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Mese del Disability Pride: come, quando e perché dovremmo festeggiarlo

Se giugno è il mese dell'orgoglio LGBTI+, luglio è il mese dell’orgoglio disabile.

Nato negli Stati Uniti, il Disability Pride ha acquisito visibilità e forza grazie ai social network. 

In Italia sono presenti circa 3,1 milioni di persone con disabilità, che lottano ogni giorno per i propri diritti e per l'accesso a una vita dignitosa. 

 

Capitoli

  1. Che cos'è il Disability Pride? 
  2. Che aspetto ha la bandiera del Disability Pride?
  3. Quando è il Mese dell'orgoglio disabile
  4. La realtà degli studenti con disabilità nelle scuole

 

Che cos'è il Disability Pride? 

 

Che pena quel ragazzo che non può camminare…”. “Poverina quella bambina con la sindrome di down…”.

Si tratta di pensieri ricorrenti 💭 che sorgono a tutti noi spinti da sentimenti di pietà. Eppure questi pensieri non sono di aiuto per rimuovere le barriere sociali dibattute dal Disability Pride. Uno dei messaggi promossi in questo mese è proprio quello di evitare un linguaggio abilista e pietistico: la disabilità fa parte della società civile e non si tratta di qualche cosa di “vergognoso” o “pietoso”.

Per superare tutto ciò è importante cambiare la percezione delle persone nei confronti della disabilità e promuovere la convinzione che la disabilità è uno dei tanti aspetti della nostra società. 

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Che aspetto ha la bandiera del Disability Pride?

 

La bandiera della disabilità rappresenta tutte le persone con una o più disabilità. I suoi colori sono l'oro, l'argento e il bronzo, rappresentanti i tre principali tipi di disabilità: fisica, mentale e sensoriale.

bandiera-disabilità

Tuttavia, nel 2019, Ann Magill decise di creare la bandiera del Disability Pride. Una bandiera che non solo rappresenti i diversi tipi di disabilità, ma che comunichi anche l'orgoglio disabile.

Dalle parole di Ann Magill: “Via via che cresco, la questione dei diritti delle persone con disabilità è sempre di importanza maggiore.

Questo da quando partecipai alla "celebrazione" locale del 20° anniversario dell'American with Disabilities Act nel 2010, e rimasi fortemente delusa per il fatto che la celebrazione fosse confinata nel seminterrato dell'Indipendent Living Center regionale, invece che fuori in pubblico. Volevo una bandiera dell'orgoglio per le persone con disabilità.

Dopo il massacro nella casa di cura Tsukui Yamayuri En a Sagamihara, in Giappone, quando diciannove persone disabili furono assassinate e ventisei ferite (perché disabili, per confessione dello stesso assassino), fui spinta a progettare una vero e propria bandiera, invece di desiderare di averne una.

Questo è il design che mi è venuto in mente e questa mattina (4 giugno 2019) ho ufficialmente rinunciato a tutte le rivendicazioni di copyright su questa bandiera e l'ho registrata sotto l’International Public Domain.

La bandiera originale presentava un fulmine colorato in toni molto accesi su sfondo nero. Il design però presentava colori così saturi che lo rendeva non facile da osservare per le persone affette da epilessia.

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Nel 2021, quindi, si decise di modificare questa prima versione scegliendone una con toni molto meno accesi e cambiando la saetta in una banda colorata diagonale. Questo modello presenta sei colori rappresentanti sei diversi aspetti della disabilità:

🔴 La linea rossa rappresenta la disabilità fisica

🟡 La linea gialla rappresenta la neurodivergenza

⚪ La linea bianca rappresenta le disabilità invisibili o non diagnosticate

🔵 La linea blu rappresenta la disabilità mentale 

🟢 La linea verde rappresenta la disabilità sensoriale

La striscia diagonale vuole indicare la barriera che le persone con disabilità incontrano quotidianamente.

Lo sfondo nero è un omaggio alle vittime di violenze e abusi da parte di persone con disabilità.

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Quando è il Mese dell'Orgoglio Disabile? 

 

L'iniziativa è nata una decina di anni fa negli Stati Uniti e, grazie alla rapida diffusione dei social network, è riuscita gradualmente a espandersi in tutto il mondo. 

In Italia il primo Disability Pride si tenne nel 2015 con il nome di Handy Pride, organizzato da Carmelo Comisi, fondatore del Disability Pride Italia

 

La realtà degli studenti con disabilità nelle scuole italiane

 

Il concetto di inclusione scolastica fu introdotto negli anni ‘90 con l’obiettivo di creare un modello didattico inclusivo con l’integrazione degli alunni con disabilità. Superare l’idea di “normalità” è la chiave di questo progetto, passando alla visione di classe come entità caratterizzata da individui singoli con bisogni diversi.

Secondo il report sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità (2020/2021) sono stati registrati più di 300 mila alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane. Nonostante questo numero in crescita, +2% rispetto all’anno precedente, le scuole italiane non presentano ancora i requisiti necessari all’inclusività. Sono infatti assenti segnali visivi, acustici e tattili, fondamentali per agevolare la mobilità degli alunni con disabilità sensoriali o strumenti tecnologici che possano favorire l’inclusione scolastica.  

La strada da percorrere è ancora lunga, ma la speranza è che con il Disability Pride si possa accrescere la consapevolezza. ✨

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