Capitoli
- Chi ha scritto I Promessi Sposi?
- Quando sono stati scritti I Promessi Sposi?
- Che tipo di romanzo è I Promessi Sposi?
- Che tipo di narratore è Manzoni?
- Quanti capitoli ha I Promessi Sposi?
- Come iniziano I Promessi Sposi?
- Chi sono i personaggi de I Promessi Sposi?
Che genere di romanzo è I Promessi Sposi? Chi è don Rodrigo? E l’Innominato? In questo articolo rispondiamo ad alcune domande frequenti su I Promessi Sposi, riguardanti trama, personaggi e ambientazione storica.
Chi ha scritto I Promessi Sposi?
Tutti sanno che Alessandro Manzoni ha scritto I Promessi Sposi, ma su di lui non si conosce molto. Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, suo nonno è Cesare Beccaria, importante filosofo e giurista dell’Illuminismo milanese. Alessandro riceve a sua volta una formazione illuminista, ma la sua scrittura si spinge poi verso la corrente del Romanticismo. 💘
Ne I Promessi Sposi ritroviamo infatti molti degli ideali tipici degli scrittori romantici:
- L’amore per la patria
- La ricerca di giustizia
- L’ideale di libertà
Alessandro è attivo in politica e partecipa al progetto dell’unità d'Italia diventando senatore nel 1860. Il suo contributo più importante per lo stato italiano è il suo romanzo I Promessi Sposi, che concorre alla nascita di una lingua unitaria nazionale. Manzoni infatti scrive il romanzo in un fiorentino letterario semplificato (più simile al parlato), così da renderlo comprensibile per il popolo, ancora in gran parte analfabeta.
Alessandro Manzoni muore a Milano nel 1873.
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Quando sono stati scritti I Promessi Sposi?
I Promessi Sposi sono stati scritti in tre diverse versioni. 📚
La prima versione è quella che Manzoni scrive tra il 1821 e il 1823, si tratta di un manoscritto mai pubblicato con il nome di “Fermo e Lucia”.
Nel 1824 Manzoni inizia a rielaborare lo scritto, modificandolo soprattutto nella lingua, e nel 1927 pubblica per la prima volta il romanzo con il titolo “Gli sposi promessi”.
Nel 1842 esce la seconda edizione del libro, con il titolo definitivo “I promessi sposi”, si tratta della versione più diffusa e letta anche al giorno d’oggi.
Che tipo di romanzo è I Promessi Sposi?
Se vogliamo individuare il genere letterario di appartenenza del libro possiamo dire che I Promessi Sposi è soprattutto un romanzo storico, perché racconta le vicende di personaggi reali e immaginari all’interno del contesto storico del ‘600. Il romanzo è infatti ambientato in Lombardia tra il 1628 e il 1630, durante la dominazione spagnola in Italia.
🎓 I Promessi Sposi può però essere considerato anche un romanzo di formazione, perché all’interno della storia si può notare l’evoluzione di uno dei personaggi principali (Renzo), che affronta sfide, viaggi e situazioni difficili crescendo, cambiando e maturando.
🧶 Si può anche dire che I Promessi Sposi sia un romanzo filosofico, perché affronta spesso il tema della Divina Provvidenza: il volere divino che fa da filo conduttore tra gli eventi del racconto.
👉 Tieni a mente che I Promessi Sposi è il primo romanzo della letteratura italiana!
Che tipo di narratore è Manzoni?
Manzoni è un narratore onnisciente. Ciò significa che:
- Il narratore è al corrente di tutto ciò che riguarda la storia
- Conosce fatti passati o che devono ancora accadere
- Conosce le emozioni e i pensieri più intimi dei personaggi
C’è da specificare che Alessandro Manzoni non si identifica come autore del romanzo, ma finge di aver trovato un manoscritto risalente al ‘600 che decide di riscrivere ed editare, modificandone il linguaggio altrimenti troppo difficile da leggere.
Questo espediente letterario ci porta ad avere due narratori: l’autore anonimo del manoscritto e Manzoni, che riscrive il testo commentando vicende e personaggi con una buona dose di ironia e critica. 🤭
Quanti capitoli ha I Promessi Sposi?
I Promessi Sposi è composto da 38 capitoli. La trama del romanzo viene normalmente suddivisa in 7 macrosequenze:
- Capitoli 1-8 - Inizio della storia
- Capitoli 9-10 - La monaca di Monza
- Capitoli 11-17 - Renzo a Milano
- Capitoli 18-24 - Lucia e l’Innominato
- Capitoli 25-26 - Lucia torna a casa
- Capitoli 27-30 - La guerra e la carestia
- Capitoli 31-38 - Conclusione
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Come iniziano I Promessi Sposi?
Il romanzo inizia con una frase diventata celebre nella letteratura italiana: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall’altra parte;”.
Qui, Manzoni descrive il luogo geografico reale in cui è ambientata la storia: il paesino di Pescarenico nei dintorni di Lecco, sul lato meridionale del lago di Como.
✳️ Curiosità: pur trattandosi di un’opera scritta in prosa, l’inizio dei Promessi sposi è in metrica. La frase “Quel ramo del lago di Como” è un novenario, struttura metrica usata di solito in poesia.
Chi sono i personaggi de I Promessi Sposi?
Renzo e Lucia Promessi Sposi
Renzo Tramaglino e Lucia Mondella sono i protagonisti principali de I Promessi Sposi. Si tratta di due semplici ragazzi di campagna umili e onesti.
🤵♂️ Renzo è un ragazzo dal cuore buono ma dal carattere irruento. A causa di questo suo lato irascibile si trova spesso nei guai, a volte in situazioni davvero complesse, come quando viene ricercato dalla polizia ed è costretto a scappare a Bergamo. È un personaggio dinamico perché subisce una grande trasformazione, passando da giovane ingenuo a uomo consapevole.
👰♀️ Lucia è il simbolo della purezza d’animo. Contrariamente a Renzo, il suo personaggio è statico e le sue caratteristiche rimangono costanti per tutto il racconto. Lucia è buona, compassionevole e devota, la sua semplice presenza riesce a calmare Renzo anche nelle situazioni più difficili e addirittura a convertire un uomo malvagio come l’Innominato.
Don Rodrigo Promessi Sposi
Don Rodrigo è l’antagonista del romanzo, un signorotto che sfrutta il suo potere per sottomettere i più deboli. Si invaghisce di Lucia e vuole conquistarla più per una scommessa con il cugino (il conte Attilio) che per vero interesse. È la personificazione del male, in tutta la storia non cambierà mai e non si pentirà mai dei suoi atti malvagi. Alla fine del libro saranno Renzo e Lucia a perdonarlo per i suoi misfatti.
Don Abbondio Promessi Sposi
Don Abbondio è il curato di Pescarenico. È il primo personaggio ad entrare in scena nel racconto ed anche quello più preso di mira dall’ironia manzoniana. Il narratore infatti descrive don Abbondio come un uomo mediocre, codardo, egoista e a tratti comico.
Sarà lui, sotto minaccia di don Rodrigo, a rifiutarsi di celebrare il matrimonio di Lucia e Renzo.
Agnese Promessi Sposi
Agnese è la mamma di Lucia, una vedova che impersona la saggezza popolare. Ha il ruolo di aiutante dei protagonisti, fa di tutto infatti per mettere al sicuro Lucia e aiutare Renzo, al punto da proporre un piano per far sposare i due giovani di nascosto.
Fra Cristoforo Promessi Sposi
Un altro aiutante dei giovani promessi sposi è Fra Cristoforo: un frate con alle spalle una storia di violenza che lo ha portato a pentirsi e a dedicare la sua vita alla difesa dei deboli e degli oppressi.
Perpetua Promessi Sposi
Perpetua è la serva di don Abbondio, una popolana dal carattere forte ma anche estremamente impicciona e pettegola. È lei a rivelare a Renzo che a ostacolare il suo matrimonio è stato don Rodrigo.
La figura di Perpetua è diventata così popolare dopo l’uscita del romanzo che ora tutte le donne che lavorano come domestiche a casa di un prete vengono chiamate così (conosci questa figura retorica? Si chiama antonomasia).
L’Innominato Promessi Sposi
L’Innominato è uno dei personaggi chiave del romanzo. Manzoni ce lo presenta come un uomo malvagio, che per tutta la vita non ha fatto altro che fare del male. Al contrario di don Rodrigo però, l’Innominato si pente dei suoi peccati, chiede perdono a Dio e si converte, passando dalla parte dei buoni della storia. Attraverso la figura dell’Innominato Manzoni vuole dimostrare che anche il più malvagio degli uomini può redimersi e iniziare una nuova vita se decide di affidarsi alla divina provvidenza. 😇
Gertrude Promessi Sposi
A Gertrude, detta anche “la monaca di Monza”, Manzoni dedica ben 3 capitoli del suo romanzo. Si tratta di una giovane donna costretta dal padre a diventare suora contro la sua volontà. Gertrude è vittima degli eventi e della sua incapacità di opporsi al padre che la porta a vivere una vita triste e repressa.
Il suo personaggio è ispirato a una donna realmente esistita: Marianna de Leyva, monaca del ‘600, coinvolta in alcune terribili vicende di cronaca del tempo.
Don Ferrante Promessi Sposi
Don Ferrante è un personaggio secondario ne I Promessi Sposi, ma merita comunque un accenno perché attraverso di lui Manzoni lancia una forte critica agli intellettuali del ‘600. Don Ferrante è un erudito, un uomo colto che però non ragiona, ma impara semplicemente a memoria senza farsi domande. Non ha bisogno di lavorare perché è nato ricco e per lui lo studio è solo un modo per riempire giornate altrimenti noiose. Manzoni condanna questo tipo di cultura fine a se stessa e non al servizio degli altri.
Tutte le immagini di questo articolo sono a cura di Francesco Gonin, via Wikimedia Commons.