COMPORTAMENTO

I disturbi del comportamento alimentare (in età evolutiva)

Capitoli

  1. Cosa sono i disturbi alimentari? 
  2. Quali sono i disturbi alimentari? 
  3. Disturbi alimentari: sintomi
  4. La Giornata del Fiocchetto Lilla


Il momento dei pasti può diventare un vero e proprio campo di battaglia: da un lato il genitore che cerca di fare mangiare qualcosa al proprio figlio, dall’altro il bambino o il ragazzo che cerca in tutti i modi di rifiutare. 

Quando questa dinamica può diventare un campanello d’allarme per una difficoltà nell’alimentazione di tuo figlio?  Scopri in questo articolo quali sono i disturbi alimentari più comuni in età evolutiva e come riconoscerli!  

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Cosa sono i disturbi alimentari? 

 

I disturbi alimentari non sono una scelta: sono condizioni psicologiche reali molto complesse che richiedono un trattamento immediato da parte di professionisti esperti. 🧑‍⚕️

Anche se sono chiamati “disturbi dell’alimentazione e della nutrizione” non si riferiscono solo al rapporto che le persone hanno con quello che mangiano. Includo infatti anche i pensieri, le emozioni e i comportamenti che non hanno nulla a che fare con il cibo e hanno un impatto inevitabile sulla salute e sulle relazioni del bambino e dell’adolescente che ne soffre. 🧑‍🤝‍🧑

Sapevi che i disturbi alimentari interessano chiunque, indipendentemente dal genere, o dall’età? Anche se sono più comuni tra le femmine, i ricercatori e i clinici stanno diventando consapevoli di un numero crescente di maschi che cercano aiuto per un disturbo alimentare. Questo dato non è assolutamente da sottovalutare come genitore perché spesso si potrebbe pensare “Ho un figlio maschio, non ho alcun motivo per preoccuparmi”. 🤷

Quali sono i principali disturbi alimentari in età evolutiva? Continua a leggere per approfondirli!  👇

 

Quali sono i disturbi alimentari? 

 

Secondo la classificazione dell’American Psychiatric Association (APA, 2015) ci sono diversi tipi di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Vediamoli insieme! 👇

Anoressia nervosa 

I dati del Ministero della Salute in Italia mostrano che sia l’anoressia che la bulimia nervosa (di cui parleremo dopo) hanno un esordio tra i 15 e i 19 anni. 

Le persone con anoressia nervosa generalmente seguono un’alimentazione estremamente controllata, limitata e ferrea che porta ad un peso inferiore alla media per età e altezza. Per esempio, i bambini e gli adolescenti potrebbero iniziare a contare le calorie, saltare i pasti, digiunare, oppure sostituire un intero pasto con dei cibi liquidi. 🍽️

Le persone con anoressia hanno un’intensa paura di prendere peso e una visione distorta del proprio corpo: si percepiscono come “grasse”, anche quando sono molto magre. Per cercare di perdere peso, alcune persone con anoressia potrebbero digiunare o allenarsi eccessivamente; altre potrebbero utilizzare lassativi, diuretici, o clisteri. 

Bulimia nervosa 

La bulimia nervosa può iniziare con una dieta estrema e rigida che viene interrotta dopo un certo periodo con degli episodi di abbuffate frequenti. Mangiare tanto in un buffet, o in un ristorante all you can eat una volta ogni tanto non è un episodio di abbuffata che, invece, include un consumo di una grande quantità di cibo e una sensazione di perdita del controllo.  🤯

Le persone con bulimia cercano di compensare le abbuffate attraverso il digiuno, il vomito auto-indotto, l’esercizio fisico eccessivo, oppure l’utilizzo di lassativi.

Come le persone con anoressia, valutano se stesse in base al proprio peso e alla propria forma del corpo: provano paura all’idea di aumentare di peso e si sentono in dovere di seguire una dieta. 

Disturbo da alimentazione incontrollata (o Binge Eating Disorder)

Il disturbo da alimentazione incontrollata, conosciuto anche come Binge Eating Disorder (BED) inizia tipicamente nell’adolescenza, o nella prima età adulta ed è contraddistinto da episodi frequenti di abbuffate. 

Le persone con BED possono mangiare (spesso di nascosto) molto più rapidamente del normale, mangiare fino a sentirsi scomodamente piene, grandi quantità di cibo senza sentirsi fisicamente affamati, sentendosi poi in colpa, disgustati o depressi dopo aver mangiato. 😔

Le persone che ne sono affette si preoccupano moltissimo del proprio comportamento: sia per la sensazione di perdita di controllo che provano mentre continuano a mangiare senza riuscire a fermarsi, che per gli effetti che le abbuffate possono avere sul loro peso e sulla loro salute. 

Disturbo Evitante Restrittivo dell’Assunzione di Cibo (ARFID) 

Il Disturbo Evitante Restrittivo dell’Assunzione di cibo, abbreviato con l’acronimo ARFID, è una diagnosi introdotta recentemente. 

I bambini e gli adolescenti con ARFID possono mostrare una forte preferenza per un insieme ristretto di alimenti e possono rifiutarsi di mangiare qualsiasi cosa al di fuori di questo insieme. 🙅Questo può portare a una perdita di peso, a carenze nutrizionali, o a difficoltà nelle relazioni sociali. 

L’ARFID è caratterizzato da un’avversione per il cibo, dovuta alle sue caratteristiche sensoriali (come la consistenza, il sapore, o il colore), la mancanza di interesse nel mangiare, o alcune preoccupazione per le conseguenze del mangiare. Per esempio, alcuni bambini con ARFID potrebbero evitare di mangiare una pietanza per paura di soffocare, dopo aver ingoiato il primo boccone. 

Pica e Disturbo da ruminazione 

Il disturbo da ruminazione si distingue dagli altri disturbi per un ripetuto rigurgito di cibo, che può essere rimasticato, ingoiato o sputato.

I bambini con pica, invece, mangiano degli oggetti che non hanno valore nutrizionale, come argilla, terra o carta. Può capitare ai bambini piccoli di masticare (e a volte ingoiare) oggetti non alimentari: lo fanno come un modo per esplorare e imparare.  Un bambino riceve una diagnosi di pica solo quando continua a mangiare oggetti dopo i 18 mesi per almeno un mese. La pica si può presentare in concomitanza con disabilità intellettive, oppure con l’autismo

Ti sei mai chiesto quando una difficoltà nell’alimentazione di tuo figlio può diventare un vero e proprio disturbo? Vediamo insieme alcuni campanelli d’allarme! 👇

 

Disturbi alimentari: sintomi

 

Può essere difficile riconoscere la differenza tra un’innocua attenzione alla propria alimentazione e l’inizio di un disturbo alimentare: il confine spesso è complesso da definire anche per gli occhi più attenti. 

È importante, come genitore, prestare attenzione ai comportamenti alimentari di tuo figlio. Potresti chiederti “che cosa sto osservando, in questo preciso momento?” e indossare gli occhiali di un investigatore, curioso di guardare quello che sta succedendo attorno a te.   🔍

È anche importante sapere che i segnali d'allarme non sono sempre così semplici da individuare. La persona con un disturbo alimentare spesso prova vergogna o senso di colpa per il suo comportamento, e cercherà in tutti i modi di nascondertelo. 

Quali sono alcuni sintomi che ti possono far sospettare l’esordio di un disturbo alimentare? Vediamo insieme quelli che sono stati descritti nelle raccomandazioni per i familiari a cura del Ministero della Salute.

Restrizione alimentare 

Quando parliamo di restrizione alimentare si fa riferimento a una limitazione intenzionale del proprio fabbisogno calorico. 

Alcuni campanelli d’allarme che ti possono guidare sono : 

  • L’inizio di un’alimentazione estremamente controllata, limitata, ferrea

  • Evitare di uscire con i propri amici quando si mangerà insieme

  • Un cambiamento repentino e drastico della propria dieta

  • Abitudini o routine molto rigide riguardo al cibo, come se fossero dei rituali (tagliare il cibo in piccoli pezzi, mangiare molto lentamente)

Esercizio fisico eccessivo, o vomito auto-indotto

Le persone con un disturbo alimentare possono mettere in atto comportamenti per prevenire l'aumento di peso, oppure per perdere peso. Questi includono comportamenti relativamente innocui, come saltare un pasto, e comportamenti dannosi per il proprio fisico come il vomito auto-indotto, o un esercizio fisico eccessivo. 🏃

Episodi di abbuffata 

L'abbuffata comporta il consumo di una quantità di cibo superiore a quella che ci si aspetterebbe nel contesto in cui si verifica. Dato che la maggior parte del tempo le abbuffate avvengono di nascosto, potresti notare la sparizione di grandi quantità di cibo dalla credenza o dal frigorifero, oppure carte di lecca-lecca che appaiono nel cestino. 🍭 

Preoccupazione per l’immagine corporea

Alcuni disturbi alimentari includono una percezione alterata del proprio corpo, che porta a vedersi come brutti e grassi anche quando si è evidentemente sottopeso o normopeso. 

Per esempio, Sandra Sassaroli, psicoterapeuta ed esperta di disturbi dell’alimentazione, riporta che “Chi soffre di anoressia inizia a vivere il proprio corpo come un nemico contro cui combattere, non avvertendone più i bisogni”.

Altre emozioni e pensieri 

I disturbi alimentari sono spesso associati ad un’altra serie di sintomi che riguardano il “mondo interno” del bambino o dell’adolescente. Questi includono la presenza persistente di emozioni come tristezza, irritabilità, rabbia, oppure ansia. Quest’ultima è più comunemente collegata alla paura di prendere peso, ma anche all'ansia legata al cibo, oppure alle situazioni sociali. 🧑‍🤝‍🧑

Caratteristiche comuni a chi presenta anoressia nervosa sono, inoltre, il perfezionismo, il terrore di sbagliare, l’evitamento esperienziale e il bisogno di controllo.

Una volta che come genitore hai notato qualcosa che non va, è importante agire consapevolmente. Sii disponibile ad ascoltare tuo figlio, lascia che racconti quello che sta provando in modo che possa percepire di avere qualcuno vicino, su cui poter contare. È inoltre importante e fondamentale in questi casi rivolgersi al proprio pediatra e cercare l’aiuto di un professionista esperto nell’ambito.

 

La Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla

 

Abbattere i miti e le false credenze sui disturbi alimentari è uno degli obiettivi della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Questa giornata cade il 15 marzo di ogni anno e chiede a tutti noi di riflettere con consapevolezza sulla diffusione dei disturbi alimentari. 

Perché proprio un fiocco lilla, che cosa rappresenta? Il fiocchetto lilla rappresenta la possibilità di creare una rete e un momento di condivisione tra le persone che hanno avuto esperienza di un disturbo dell’alimentazione e chi non lo ha mai toccato con mano nel corso della propria vita. 🌐 In questo modo, possiamo rinforzare l’interesse di chi non ha mai fatto esperienza dei disturbi alimentari e creare un momento di connessione e senso di appartenenza per tutti. 

Il fiocchetto lilla rappresenta anche la possibilità di dare un supporto alle persone e alle famiglie che giorno dopo giorno continuano a lottare, dare spazio alle loro esperienze e a quelle dei professionisti che lavorano nel settore. 🤝 Solo in questo modo possiamo contrastare informazioni distorte e i pregiudizi sui disturbi del comportamento alimentare. 

Il fiocchetto lilla simboleggia anche la possibilità di sensibilizzare tutti noi alla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare: che cosa li contraddistingue e quali sono i campanelli di allarme? 🔔 La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla ha lo scopo di fare proprio questo: diffondere informazioni consapevoli sui disturbi dell’alimentazione. 

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