Capitoli
1. Che scuola scegliere dopo le medie: i numeri del tecnico e del professionale
2. Perché scegliere l’istituto tecnico: indirizzi
3. Come scegliere l’istituto professionale
4. Come scegliere la scuola superiore: genitori e figli a confronto
Se tuo figlio non sa che scuola scegliere dopo le medie e non ha alcuna intenzione di iscriversi al liceo scientifico, classico o linguistico (per cui abbiamo scritto un'altra guida) non è la fine del mondo. Ti stai forse dimenticando di un’altra opzione per le scuole superiori, anzi altre due: iscriversi a un istituto tecnico e frequentare un istituto professionale. Che differenza c’è tra il tecnico e il professionale? Saranno due buoni indirizzi e cosa fanno i ragazzi dopo le superiori? La parola ai numeri, anche per scardinare qualche pregiudizio.
1. Che scuola scegliere dopo le medie: i numeri del tecnico e del professionale
Ci sono due fattori che peseranno moltissimo sulla scelta delle superiori di tuo figlio:
- Il fattore genitore (sì, proprio tu!)
- Il fattore amici
Se vogliamo che i ragazzi facciano una scelta consapevole, seguendo davvero le proprie inclinazioni, senza perdere di vista la realtà e il mercato del lavoro, è importante che noi genitori per primi riusciamo a dare una risposta ad alcuni dubbi che ci attanagliano sulle scuole superiori, soprattutto quando si parla di istituti tecnici e professionali.
Se vuoi aiutare tuo figlio a scegliere le scuole superiori, neutralizza i due fattori e cerca più informazioni per capire meglio il sistema scolastico italiano, fugare dubbi e perplessità, a partire dalle domande più frequenti.
Quali sono le scuole superiori più scelte?
Il liceo è il tipo di scuola superiore scelto da quasi 6 studenti su 10 (56,3% secondo i dati del Ministero per l’istruzione, Miur); seguono gli istituti tecnici con 3 ragazzi su 10 e gli istituti professionali con 1 studente su 10.
Questi numeri ci dicono che gli studenti italiani di terza media preferiscono i licei agli istituti tecnici e professionali. I numeri, però, ci dicono anche che ci sono tendenze diverse a, seconda della zona geografica:
- Nel Centro-Sud quasi il 35% dei ragazzi sceglie gli istituti tecnici e professionali
- Al Nord più del 47% degli studenti frequenta un istituto tecnico o professionale
Con l’istituto tecnico si può lavorare?
Visto che la maggior parte delle industrie si concentra nel Nord, in particolare Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, sembra chiaro che chi vuole entrare nel mondo del lavoro preferisce iscriversi all'istituto tecnico.
Rispetto ai licei, infatti, gli istituti tecnici e professionali hanno l’obiettivo di preparare i ragazzi a entrare immediatamente nel mondo del lavoro dopo aver completato la scuola dell’obbligo.
Secondo un’indagine condotta nel 2020 da Almalaurea, a un anno dal diploma lavora il 55,4% dei diplomati professionali, il 44,3% dei tecnici e il 26,3% dei liceali.
I diplomati tecnici e professionali si iscrivono all’università?
Questo vuol dire che chi si iscrive al tecnico o al professionale poi non si iscrive all’università?
In realtà non è proprio così e le identità tecnico/professionale= lavoro e liceo=università non sono ferree. Molti ragazzi dei tecnici e professionali vanno all’università, anche se in misura ridotta rispetto ai ragazzi del liceo e non tutti i liceali continuano a studiare.
Secondo Alma Laurea questa è la percentuale degli studenti che si iscrivono all’università dopo un anno dal diploma di maturità:
- Il 66,4% dei diplomati al liceo
- Il 38,6% dei diplomati del tecnico
- Il 19,2% dei diplomati del professionale
All’istituto tecnico sono tutti maschi?
Un altro dato singolare dell’istituto tecnico è che ci sono più ragazzi che ragazze (7 a 3), a differenza dei licei. Ma questo aspetto degli istituti tecnici e professionali cambierà quando nell’educazione delle bambine si farà più attenzione alle materie STEM che includono scienza, tecnologia, ingegneria e matematica!
Prima di vedere gli altri grandi cambiamenti in serbo per gli istituti tecnici e professionali, cerchiamo di capire quali sono i loro punti di forza e quali indirizzi può scegliere tuo figlio.
2. Perché scegliere l’istituto tecnico: indirizzi 🛠️
L’obiettivo dell’istituto tecnico, secondo il Miur, è offrire solide basi scientifiche e tecnologiche per aiutare gli studenti a inserirsi nel mondo del lavoro. Il che è un grande vantaggio in un paese essenzialmente manifatturiero come l’Italia, dove c’è bisogno di personale specializzato.
Ecco perché gli istituti tecnici, prevedono due indirizzi, economico e tecnologico, a loro volta suddivisi in percorsi di specializzazione. Quella che segue è una panoramica degli indirizzi e dei loro sbocchi lavorativi.
Amministrazione, finanza e marketing
Permette di lavorare come tecnici di contabilità, bilancio ma anche nelle assicurazioni e nella comunicazione.
Turismo
L’obiettivo è creare tecnici in grado di valorizzare il grande patrimonio artistico e culturale che ci circonda.
Meccanica, meccatronica, energia
Siamo nel ramo tecnologico, per chi ha la passione per le macchine, l’energia e l’ambiente. Uno dei possibili sbocchi lavorativi è il ruolo di tecnico e montatore meccanico.
Trasporti e logistica
Se manca personale esperto in logistica e trasporti, ci possono essere grandi ripercussioni sull’economia.
Costruzioni, ambiente e territorio
Questo indirizzo è l’ideale per lavorare nella sicurezza sul lavoro, nell’edilizia o proseguire gli studi in ingegneria.
Elettronica e elettrotecnica
Forma tecnici specializzati in impianti elettronici, robotica automatizzazione.
Informatica e telecomunicazioni
Il presente e futuro di un mondo digitalizzato non può fare a meno di tecnici informatici.
Grafica e comunicazione
Il percorso per lavorare come grafici, pubblicitari.
Chimica, materiali e biotecnologia
Prepara gli operatori tecnici che supportano i laboratori chimici e industriali.
Sistema moda
Il made in Italy senza tecnici della confezione, della produzione e del settore calzaturiero non potrebbe funzionare.
Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
Per gestire i processi di trasformazione del cibo nelle industrie.
Come vedi, gli indirizzi del tecnico sono legati al tessuto produttivo italiano, ma sappiamo che più di 4 ragazzi su 10 continuano gli studi universitari o presso un Istituto tecnico Superiore, ITS.
👉 A proposito, il governo ha annunciato 1,5 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2020-2025 per riformare istituti tecnici, professionali e ITS rendendoli ancora più adatti a formare i tecnici, soprattutto in ambito ambientale e informatico.
3. Come scegliere l’istituto professionale 🧵
Gli Istituti professionali hanno la particolarità di preparare gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro dopo 3 anni di studio, anche perché prevedono diverse ore di laboratorio pratico. Chi vuole continuare, ottiene il diploma valido per entrare all’università, come qualunque altro indirizzo di scuola superiore.
Mentre l’istituto tecnico è più legato all’industria, l’istituto professionale abbraccia tutte le arti e mestieri che non richiedono la laurea, dal cuoco all’ottico, dalla cultura all’assistenza sociale. Per capire che lavoro può fare tuo figlio, date un’occhiata agli 11 indirizzi di studio:
- Agricoltura e gestione delle risorse forestali
- Pesca e produzioni ittiche
- Industria e artigianato per il Made in Italy (ad es. ceramica)
- Manutenzione e assistenza tecnica
- Acque e risanamento ambientale
- Servizi commerciali
- Enogastronomia e ospitalità alberghiera
- Servizi culturali e dello spettacolo
- Sanità e assistenza sociale
- Odontotecnico
- Ottico
Tra le scuole superiori, gli istituti professionali sono quelli che destano un po’ più di preoccupazione, perché si ha il più ampio tasso di abbandono scolastico e universitario. La percentuale dei ragazzi che lavora dopo il diploma è però la più alta, con punte del 67% a tre anni dal diploma.
4. Come scegliere la scuola superiore: genitori e figli a confronto
Riassumiamo alcuni punti per poter dare delle indicazioni a tuo figlio, quando chiederà il tuo supporto nella scelta delle scuole superiori 👪:
- I licei sono pensati per offrire una solida cultura umanistica e scientifica per poi iscriversi all’università.
- Gli istituti tecnici e professionali sono adatti a chi vuole entrare nel mondo del lavoro.
- Quattro ragazzi su 10 degli istituti tecnici si iscrivono all’università oppure a un ITS.
- La differenza tra istituto tecnico e professionale è che il tecnico è più indirizzato al lavoro nell’industria e il professionale nelle arti e mestieri artigianali.
- Ci sono più ragazzi che ragazze nei tecnici, ma le cose stanno cambiando!
- È vero, la maggior parte degli studenti preferisce il liceo, anche perché si ha più tempo per decidere cosa fare da grandi.
Il consiglio che ti diamo, se tuo figlio non sa che scuola superiore scegliere è quello di ascoltare le proprie inclinazioni. Se sta pensando di scegliere un istituto tecnico, andate insieme agli open day, visitate i locali della scuola, confrontate le scuole su Scuola in Chiaro. Per il professionale, cercate di osservare il lavoro che svolgono le persone intorno a voi, o lascia che si ispiri a un personaggio celebre (pensiamo a qualche cuoco o artigiano della moda e non solo).
Il messaggio più importante che deve passare è che qualunque tipo di scuola superiore scelga è fondamentale acquisire le competenze avanzate in italiano, matematica e conoscere le lingue straniere. Con questo bagaglio di base potrà affrontare con serenità ogni situazione di vita, lavoro e qualsiasi percorso universitario.