LINGUE STRANIERE

Le migliori app per imparare le lingue straniere

Capitoli

  1. App per imparare le lingue: perché usarle?
  2. Le migliori app per studiare le lingue
  3. Esistono app per parlare con stranieri?

Se tuo figlio ti ha chiesto di scaricare un’app per migliorare il suo inglese e stai pensando che sia uno stratagemma per installare l’ennesimo gioco, pensaci due volte: esistono molte app per imparare le lingue straniere divertendosi. Ed è ora che tu le conosca!

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App per imparare le lingue: perché usarle?

 

Se sei riluttante a dare un motivo in più a tuo figlio per tenere tra le mani lo smartphone, sappi che ti dovrai ricredere: le app per imparare le lingue straniere possono essere davvero tempo ben speso e rientrano tra i metodi più pratici per imparare una lingua

Ti capisco, quando eravamo piccoli noi al massimo c’erano le canzoncine in inglese… ma i tempi sono cambiati e il digitale applicato all’apprendimento ha dato frutti straordinari. Le app per imparare l’inglese o il tedesco (o il francese, il portoghese, il cinese… ) sono uno dei tanti buoni frutti. 🍍

Non sei ancora convinto? Ecco dei buoni motivi per permettere a tuo figlio di usare le app per imparare le lingue:

Se invece tuo figlio è un amante delle lingue straniere, quale migliore occasione? Certo, studiare una lingua all’estero è quasi sempre la soluzione più efficace, ma con le app si può arrivare a una conoscenza base utile per viaggiare, per farsi un’idea di una lingua o, magari, per chiarirsi le idee riguardo al percorso di studi o lavorativo futuro.

 

Le migliori app per studiare le lingue

 

Se hai deciso di provare a indirizzare tuo figlio su qualche app per studiare le lingue straniere ma non hai la più pallida idea di quale app fargli scaricare, la nostra top 5 ti aiuterà! Abbiamo selezionato le app per studiare le lingue più adatte a bambini e ragazzi. Per tutti i gusti, come si suol dire, gratis e a pagamento. 

 

Duolingo

 

Piaccia o meno, si parte sempre da qui: alzi la mano chi non conosce Duolingo! Il suo metodo di insegnamento delle lingue straniere ha sostenitori e detrattori, in questo caso ci limitiamo a dire che per i bambini più piccoli può essere un’app efficace. Sembra un videogame con la sua organizzazione a livelli, da sbloccare e superare, e la sua grafica molto colorata 👾; il fatto di suddividere le lezioni in piccoli blocchi da pochi minuti ognuno permette di fare progressi costanti anche se lo si usa a “bassa frequenza”. Di lingue da imparare ce ne sono 38 e si può creare un account e studiare in maniera assolutamente gratuita.

 

Babbel

 

Forse il competitor più noto di Duolingo, anche Babbel è ideale per chi si muove a un livello base. Di lingue da imparare ne offre 14, il sistema è simile a quello visto per Duolingo, ovvero non ci sono spiegazioni grammaticali vere e proprie e l’apprendimento è diviso in piccoli blocchi (personalizzati sulla base delle risposte dello studente). Babbel non è gratuito, ma non costa molto (si parte da 7,50 € al mese). L’extra in più? I contenuti culturali: podcast, ricette e storie in lingua per un’infarinatura culturale e antropologica! 🥨

 

Memrise

 

Devo dirlo, questa è l’app che preferisco: il suo punto di forza sono i contenuti video in lingua originale, coinvolgenti anche se brevi e che ti aiutano a capire come si parla nella lingua straniera che vuoi imparare. Inoltre, il vocabolario che Memrise insegna è quanto più possibile vicino alla “vita vissuta”, ovvero estremamente utile nel momento in cui ci si trovi a dover comprendere o parlare in situazioni di vita quotidiana. Lo studio è suddiviso in piccolissimi blocchi e l’app tiene traccia dei progressi giornalieri, segnalando chiaramente gli obiettivi raggiunti - il che aiuta il morale a rimanere alto! 🔝

 

Drops

 

Tante gocce messe insieme formano un mare: questo il concetto di Drops (letteralmente “gocce”), app ideale per chi deve ampliare il proprio vocabolario in una lingua straniera e preferisce studiare con le immagini. Drops è metodico, ti aiuta a memorizzare i vocaboli e si assicura che tu sappia ripeterli nella maniera corretta 💬. Con Drops si possono imparare 30 lingue incluse, cosa interessante, quelle per noi più ostiche come russo, hindu, giapponese, ma molto utili per chi si affaccerà nel mondo del lavoro del futuro. 

 

Rosetta Stone

 

La stele di Rosetta, mai nome fu più appropriato: questa app è una tra le più note e le più utilizzate per imparare le lingue straniere, anche se esclusivamente a pagamento. Il metodo su cui si basa Rosetta Stone è quello dell’autoapprendimento “potenziato”: piano di apprendimento personalizzabile, riconoscimento vocale e tanta attenzione a pronuncia e accento. Un’alternativa da valutare per chi non cerca solo un’app per passare del tempo in maniera costruttiva.

 

 

 

Esistono app per parlare con stranieri?

 

Se ti stai chiedendo se esista la possibilità di conversare con un madrelingua tramite app, anche in questo caso la risposta è affermativa: se l’obiettivo di tuo figlio è migliorare nella conversazione, può essere una buona idea fare quattro chiacchiere con un madrelingua ogni tanto. 👥

Ti segnalo in particolare due app, Tandem e HelloTalk, nate specificamente per questo scopo. Tandem, come il nome suggerisce, è un gioco a due: tu affini la lingua straniera che stai studiando e l’altra persona, in cambio, impara un po’ di italiano da te, tramite chat, messaggi vocali e videocall. Va da sé che è un’app dedicata ai ragazzi più grandi, potresti voler supervisionare tuo figlio mentre la usa e aiutarlo a prendere confidenza con il suo funzionamento.

La logica è semplice: bisogna creare un profilo con un po’ di dettagli, in questa maniera l’app sarà in grado di fare un match con un altro profilo con interessi affini. Ti ricorda un social network? Non sbagli! Per questo motivo è meglio se educhi tuo figlio a un suo corretto utilizzo.

HelloTalk è simile, ma qui per fare conversazione si usano solo chat e messaggi vocali. Il sistema aiuta e corregge, oltre a soddisfare la richiesta di ogni utente mettendolo in contatto con il nativo nella lingua target più idoneo alle proprie esigenze. Un po’ parli (e vieni corretto), un po’ ascolti (e correggi). 

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