ALTRI CONSIGLI

Come crescere un bambino felice

Capitoli

  1. Figli felici: 3 modi per capire se lo sono o meno
  2. Bimbi felici: una guida per i genitori
  3. Il metodo danese per crescere bambini felici funziona?
  4. Bambini felici: qual è la soluzione?

Avere dei bambini felici e spensierati è il desiderio di ogni genitore. Anche solo il dubbio che tuo figlio possa non essere un bambino felice, ti fa venire l’affanno, e la mente ti porta subito a interrogarti sul tuo stile genitoriale e su cosa puoi fare per migliorare la situazione. Allora scopriamo insieme se hai un bambino o una bambina felice e alcuni consigli pratici per essere un genitore migliore.

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1. Figli felici: 3 modi per capire se lo sono o meno

 

Come capire se i tuoi bambini sono felici? Neanche i più grandi esperti che stilano il World Happiness Report hanno le chiavi per capire come si misura la felicità 😃. Inoltre, secondo un articolo pubblicato su Forbes, la misura della felicità è una questione culturale, che varia da paese a paese. In generale, nei paesi asiatici si pensa più all’equilibrio e al rapporto con il proprio sé; nella cultura occidentale, invece si guarda molto al rapporto con gli altri.

Nel nostro piccolo, possiamo usare un solo metodo per capire se i nostri figli sono felici: osservarli nel rapporto con se stessi, con la famiglia e con la scuola. Secondo noi, stai crescendo un bambino felice quando tuo figlio dimostra di avere queste caratteristiche: 

 

Autonomia 🎲

 

Quando un bambino è felice è in grado di giocare da solo, inventandosi un mondo di attività da fare. Una stanza vissuta è piena di giochi, macchie di colore, risate, suoni che mimano una realtà immaginaria. Certo, ci sarà anche qualche pianto, urla o lamentela, soprattutto quando arriverà il momento di riordinare la stanza! 

 

Autostima 💪

 

Se tuo figlio è felice ha fiducia nelle proprie possibilità. Non ha paura di mostrare i suoi disegni, i suoi compiti a casa, anche quando non sono fatti alla perfezione, perché sa che vanno bene così come sono o che può migliorare. Un bambino con autostima conosce i propri gusti e insegue le proprie passioni, anche quando non coincidono con quelle degli amici di scuola o dei genitori.

 

Curiosità 🕵️

 

Tuo figlio è felice se ti fa delle domande su come funziona questo o quello, non si tira indietro a provare un nuovo sport, giocare con bambini appena conosciuti al parco, scoprire la natura, visitare una nuova città. Un bambino curioso va a scuola volentieri, per imparare e confrontarsi con i compagni e gli insegnanti.

Queste tre caratteristiche non sono comuni solo ai bambini vivaci. Anche chi è più timido può mostrare doti di autonomia, autostima e curiosità. E’ solo che ha bisogno di più tempo per accorgersene, o semplicemente un altro stile 😉.

 

2. Bimbi felici: una guida per i genitori 

 

Ora veniamo alla seconda questione: quella del tuo stile genitoriale. Ti senti più un genitore disattento, permissivo, autorevole o autoritario? Oppure sei un genitore elicottero, che si precipita ad aiutare i figli in ogni occasione? 

Qualunque sia la tua risposta, cerca di non focalizzare l’attenzione su di te ma spostala sui tuoi figli. L’errore che tendiamo a fare noi genitori è quello di proiettare sui nostri figli le nostre paure, le nostre preferenze, le nostre difficoltà 😟. 

Perché un bambino sia felice, l’ambiente che lo circonda deve essere sereno e accogliente. Per Maria Montessori la libertà e l’autonomia sono i due passi che conducono alla felicità. 

Come genitore dovresti cercare di evitare alcuni di questi errori, se vuoi rendere i tuoi bambini felici: 

 

  • Non proiettare le tue paure su di loro; essere troppo in ansia per la scuola, lo sport, gli amici, i germi o qualunque altro aspetto della vita. Rischierai di togliere loro la serenità nel fare anche le più piccole cose.
  • Accetta l’unicità dei tuoi figli: per essere felici i bambini devono essere in grado di esprimere se stessi. Lascia che esplorino diverse attività anche non in maniera strutturata. Non c’è bisogno di fare un corso di pittura, per imparare a dipingere. Tuo figlio può sempre impiastricciare una tela per sperimentare i colori ed esprimere le sue emozioni liberamente.

 

Lascia spazio a tuo figlio: la giornata non deve essere perfettamente organizzata in ogni singolo dettaglio. Con una camera ordinata, con oggetti utili a portata di bambino o ragazzo, tuo figlio può trovare da solo dei modi per intrattenersi.

Finora abbiamo visto cosa non dovresti fare, se vuoi scoprire cosa devi fare, prendiamo spunto dalla Danimarca, uno dei paesi sempre in cima alla classifica dell’indice di felicità.

 

3. Il metodo danese per crescere bambini felici funziona?

 

“Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni” è un libro che spiega in poche mosse, cosa fare passo dopo passo, seguendo il sistema PARENT.

 

Play – Gioco

 

L’educazione danese si basa sul gioco libero. Meglio ridurre le attività strutturate e lasciare i bambini liberi di diventare creativi.

 

Authenticity – Autenticità

 

Un rapporto fondato sulla sincerità aiuta a promuovere l’autostima

 

Reframing – Ristrutturazione

 

Trovare il lato positivo, anche dopo una delusione o una giornata insoddisfacente, aiuta a crescere.

 

Empathy – Empatia

 

Riuscire a conoscere ed esprimere le proprie emozioni stimola a comprendere anche quelle degli altri e socializzare.

 

No ultimatum – Nessun ultimatum

 

I bambini non hanno bisogno di genitori autoritari ma di genitori autorevoli.

 

Togetherness – Stare insieme

 

In danese si usa il termine hygge per indicare la pace che si respira in famiglia quando si sta insieme, condividendo momenti felici e rafforzando così i legami. 

 

4. Bambini felici: qual'è la soluzione

 

I consigli per crescere i bambini felici sono tanti e si possono trovare online, in libreria oppure chiedendo aiuto a professionisti. Gli insegnanti di GoStudent, per esempio, possono aiutare tuo figlio ad affrontare la scuola con serenità. Il miglior consiglio però, è sempre quello di ascoltare i tuoi figli e trascorrere del tempo con loro, rispettando i loro spazi.

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