Capitoli
- Cos’è Squid Game?
- Perché tuo figlio conosce Squid Game?
- Squid Game: perché preoccuparsi
- Squid Game: perché non bisogna allarmarsi
- Cosa fare se tuo figlio “gioca” a Squid Game
Squid Game 🦑 ha recentemente raggiunto un nuovo record, diventando la serie tv più vista della storia di NETFLIX, superando serie blasonate del calibro di Stranger Things o La Casa di Carta. Sono più di 111 milioni gli spettatori che si sono fatti incuriosire da questa serie che è diventata, a tutti gli effetti, uno dei fenomeni virali del 2021. Ma non si parla di Squid Game solo per i grandi numeri che è riuscito a raggiungere. In Italia si è acceso l’allarme emulazione: sono tantissimi gli episodi di violenza che coinvolgono bambini e adolescenti che hanno provato a riproporre alcuni dei giochi visti in tv. 😨
Ma perché tuo figlio è così affascinato da Squid Game? Come gestire questo allarme emulazione? Vediamo come bisogna comportarsi di fronte a questo nuovo fenomeno. 👇
Cos’è Squid Game?
Se ne parla tantissimo a causa delle numerose segnalazioni riguardanti bambini e adolescenti che hanno preso ispirazione dai “giochi pericolosi” visti nella serie e per il recente lancio di una petizione online per chiedere di bloccarne lo streaming, ma sappiamo veramente di cosa parla Squid Game? 🤔
Prima di concentrarci sull’”allarme emulazione”, cerchiamo di capire cosa ci racconta questa serie tv: stiamo parlando di un telefilm sud coreano composto da nove episodi dalla durata media di 50 minuti ciascuno, disponibile dal 17 settembre 2021 su NETFLIX. La trama ruota intorno al personaggio di Seong Gi-hun, padre divorziato e sommerso dai debiti, che accetta di prendere parte a una misteriosa competizione, con la possibilità di guadagnare un’ingente somma di denaro. In cosa consiste questa competizione? Il protagonista, assieme ad altri 455 disperati, parteciperà a una serie di giochi infantili della tradizione coreana: ad ogni eliminazione, vengono aggiunti 100000000₩ (circa 74.387,03€) al montepremi finale. 💰 Ben presto, Seong Gi-hun e gli altri 455 concorrenti scopriranno che “essere eliminati” significa essere letteralmente “fatti fuori” dalla competizione 😲 per mano di un gruppo di guardie armate che si distinguono per un look diventato già iconico: tuta rossa con cappuccio e maschera nera con simboli geometrici (⬜ ⚪🛆) che definiscono le gerarchie.
Squid Game conta diversi elementi che possono risultare accattivanti agli occhi di un bambino: le ambientazioni (colorate e luminose), la musica e i giochi competitivi. In particolare, sono due i giochi di cui si fa un gran parlare, perché sono più spesso oggetto di emulazione: un-due-tre stella e ddakji. Se il primo non ha bisogno di presentazioni, visto che immaginiamo tu ci abbia giocato almeno una volta nel corso della tua infanzia, il secondo è ovviamente poco familiare alla cultura occidentale. Il ddakji si presenta come un duello 1:1, dove, a turno, bisognerà provare a ribaltare un cartoncino ripiegato poggiato a terra, lanciandone un altro dall’alto in basso.
Questo gioco è spesso replicato nelle nostre scuole con l’utilizzo di righelli o astucci. Si tratta di due giochi innocenti ai quali, tuttavia, si aggiunge una componente violenta: nel caso del ddakji, proprio come nella serie tv, il perdente riceve uno schiaffo in pieno viso, mentre, in un-due-tre stella, ad ogni eliminazione viene simulata un’esecuzione o, anche in questo caso, viene dato uno schiaffo. ✋
Perché tuo figlio conosce Squid Game?
Ti sei mai chiesto come faccia tuo figlio ad aver visto Squid Game? Eppure si tratta di una serie disponibile esclusivamente in lingua originale sottotitolata (o doppiata in inglese). È davvero possibile che abbia passato quasi 9 ore davanti alla televisione o allo schermo di un PC a guardare un telefilm in lingua coreana? 🤓 E se ti dicessimo che, con ogni probabilità, tuo figlio non ha mai visto Squid Game?
Partiamo dal presupposto che, quando un fenomeno diventa virale, è difficile restarne distanti. Se ora accendessi il telefono e provassi a navigare su qualsiasi social network, noteresti quanto questo sia tappezzato di meme o gif che riprendono scene clou o eventi cardine di Squid Game. E diciamo che non è poi così difficile trovare siti o forum in cui vengono caricati i video delle scene più cruente della serie tv. Insomma, quando un fenomeno diventa tanto capillare quanto Squid Game, è difficile trovare un modo per proteggere tuo figlio da questi contenuti. Anche perché, per quanto tu sia attento a tenerlo lontano da programmi violenti e nonostante tu abbia scrupolosamente impostato il parental control su ogni dispositivo, è impossibile pensare che rimanga completamente estraneo a un fenomeno di cui tutti parlano.
Hai mai provato a fare un giro tra i video in tendenza su Youtube? Molto probabilmente, scorrendo tra i vari contenuti, troverai una montagna di video nei quali centinaia di youtuber cercano di emulare le gesta dei personaggi della serie o creano sketch comici nei quali ridicolizzano alcune scene del telefilm.
Molti di questi video ripropongono i vari giochi visti nella serie coreana sotto forma di challenge e, sebbene questi contenuti non siano classificati come “violenti”, danno a tuo figlio un facile accesso a quello che è il mondo narrativo di Squid Game, aumentando il suo interesse verso questa serie tanto citata dai suoi idoli della rete. E non è difficile immaginare che le stesse challenge e gli stessi giochi proposti dai suoi youtuber preferiti, vengano emulati assieme ai propri amici.
Molto probabilmente, al di là dei colori sfavillanti, della musica accattivante e dei giochi adrenalinici, tuo figlio è molto confuso su cosa sia realmente Squid Game. È vero, ci troviamo davanti ad un telefilm in cui ricorrono spesso scene crude e sanguinose, ma si tratta anche di una serie tv che affronta tematiche molto delicate e profonde, cercando di denunciare alcune problematiche sociali che colpiscono la Corea del Sud. 😞
Strappare dei pezzi da quella narrazione e riproporli su Youtube o TikTok senza dare la stessa profondità che la serie cerca di dare, rende queste scene un po’ fini a se stesse. Puoi ben immaginare la differenza tra raccontare la disperazione di un gruppo di uomini e donne che decide di affrontare un gioco mortale perché non riesce più a far fronte ai propri debiti e un video di 10 minuti nel quale due ragazzi si sfidano a ddakji e dove il perdente paga la penitenza prendendo uno schiaffo.
Squid Game: perché preoccuparsi
Marvin Zuckerman, psicologo americano molto attivo nella ricerca sulle basi neurobiologiche della personalità, introdusse il concetto di sensation seeking, che potremmo tradurre in “ricerca di forti emozioni”. Questa definizione si riferisce alla predisposizione degli individui a correre rischi pur di poter provare sensazioni nuove ed intense. Sebbene la ricerca di sensazioni forti non sia un’esclusiva di infanzia e adolescenza, è facile dedurre quanto bene questo tipo di etichetta si applichi a queste fasi.
Stiamo parlando di due età in cui ci si vuole spingere oltre i propri limiti: da una parte abbiamo un’infanzia in cui i bambini vedono un parco giochi come un campo di addestramento militare, 🎖️ dall’altra abbiamo l’adolescenza dei selfie estremi, 🤳 delle corse in motorino, 🛵 delle challange che mettono a rischio la propria salute fisica. Insomma, tuo figlio si trova in una fase nella quale non ha ancora ben chiaro quale sia il pericolo associato al rischio: sembrerà strano, ma nel corso dello sviluppo non si è ancora consapevoli dei limiti del proprio corpo e, proprio con questi comportamenti estremi, cerca di capire fin dove possa spingersi.
Diciamo che Squid Game rende estremo qualcosa che, normalmente, non lo è. Trasformare 1-2-3 stella in un gioco più adrenalinico nel quale, in caso di sconfitta, si riceve una punizione fisica, permette a tuo figlio di entrare in contatto con sensazioni forti.
Ma tuo figlio è davvero in grado di capire quali siano i limiti oltre i quali non ci si può spingere? In questi casi, scoprire che tuo figlio adotta comportamenti estremi, può aprire a forti preoccupazioni: molto probabilmente, lui non ha la stessa percezione del pericolo che ha un adulto ed è importante che tu riesca a fargli capire perché non si debba andare oltre certi limiti. Il rischio dato dall’essere esposti a contenuti violenti senza contesto, come nel caso di Squid Game, è di normalizzare la violenza e di far pensare che adottare un comportamento aggressivo sia qualcosa di legittimo e accettabile per risolvere un problema.
Squid Game: perché non bisogna allarmarsi
Per Squid Game vale la solita domanda che emerge quando si parla di giovani e violenza nei media: il consumo di contenuti violenti può rendere tuo figlio aggressivo? Diciamo che, facendo riferimento ai numerosi studi che hanno cercato di mettere in chiaro questo tema, la risposta è essenzialmente “no, non esiste questo rischio”. Ovviamente, dobbiamo tenere conto del proverbiale “ma”: i contenuti violenti non rendono i bambini aggressivi, ma esistono dei fattori di rischio che vanno tenuti in considerazione.
A quali fattori ci stiamo riferendo? Parliamo della personalità del ragazzo, del contesto sociale in cui vive e del livello di violenza presente nel proprio ambiente familiare 👉 un bambino con un temperamento aggressivo o un ragazzo che cresce in condizioni socio-economiche particolarmente difficili, potrebbe essere influenzato dal costante consumo di media che usano una narrazione violenta. Il che, tuttavia, è ben diverso dal dire: il contenuto violento causa l’aggressività.
Ognuno è sensibile a determinati stimoli sulla base di quella che è la propria personalità, la propria esperienza, il proprio vissuto e, proprio per questo motivo, è inutile cercare un nesso diretto causa-effetto.
Sappiamo quanto l’idea che tuo figlio possa essere coinvolto in episodi violenti possa fare paura. C’è, innanzitutto, il legittimo timore che possa farsi male e, proprio per questo motivo, è importante saper monitorare e capire quanto questi giochi vadano oltre.
Tuttavia, i giochi di fantasia “violenti” rappresentano da sempre un modo attraverso il quale i bambini mettono alla prova la propria forza fisica e i propri limiti ed è proprio attraverso questo tipo di attività che imparano a controllare la propria aggressività. Oggi siamo concentrati sugli effetti che Squid Game può avere su bambini e ragazzi di questa generazione, ma, prima che esistesse la televisione, i giovani passavano i pomeriggi a giocare a fare la guerra.
Squid Game fornisce un nuovo modo di giocare alla guerra simulata: è giusto intervenire se la violenza supera determinati limiti, ma è importante non spaventarsi o allarmarsi davanti all’aggressività di tuo figlio. Tieni conto che quest’ultimo potrebbe semplicemente trovarsi in una fase nella quale sta ancora cercando di imparare a gestire questa sua parte di sé e, proprio per questo motivo, è rischioso stigmatizzare la sua aggressività come qualcosa di “non giusto”. Prova, piuttosto, ad aiutarlo a comunicare le proprie emozioni, a capire che cosa sia l’aggressività, cosa significhi “far male a qualcun altro” e di come sia importante saperla tenere sotto controllo da soli. 💕
Cosa fare se tuo figlio “gioca” a Squid Game?
Se mai ti capitasse di vedere tuo figlio tornare a casa con dei lividi causati da una partita a ddakji, prima di allarmarti e cercare un modo per impedirgli di avere accesso ad altri contenuti tratti da Squid Game, cerca di parlare con lui e prova a capire perché abbia preso parte a un gioco così violento. Ragionate insieme sulle emozioni e sulle sensazioni che si provano a essere soggetto e oggetto di comportamenti aggressivi.
Ma cosa fare se questa moda di emulare Squid Game non accennasse a fermarsi? Come detto in precedenza, molto spesso bambini e adolescenti hanno accesso a determinati media solo per via secondarie.
Magari tuo figlio ne ha sentito parlare da un amico o ha visto un estratto di pochi secondi mentre scorreva tra i video di TikTok. Magari è stato coinvolto in uno di questi “giochi” senza nemmeno sapere di cosa si stesse parlando. Per quanto tu possa essere stato attento, molto probabilmente il tuo ragazzo ha già avuto modo di vedere alcune delle scene più violente della serie. A questo punto, la cosa più importante da fare è “dare un senso alla violenza”. Cosa significa?
“Dare un senso alla violenza” vuol dire cercare di dare una maggior profondità al contenuto truculento a cui ha avuto accesso tuo figlio.
Se hai dato un’occhiata alla trama della serie tv, avrai capito che in Squid Game la violenza non è fine a se stessa: attraverso le scene più sanguinose ed esplicite, questo telefilm vuole avanzare una critica sociale e farci vedere da vicino quanto sia profonda la disperazione dei suoi protagonisti. È importante che tu sia in grado di trasmettere a tuo figlio questo tipo di messaggio e che tu riesca a fargli capire che, al di là delle scene più brutali, c’è ben altro.
Magari, se tuo figlio è già adolescente, puoi provare a guardare la serie con lui. D’altro canto, se ha già avuto modo di vedere alcuni degli episodi più crudi della serie, non c’è sicuramente il rischio che questi lo possano turbare. Potrebbe essere un buon modo per fargli capire che quei giochi non sono così “divertenti” come pensava. 🙇♀️