Capitoli
- Come sarà la scuola del futuro?
- Realtà virtuale nelle scuole, a che punto siamo
- L’apprendimento digitale tra innovazione e divertimento
Libri di scuola, merenda, astuccio e visore VR. Ti suona strano? Eppure, la realtà virtuale potrebbe concretamente far parte dei programmi didattici della scuola del futuro. Una scuola in cui la parola “metaverso” non sarà più un tabù. Scopri com’è la situazione attuale e quali benefici per l’apprendimento sono racchiusi in questa innovativa tecnologia
Come sarà la scuola del futuro?
Si fa decisamente (molto) presto a immaginare il futuro: macchine volanti, droni-corrieri, vita su Marte e visori VR ovunque. Si fa un po’ meno presto ad essere testimoni di reali passi verso il futuro nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando si parla di scuola.
La cara, vecchia, scuola: quella dei gessetti, delle lavagne in ardesia, dei grembiuli e del registro dei voti. 💯 Negli ultimi anni, va ammesso, abbiamo già assistito a notevoli cambiamenti:
- Il registro elettronico ha sostituito quello cartaceo
- La LIM ha sostituito (non in ogni classe) la lavagna tradizionale
- I libri digitali hanno affiancato i libri di testo tradizionali
- Computer, tablet e smartphone hanno fatto il loro ingresso ufficiale - e approvato - in aula
Ma questo è ancora poco rispetto ai desideri dei ragazzi italiani. Che come abbiamo visto, reclamano a gran voce una maggiore tecnologizzazione della scuola italiana. E per un buon motivo: hanno fretta di prepararsi adeguatamente al futuro!
Come dovrebbe essere, quindi, la scuola del futuro secondo i giovani della generazione Alpha e Z? Sicuramente, dovrebbe offrire esperienze di apprendimento nella realtà virtuale: il metaverso è in cima alla lista dei desideri dei ragazzi di oggi.
Un metaverso che è sinonimo di apprendimento efficace, interattività, coinvolgimento… anche per i genitori! Il 69% dei genitori italiani, come rilevato dal nostro report sul futuro dell’educazione 2023, ritiene che il metaverso sia una tecnologia valida a supporto dell’istruzione.
Realtà virtuale nelle scuole, a che punto siamo
Immagina se tuo figlio potesse studiare filosofia all’interno del Liceo di Aristotele di Atene, o passeggiare sulla Grande Muraglia cinese mentre studia la storia delle sette meraviglie del mondo moderno. 🏛️ Impossibile? Niente affatto: l’apprendimento immersivo è già possibile grazie a realtà aumentata, realtà virtuale e metaverso (e c’è chi nel metaverso crea… architetture virtuali!).
Tutte tecnologie che, ad oggi, stanno diventando ogni giorno più accessibili; non per le scuole, però, che sono ancora piuttosto lontane dalla loro adozione per l’insegnamento in aula. Eppure agli studenti italiani piacerebbe:
- Il 61% ritiene che il metaverso renderebbe l’apprendimento più divertente
- La stessa percentuale di studenti pensa che sarebbe utile per provare un eventuale lavoro prima di candidarsi
Il metaverso non sostituirà l’apprendimento tradizionale, in aula, tramite lezione frontale. 👩🏫 Però perché rinunciare a questa tecnologia a priori? Qualsiasi spunto di digital learning in grado di attivare la motivazione ad apprendere dei ragazzi è da cogliere, cosa che la scuola, oggi, non è attrezzata per fare.
GoStudent, invece, grazie a un ambiente di apprendimento personalizzato, può assecondare le aspirazioni tecnologiche dei ragazzi. Se la lezione diventa interattiva e divertente, è più facile apprendere: non lo diciamo noi, lo dice la scienza che il divertimento ha un ruolo chiave nell’apprendimento.
In cosa è diversa una lezione online?
Perché apprendere online è più coinvolgente e divertente? Il primo evidente motivo risiede nell’interattività. Torniamo all’esempio del Liceo di Aristotele di Atene e immagina se tuo figlio, mentre sente la spiegazione dell’insegnante, potesse muoversi in un ambiente virtuale dove vede ciò che gli viene spiegato a parole (magari proprio da Aristotele, come già avviene in alcuni videogiochi educativi).
Oppure, più semplicemente, può avere l’occasione di imparare guardando un video: come sicuramente sai non siamo tutti uguali e questo fa sì che abbiamo stili di apprendimento differenti. Stili che, all’interno di una classe virtuale e di un contesto di insegnamento 1-a-1 come è quello di GoStudent, possono essere assecondati e valorizzati.
L’apprendimento digitale tra innovazione e apprendimento
Un ragazzo che si diverte è un ragazzo che impara meglio e più in fretta. Ma non solo: un ragazzo che si sente sostenuto nel percorso di apprendimento è un ragazzo che ha maggiori chances di raggiungere gli obiettivi scolastici. 🎯
Sentirsi a proprio agio, poter apprendere al proprio ritmo, scegliere di studiare, in fin dei conti, nel modo che si preferisce… sono tutti aspetti che hanno un impatto enorme sul rendimento scolastico. A GoStudent facciamo tutto questo proprio grazie alla tecnologia, che nel nostro metodo ha un’importanza non secondaria.
Rimanere ancorati a vecchi modelli quando, fuori dalla finestra, il mondo viaggia a velocità supersonica rischia di rivelarsi un grosso limite per un adolescente di oggi. Che, non dimentichiamocelo, si sta preparando ad essere un protagonista della società di domani!
Società nella quale, ormai è chiaro, il metaverso e la realtà virtuale avranno un ruolo sempre più cruciale. Non per rimpiazzare tout court la vita reale, come si era inizialmente temuto; no, i nostri ragazzi non usciranno nel metaverso, si incontreranno ancora nel mondo virtuale, magari al solito parchetto. Ma con un visore VR nello zaino, pronti per la prossima sessione di apprendimento online. 🚀
La logica conseguenza di questi dati è che i nostri figli vorrebbero più tecnologia all’interno del curriculum di studi! 📱 E si badi bene di non ridurre tutto al classico “smartphone a scuola”. Gli studenti italiani hanno ben chiaro in mente cosa vorrebbero, sono consci delle sfide che il mondo del lavoro porrà loro e desiderano prepararsi adeguatamente. Ma per farlo servono insegnanti altrettanto preparati…