai all’età dei tuoi figli. Cerca di capire prima cosa ne pensano loro e cosa sanno dell’argomento per poi aggiungere le informazioni che ritieni adatte a rispondere alle loro domande.

Le maggiori organizzazioni che si occupano di bambini, come Unicef e Save the Children, consigliano di non giudicare le domande più difficili. Uno degli errori da evitare è sminuire le domande dei bambini o mostrarsi eccessivamente preoccupati. 

Per quanto possibile, cerca di rassicurare i tuoi figli e spiega loro che oltre agli Stati esistono delle organizzazioni internazionali dove i paesi membri parlano tra loro e cercano di risolvere i problemi senza ricorrere alla guerra.

Sii chiaro su un punto: sta agli adulti e non ai bambini trovare una soluzione al conflitto. Questo però non vuol dire che non possano fare niente. Ci sono molte organizzazioni no profit che cercano di portare aiuto alle persone colpite dalla guerra in Ucraina e a quelle che sono riuscite a scappare. Mettere da parte dei vestiti, partecipare all’acquisto di medicinali, inviare una piccola parte della paghetta sono gesti che possono promuovere l’empatia.

Anche a scuola si può contribuire alla pace: insegna ai tuoi figli a non additare i compagni per la loro nazionalità o provenienza; insegna loro il valore del dialogo interculturale; spingili sempre a cercare di risolvere i problemi con le parole non con le mani.

La guerra in Ucraina è sicuramente più sentita dai bambini per la vicinanza geografica e culturale, per la copertura tramite i media e social network. Ascolta cos’hanno da dirti i tuoi figli in proposito e cerca di volgere al positivo, per quanto possibile, questa empatia. Per fermare la guerra in Ucraina, in Yemen, in Syria, in Etiopia e in qualunque altro paese martoriato dai conflitti, l’intelligenza emotiva e la ricerca del dialogo sono essenziali.