ISTRUZIONE SUPERIORE

Come si calcolano le tasse universitarie

Capitoli

  1. Quanto costa (in media) l’università in Italia?
  2. Quali sono le tasse da pagare all’università?
  3. Come si calcolano le tasse universitarie?
  4. Quali sono le fasce di reddito ISEE
  5. Come risparmiare sul costo dell’università
  6. Cosa succede se non paghi le tasse universitarie?
  7. Sconti per studenti

 

Hai deciso di iscriverti all’università in Italia e vuoi sapere quanto ti costerà? Vediamo insieme quanti e quali costi dovrai sostenere nel tuo primo anno di studio e, soprattutto, quali sono i modi per risparmiare sulle tasse universitarie.university-students (2)

Quanto costa (in media) l’università in Italia?

 

Quanto costa l’università pubblica in Italia? La risposta a questa domanda non è uguale per tutti, ma dipende da diversi fattori. Per esempio: andrai all’università nella tua città o sarai un fuori sede? Il tuo nucleo familiare ha un ISEE maggiore o minore di 30.000 euro? Sceglierai una facoltà umanistica o scientifica? Studierai in uno dei migliori atenei italiani o ti accontenterai di quello più vicino a casa?

Tutti questi elementi contribuiscono a determinare quanti soldi spenderai per frequentare l'università. 💸

Secondo i dati raccolti da Federconsumatori nel 2020, le università del Nord Italia sono in media più costose di quelle del Sud (con l’Università di Pavia al primo posto per l’ammontare delle tasse).

Studiare al Nord è più caro anche per i fuori sede, visto che la città di Milano è quella con gli affitti per studenti più alti, seguita da Roma, Bologna e Firenze.

Un altro aspetto da considerare è che, in genere, le facoltà scientifiche risultano più costose di quelle umanistiche (è anche vero però che le lauree più pagate in Italia sono di tipo scientifico, tecnologico e ingegneristico). 🎓

Non esistono quindi solo le tasse da calcolare, ma tutto l’insieme di ciò che significa frequentare l’università, che comprende anche:

  • Libri e materiali per lo studio
  • Trasporto da/all'università
  • Alloggio, costo della vita e spostamenti per gli studenti fuori sede.

 

Quali sono le tasse da pagare all’università?

 

Le tasse da pagare per iscriversi e frequentare l’università sono di due tipi.

Tassa di iscrizione

È un’unica rata obbligatoria per tutti da pagare al momento dell’iscrizione all’ateneo. Si tratta della tassa regionale per il diritto allo studio e di 16 euro di imposta di bollo (di norma ammonta a 156 euro totali).

Tasse di frequenza

Le tasse di frequenza si dividono in 2 o 3 rate annuali da pagare nei mesi di febbraio e marzo (ma il periodo e il numero di rate varia in base all’ateneo). Queste tasse non sono uguali per tutti ma cambiano a seconda dell’ISEE dello studente.

✳️ Che cos’è l’ISEE e come si calcola? ISEE significa Indicatore della Situazione Economica Equivalente. È il metodo usato in Italia per misurare la situazione economica di un nucleo familiare. Per calcolare l’ISEE è necessario recarsi all’INPS o nei centri centri di assistenza fiscale (CAF) e presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

 

Come si calcolano le tasse universitarie

 

Le tasse universitarie, quindi, variano in base al reddito, ma cosa significa nel concreto? 

Ogni università decide quanto sarà l’importo per fascia di reddito da far pagare ai propri studenti. Le fasce di reddito si riferiscono all’ISEE della famiglia dello studente (o dello studente stesso nel caso di studenti lavoratori non più a carico della famiglia).

Tutto dipende quindi dall’ISEE del proprio nucleo familiare e dalle rate decise da ogni ateneo. Occorre perciò fare sempre riferimento alla segreteria dell’università prescelta. Normalmente sul sito web di ogni università c’è la possibilità di fare una stima delle tasse da pagare grazie a un calcolatore automatico. 🧮

 

Quali sono le fasce di reddito ISEE

 

Vediamo ora quali sono le fasce di reddito ISEE e la percentuale di riduzione sulle tasse universitarie corrispondente.

  • Con ISEE inferiore a 20.000 euro esonero totale dalle tasse universitarie
  • Con ISEE tra 20.000 e 22.000 euro riduzione delle tasse dell’80%
  • Con ISEE tra 22.000 e 24.000 euro riduzione delle tasse del 50%
  • Con ISEE tra 24.000 e 26.000 euro riduzione delle tasse  del 30%
  • Con ISEE tra 26.000 e 30.000 euro riduzione delle tasse dal 20% al 10%

⚠️Attenzione: se non presenti il tuo ISEE all’università in tempo utile sarai collocato nella fascia di reddito più alta e dovrai quindi pagare l’importo massimo di tasse.

Chi ha un ISEE inferiore a 20.000 euro e si iscrive al primo anno di università non deve pagare le tasse. Negli anni successivi però, anche con lo stesso ISEE, per usufruire dell’esenzione totale dovrà dimostrare di aver conseguito almeno il numero minimo di CFU (crediti formativi) richiesti. Ciò significa che lo studente esonerato dovrà dimostrare di frequentare l’università con impegno. 💪 

 

Come risparmiare sul costo dell’università

 

Anche se non rientri nella fascia di reddito ISEE più bassa e quindi non hai diritto all’esenzione, ci sono altri modi per ridurre il costo dei tuoi studi universitari. Sapevi, ad esempio, che se prendi 100 alla maturità potresti avere diritto al primo anno di università gratis? 🥳

Borse di studio

È possibile ridurre i costi dell’università richiedendo una borsa di studio regionale 🧳. Ogni regione mette a disposizione alcune borse di studio per studenti meritevoli e con reddito medio/basso.

L’assegnazione avviene tramite concorso. I bandi sono pubblicati solitamente a luglio e le graduatorie escono ogni anno verso ottobre/novembre. Anche in questo caso, è bene avere pronta la propria dichiarazione ISEE.

Oltre alle regioni, altri enti che erogano borse di studio sono:

  • Le università stesse
  • L’INPS
  • Enti privati
  • Fondazioni pubbliche (come la Banca d’Italia)
  • Il MIUR

Esenzioni dalle tasse universitarie

Abbiamo visto che gli studenti con un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro sono esenti dalle tasse universitarie, ma esistono anche altre soluzioni per frequentare l’università gratis.

✳️ Esenzione dalle tasse universitarie per merito: tutte le università garantiscono esenzioni o riduzioni delle tasse per gli studenti più meritevoli, ma ogni ateneo ha regole diverse sull’argomento. In generale, chi ha diritto all’esenzione per merito sono gli studenti che:

  • Hanno superato la maturità con voto 100 o 100 e lode
  • Hanno ottenuto il massimo dei CFU previsti per l’anno accademico
  • Hanno discusso la tesi di laurea entro il termine previsto dal proprio ordinamento.

✳️ Esenzione dalle tasse universitarie per disabilità: gli studenti con un’invalidità uguale o superiore al 66% non devono pagare le tasse universitarie. Anche i ragazzi con un’invalidità minore (dal 33% al 65%) hanno diritto ad un esonero parziale a patto che rientrino in determinate fasce di reddito ISEE. 

Detrazioni delle tasse universitarie

Cosa è possibile detrarre dalle spese universitarie? 💰Per esempio il costo dell’alloggio per gli studenti fuorisede. Le spese di locazione si possono infatti detrarre fino a 2.633 euro, ma solo se lo studente è residente a 100 km dal comune in cui ha sede l’università. Nel caso in cui lo studente viva in una zona montana e disagiata la distanza si riduce a 50 km.

Anche le spese relative ai test di ingresso per i corsi a numero chiuso sono detraibili al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi.

Rimborso delle tasse universitarie

Nel caso di pagamenti doppi o non dovuti si può richiedere il rimborso delle tasse universitarie, basterà scaricare dal sito dell’ateneo i moduli necessari, compilarli e inviarli alla segreteria studenti.

👉 È possibile ottenere un rimborso delle tasse versate se si rinuncia agli studi? La risposta è no, purtroppo, una volta iscritti al corso di studi (indipendentemente dal fatto che si abbiano sostenuto esami oppure no), l’università non concede nessun rimborso delle tasse già pagate. 

 

Cosa succede se non paghi le tasse universitarie?

 

Come abbiamo visto, esistono fortunatamente diversi modi per ridurre i costi universitari. Borse di studio, detrazioni ed esenzioni per merito permettono anche agli studenti con reddito molto basso di accedere a un’istruzione superiore. 

 

Cosa succede però se ci si trova improvvisamente in difficoltà economica e non si possono pagare le tasse universitarie? 😰

Se si tratta solamente di un ritardo nei pagamenti basterà saldare il debito con l’università pagando eventuali more. Generalmente l’importo delle more cresce parallelamente al ritardo nel versamento delle tasse (ad esempio 30 euro per chi paga 15 giorni dopo la scadenza, 60 euro per chi paga 30 giorni dopo).

Se invece il ritardo si protrae per molto tempo l’ateneo può decidere di effettuare il blocco della carriera universitaria. Questo significa che lo studente non potrà né sostenere esami né tantomeno laurearsi fino a quando non avrà saldato il suo debito con l'università.

 

Sconti per studenti

 

Un altro modo per risparmiare sulle spese universitarie è quello di usufruire dei tanti sconti per studenti. Molte volte gli universitari non sono del tutto a conoscenza di tutte le agevolazioni che hanno a disposizione grazie alla loro tessera studenti.

Eccone alcune:

  • Sconti sui biglietti del treno
  • Sconti sull’iscrizione in palestre, centri sportivi e piscine
  • Sconti sui biglietti di entrata a teatro e al cinema
  • Sconti sui pasti in mensa e altri luoghi di ristorazione

Trenitalia punta ad agevolare gli studenti fuori sede fornendo il 20% di sconto sui biglietti dei treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity e ICN.

Anche sugli acquisti tecnologici gli studenti universitari vantano alcune agevolazioni: Apple, ad esempio, ha un intero settore (Apple store education) dedicato agli universitari, con prezzi agevolati per l’acquisto di computer e altri supporti utili allo studio. 💻

Anche Samsung offre agli studenti uno sconto del 50% per l’acquisto tv, smartphone, tablet, pc e laptop.

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