ALTRI CONSIGLI

Come studiare per la patente

Capitoli

  1. Come studiare per l’esame di teoria della patente
  2. Studiare la teoria da privatista
  3. Come fare meno errori nei quiz per la patente


Tuo figlio non vede l’ora di prendere il foglio rosa ma la teoria della patente lo spaventa? Ecco qualche consiglio per aiutarlo a passare l’esame senza drammi.👌

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Come studiare per l’esame di teoria della patente

 

Studiare per l’esame della patente non è solo una questione di promozione o bocciatura. Guidare è un’azione che richiede grande responsabilità e un’ottima conoscenza di norme e segnali stradali. È importante che tuo figlio (o tua figlia) studi con attenzione, non solo per passare l’esame, ma per diventare un bravo conducente.

Dal momento della presentazione della domanda, si hanno sei mesi di tempo per prepararsi all’esame. Possono sembrare tanti, ma se non si segue un piano d’azione efficace, si rischia di perdere tempo e ritrovarsi a studiare all’ultimo minuto. ⏳

Soprattutto se tuo figlio decide di prendere la patente in quinta superiore, è importante organizzare il tempo in modo da lasciare spazio anche alla preparazione per la maturità. 

L’esame di teoria per la patente B può essere svolto in due modi: iscrivendosi a un’autoscuola e seguendo le lezioni in presenza, oppure da studente privatista, cioè studiando autonomamente.

 

Studiare la teoria da privatista

 

Quali sono vantaggi e svantaggi di ottenere la patente da privatista? 🚙

Studiare la teoria da privatista: Vantaggi

Scegliendo di prepararsi all’esame da privatista si risparmia sulle lezioni di teoria in autoscuola, il cui costo va normalmente dai 300 ai 400 euro (senza contare la tariffa di circa 200 euro per l’iscrizione all’autoscuola). 💸

Un altro vantaggio consiste nell’essere liberi di organizzare lo studio autonomamente, senza l’obbligo di frequentare lezioni in presenza.

Studiare la teoria da privatista: Svantaggi

D’altro canto, l’inconveniente per chi decide di fare la patente da privatista è dover svolgere le pratiche per la presentazione della domanda di ammissione all’esame autonomamente 📝. Nulla di troppo complesso, ma certamente affidare la procedura burocratica a un’autoscuola rende il tutto più semplice e scorrevole.

Inoltre, prepararsi all’esame di teoria con l’aiuto di un insegnante esperto e di una classe di compagni offre sicuramente un valore aggiunto. In classe ci si confronta su argomenti poco chiari, domande ambigue dei test, incomprensioni: insomma, non si studia da soli ma con il supporto di un gruppo.

Se tuo figlio sceglie la strada della preparazione autonoma, puoi supportarlo in vari modi:

  • Aiutalo a trovare la giusta concentrazione, lontano da tv e distrazioni varie 📺 

  • Consigliagli di tenere un diario dell’apprendimento, dove organizzare lo studio per tappe ed obiettivi.

  • Prenota qualche ora di lezione con un tutor privato, così che possa confrontarsi con un insegnante riguardo agli argomenti in cui si sente più incerto.

 

Come fare meno errori nei quiz della patente

 

Prima di tutto, un piccolo ripasso di come è strutturato l’esame teorico per la patente B:

👉 Si tratta di un test a computer composto da 40 domande a risposta diretta (vero o falso). Il tempo a disposizione per svolgere l’esame è di 30 minuti totali e il massimo numero di errori consentiti è quattro.

Veniamo ora alla strategia di studio vera e propria: qual è il modo migliore per arrivare al giorno dell’esame preparati e sicuri?

Affrontare un argomento alla volta

A primo impatto, il manuale di teoria per la patente può fare paura: è un volume corposo e ricco di informazioni anche molto tecniche (come la composizione del motore o la terminologia relativa alle assicurazioni).

Il segreto per non farsi prendere dall’angoscia è affrontare un capitolo alla volta, appuntando le informazioni più importanti o anche costruendo delle mappe mentali che facilitino il ripasso.

Una volta completato un capitolo si passa ai quiz relativi all’argomento studiato. I quiz ufficiali si possono trovare online o sull’app Quiz Patente Ufficiale.

Prendere nota degli errori

Ogni volta che si svolge un quiz è buona regola trascrivere le domande sbagliate in un quadernetto, accompagnate dalle relative risposte corrette. L’azione di scrivere aiuta la memorizzazione e, alla fine, ci si ritrova con un quaderno che contiene tutte le domande più spinose, perfetto per ripassare prima dell’esame.

Cronometrare la prova

I motivi per cui tanti ragazzi vengono bocciati all’esame teorico per la patente sono principalmente due: l’ambiguità di alcune domande (che sembrano indovinelli da risolvere) e il poco tempo a disposizione.

Come detto sopra, la prova è composta da 40 quesiti da risolvere in soli 30 minuti. Per abituarsi a svolgere l’esame nelle tempistiche ufficiali è necessario usare un cronometro ⏱ e misurare la propria velocità di risposta alle domande.

Trovare un compagno di studio

Svolgere la patente da privatista non significa necessariamente studiare da soli. Un compagno o un gruppo di studio potrebbero aiutare tuo figlio a sentirsi più sicuro e a chiarirsi eventuali dubbi. In fondo, due teste sono meglio di una! 💪

Puntare a zero errori

Anche se per essere promossi all’esame di teoria sono tollerati fino a quattro errori, l’obiettivo di tuo figlio deve essere non commetterne alcuno. Più quiz riuscirà a portare a termine senza errori, più si sentirà sicuro di sé e pronto ad affrontare l’esame vero e proprio. 🚀

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