Capitoli
- Le origini del carnevale
- Breve storia del carnevale in Italia e nel mondo
- Storia di carnevale in sequenza: Arlecchino
Il carnevale, come lo festeggiamo da secoli in Italia, è una festa popolare che precede la quaresima, i quaranta giorni prima di Pasqua. Mentre durante il carnevale ci si traveste e si mangia a volontà, soprattutto il martedì grasso, durante la quaresima, che inizia con il mercoledì delle ceneri, si osserva il digiuno e non si mangia per niente la carne.
Per i bambini, il carnevale è innanzitutto un momento di festa in maschera da condividere con gli amici, rincorrendosi tra coriandoli e festoni, frappe e castagnole. Ma quali sono le vere origini del carnevale? È una festa cristiana o pagana? Perché le persone si mascherano e perché il carnevale cambia data?
Partiamo dalla data e dalle origini.
Le origini del carnevale
La caratteristica del carnevale è che non solo non ha una data fissa, ma non ha neanche un chiaro inizio.
La data del carnevale dipende, infatti, da quella della Pasqua perché si festeggia nelle nove domeniche prima che cada il passaggio (pesach in ebraico).
Il culmine del carnevale è tra giovedì e martedì grasso, la giornata che precede il mercoledì delle ceneri dopo la quale inizia la quaresima. In diversi paesi, il carnevale inizia dal giorno dopo l’epifania, il 6 gennaio, per concludersi il martedì grasso.
Anche se dipende dalla Pasqua, il carnevale non è una festa religiosa!
Quando nasce il carnevale?
In realtà non si sa. L’unica cosa certa è che da sempre gli uomini e le donne onorano la divinità con doni e feste. Nell’antica Grecia, per esempio c’erano le Dionisie, feste dedicate a Dioniso, il dio del vino, e durante le quali si rappresentavano opere comiche, come nel carnevale medioevale.
A proposito, lo sapevi che c’è un tempio di Dioniso anche a Pompei?
Nella Roma antica, c’erano i Saturnali, delle feste dedicate a Saturno e che sancivano l’inizio dell’inverno, con il solstizio del 21 dicembre. Prevedevano una serie di riti, feste e scambi di doni, anche scherzosi. 🎁
Ciò che accomuna queste feste è il divertimento sfrenato, quasi senza regole e senza distinzione tra i patrizi e i plebei, i civili e i membri dell’esercito romano. L’uso del travestimento e della maschera serviva proprio a nascondere l’appartenenza sociale delle persone e in qualche modo a renderle tutte uguali, stravolgendo anche solo per pochi giorni l’ordine sociale.
Inoltre, i preparativi di queste feste sancivano un momento di collaborazione tra i cittadini e un periodo di pace o almeno di spensieratezza! 🥳
Breve storia del carnevale in Italia e nel mondo
Quando nel 313 d.c. l’imperatore Costantino impose il cristianesimo come l’unica religione di stato dell’Impero romano, molte feste pagane vennero proibite dalla nascente Chiesa.
Le persone, però, continuarono a celebrare alcune feste pagane e i Saturnali, a metà tra il Natale e il carnevale, furono in qualche modo inglobati tra le usanze cristiane. Nonostante non sia una ricorrenza ufficiale, come la Pasqua o il Natale, il carnevale è tutt’oggi accettato socialmente come un periodo di svago prima della quaresima.
In tutta la penisola italica e nelle regioni dell’Impero continuarono a essere celebrate feste in maschera. Il carnevale continuava a essere un momento in cui prendere in giro i potenti della città, fare scherzi, ballare, mangiare e naturalmente travestirsi!
Nel 1575 a Padova nacque la Commedia dell’arte, una forma di teatro comica che contribuì a far nascere alcune delle maschere di carnevale più conosciute in Italia. Facendo delle scene comiche e improvvisate, il padrone, detto il Magnifico, e il servo, lo Zanni, ne combinavano di tutti i colori facendo divertire il pubblico.
Dalla figura dello Zanni, il servo pasticcione o furbo, nacquero i personaggi di Arlecchino e Pulcinella. Il Magnifico è invece simile al Pantaleone, una tipica maschera veneziana.
Il Carnevale di Venezia è sicuramente uno dei più famosi al mondo e uno dei più antichi d’Italia. Nacque formalmente nel 1296 quando nella Repubblica di Venezia, il giorno prima della quaresima, fu proclamata una festa pubblica. I festeggiamenti iniziavano dal giorno dopo Natale e continuavano con balli, maschere e i personaggi della Commedia dell’arte riformati da Carlo Goldoni che introdusse un copione e rese il linguaggio degli Zanni meno colorito.
Ma quando si parla di carnevale, non si può non citare quello di Rio de Janeiro, in Brasile. Come ci è finito il carnevale in giro per il mondo? Sicuramente tramite l’espansione degli stati europei durante la colonizzazione. I Francesi, per esempio, hanno portato il carnevale a New Orleans, negli Stati Uniti, e nelle Antille.
Come con il Carnevale di Rio de Janeiro, questo momento di festa era l’unico in cui non si facevano differenze tra schiavi e padroni e i popoli nativi o di origine africana erano liberi di far risuonare i propri tamburi 🥁 e le proprie danze.
Storia di carnevale in sequenza: Arlecchino
Uno dei personaggi più conosciuti e amati del carnevale è Arlecchino.
Questa è la sua storia. 🎭
Per festeggiare il carnevale, la maestra chiese ai bambini di farsi cucire un bellissimo vestito dalle proprie madri. Erano tutti molto contenti di mascherarsi e non facevano altro che parlare del proprio vestito; tutti tranne Arlecchino.
I compagni gli chiesero da cosa si sarebbe mascherato, ma lui rispose che non avrebbe avuto un vestito di carnevale perché i suoi genitori erano troppo poveri per comprare la stoffa. Il giorno dopo, ogni compagno di classe portò ad Arlecchino un pezzetto del proprio vestito.
La mamma di Arlecchino, che era una bravissima sarta, mise insieme tutti i pezzetti colorati e gli realizzò un vestito di carnevale unico!
Grazie alla generosità dei suoi compagni e alla bravura della mamma, Arlecchino poté indossare il vestito di carnevale più bello e colorato della classe!