ISTRUZIONE SUPERIORE

Come diventare Au Pair (guida pratica)

Capitoli

  1. Cosa fa l’Au Pair
  2. 5 requisiti per fare la ragazza alla pari
  3. Come diventare ragazza alla pari (i 6 passi)

 

Trasferirsi all’estero come ragazza (o ragazzo) alla pari è un’occasione d’oro per migliorare l’inglese, viaggiare e guadagnare una “seconda famiglia”. Hai deciso di prendere al volo questa opportunità? ✈️ In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere per diventare Au Pair, come trovare una famiglia ospitante e cosa aspettarsi una volta arrivati nel paese di destinazione.

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Cosa fa l’Au Pair

 

L’Au Pair è una ragazza o un ragazzo che si trasferisce all’estero per un periodo di tempo più o meno lungo (in genere 6 mesi o un anno) e lavora come babysitter per una famiglia in cambio di vitto e alloggio. Viene chiamata spesso anche “ragazza alla pari” e il termine è al femminile perché, essendo un lavoro che richiede di accudire i bambini, la maggior parte delle famiglie ospitanti predilige una Au Pair donna. Nonostante questa sia la tendenza generale, nulla vieta anche ai ragazzi di candidarsi per questa posizione. 🚀

Responsabilità dell’Au Pair

Il compito dell’Au Pair è quello di badare ai bambini della propria famiglia ospitante, accompagnandoli a scuola, preparandogli il pranzo, aiutandoli a fare i compiti e occupandosi di tutto ciò che riguarda la loro giornata. 🌤

Normalmente, la ragazza (o il ragazzo) alla pari vive nella stessa casa della famiglia, ma ha una sua stanza privata. Le ore totali di lavoro non possono superare per contratto le 30 a settimana e il weekend rimane libero. La famiglia ospitante fornisce all’Au Pair vitto e alloggio gratuitamente più una paghetta mensile che si aggira attorno ai 400 euro. 

Portate a termine le ore di lavoro settimanali, l’Au Pair è libero di sfruttare il tempo rimanente come meglio crede: uscire con gli amici, esplorare la città e i suoi dintorni, migliorare la propria conoscenza linguistica. Insomma, godersi a pieno la sua esperienza di vita all’estero.

 

✅ L’Au Pair deve:

  • Prendersi cura dei bambini della famiglia ospitante (giocare insieme a loro, aiutarli con i compiti)
  • Accompagnare i bambini a scuola e ad attività pomeridiane 
  • Lavare i vestiti dei bambini
  • Preparare i pasti dei bambini
  • Riordinare e pulire le stanze dei bambini e le aree gioco

❌ L’Au Pair NON deve:

  • Pulire la casa (ad eccezione delle camere dei bambini e della propria stanza personale)
  • Fare il bucato per tutta la famiglia
  • Cucinare per i genitori (solo i pasti dei bambini sono di responsabilità dell’Au Pair)
  • Occuparsi di altri bambini estranei alla famiglia


5 Requisiti per fare la ragazza alla pari

 

 

Quali sono i requisiti necessari per partire come ragazza alla pari? C’è da dire che alcuni possono cambiare a seconda del paese scelto e dell’agenzia alla quale ci si affida per organizzare l’esperienza. In ogni caso, però, ci sono certe caratteristiche che un Au Pair deve sempre possedere.

1. Avere tra i 18 e i 30 anni

Quasi tutte le destinazioni per Au Pair fuori e dentro l’Europa hanno come requisito aver raggiunto la maggiore età 🔞. Ci sono però delle eccezioni: Austria, Belgio, Finlandia e Inghilterra accettano nel programma anche i 17enni.

2. Conoscere almeno le basi della lingua inglese (o di quella parlata nel paese ospitante)

Per partire come Au Pair non è necessario essere bilingui. Se vuoi fare la ragazza alla pari in un paese anglofono 🇺🇸, l’inglese imparato a scuola dovrebbe essere sufficiente per riuscire a comunicare con i genitori e i bambini della famiglia ospitante.

Se però credi sia il caso di incrementare la tua preparazione scolastica (non è mai un male!), ricorda che puoi sempre fare affidamento sui tutor GoStudent, esperti nell’insegnamento delle lingue straniere.

3. Amare il lavoro con i bambini

Un Au Pair di norma passa metà giornata cinque giorni a settimana in compagnia del figlio (o dei figli) della famiglia ospitante, perciò, anche se amare i bambini non è obbligatorio, sicuramente è altamente consigliato. Non è necessario avere esperienza pregressa come babysitter o aiuto-compiti, ma certamente è un vantaggio, sia per avere maggiori possibilità di venir scelti da una famiglia, sia per essere preparati a svolgere il lavoro.

4. Avere un diploma di scuola superiore

Alcuni paesi come Francia, Danimarca, Cina e Stati Uniti richiedono che gli Au Pair abbiano ottenuto almeno una qualifica scolastica prima di partire 🎓. Requisito tuttavia non universale, visto che Regno Unito, Svezia, Spagna e Irlanda accettano studenti non ancora diplomati.

5. Avere una fedina penale pulita

Da genitore, sai bene che la parola chiave per chi desidera lavorare con i bambini è affidabilità. Devi essere consapevole di questo, e assicurarti di mantenere la tua fedina penale pulita.

💎 Bonus: non fumare 🚬 ed essere in possesso di una patente di guida 🚙 non sono caratteristiche necessarie per partecipare al programma, ma aumentano considerevolmente la possibilità di essere scelti come Au Pair.

 

Come diventare ragazza alla pari (i 6 passi)

 

Pianificare un’esperienza all’estero come Au Pair va fatto con cura ed attenzione al dettaglio. Dalla scelta dell’agenzia, alla stesura del proprio profilo online, alla selezione della famiglia ospitante. Ecco una guida passo passo per essere sicuri di non tralasciare nulla. 👌

1. Fare un corso lingua base

Come abbiamo detto sopra se vuoi fare la ragazza alla pari è importante conoscere almeno l'ABC della lingua del paese ospitante. Un corso di lingua online potrebbe essere la soluzione ideale per acquisire (o rispolverare) solide basi linguistiche.

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2. Scegliere (o non scegliere) un’agenzia

Agenzia o non agenzia? Questo è il dilemma. Non tutti gli Au Pair italiani hanno organizzato la propria esperienza allo stesso modo, alcuni hanno cercato delle famiglie autonomamente, attraverso i siti web appositi, e altri hanno deciso di affidarsi a un’agenzia. Qual è il metodo migliore? Ovviamente la risposta è soggettiva e dipende dalle necessità personali di ognuno.

La grande differenza tra usare un’agenzia e organizzare il proprio soggiorno autonomamente è che le agenzie offrono un servizio di assistenza e tutela, per cui, se ad esempio ti trovassi male con la tua famiglia ospitante, potresti richiedere all’agenzia un rematch ed essere ricollocato in una nuova famiglia.

Inoltre, ci sono alcuni casi in cui organizzare il soggiorno tramite un’agenzia è obbligatorio, come per gli Stati Uniti, la Svizzera e i Paesi Bassi.

Molti ragazzi decidono di usare un misto tra le due risorse: sfruttano le piattaforme online di matching come AuPairWorld o AuPair.com e, una volta trovata la famiglia che fa per loro, si appoggiano a un’agenzia per organizzare il viaggio.

👉 Alcuni esempi di agenzie:

  • Cultural Care
  • WEP

3. Compilare il profilo Au Pair

Per cercare una famiglia ospitante sui siti di abbinamento è necessario prima di tutto compilare il proprio profilo Au Pair, inserendo i propri dati e la propria descrizione. 

Perché il profilo risulti accattivante, è bene compilare tutti gli spazi e dare il maggior numero di informazioni su se stessi. L’onestà è fondamentale: eventuali bugie servirebbero solo a creare contrasti con la famiglia ospitante e a rovinare l’esperienza. 

È utile specificare nel profilo quante ore a settimana si desidera lavorare, qual è la fascia di età dei bambini che si vuole accudire e altre eventuali richieste.

4. Contattare le famiglie ospitanti

Dopo aver completato il profilo è il momento di cercare la famiglia che ti ospiterà durante l’esperienza all’estero. Il primo passo è quello di sfogliare i profili delle varie famiglie presenti sulla piattaforma e cercare quelle più idonee alle proprie esigenze. Una volta selezionate almeno 3/5 famiglie si può iniziare a contattarle per organizzare una chiamata conoscitiva

Quali domande fare durante la chiamata? Tutte quelle che vengono in mente. Molto meglio essere meticolosi, piuttosto che lasciare aree grigie che possono portare a futuri malintesi.

Alcuni argomenti da discutere con la famiglia sono:

  • L’ammontare della paghetta settimanale 💰
  • Il tipo di alloggio a disposizione (stanza, bagno personale, ecc…)
  • Le ore di lavoro richieste e i compiti da fare in casa
  • Quale lingua si parla in casa e quale parlare con i bambini (spesso le famiglie bilingui inglese-italiano cercano una Au Pair che parli in italiano con i bambini)
  • Eventuali attività pomeridiane dei bambini (sport, danza, teatro, ecc…) ⛹️‍♂️
  • Com’è la città in cui si andrà a vivere e in particolare la zona in cui abita la famiglia (accertarsi che non sia una zona pericolosa e che ci siano supermercati, farmacie e altri negozi raggiungibili anche senza un mezzo personale)

5. Prepararsi alla partenza

Una volta presi accordi con la famiglia ospitante, è il momento di fare le valige 🧳! Ma prima, occorre accertarsi di avere tutti i documenti necessari:

  • Contratto Au Pair
  • Passaporto ed eventuale visto (è necessario ad esempio per entrare negli Stati Uniti e in Australia)
  • Tessera dell’assicurazione sanitaria (nel caso di viaggi all’interno dell’UE basterà portare con sé il tesserino sanitario)
  • Patente internazionale (se disponibile)

6. Una volta a destinazione

Ha inizio l’avventura! Sarai in un paese straniero, dove si parla una lingua straniera e ospite a casa di una famiglia che conosci solo tramite videochiamata. Ti stanno venendo i brividi? 😅 Un po’ di ansia è perfettamente normale, ma tieni presente che, se ci sarà un qualsiasi problema, potrai recedere dal contratto di lavoro semplicemente dando due settimane di preavviso e tornare a casa. I casi in cui questo succede in realtà sono molto pochi, molte di più sono le recensioni positive di migliaia di ragazzi e ragazze che hanno trascorso un anno da Au Pair che gli ha arricchito la vita.

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