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Erasmus: il futuro dei progetti di studio all’estero

Capitoli

  1. Perché l’Erasmus si chiama così?
  2. Erasmus: quando è nato? 
  3. Erasmus+ come funziona?
  4. Chi può fare l’Erasmus?

 

Se hai sentito parlare della fine del progetto Erasmus, il programma per la mobilità degli studenti universitari, ti confermiamo che l’informazione è corretta. In effetti, quello che doveva essere un esperimento di coesione europea è terminato e si è trasformato in un programma duraturo e ancora più coinvolgente, l’Erasmus+. Ecco quali sono le novità del nuovo programma Erasmus Plus e quali sono le possibilità per i tuoi figli delle scuole superiori.

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Perché l’Erasmus si chiama così?

 

Alla domanda cos’è l’Erasmus potremmo rispondere che è molto di più di un programma europeo per la mobilità giovanile. Il nome viene dato filosoficamente in onere di Erasmo da Rotterdam (1466-1536), il filosofo olandese che passò la vita a studiare (e scrivere testi illuminanti 📚) muovendosi per tutta l’Europa. Meno filosoficamente, la parola Erasmus viene anche dall’acronimo European Action Scheme for the Mobility of University Students, appunto lo schema d’azione europeo per la mobilità degli studenti universitari. Oggi questo acronimo è superato, perché l’Erasmus+ è un programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport che coinvolge studenti e tirocinanti, docenti e personale scolastico, giovani e adulti impegnati nel volontariato 🚀.

 

Erasmus, quando è nato?

 

L’Erasmus è nato ufficialmente il 17 giugno 1987, dopo alcune edizioni pilota nei sei anni precedenti. Da allora è sempre stato finanziato dagli stati membri dell’UE e non solo, si è esteso infatti anche a paesi fuori dell’Unione Europea e in altri continenti 🌍. Nel 2017 si sono festeggiati i 30 anni di questo programma con numeri a dir poco sorprendenti: 

  • 9 milioni di studenti universitari hanno beneficiato di un periodo di studio all’estero

  • 843 mila studenti italiani sono andati in Erasmus per lo più in Spagna, Germania e Francia

  • 1 milione di bambini sono nati da coppie che si sono conosciute in Erasmus

Questo per dire che l’obiettivo di aiutare i ragazzi a fare un’esperienza di studio all’estero, migliorare le lingue, ampliare le proprie conoscenze e contemporaneamente promuovere i valori europei e la coesione, sembra decisamente raggiunto.

La sfida per il nuovo programma Erasmus+ è quella di essere ancora più inclusivo 💪.

 

Erasmus+ come funziona?

 

L’Erasmus viene finanziato e approvato dai paesi dell’UE che ne stabiliscono gli obiettivi e i requisiti per la partecipazione. I singoli possono partecipare facendo domanda agli istituti scolastici, alle università, agli enti di formazione per adulti, alle associazioni di cui fanno parte. Se la domanda viene accettata, la persona vince una borsa di studio e potrà fare un’esperienza all’estero di varia durata. 

Il nuovo programma Erasmus+ 2021-2027 torna estremamente potenziato rispetto alle edizioni precedenti. L’UE ha stanziato circa 28,4 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al settennio precedente. All’Italia sono riservati 200 milioni di euro destinati a coprire una parte delle spese per la mobilità, l’alloggio e altre spese, a seconda della categoria a cui si appartiene. 

 

Chi può fare l’Erasmus?

 

Studenti della scuola, studenti universitari, apprendisti di un centro di formazione professionale, adulti iscritti a un corso di formazione, personale scolastico docente e non, sono alcune delle categorie che possono fare la domanda per partecipare all’Erasmus. Come vedi, l’Erasmus non è solo una possibilità per i giovani universitari! Vediamo quali sono le opzioni per i ragazzi della scuola, dei centri professionali e dell’università.

Erasmus per liceali 

La prima cosa da fare per mandare i tuoi figli in Erasmus è vedere se la scuola che frequentano ha attivato il progetto e qual è la scelta che offre. 

🛴 Mobilità in gruppo: in viaggio con la classe per un massimo di 10 giorni

🚗 Studio di breve periodo: fino a 30 giorni da soli in una scuola di un altro paese

✈️ Studio di lungo periodo: fino a 12 mesi di studio all’estero

Erasmus per tirocinio 

Per i ragazzi iscritti a un corso di formazione professionale, gli studenti di un istituto tecnico o professionale o quelli che lavorano con un contratto di apprendistato l’Erasmus diventa l’opportunità per fare un tirocinio e un periodo di formazione all’estero. 

Anche in questo caso, la scuola o il centro di formazione in cui è iscritto tuo figlio deve essere parte del progetto Erasmus. I ragazzi vengono accolti da un’altra scuola o centro di formazione professionale estera per un periodo che va da 2 settimane a 12 mesi. 

Anche i neodiplomati possono partecipare con le stesse modalità. Potrebbe essere un’ottima occasione per imparare una lingua straniera, schiarirsi le idee prima di scegliere l’università o entrare nel mondo del lavoro.

La borsa copre le spese di viaggio e alloggio. Se ti stai chiedendo se è possibile fare l’Erasmus senza sapere la lingua del posto, la risposta è sì. Il programma prima della partenza, prevede un periodo di formazione linguistica online!

Erasmus per universitari

Il più classico dei progetti Erasmus è quello che si fa dopo il primo anno di università, oppure a un anno dalla laurea. Ci sono delle regole ben precise per presentare la domanda e riguardano il numero di esami dati, la media e delle date di iscrizione ferree che vanno osservate. 

Sul sito Erasmus+ trovi tutte le informazioni sui requisiti, i paesi, le scadenze e le opportunità di studio e tirocinio all’estero per tuo figlio. In alternativa, tuo figlio può informarsi a scuola o all’università.