Capitoli
- Cosa sono le euristiche cognitive?
- Cosa sono i bias cognitivi?
- Quali sono i bias cognitivi più comuni?
Prendiamo centinaia di decisioni ogni giorno, a volte semplici, altre volte complesse, spesso in condizioni di incertezza. Le conseguenze e gli esiti delle nostre decisioni non sono sempre chiare, ma una scelta deve comunque essere fatta e, in alcuni casi, nel minor tempo possibile. ⌛
A volte hai il tempo e le energie per pensarci attentamente, altre volte prendi una decisione “al volo”, utilizzando “scorciatoie mentali” (o euristiche cognitive).
Che cosa sono le euristiche cognitive e i bias cognitivi? Continua a leggere per conoscere quali sono i bias cognitivi più comuni. 👇🏻
Cosa sono le euristiche cognitive?
Noi esseri umani tendiamo ad utilizzare “scorciatoie mentali” che ci permettono di semplificare compiti complessi, prendere decisioni in poco tempo e con il minimo sforzo possibile. 🧠 Lo facciamo spesso senza rendercene conto, inconsapevolmente.
Prova a notare quanto tempo ed energia utilizzi per rispondere a questi quesiti:
- “Qual è la capitale dell’Italia? “ 🇮🇹
- “la donzelletta vien …” 👧
- 2 + 3 = ? 🧮
Questi processi decisionali sono intuitivi, basati su giudizi rapidi, presi “di pancia” e sono chiamate decisioni euristiche. Senza queste “scorciatoie” dovremmo sederci, raccogliere tante informazioni e fornire una risposta. Immagina se ogni giorno dovessi prestare attenzione a ogni tua singola decisione, probabilmente non basterebbero le ore del giorno!
Le euristiche sono indubbiamente utili: sono un supporto efficiente per prendere decisioni complesse in poco tempo, senza elaborare ogni informazione nel dettaglio. In alcune situazioni possono portare a previsioni accurate, in altre invece possono portarci fuori strada, fino a compiere errori che tutti noi esseri umani commettiamo.
Quali sono questi errori sistematici (bias cognitivi)? Continua a leggere se sei interessato a conoscere i bias cognitivi più comuni. 👇🏻
Cosa sono i bias cognitivi?
Quando prendiamo una decisione euristica rischiamo di ignorare informazioni utili e di dare maggiore importanza a quelle che sono meno rilevanti. Il nostro comportamento può essere il risultato di una “scorciatoia mentale” che non segue una vera e propria logica razionale. 🧠
Noi esseri umani commettiamo errori di giudizio sistematici quando prendiamo decisioni che in psicologia vengono chiamati “bias cognitivi”.
Il modo in cui prendiamo una decisione è soggetta costantemente a bias cognitivi di cui spesso non siamo consapevoli. Il vantaggio è che, essendo sistematici, possono essere studiati! 📚
I bias cognitivi non spiegano il nostro comportamento, o come viene prodotto: si limitano a descriverlo. Lo scopo di questo articolo è, quindi, di descrivere i bias cognitivi più comuni perché una maggiore comprensione di questi aspetti può aiutarti a comprendere come prendi una decisione. 🔍
Ma quali sono i bias cognitivi più comuni e come riconoscerli? Vediamoli insieme. 👇🏻
Quali sono i bias cognitivi più comuni?
Amos Tversky e Daniel Kahneman, i due studiosi che hanno analizzato per primi i bias cognitivi, hanno contribuito alla nascita della Behavioral Economics, la scienza che studia come gli esseri umani prendono le proprie decisioni e che progetta interventi sull’ambiente per stimolare decisioni migliori (come il nudging).
Ecco alcuni dei bias cognitivi che i due studiosi hanno descritto!
Euristica della disponibilità
L’euristica della disponibilità indica la tendenza a dare giudizi sulla frequenza con cui si verifica un certo evento, basandoci sulle informazioni che ci vengono in mente con più facilità. 🧠
In questo modo, diamo molta importanza alle cose che ricordiamo velocemente e a quelle che abbiamo davanti ai nostri occhi. 👀 Questo può portarci a sopravvalutare la probabilità che un certo evento accada e sottovalutare la probabilità che un altro evento (in realtà più frequente) si verifichi.
Ti è mai capitato di guardare insieme a tuo figlio un film in cui comparivano degli squali e i giorni successivi avere paura di essere attaccati dagli squali durante una nuotata al mare? 🦈
Le persone tendono a sovrastimare la probabilità degli attacchi da parte degli squali perché i rari esempi di questi eventi sono ricordati con più facilità.
Bias di ancoraggio
Il bias dell’ancoraggio indica la tendenza a prendere decisioni, utilizzando come punto di riferimento le prime informazioni che riceviamo. Prendiamo queste informazioni come metro di paragone (come un’ancora), in maniera arbitraria. ⚓
Prova a rispondere a questa domanda: l’edificio più alto del mondo è più o meno alto di 500 metri? Di quanto? 🌆
Gli studi che sono stati condotti hanno mostrato che la risposta che diamo è influenzata dal valore in metri. Noi esseri umani utilizziamo le informazioni che sono immediatamente disponibili (in questo caso 500 metri) per orientare la nostra decisione, anche se a volte ci può portare fuori strada! 🚧
In-group bias (o bias di gruppo)
L’in-group bias è il bias cognitivo che indica la tendenza a preferire le persone che appartengono al proprio gruppo. Se qualcuno fa parte del nostro gruppo è più probabile che abbiamo maggiore fiducia in lui.
Ti è mai capitato per esempio di vedere per strada una persona che indossa una maglia di una squadra di calcio che non piace a tuo figlio, e lui ha automaticamente fatto una smorfia? Oppure forse sei stato con tuo figlio ad un evento sportivo (di calcio, basket, pallavolo, tennis, ginnastica, ecc… ) e avete sentito una forte connessione con le persone che tifavano per la vostra squadra?
Fallacia di gambler
La nostra mente collega eventi che sono accaduti in passato ad eventi che accadranno in futuro. Questo processo ci è utile quando i due eventi hanno effettivamente una relazione di causa-effetto: quando noti che il cielo si sta riempendo di nuvole scure, potresti decidere di uscire di casa con tuo figlio armati di ombrello. ☂️
La fallacia di gambler descrive la nostra convinzione che la probabilità che un evento si verifichi in futuro sia influenzata dai tentativi precedenti di quello stesso tipo di evento. Si verifica quando siamo convinti (erroneamente) che due eventi separati e indipendenti, in realtà siano connessi tra loro.
Immagina di giocare a testa e croce con tuo figlio e lanciare la moneta quattro volte. Se tutte e quattro le volte la moneta sarà girata nel lato della testa, potresti ipotizzare che nel prossimo lancio uscirà croce. ✝️ In realtà, quando lanci una moneta la probabilità che nel lancio successivo sia rivolta verso il lato della testa o della croce è sempre del 50%.
Bias di proiezione
Il bias di proiezione indica la convinzione che le persone hanno quando pensano che i loro gusti e le loro preferenze attuali rimarranno le stesse nel corso del tempo.
Immagina di andare al supermercato in un momento in cui hai fame: hai giocato l’intero pomeriggio con tuo figlio e non mangi niente da quasi cinque ore, al solo pensiero di mettere qualcosa tra i denti ti viene l’acquolina in bocca. 🏪 Che cosa metterai nel carrello? Prova a pensare, invece, che cosa tendi ad acquistare quando sei completamente sazio, per esempio dopo le feste natalizie, o dopo un pranzo domenicale con la tua famiglia. 🎄
Il nostro appetito attuale ha un effetto sulle nostre future scelte alimentari: ad esempio acquistare junk food al supermercato quando siamo affamati, oppure mettere nel carrello cibi più salutari quando siamo sazi.
Bias del presente
Un altro tra i bias cognitivi più comuni è il bias del presente che indica la tendenza delle persone a privilegiare le ricompense a breve termine, rispetto ai benefici a lungo termine. ⌛
La maggior parte dei genitori è consapevole del fatto che passare del tempo a leggere ai propri bambini probabilmente aumenterà la loro alfabetizzazione. Tuttavia, questi benefici si verificano a distanza di tempo e i genitori possono decidere di non leggere un libro ai propri bambini tutti i giorni. Potrebbero, per esempio, essere maggiormente attratti da attività che li tengono impegnati nel breve termine, come lasciare che i bambini stiano più tempo al telefono, o giochino ai videogiochi.
Optimism Bias (Bias dell’ottimismo)
Il bias di ottimismo si riferisce alla nostra tendenza ad essere eccessivamente fiduciosi che alcuni eventi si verifichino. 😃 Questo ci porta a sovrastimare la probabilità di vivere eventi per noi piacevoli, e a sottostimare la probabilità di vivere eventi indesiderati.
Per esempio, alcuni studenti potrebbero sopravvalutare la loro probabilità di successo accademico e sottovalutare la loro probabilità di fallimento a scuola, trascurando pagine e argomenti di una materia che in realtà sono importanti, oppure negando la necessità di studiare per una verifica che si sta avvicinando.
Bias della negatività
Il bias della negatività si riferisce all’effetto che gli eventi di natura negativa (come un’offesa, un voto negativo) hanno sul nostro stato emotivo, rispetto agli eventi di natura positiva (come una lode, un complimento). Questa tendenza si riferisce sia a portare attenzione con più facilità agli stimoli negativi, che a soffermarci per più tempo su questi eventi.
Bias dello status quo
Il bias dello status quo è un bias cognitivo che descrive la nostra preferenza per lo stato attuale delle cose. In questo modo mostriamo una forte resistenza a qualsiasi tipo di cambiamento: “abbiamo fatto sempre così, perché cambiare?” 🔁
La tua propensione in questo caso sarà a non fare nulla per cambiare.
Bias d’azione
Altre volte le persone provano un impulso ad agire per ottenere un senso di controllo su una situazione. Questo è uno dei bias cognitivi più comuni, definito bias dell’azione che descrive la nostra tendenza a favorire l'azione, rispetto all'inazione.
Ci sono momenti in cui ci sentiamo obbligati ad agire, anche se non c'è alcuna prova che porterà ad un risultato migliore dello stare fermi e non fare nulla. Questo bias cognitivo si può osservare nella tendenza dei portieri di calcio a saltellare a sinistra o a destra durante i calci di rigore, anche se statisticamente sarebbe meglio se rimanessero al centro della porta! ⚽
Bias di omissione
Il bias di omissione si riferisce alla nostra convinzione che le azioni causino più danni rispetto alle inazioni, anche se le loro conseguenze in realtà sono simili.
Per esempio, uno studio condotto da Asch e colleghi ha mostrato che i genitori che hanno rifiutato di vaccinare i propri figli per la pertosse erano soggetti a questo tipo di bias cognitivo. I genitori vedevano la scelta di non vaccinare i propri figli per la pertosse come l'opzione più sicura, anche se vaccinandoli le probabilità di causare danni alla loro salute erano molto più basse.
Una migliore comprensione dei diversi tipi di euristiche cognitive e di bias cognitivi può aiutarci a prevedere i nostri errori e a prendere decisioni migliori, in condizioni di incertezza! 🚀