ECONOMIA, TREND EDUCATIVI

Paghetta: è giusto o no darla ai propri figli? (una guida pratica)

Capitoli

  1. Paghetta settimanale o mensile
  2. L'utilità della paghetta
  3. L'indagine di GoStudent e N26
  4. Quanto dare e quando cominciare
  5. Le regole d'oro della paghetta

Tuo figlio ti ha chiesto la paghetta e hai balbettato una risposta che non era né un sì né un no? Nessun problema: capita a tutti i genitori prima o poi! Ecco perché occorre conoscere pochi e semplici concetti alla base di questo importante strumento educativo, prima di stabilire se e quanto dare di paghetta a tuo figlio.

paghetta guida pratica monete e pianta

Paghetta settimanale o mensile, ecco quello che devi sapere

È giusto dare la paghetta ai figli? Questa è una domanda che prima o poi ogni genitore è costretto a porsi. E anche tuo figlio, stanne certo, arriverà da te con la fatidica richiesta - se non l’ha già fatto!

Meglio dunque farsi trovare pronti: in questo articolo troverai le risposte a tutti i tuoi dubbi sulla paghetta per i bambini. Giusto o no darla? Quanto dare e quando iniziare? Cosa comprende la paghetta?

L’educazione finanziaria è un tema importante, tanto che ne parla anche la Costituzione Italiana: l’art. 47, infatti, tutela il diritto al risparmio di ogni cittadino. L’Associazione Bancaria Italiana ha dato vita a un programma per l’educazione finanziaria nelle scuole, che include diversi strumenti didattici che possono essere usati anche a casa: un buon punto di partenza per introdurre l’argomento in famiglia.

Paghetta ai figli: è davvero utile?

Partiamo dalla domanda principale: la paghetta data ai figli è uno strumento utile ai fini educativi? Non c’è dubbio: sì! Già Maria Montessori molti anni fa, del resto, sosteneva l’importanza per i bambini di sviluppare autonomia e indipendenza.

E l’intento della paghetta è proprio questo: educare bambini e ragazzi alla gestione dei soldi e a percepire il valore delle cose, imparando a fare scelte autonome. Questo ci porta a stabilire due importanti punti fermi:

🎁 La paghetta non è un premio

Si tratta di uno strumento educativo, non di un premio da dare perché tuo figlio si è comportato bene. La paghetta non va meritata, è un diritto di tuo figlio dal momento in cui decidi di accordargliela. Non va data in cambio di un buon rendimento a scuola o della collaborazione nei lavori di casa. Altrimenti perde il suo potere educativo.

👉 Non vanno concessi aumenti di paghetta in caso di bei voti a scuola: come detto, non è un premio né una ricompensa!

😭 La paghetta non va tolta per punizione

Tuo figlio deve avere la certezza che, se hai deciso di dargli una paghetta, la riceverà puntualmente ogni settimana qualsiasi cosa succeda. Come detto prima, non è legata a un merito. Dunque non punire tuo figlio negandogli la paghetta se si è comportato male: ostacoleresti il suo percorso verso una sana indipendenza economica.

👉 Bambini e ragazzi hanno bisogno di regole chiare e coerenti. La paghetta deve essere un punto fermo: ne va della tua affidabilità!

Paghetta settimanale: quanto dare e quando cominciare?

Bene, hai deciso di dare la paghetta a tuo figlio ma ora… non hai la minima idea di quanto dargli! Del resto, quanto prendevi la paghetta tu probabilmente c’era ancora la lira e un gelato costava la metà di quanto costa adesso! 💸

Ecco allora qualche indicazione di massima per aiutarti a stabilire importo e frequenza della paghetta. Ma prima bisogna capire quando cominciare:

👦 10-11 anni

Diversi psicologi hanno espresso opinione concorde al riguardo: l’età giusta per ricevere la prima paghetta coincide grossomodo con il passaggio alla scuola media. Per i nostri figli è un passaggio importante, in quanto guadagnano una certa autonomia che gli permette di sviluppare in maniera più consapevole i propri desideri e avere qualche occasione concreta di spendere i soldi della paghetta.

👉 Non è certamente vietato iniziare a dare la paghetta in quinta elementare! I 10 anni sono stati indicati da più professionisti come l’età in cui si raggiunge il grado di maturazione necessario a iniziare a gestire in autonomia una piccola somma di denaro. 

A quanto deve ammontare la paghetta settimanale?

Abbiamo detto che il costo della vita è aumentato rispetto a quando eravamo piccoli noi. È giusto quindi dare ai nostri figli una paghetta adeguata al mondo in cui viviamo, piuttosto che proporzionata a quella che prendevamo noi alla loro età! 👶

💰 5-8 euro a settimana

Per i bambini che frequentano la scuola media, una cifra di 5-8 euro a settimana è da considerarsi adeguata. 

💰 50-80 euro al mese

Per i ragazzi che frequentano la scuola superiore, è consigliabile partire da un minimo di 50 euro al mese, salendo fino a 80.

💡 Settimanale o mensile?

Per i più piccoli la paghetta erogata con cadenza settimanale è da preferire, in quanto più facile da amministrare e… più difficile da dilapidare!

I ragazzi più grandi, che hanno già dimostrato di saper gestire i propri piccoli risparmi, possono invece ricevere una paghetta mensile, che gli concede più libertà nell’amministrare i propri fondi. 

 

Paghetta “all’italiana”: l’indagine di N26 e GoStudent

N26, banca digitale leader nel suo settore, ha realizzato un'interessante indagine insieme a noi di GoStudent. L’obiettivo era proprio capire come genitori e figli gestiscono il tema della “paghetta”: è uno strumento utilizzato? In quale misura? Ogni quanto viene data?


I risultati dell’indagine sono molto interessanti: 7 famiglie su 10 si affidano alla paghetta per responsabilizzare i propri figli circa il denaro e avviarli verso l’autonomia. Uno strumento che viene utilizzato indipendentemente dal rendimento scolastico, e che - stando ai genitori intervistati - aiuta i ragazzi a imparare a gestire le proprie finanze.


Quanto alla frequenza della paghetta, il 40% delle famiglie si affida a una paghetta settimanale, mentre il 22% di esse preferisce concederla mensilmente (soluzione ideale quando si hanno figli più grandi).

Cosa comprende la paghetta dei figli?

Il mantra che ti deve ispirare è uno e uno soltanto: regole chiare e coerenti. Quindi il consiglio è di decidere a priori assieme a tuo figlio cosa comprende la sua paghetta, ovvero per cosa gli serviranno quei soldi.

In linea di massima la paghetta serve a coprire tutti gli “extra” che può desiderare: cibo e bevande quando è fuori con gli amici, biglietti del cinema, riviste e libri, oggetti che vuole acquistare per sé. Man mano che cresce le necessità cambiano, così si può pensare di includere nelle spese in capo a tuo figlio anche eventuali ricariche per il cellulare o acquisti di vestiario. L’importante è che tutto sia fatto di comune accordo!

Abbiamo visto dunque che la paghetta è un importantissimo strumento di educazione finanziaria. Questo ruolo educativo spetta a te in quanto genitore: ad aiutare tuo figlio nelle materie scolastiche, invece, ci pensa GoStudent! Prenota una lezione di prova con uno dei nostri tutor e metti il turbo al suo apprendimento da ora 🚀

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