ITALIANO, LETTERATURA E FILOSOFIA

Riassunto breve de I promessi sposi (con capitoli)

Capitoli

  1. Riassunto breve Promessi Sposi
  2. I temi del romanzo
  3. Introduzione
  4. Capitoli 1-8 - L’inizio della storia
  5. Capitoli 9-10 - La monaca di Monza
  6. Capitoli 11-17 - Renzo a Milano
  7. Capitoli 18-24 - Lucia e l’Innominato
  8. Capitoli 25-26 - Lucia torna a casa
  9. Capitoli 27-30 - La guerra e la carestia
  10. Capitoli 31-38 - La conclusione

 

Stai cercando un riassunto de I Promessi Sposi di Manzoni breve ma diviso in capitoli? Sei nel posto giusto. In questo articolo troverai trama, personaggi e temi principali del capolavoro manzoniano che ha aperto la porta in Italia al genere del romanzo storico.

 

Riassunto breve Promessi Sposi

 

Prima di entrare nei dettagli della trama de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, facciamo un passo indietro e chiariamo perché questo libro è così importante e di cosa parla.

💎 I Promessi Sposi è il primo romanzo della letteratura italiana. Manzoni fa un’operazione linguistica simile a quella che aveva fatto Dante Alighieri cinquecento anni prima: decide di scrivere il suo libro nella lingua del popolo (il fiorentino parlato), così che anche le classi sociali più basse lo possano comprendere. A differenza di Dante, però, Manzoni non scrive poesia ma prosa.

I_promessi_sposi_riassuntoManzoni introduce in Italia un nuovo genere letterario: il romanzo storico. In questo tipo di romanzo personaggi e fatti storici si fondono con una trama inventata dall’autore. Manzoni scrive I Promessi Sposi tra il 1823 e il 1842 ma ambienta il racconto nel 1600 (precisamente tra il 1628 e il 1630), in Lombardia. Per dare più credibilità alla sua storia Manzoni usa un espediente letterario già messo in pratica da Miguel Cervantes in “Don Chisciotte” (sapevi che “Don Chisciotte” è uno dei libri più venduti al mondo?): finge di aver ritrovato un antico manoscritto anonimo.

 

I temi del romanzo

 

Oltre alle vicende storiche del ‘600, i temi principali de I Promessi Sposi sono due:

  • Le ingiustizie subite dagli innocenti ad opera dei potenti (il vero protagonista del racconto è il popolo, persone umili spesso maltrattate dai rappresentanti delle classi più agiate)
  • La Divina Provvidenza (il motore della storia, che agisce sul destino dei personaggi in modo che il bene prevalga sempre sul male)


Introduzione

 

Nell’introduzione de I Promessi Sposi Manzoni dichiara di aver trovato il famoso “manoscritto anonimo” del ‘600.

Perché lo fa e non si prende il merito di aver inventato la storia? Per due motivi:

  • Dicendo che il racconto è una “storia vera” la rende automaticamente più interessante agli occhi del pubblico 👀
  • Nascondendosi dietro al ruolo di semplice trascrittore può criticare la dominazione spagnola senza essere accusato di nazionalismo

 

Manzoni continua la sua finzione dicendo che la trama del manoscritto gli sembra interessante, ma il linguaggio del 1600 è difficile da leggere, per questo decide di trascrivere il testo in una lingua facilmente comprensibile dalla gente del suo tempo.

 

Capitoli 1-8 - L’inizio della storia

 

Capitolo 1 - Don Abbondio e i bravi

I Promessi Sposi inizia con la descrizione del paesaggio del lago di Como, della città di Lecco e in particolare del villaggio di Pescarenico, dove è ambientata la vicenda. Il primo personaggio ad entrare in scena è don Abbondio, curato di paese, che sta tornando a casa camminando e leggendo tranquillamente il suo breviario. Sulla strada incontra i bravi, due scagnozzi al servizio di un signorotto locale: don Rodrigo. I bravi gli sbarrano il cammino e lo minacciano allo scopo di impedirgli di celebrare il matrimonio di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, i due ragazzi del paese protagonisti della nostra storia. 👰🤵

Don Abbondio, che non era “un cuor di leone”, spaventato torna verso casa dove racconta l’accaduto alla sua governante Perpetua, che gli consiglia di cercare protezione presso il cardinale Borromeo (un suo superiore). Don Abbondio rifiuta e fa promettere a Perpetua di mantenere il segreto.

Capitolo 2 - Renzo e Lucia

L’indomani a casa del curato arriva Renzo, un giovane di vent’anni che lavora come filatore di seta. Manzoni descrive Renzo come un ragazzone d’animo buono, coraggioso e sincero, ma con un carattere tendenzialmente irascibile. 🥊 

Don Abbondio spiega al ragazzo che è costretto a posticipare il matrimonio per via di alcuni cavilli burocratici ma, prima di uscire, Renzo incontra Perpetua, che gli lascia intendere che la ragione sia un’altra. Renzo torna da don Abbondio e gli fa confessare il nome di don Rodrigo. Il giovane, furioso, si lascia prendere da cattivi pensieri: si chiede se Lucia sia d’accordo con don Rodrigo e pensa addirittura di uccidere il nobile. Quando però arriva a casa della sua amata si calma e si rende conto che Lucia ha un’anima pura e non potrebbe mai tradirlo.

Capitolo 3 - Azzecca-garbugli

Stupiti dalle azioni di don Rodrigo, Renzo e Agnese (la mamma di Lucia) chiedono spiegazioni alla ragazza sul perché il nobile voglia impedire il matrimonio. Lucia racconta che, qualche giorno prima, don Rodrigo aveva manifestato un certo interesse nei suoi confronti, chiaramente non ricambiato. La ragazza per pudore si era confidata solo con fra Cristoforo (che ritroveremo nel capitolo 4). Dopo questa confessione Renzo si arrabbia nuovamente ma Lucia riesce a calmarlo, dicendogli di credere nella Divina Provvidenza, che aiuta chiunque sia vittima di ingiustizie, anche i poveri.

Agnese consiglia a Renzo di andare da un avvocato di Lecco (Azzecca-garbugli) che lo aiuti a risolvere il problema per vie legali. Nello studio dell’avvocato si verifica un malinteso. Azzecca-garbugli crede che sia stato Renzo a minacciare un curato e si offre di difenderlo, ma poi, quando capisce che la situazione è l’esatto opposto e sente il nome di don Rodrigo, scaccia Renzo in malo modo, non avendo nessuna intenzione di inimicarsi un uomo potente.

Capitolo 4 - Fra Cristoforo

Nel capitolo 4 Manzoni racconta la storia di un altro personaggio importante del romanzo: fra Cristoforo, che si sta recando a casa di Lucia per aiutarla.

i-promessi-sposi-riassunto-fra-cristoforoFra Cristoforo un tempo si chiamava Lodovico ed era il figlio di un mercante di classe benestante. Era un ragazzo buono ma di indole ribelle e a tratti violenta. ⚔️ Non sopportava le ingiustizie e difendeva i poveri dalla prepotenza dei signori locali.

Un giorno, durante una banale lite per strada, Lodovico uccide un uomo che a sua volta aveva ucciso il suo servitore Cristoforo. Tormentato dai sensi di colpa decide di cambiare vita e farsi frate. Prima di partire per il noviziato si reca a casa della famiglia dell’uomo che ha ucciso per chiedere perdono e lo ottiene. Da quel momento fra Cristoforo dedica la sua vita alla difesa degli oppressi, non più con la violenza ma con la forza della Divina Provvidenza al suo fianco.

Capitolo 5-6 - Don Rodrigo

Fra Cristoforo, dopo aver parlato con Agnese, si reca al castello di don Rodrigo per cercare di convincere il nobile a lasciare in pace i promessi sposi. Giunto al palazzo trova don Rodrigo a tavola con altri personaggi tra cui l’avvocato Azzecca-garbugli, il podestà e il conte Attilio. I signori stanno discutendo della guerra per il ducato di Mantova, della carestia e di altri eventi del tempo. Alla fine don Rodrigo si congeda dagli altri invitati e accompagna fra Cristoforo in un’altra stanza per poter parlare. Una volta soli, il frate chiede a don Rodrigo di abbandonare il progetto di ostacolare il matrimonio di Renzo e Lucia, facendo appello all’onore e alla coscienza del nobile. Don Rodrigo reagisce innervosendosi e scaccia il frate.

Nel frattempo, a casa di Lucia, Agnese propone ai due giovani di celebrare il matrimonio in segreto, sfuggendo così alle grinfie di don Rodrigo. Il piano di Agnese è quello di presentarsi a casa di don Abbondio con due testimoni e pronunciare i voti di nozze di fronte al curato, questo avrebbe reso valido il matrimonio. 💍

Capitolo 7-8 - La notte degli imbrogli

Il giorno seguente don Rodrigo manda il Griso, il suo servo più fidato, a rapire Lucia. Il rapimento però non va a buon fine perché Lucia non è in casa, ma si è recata insieme a Renzo e ai due testimoni presso don Abbondio, per celebrare il matrimonio segreto. Purtroppo i giovani non riescono ad attuare il piano perché il curato inizia ad agitarsi e a chiamare aiuto facendo suonare le campane. 🔔

Vista la brutta piega che stanno prendendo gli eventi, fra Cristoforo consiglia ai promessi sposi di scappare. Alla fine dell’ottavo capitolo c’è infatti la famosa scena dell’addio ai monti, in cui i due giovani devono dire addio a tutto ciò che conoscono e avventurarsi verso un futuro incerto.

 

Capitoli 9-10 - La monaca di Monza

 

I capitoli 9 e 10 dei promessi sposi sono definiti un “romanzo nel romanzo”, perché raccontano la storia di un altro personaggio: Gertrude, la monaca di Monza.

Renzo, Agnese e Lucia arrivano a Monza. Renzo prosegue verso Milano, mentre le due donne si rifugiano in un convento, dove incontrano “la signora”, una donna di 25 anni con una bellezza, a detta di Manzoni, “sfiorita”.

La signora è Gertrude, figlia di un nobile, mandata in convento già a 6 anni contro la sua volontà. Gertrude è un personaggio infelice e represso, per tutta la sua vita è vittima degli uomini e degli eventi: il padre la tortura psicologicamente per convincerla a diventare monaca e alla fine ci riesce, annientando la sua coscienza e trasformandola nella “monaca di Monza”, una figura piena d’odio che maltratta le altre suore del convento.

 

Capitoli 11-17 - Renzo a Milano

 

Capitolo 11-14 - La rivolta del pane

Il capitolo 11 inizia con un flashback, Manzoni racconta cosa è successo nel paese dopo che i promessi sposi sono partiti. Don Rodrigo manda il Griso a Monza per cercare Lucia. Renzo intanto arriva a Milano per cercare aiuto da padre Bonaventura e nota che le strade sono coperte di farina. In città è infatti in corso la rivolta del pane 🍞 (il “tumulto di San Martino”), il popolo affamato assalta i forni per rubare da mangiare. 

Nel capitolo 12 Manzoni descrive le cause storiche della rivolta, racconta della carestia e dell’incapacità e dell’incuranza dei politici nell’aiutare il popolo.

i-promessi-sposi-riassuntoNel capitolo 13 la folla in tumulto assalta la casa del vicario. Il popolo è diviso in due fazioni: una più violenta che vuole uccidere il vicario e una più moderata a cui aderisce anche Renzo. In aiuto al vicario arriva il cancelliere Ferrer, che viene accolto come l’amico del popolo, pur essendo in realtà un ingannatore al servizio del potere.

Renzo prende la parola in mezzo alla folla e parla delle ingiustizie dei potenti, passando per una delle teste calde della sommossa. Un informatore della polizia si finge suo amico e lo conduce all’Osteria della Luna Piena, dove Renzo si ubriaca e si lascia sfuggire le sue generalità.

Capitolo 15-17 - Renzo scappa da Milano

L’oste della Luna Piena, intimorito dalla presenza dell’informatore, denuncia Renzo al palazzo di giustizia. Il giorno dopo il ragazzo viene arrestato ma, grazie alla folla che minaccia i poliziotti, riesce a fuggire e si dirige verso Bergamo, dove vive suo cugino Bortolo. Renzo inizia il cammino verso Bergamo e arriva a Gorgonzola dove entra in un’osteria in cui un mercante sta raccontando gli eventi di Milano. Renzo capisce di essere stato scambiato per uno dei capi della rivolta e scappa di nuovo. Vaga nel bosco di notte fino a quando non arriva al fiume Adda. Qui, si fa traghettare da un barcaiolo e arriva a Bergamo, dove incontra suo cugino Bortolo Castagneri che lo aiuta a trovare lavoro in un filatoio.

 

Capitoli 18-24 - Lucia e l’Innominato

 

Capitolo 18-19 - Da Renzo a Lucia

I capitoli 18 e 19 sono di raccordo tra le vicende di Renzo e Lucia.

A Lecco la polizia fa irruzione in casa di Renzo ma senza trovare nessuno. Il conte Attilio riesce a far allontanare fra Cristoforo dal paese. Agnese ritorna a Pescarenico per capire cosa sia successo al frate e scopre che è stato trasferito a Rimini.

i-promessi-sposi-riassunto-lucia

Don Rodrigo intanto riceve notizie dal Griso, che gli dice che Lucia è nascosta in convento sotto la protezione di Gertrude ed è quindi impossibile rapirla. Ma il nobile non si arrende e decide di rivolgersi all’Innominato. 🤫

Capitolo 20-21 - L’Innominato

Don Rodrigo arriva al castello dell’Innominato, un uomo potente e malvagio, ormai anziano ma con negli occhi la forza di un giovane. L’Innominato acconsente ad aiutare don Rodrigo e riesce a rapire Lucia. Nel capitolo 21 l’Innominato e Lucia si incontrano. Lucia si getta ai piedi dell’Innominato e lo supplica di lasciarla andare, gli dice che per lui c’è ancora una speranza se decide pentirsi e fare la cosa giusta. L’Innominato, che non ha mai provato compassione nella sua vita, inizia a vacillare: la vecchiaia lo ha portato a riconsiderare il senso della vita e ora si chiede se ci sia un modo per rimediare a tutte le cattiverie commesse, è l’inizio della sua conversione.

Lucia, in preda alla disperazione, fa un voto alla Madonna: nel caso in cui si sarebbe salvata avrebbe rinunciato per sempre a Renzo.

Capitolo 22 - Il cardinale Borromeo

In paese arriva il cardinale Federigo Borromeo, arcivescovo di Milano. L’Innominato, scosso dalle parole di Lucia, decide di incontrarlo.

Tutto il capitolo 22 è un lungo flashback sulla vita del cardinale Borromeo, che Manzoni descrive come l’ideale dell’uomo di chiesa: onesto, umile e dedito ad aiutare i bisognosi.

Capitolo 23-24 - La conversione dell’Innominato

Borromeo accoglie l’Innominato che, piangendo, denuncia i suoi peccati e racconta il caso di Lucia. Il cardinale manda a chiamare don Abbondio e, insieme a lui, si reca al castello per liberare Lucia.

Nel capitolo 24 l’Innominato chiede perdono a Lucia, le promette che le starà sempre vicino e la libera. Lucia torna in paese dove riabbraccia Agnese. Le due raccontano gli avvenimenti degli ultimi mesi al cardinale Borromeo, che promette di occuparsi anche di Renzo.

Intanto, nel suo castello, l’Innominato convoca i bravi e gli spiega che da quel momento in poi le cose cambieranno e che non ci saranno più azioni malvagie. Poi, prega e si addormenta sereno.

 

Capitoli 25-26 - Lucia torna a casa

 

A Pescarenico arrivano i pettegolezzi sulla conversione dell’Innominato. Don Rodrigo decide di scappare e va a Milano. Il cardinale Borromeo interroga don Abbondio, che capisce di aver sbagliato a non celebrare il matrimonio. L’Innominato manda ad Agnese 100 scudi d’oro 💰 per aiutare Renzo e Lucia con le spese del matrimonio ma Lucia rivela alla madre il suo voto di castità. La ragazza chiede ad Agnese di mandare a Renzo una lettera con metà del denaro e la spiegazione di quanto accaduto.

A Bergamo nel frattempo il cugino Bortolo riesce a far perdere le tracce di Renzo, ancora ricercato dalla polizia, cambiandogli il nome in Antonio Rivolta.

 

Capitoli 27-30 - La guerra e la carestia

 

Capitolo 27 - La guerra per il ducato di Mantova

In questo capitolo Manzoni si sofferma a descrivere il contesto storico della storia, parlando della guerra di successione per il ducato di Mantova e del Monferrato.

Renzo riceve la lettera di Agnese riguardo il voto di Lucia e si infuria, ma decide di non arrendersi finché non sarà riuscito a sposarla. Lucia intanto è ospite a casa di donna Prassede e don Ferrante, due nobili che si sono offerti di prendersi cura di lei.

Capitolo 28 - La carestia

A Milano la situazione precipita e la carestia peggiora sempre più. Il popolo ha fame ma i nobili non fanno niente per aiutarlo. Solo il cardinale Borromeo si dedica ad opere di carità. Inizia la discesa dei lanzichenecchi, soldati mercenari che combattono nella guerra di Mantova. I lanzichenecchi saccheggiano e distruggono i villaggi ma, soprattutto, portano la peste.

Capitolo 29-30 - I lanzichenecchi a Pescarenico

Perpetua, Agnese e don Abbondio, preoccupati per l’arrivo dei lanzichenecchi, si recano al castello dell’Innominato a cercare protezione. Qui scoprono che l’Innominato ha accolto a casa sua i poveri dei villaggi vicini, offrendogli protezione. I lanzichenecchi si dirigono verso Mantova ma prima di andarsene distruggono Pescarenico e saccheggiano la casa di don Abbondio e Perpetua.

 

Capitoli 31-38 - La conclusione

 

Capitoli 31-32 - La peste a Milano

I capitoli 31 e 32 sono dedicati all’epidemia di peste che colpisce Milano nel 1629.

La popolazione inizialmente non crede alla diffusione della peste, ma pensa che le morti siano dovute alla carestia. In un secondo momento invece si diffonde la “leggenda degli untori” (cioè uomini che girano per i villaggi a diffondere la peste di proposito), che sfocia in processi ed esecuzioni di poveri innocenti.

Per manzoni, la peste agisce per conto della Divina Provvidenza, sarà la malattia infatti a salvare i buoni e ad uccidere i malvagi.

Capitolo 33-34 - Renzo cerca Lucia

Don Rodrigo capisce di essersi ammalato di peste e manda a chiamare il Griso che, invece di aiutarlo, lo fa portare al Lazzaretto e lo deruba. Nella fretta di rubare gli averi del nobile, però, tocca dei vestiti infetti, si ammala a sua volta e muore.

Anche Renzo prende la peste ma sopravvive. Dopo la guarigione torna a Pescarenico dove scopre che Perpetua è morta, Lucia è a Milano e non si hanno più notizie di fra Cristoforo. All’alba del giorno dopo Renzo lascia il paese e si dirige a Milano per cercare Lucia. Arrivato in città scopre che la giovane si trova al Lazzaretto.

Capitoli 35 - Renzo perdona don Rodrigo

Renzo arriva al Lazzaretto dove ci sono 16.000 malati. Inizia a cercare Lucia ma, al suo posto, trova fra Cristoforo che è tornato a Milano per aiutare gli ammalati. 

Qui Renzo incontra anche don Rodrigo, ormai in fin di vita e, incoraggiato dal frate, prega per lui e gli concede il suo perdono. 🙏

Capitoli 36 - Renzo ritrova Lucia

Renzo entra nella parte del Lazzaretto riservata alle donne e sente la voce di Lucia, intenta ad accudire una vedova. Anche Lucia è guarita dalla peste e ora si occupa dei malati. Renzo vuole convincere Lucia a sciogliere il voto fatto alla Madonna ma per riuscirci ha bisogno dell’intervento di fra Cristoforo. Il frate spiega alla ragazza che non è possibile fare un voto che riguardi anche la volontà di qualcun altro e così la libera dal suo dovere di castità. 

Capitoli 37-38 - Il finale

A Milano arriva il temporale che lava via la peste. Renzo parla con Agnese e decide di trasferirsi con Lucia nel bergamasco dove ha già un lavoro.

Don Abbondio, sapendo che don Rodrigo è morto, acconsente a sposare Renzo e Lucia. In paese arriva il marchese (sostituto di don Rodrigo), che, per rimediare al torto fatto ai promessi sposi, li aiuta comprando le case di Renzo e Agnese e facendogli celebrare il matrimonio proprio al castello di don Rodrigo. Renzo e Lucia finalmente si sposano e dopo poco nasce la loro prima figlia: Maria. 🎉

Tutte le immagini di questo articolo sono a cura di Francesco Gonin, via Wikimedia Commons.